lunedì 8 luglio 2013

La lezione dei greci: l’umanità è più forte dello spread

La lezione dei greci: l’umanità è più forte dello spread


«I greci, uomini e donne, hanno vissuto sotto due imperi per 15 secoli. La precarietà non li spaventa, ci convivono da sempre. Supereranno anche questa. Stanno soffrendo tanto, ma credo stiano dando una lezione a tutta l’Europa. L’ennesima lezione ellenica: le persone, i popoli, contano più dello spread o delle rigide regole di Bruxelles». Parola di Giuseppe Ciulla, giornalista Rai, reduce da un viaggio di quattromila chilometri nel corpo vivo della Grecia martoriata a sangue dalla spietata crudeltà finanziaria della Troika europea, gli ideologi del rigore al servizio dell’élite mondiale che ha fatto del popolo Atene un gigantesco test per un esperimento mostruoso: verificare fino a che punto può sopravvivere un popolo depredato dei suoi diritti e spogliato di tutto. Sorpresa: secondo Ciulla, i greci sono più forti dei loro “aguzzini”, e alla fine vinceranno.
Mentre precipita anche la crisi politica, col premier Antonis Samaras alle prese con intese sempre meno larghe per attuare le riforme antipopolari Giuseppe Ciullarichieste da Fmi, Ue e Bce in cambio dei nuovi aiuti economici, in un paese che perde i pezzi e ora rinuncia anche al 66% della compagnia pubblica del gas, che ovviamente fa gola agli stessi sicari della finanza che stritolano Atene attraverso i ricatti di Bruxelles, nell’attesa, i greci che fanno? «Ballano. Perché soffrono la crisi, e tanto. Ma sanno che, sotto le piazze teatro delle proteste e le fondamenta dei palazzi dove viene decisa l’austerity, sono sepolti duemila anni di storia fatta di incertezza». Da lì è partita l’indagine di Ciulla, che ha raccolto le sue impressioni nel libro-inchiesta “Un’estate in Grecia”, edito da Chiarelettere.
Ciulla, riferisce un servizio di “Vanity Fair” ripreso dal blog “Cado in piedi”, ha scoperto una Grecia lontana dalle architetture finanziarie di Bruxelles e dai diktat dell’Europa. Dai commercianti di Volos che usano il Tem, nuova moneta locale al posto dell’euro, ai suggestivi racconti degli eremiti. E poi le messe per chiedere buoni raccolti, e la generosità disinteressata che fa di un uomo un vero greco. «Un giorno, durante il mio viaggio – racconta il giornalista – ero in un bar pieno di disoccupati. La barista aveva messo il vinile di Giorgos Zampetas, il De André dei greci, “cantautore degli ultimi” molto popolare negli anni 50. Tutti i presenti hanno cominciato a ballare e cantare. E tiravano dentro anche me: “Balla, dimentica lacrisi”».
Il problema è che la crisi non si dimentica di loro. «Questi, se devono chiedere aiuto, lo fanno ai santi, non alla Merkel. Anche chi non crede ha un profondo rispetto della Chiesa ortodossa, la vera anima che ha tenuto sempre unito il popolo greco». Cos’altro li tiene uniti? «La generosità. C’è una parola, intraducibile nelle altre lingue, che da sempre li identifica: “philotimo”. Vuol dire solidarietà: aiutare senza riceverne nulla in cambio. Chi la pratica è un greco vero, diverso dagli altri. Ecco perché non sopportano il ricatto degli aiuti economici in cambio dei tagli. Non è “philotimo”».
(Il libro: Giuseppe Ciulla, “Un’estate in Grecia – Da Atene al Monte Athos, 4 mila km ai confini dell’Europa nell’anno della crisi”, Chiarelettere, 160 pagine, euro 12,90. Giornalista Rai, Ciulla ha scritto importanti libri d’inchiesta come “Lupi nella nebbia”, che svela i legami tra mafia, narcotraffico, Uck e Nato nel Kosovo “liberato” coi bombardamenti occidentali).

Mps: sequestro Nomura,riesame si riserva

Mps: sequestro Nomura,riesame si riserva

Nei prossimi giorni decisione su 1,8 miliardi



(ANSA) - SIENA, 8 LUG - Il Tribunale del Riesame di Siena, presieduto dal giudice Stefano Benini, si è riservato la decisione sull'appello dei pm, titolari dell'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena, dopo la mancata convalida del sequestro di 1,8 miliardi a Banca Nomura decisa dal gip Ugo Bellini.

L'avvocato Guido Alleva, di Banca Nomura, ha presentato ai giudici una "corposa" memoria. La decisione dovrebbe essere depositata nei prossimi giorni.

