mercoledì 17 ottobre 2012

Anche Grillo ha paura di Renzi:Grillo contro Renzi 'Soffre di invidia penis' Duro attacco del leader del M5S al sindaco 'rottamatore'. 'Nel M5S non sarebbe candidabile'


Grillo contro Renzi 'Soffre di invidia penis'

Duro attacco del leader del M5S al sindaco 'rottamatore'. 'Nel M5S non sarebbe candidabile'



Il problema di Matteo Renzi? "Soffre di invidia penis", perché "vorrebbe essere come il M5S, ma deve accontentarsi di essere del pdmenoelle. Un trauma". Beppe Grillo dal suo blog lancia un duro attacco a Matteo Renzi. Lo definisce "un ebetino inconsapevole, il compagno di banco che ti copia il compito ma non sa spiegarlo alla maestra, un succhiaruote della politica, un sindaco a zonzo, un aspirante dalemino, un vuoto con il buco intorno. Però è gggiovane e tanto a modino - scrive - Se si comporta bene valuterò la sua iscrizione al M5S come attivista".
E' un Grillo al veleno, quello che si scaglia (e non è la prima volta) contro il candidato 'rottamatore' alle primarie del centrosinistra. Quale il motivo? Secondo il comico, "Renzi sente profondamente la mancanza di un programma elettorale del Pdmenoelle di egual valore a quello del MoVimento 5 Stelle. Per questo si considera intimamente inferiore. Questa situazione lo manda in bestia. La sua invidia penis - afferma il leader dei 5 Stelle - è il motivo principale di un certo numero di reazioni, caratteristiche di un disagio non più comprimibile che lo porta, inconsapevolmente, a fare propaganda per il M5S".
"Secondo Matteo Renzi - racconta Grillo - il M5S 'Scenderebbe al 2% se le cose che dice, le dicesse il Pd...'". Ma, nota il comico, "se il Pdmenoelle adottasse il programma del M5S Renzi non sarebbe candidabile. Per due motivi. Il primo é che dovrebbe occuparsi dell'amministrazione di Firenze, carica per cui è stato eletto e viene pagato, e non girare per l'Italia con un camper presidenziale stile Air Force One. Il secondo è che il M5S prevede un massimo di due mandati (la politica non è una professione) e Renzi sarebbe quindi già arrivato a fine corsa".
"I rimborsi elettorali Renzi vorrebbe tenerli o lasciarli? Il M5S non vuole alcun rimborso. Chi pagherà la campagna elettorale, le feste di partito e le convescion?", domanda tra l'altro Grillo. E conclude: "Se si comporta bene valuterò la sua iscrizione al M5S come attivista. Si sentirà meglio, si sentirà a casa con un vero programma che farà scendere il pdmenoelle al 2%. Tra una brutta copia e l'originale, sempre meglio l'originale. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere"

Per Ridere un po'

Per Ridere un po'









Rifiuti pericolosi in porto Bari Operazione guardia di finanza, su automezzo diretto in Bulgaria


Rifiuti pericolosi in porto Bari

Operazione guardia di finanza, su automezzo diretto in Bulgaria




BARI, 16 OTT - Militari della Guardia di finanza, in collaborazione con funzionari della Dogana, hanno sequestrato nell'area portuale di Bari circa 21 tonnellate di rifiuti pericolosi trasportati su un autoarticolato condotto da un cittadino bulgaro. Il carico, costituito da parti di auto usate provenienti da due ditte di Viterbo e Roma, era diretto in Bulgaria. Si tratta di rifiuti speciali e pericolosi, trasportati senza autorizzazione. Il conducente e i titolari delle ditte sono stati denunciati.

Io tifo per Obama,forza che vincerai!!


