giovedì 13 giugno 2013

IL TEAM GABANELLI FA BINGO

IL TEAM GABANELLI FA BINGO: I VERTICI DELLA MENARINI RINVIATI A GIUDIZIO

Il patron della Menarini avrebbe accumulato nei paradisi fiscali circa un miliardo di euro. Report ne aveva parlato in una sua inchiesta


Il patron della Menarini avrebbe accumulato nei paradisi fiscali circa un miliardo di euro. Report ne aveva parlato in una sua inchiesta
Tra le carte dell'inchiesta della Procura di Firenzeemergerebbero le prove di una gigantesca truffa allo Stato messa in atto dal 1984 da Alberto Aleotti, patron della Menarini, cioè la più importante azienda farmaceutica italiana. 

Come aveva sottolineato Report nell'inchiesta "Effetti collaterali" andata in onda il 28 aprile 2013, il principio attivo è il componente da cui dipende l'azione curativa di un medicinale. E alcuni di quelli lavorati nello stabilimento della Menarini de L'Aquila, Aleotti li ha comprati dalla farmaceutica americana Bristol-Myers Squibb e dalle giapponesi Meiji, Astra e Fujisawa, attraverso società di comodo create all'estero (sembrerebbe grazie all'aiuto di Roberto Verga). Poi Aleotti li ha rivenduti alla stessa Menarini ma a un costo maggiorato. 

Un meccanismo che avrebbe consentito di vendere i farmaci e farseli rimborsare dallo Stato a prezzi più alti del dovuto. Grazie a questo sistema, Aleotti avrebbe accumulato all'estero circa un miliardo di euro che poi ha scudato e lasciato in eredità a figli e nipoti. 

Mentre il patron della Menarini è fuori dal processo perché inabile, Lucia Aleotti è stata rinviata a giudizio con l'accusa di corruzione nei confronti dei senatore Cesare Cursi e con l'accusa di riciclaggio. Giovanni Aleotti, con l'accusa di riciclaggio. Pier Franco Riva, l'avvocato svizzero di Paolo Aleotti, e Roberto Verga, il titolare della Veco Group, hanno patteggiato la pena per riciclaggio. 

New York, Brutta avventura per due operai

New York,   Brutta avventura per due operai



New York, 12 giugno 2013 - Brutta avventura per due operai rimasti bloccati su una impalcatura in cima ad uno dei più alti grattacieli nel cuore di Manhattan, la Hearst Tower, alta 182 metri e con 46 piani. I vigili del fuoco dal tetto dell’edificio stanno tentando di mettere in salvo le due persone rimaste intrappolate dopo che l’impalcatura ha ceduto rompendosi al centro. Le strade circostanti l’edificio sono state chiuse al traffico.Le due persone rimaste intrappolate sono addetti di una ditta che si occupa della pulizie dei vetri dei grattacieli newyorchesi. L’Hearst Tower si trova all’altezza di Columbus Circle, a due passi dal Central Park. Non a caso una folla di curiosi, soprattutto turisti, si e’ radunata dietro le transenne messe da polizia e vigili del fuoco. Il salvataggio ‘ad alta quota’ viene seguito in diretta su tutte le principali tv americane. Soccorritori ed esperti stanno cercando anche di mettere in sicurezza l’impalcatura e scongiurare il pericolo di crollo.

RC AUTO

RC AUTO
Otto assicurazioni nel mirino dell'Antitrust



L'ipotesi è gravissima: ostacolo alla concorrenza. È stato notificato oggi a otto compagnie assicurative, Unipol Gruppo Finanziario, Fondiaria-SAI, Assicurazioni Generali, Allianz, Società Reale Mutua di Assicurazioni, Società Cattolica di Assicurazione, Axa Assicurazioni, Groupama Assicurazioni il provvedimento con il quale l'Autorità garante del mercato ha formalmente comunicato l'avvio di un'indagine tesa a verificare se effettivamente se gli otto gruppi "abbiano posto in essere altrettante intese verticali finalizzate a ostacolare l'esercizio del plurimandato da parte degli agenti assicurativi, e idonee nel loro insieme a restringere la concorrenza". Le società interessate dal provvedimento rappresentano l'80% della raccolta premi nel ramo danni e nella Rc auto. Tutto nasce da un esposto degli agenti. Al centro dell'istruttoria, avviata alla luce di alcune segnalazioni presentate dallo Sna, il sindacato nazionale agenti, le clausole contenute nei contratti di agenzia stipulati dalle otto società. Secondo l'Antitrust le clausole contenute nei contratti di agenzia e relativi allegati delle compagnie parti del presente procedimento, potrebbero "costituire obblighi di non concorrenza, diretti o indiretti, potenzialmente idonei a imporre di fatto agli agenti di non vendere prodotti assicurativi in concorrenza con quelli oggetto del contratto di agenzia". Ostacolato il plurimandato. Secondo l'Autorità, le disposizioni contenute nei rapporti contrattuali tra le otto imprese e le rispettive reti agenziali potrebbero determinare restrizioni verticali alla concorrenza, ostacolando o addirittura impedendo la diffusione di reti di agenzie in plurimandato: verrebbe così evitato il rischio di un effettivo confronto competitivo tra le compagnie nei mercati assicurativi danni, tra i quali in particolare il mercato Rc auto. Le possibili restrizioni verticali dei contratti di agenzia potrebbero inoltre agevolare comportamenti collusivi tra le imprese di assicurazioni interessate dal procedimento. L'istruttoria dovrà concludersi entro il 30 giugno 2014.