Fallimenti, l'anno nero delle aziende

Fallimenti, l'anno nero delle aziende

I dati di Unioncamere. Nel 2013 oltre 5 mila imprese hanno già chiuso: +5,6% rispetto al 2012.
Nel 2013 oltre 5 mila imprese sono già fallite.
Un incubo senza fine. In Italia ogni due ore tre aziende sono costrette a chiudere. Che tradotto significa l'addio per 35 imprese ogni giorno. Una mattanza che nei primi cinque mesi del 2013 ha costretto 5.334 attività ad arrendersi (rispetto al 2012 c'è stato un incremento del 5,6%).
Il dato drammatico arriva dall'ultimo rapporto di Unioncamere, che il quotidiano La Stampa ha anticipato.
Si tratta dell'ultimo grido di dolore delle imprese italiane, da anni costrette a fare i conti con una crisi di cui non si intravede la fine. E che il governo non può più ignorare.
BOOM DEI CONCORDATI. Ma a crescere in Italia non sono solo i fallimenti. Anche le domande di concordato sono aumentate: secondo i dati sono addirittura triplicate, passando da 539 casi del 2012 a 904. Significa quindi un aumento del 68%.
In alcuni casi si tratta in realtà di un modo per procrastinare situazioni ormai compromesse, mentre per molti è la via più breve per riuscire a liberarsi dei creditori.
I CREDITI NON RISCOSSI. Secondo Unioncamere la ragione della drammatica moria di aziende riguarda i consumi in costante discesa, ma anche l'incapacità delle imprese di esportare. E soprattutto perché i clienti spesso non pagano. Quindi si fallisce non solo per i debiti, ma pure per i crediti che non si riescono a riscuotere. Perché se lo Stato ha iniziato a pagare i primi 20 miliardi di euro di arretrato, per i privati il discorso è opposto.
MANIFATTURA IN CRISI. I dati evidenziano che i settori più colpiti sono le attività manifatturiere, seguite da quello delle costruzioni e dal commercio.
Va male anche per le attività immobiliari, ma pure per quelle di trasporto e magazzinaggio.
Il boom di fallimenti riguarda i costruttori edili (+67,1%) e chi fa lavori di costruzione specialistici (+70%), ma soffrono pure i ristoratori e i fabbricanti di mobili.
MALE DIFFUSO DA NORD A SUD. Il primato dei fallimenti spetta a Milano, con il 10% di chiusure di tutta Italia (525 nel 2013 contro i 524 del 2012). Seguono Roma (466), Napoli (217), Torino (209) e Brescia e Firenze (143).
Il problema, quindi, è diffuso in tutto il Paese, anche nelle aree come Emilia Romagna, Toscana e Veneto tradizionalmente più dinamiche.




Datagate: stampa,spiati anche in Brasile Governo, chiesti chiarimenti a Usa

Datagate: stampa,spiati anche in Brasile

Governo, chiesti chiarimenti a Usa



(ANSA) - BRASILIA, 7 LUG - Gli Usa hanno violato in Brasile la privacy di milioni di comunicazioni trasmesse via telefonate e mail sulla base di documenti ottenuti da Edward Snowden. Lo scrive O Globo. ''In Brasile, l'Agenzia per la sicurezza nazionale degli Usa ha spiato nel corso degli ultimi 10 anni cittadini e imprese'', ha indicato il quotidiano. Il governo ha chiesto chiarimenti agli Usa ''tramite l'ambasciata a Washington e l'ambasciatore Usa a Brasilia'', ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Patriota.

Puglia, due omicidi in poche ore

Puglia, due omicidi in poche ore

Accoltellato da persone non ancora identificate



E' stato arrestato il presunto omicida di Angelo Balducci, il giovane di 28 anni, ucciso a coltellate la scorsa notte dinanzi ad una sala giochi a Gravina. L'uomo, identificato dai carabinieri grazie alle testimonianze delle persone presenti al momento dell'aggressione, è Michele De Siante, di 27 anni, anche lui di Gravina. E' accusato di omicidio volontario e porto abusivo di coltello.
Vittima e aggressore hanno entrambi piccoli precedenti penali, ma secondo i carabinieri, la lite che ha portato all'omicidio sarebbe scaturita da motivi futili probabilmente non legati ad attività criminali. Secondo quanto accertato dagli investigatori, Balducci è stato raggiunto da una quindicina di coltellate al torace e al collo. Il fatto è avvenuto casualmente dinanzi alla sala giochi poiché, a quando si è appreso, i due non erano frequentatori del locale.
Nel Salento nella piazza di San Cesario di Lecce e' stato ucciso un 37enne, Gianfranco Zuccaro. Era un bodyguard e coordinava una società locale di servizi per la sicurezza.
L'agguato è avvenuto dinanzi a numerosi testimoni che in quel momento si trovavano nella centrale piazza Garibaldi. Zuccaro è arrivato in piazza attorno alle 9, come era solito fare per fare colazione al bar. Dopo aver parcheggiato la sua vettura Bmw è entrato nel bar ma quando è uscito dal locale si è trovato di fronte il killer che con una pistola calibro 7.65 gli ha sparato contro almeno tre colpi.
L'uomo, ferito, ha tentato di fuggire riparandosi dietro un'automobile, ma è caduto ed è morto dopo avere percorso pochi metri. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo della compagnia di Lecce, il procuratore aggiunto Antonio Donno e il magistrato di turno Gabriella Fazzi.

Nigeria: scuole chiuse dopo massacro

Nigeria: scuole chiuse dopo massacro

Nello stato di Yobe, riapriranno a settembre



(ANSA) - LAGOS, 7 LUG - Tutte le scuole secondarie dello stato di Yobe, in Nigeria, rimarrano chiuse fino a settembre, dopo il massacro di 42 persone, 29 delle quali studenti, avvenuto ieri e attribuito alla setta fondamentalista dei Boko Haram che hanno sferrato un attacco contro un liceo a Mamudo, nel nord est. Lo ha riferito il governatore dello stesso Stato Ibrahim Gaidama. ''Tutte le scuole secondarie dello stato di Yobe saranno chiuse a partire da domani, fino a settembre'', ha detto.