Obama al contrattacco, Romney scivola sulla Libia

Presidente più deciso e incisivo. E bacchetta lo sfidante su Bengasi: no alle strumentalizzazioni



Obama ha vinto il secondo duello Tv con Mitt Romney. E' quanto emerge da un sondaggio della Cnn. Il presidente americano ha ottenuto il 46% delle preferenze contro il 39% del candidato repubblicano. Per il 73% degli intervistati, inoltre, Obama ha fatto meglio del previsto.
OBAMA ATTACCA ROMNEY SU BENGASI: STRUMENTALIZZAZIONI - Una situazione che attiene alla sicurezza, come quella dell'attacco al consolato Usa di Bengasi, non si strumentalizza a fini politici. ''Non e' cosi' che opera un Commander in chief'': cosi' il presidente americano, Barack Obama, ha attaccato il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, accusandolo di aver diffuso un comunicato contro l'operato dell'amministrazione Obama nelle ore piu' critiche delle proteste contro le ambasciate americane in Egitto e Libia
ROMNEY: IN 4 ANNI PIU' DEBITO MENO LAVORO - ''Negli ultimi 4 anni c'e' stato piu' debito e meno lavoro. Una cosa inaccettabile. Con me si cambia strada, avremo piu' opportunita'''. Lo ha detto Mitt Romney rispondendo a un giovane laureando aprendo il duello tv.
OBAMA: MENO SGRAVI SU RICCHI PER INVESTIRE - Bisogna tagliare le agevolazioni sui piu' ricchi per investire nel futuro del Paese. Lo ha detto il presidente americano, Barack Obama, in apertura del dibattito col candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney e rispondendo alla domanda di un giovane che chiedeva ai due candidatoi che futuro avesse una volta laureato.
OBAMA: NON TORNARE A POLITICHE PASSATO - ''Non dobbiamo tornare alle politiche del passato, quelle che ci hanno portato alla crisi'', per superare la quale ''ci abbiamo messo quattro anni''. Lo afferma il presidente americano Barack Obama al termine di un botta e risposta con il candidato Mitt Romney sul salvataggio dell'industria dell'auto
OBAMA: UNICO OBIETTIVO ROMNEY GIU' TASSE A RICCHI - Mitt Romney ha un solo obiettivo: abbassare le tasse ai ricchi. Lo ha detto il presidente americano, Barack Obama.
BOTTA E RISPOSTA OBAMA-ROMNEY SU BANCAROTTA DETROIT - Botta e risposta fra il presidente americano Barack Obama e il candidato repubblicano Mitt Romney sulla bancarotta e il salvataggio delle case automobilistiche di Detroit. ''Il presidente mi accusa di aver voluto la bancarotta di Detroit: General Motors e Chrysler hanno fatto bancarotta, un passaggio necessario per risollevarsi'' dice Romney. Obama replica: l'appoggio del governo in bancarotta era necessario, in gioco c'erano ''milioni di posti di lavoro''.
OBAMA: MIO PIANO TASSE SEMPLICE, AIUTARE CLASSE MEDIA - ''La mia filosofia sulle tasse e' semplice: aiutare la classe media e chi e' in difficolta'''. Lo afferma il presidente americano Barack Obama, sottolineando che, in questo quadro, e' necessario assicurarsi che i piu' ricchi paghino di piu'.
OBAMA ATTACCA: UNICO PIANO ROMNEY TAGLIARE BIG BIRD - Mitt Romney non ha altri piani che tagliare Big Bird e Planned Parenthood per ridurre la spesa. Lo afferma il presidente americano Barack Obama, riferendosi al canarino giallo dei Muppet della Pbs 'minacciato' da Romney nel corso del precedente dibattito. L'ex governatore del Massachusetts nel primo dibattito televisivo aveva messo in guardia dalla possibilita', in caso di aggiudicasse la casa Bianca, di un taglio dei sussidi federali alla tv statunitense non commerciale.
OBAMA: SU POLITICHE ECONOMICHE ROMNEY COME BUSH - ''Sulle politiche economiche il governatore Romney e' come Bush'': lo ha detto il presidente americano, Barack Obama, sottolineando come quelle politiche hanno portato alla gravissima crisi degli ultimi anni.

D'alema come al solito!!!Pd, dalemiani a loro insaputa Tra le 600 firme apparse sull'Unità per sostenere il politico alcune sono false.


IL GIALLO

Pd, dalemiani a loro insaputa

Tra le 600 firme apparse sull'Unità per sostenere il politico alcune sono false.


Massimo D'Alema del Partito democratico.

Tra le 600 firme in calce all'appello del centrosinistra del Sud pubblicato (a pagamento) il 15 ottobre su L'Unità per sostenere Massimo D'Alema qualcuna è stata apposta all'oscuro degli interessati.
Come quella di Sabrina Rocca, piddina siciliana. O di Antonio Placido, primo cittadino di Rionero in Valture in Basilicata ed esponente di Sinistra ecologia e libertà. Firmatari a loro insaputa.
INSULTI VIA MAIL. «L'appello per D'Alema? Non ho mai firmato nulla», ha detto al Fatto Quotidiano Rocca, aggiungendo che se anche le fosse stato chiesto avrebbe senza dubbio rifiutato di firmare. La democratica siciliana si è accorta che il suo nome era finito nella lista pro Lider Maximo perché la sua casella di posta elettronica è stata inondata di critiche. «Non sapevo di quella pagina dell’Unità», ha aggiunto l'ex candidata Sel-Pd a Trapani, «ma ho trovato la casella di posta piena di insulti: molti mi esprimevano il loro disappunto per aver trovato il mio nome tra quella fila di sostenitori di D’Alema. Mi dicevano: ma proprio lei che fa la dissidente del Pd, adesso, firma in favore di D’Alema?».
CONFUSIONE CON LE FIRME. Rocca ha poi contattato i vertici del partito. «Lei ha ricevuto una mail», le è stato risposto. Il problema è che a quella missiva la politica siciliana non ha mai risposto. «Mi hanno anche detto di non preoccuparmi», ha aggiunto, perché «con queste firme hanno fatto confusione. Io non avrei mai firmato un appello del genere neanche se ne fossi stata al corrente». Poi Rocca ha affondato: «Al di là dei motivi politici, gli appelli ad personam non hanno niente a che vedere con la democrazia interna di un partito. Questo pasticcio è il sintomo della situazione interna al Pd, un partito in cui si fanno gli appelli senza idee in difesa delle foche monache».
IL CASO DI PLACIDO (SEL). Quello di Rocca non è stato però un caso isolato. Ad aver smentito il suo appoggio a D'Alema è stato anche Antonio Placido, sindaco di Rionero in Valture. «Ho appreso dalla stampa di questa mia adesione», ha detto a Il Fatto il militante di Sel. «Vorrei chiarire che sono inequivocabilmente schierato con Nichi Vendola e, pertanto, non sottoscrivo alcun appello che possa in misura anche minima, rendere confuso il mio sostegno alla sua candidatura».

Stalker di Amanda trovato da Anonymous


Stalker di Amanda trovato da Anonymous



Un fotogramma del video in cui Amanda T. annunciava di volersi suicidare.

Una vendetta degna della rete.

È quella inflitta dal sito di hacker Anonymous al presunto stalker che avrebbe indotto al suicido Amanda T il 10 ottobre 2012. 
Il gruppo ha infatti svelato l'identità del 'cyber-bullo', diffondendo su internet nome, cognome e indirizzo.
UOMO DI 32 ANNI. Secondo il collettivo il responsabile sarebbe un uomo di 32 anni di New Westminster, una cittadina della British Columbia, ex dipendente di Facebook e coinvolto in un altro caso di molestie sesssuali.
L'uomo indicato da Anonymous sarebbe colui che, dopo aver iniziato una relazione virtuale con Amanda su Facebook, ha cominciato a pubblicare le foto private di lei sul social network, rendendo la sua vita un inferno e portandola a togliersi la vita. 
«È un abominio e sarà punito», ha detto l'hacker con indosso la maschera di Guy Fawkes  indossata in 'V for Vendetta' riferendosi al cyber-bullo. 
IMMAGINI A SENO SCOPERTO. La ragazzina aveva diffuso su Youtube un video nel quale raccontava i ricatti e le sofferenze subite da parte di questo anonimo stalker che l'aveva convinta, quando era dodicenne, a farsi riprendere a seno scoperto. 
Poi l'uomo aveva diffuso quelle stesse immagini, tanto da umiliarla fino al suicidio.
L'uomo indicato da Anonymous, secondo le ricostruzioni, è lo stesso che lunedì 15 ottobre è comparso in un tribunale per rispondere dell'accusa di molestia sessuale in un caso non legato a quello di Amanda.

Corruzione, guai per la Cdo Bergamo, accusa di tangenti per il braccio economico di Cl.


Corruzione, guai per la Cdo

Bergamo, accusa di tangenti per il braccio economico di Cl.



Non solo sanità.
Lo scandalo che ha colpito la Regione Lombardia si è allargato al settore rifiuti.
Il giorno della resa del Celeste, è stato reso noto che due esponenti della Compagnia delle Opere di Bergamo, il braccio economico di Counione e liberazione, sono indagati per corruzione.
DISCARICA A CREMONA. La Guardia di finanza di Milano ha perquisito gli uffici di Rossano Breno, presidente della Compagnia delle Opere di Bergano, e dell'allora suo vice, Luigi Brambilla, nell'ambito dell'inchiesta sul caso Nicoli Cristiani.
Le perquisizioni delle Fiamme gialle sono state disposte dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio nell'ambito dell'inchiesta sull'ex assessore Franco Nicoli Cristiani.
MAZZETTA PER SMALTIRE AMIANTO. Quest'ultimo, secondo gli inquirenti, avrebbe intascato una mazzetta da 100 mila euro, versata dall'imprenditore Pierluca Locatelli per ottenere il via libera nella trasformazione della discarica di Cappella Cantone (Cremona) in discarica di amianto.

Delibera della Regione Lombardia sospetta. Mai apparsa nel bollettino

Fu lo stesso Roberto Formigoni a firmare il 20 aprile 2011 la delibera della giunta regionale che dava il via all'imprenditore Pierluca Locatelli per l'apertura della discarica di amianto a Cappella Cantone.
Locatelli è finito in carcere a novembre 2011 insieme all'assessore regionale Franco Nicoli Cristiani.
All'origine dei nuovi sviluppi dell'inchiesta ci sarebbero dichiarazioni rese a verbale dallo stesso Locatelli.
SOLDI IN CAMBIO DEI LAVORI.Nonostante l'opposizione della Provincia di Cremona, preoccupata dal rischio di inquinamento delle falde acquifere, la delibera regionale aveva sbloccato l'apertura della discarica.
Mai apparsa nel bollettino della Regione Lombardia, la delibera era stata proposta dallo stesso presidente della giunta regionale Roberto Formigoni dopo che, nel 2007, Locatelli aveva chiesto l'autorizzazione.
PUBBLICATO SOLO TITOLO. In una nota, la Regione Lombardia ha fatto sapere che «la norma prevede che sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia si pubblichi il testo delle delibere (direttive, circolari, ecc.) che hanno diretta rilevanza per cittadini o comunque per soggetti esterni alla Regione e che invece si pubblichi solo il titolo quando si tratta di un atto di indirizzo interno all'Amministrazione. La delibera su Cappella Cantone è appunto una delibera di indirizzo interno, per cui è regolare la pubblicazione del solo titolo. D'altra parte», ha concluso la nota regionale «pubblicando il titolo non si lede nessuna norma di trasparenza, in quanto l'argomento viene reso noto ed è possibile fare richiesta di accesso all'intero atto».

I vertici della Cdo sarebbero i mediatori di Locatelli presso la Regione Lombardia 


Gli sviluppi dell'inchiesta hanno portato a indagare l'attività di Breno e Brambilla, accusati di corruzione in concorso con Nicoli Cristiani, Locatelli e altre persone in quanto avrebbero preteso e ottenuto dall'imprenditore bergamasco una somma di denaro consistente e altre 'utilità'.
In particolare sarebbero emersi lavori gratuiti per costruire una scuola di Cl, sempre in provincia di Bergamo.
DIRETTO COINVOLGIMENTO. Nel decreto di perquisizione la procura ha scritto che gli amministratori della Regione Lombardia avrebbero favorito «con atti contrari ai doveri d'ufficio» gli interessi dell'imprenditore Pierluca Locatelli.
Nella vicenda, si legge, ci sarebbe un «diretto coinvolgimento» dei vertici della Compagnia delle Opere di Bergamo.
Il presidente della Compagnia delle Opere di Bergamo, Rossano Breno, e l'allora vicepresidente, Luigi Brambilla, avrebbero agito come «mediatori presso i pubblici ufficiali della Regione Lombardia» nell'ambito dei presunti accordi corruttivi stretti con l'imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli, che avrebbe ottenuto una «autorizzazione regionale per l'apertura di una discarica di amianto» nel Cremonese.
DOCUMENTI PER GIUSTIFICARE VERSAMENTI. Secondo l'accusa, Breno e Brambilla avrebbero utilizzato gli uffici delle loro società Mediberg srl e Custodia srl per stringere «accordi criminosi» con Locatelli e per «emettere documentazione contabile e contrattuale» che sarebbe poi servita a giustificare il presunto versamento delle mazzette da parte dell'imprenditore anche attraverso denaro contante.
Nell'ambito di questi presunti accordi corruttivi Breno e Brambilla avrebbero agito quali mediatori presso i pubblici ufficiali della Regione Lombardi


A Napoli Woodcock apre inchiesta auto blu Alfonso Papa. Indagati ufficiali gdf




La procura di Napoli, con il pm John Henry Woodcock, ha aperto una nuova inchiesta sull’ex pm, attualmente parlamentare del Pdl, Alfonso Papa. Il politico, secondo quanto emerso dall’indagine, avrebbe ricevuto dei favori dalla Gdf, che avrebbe messo a sua disposizione auto blu per i suoi spostamenti, anche quelli della sua famiglia e delle sue amiche…continua a leggere  A Napoli Woodcock apre inchiesta auto blu Alfonso Papa. Indagati ufficiali gdf

Roma, 'esplode' pilastro, evacuato palazzo nella centralissima in via del Corso


Roma, 'esplode' pilastro, evacuato palazzo nella centralissima in via del Corso







Roma, 16 ottobre 2012 - E’ in corso una verifica statica dei vigili del fuoco all’interno di un edificio in via del Corso, a Roma, su un pilastro che ha espulso il ferro dal cemento. Si tratta di un palazzo antico che ospita la libreria Feltrinelli. Il palazzo è stato evacuato. Sul posto per le verifiche anche il comandante dei vigili del fuoco di Roma, Massimiliano Gaddini.
Il pilastro è tecnicamente ‘esploso’, con lo ‘scoppio’ del cemento a causa di un cedimento dovuto al peso sostenuto. Il cedimento ha riguardato un pilastro all’interno della libreria Feltrinelli, in un locale adibito a ristorante in via del Corso 506/504. Il pilastro è ‘esploso’ anche all’interno di uno studio medico dentistico nel palazzo sgomberato. Sul posto sono intervenute tra quadre dei Vigili del Fuoco e tre funzionari, coordinati dal comandante provinciale. Probabilmente le famiglie non rientreranno questa sera all’interno degli appartamenti.