sabato 13 ottobre 2012

Salta il paracadute sulle liquidazioni,ma è anticostituzionale!!lo chiediamo alla consulta??


Salta il paracadute sulle liquidazioni,ma è anticostituzionale!!lo chiediamo alla Consulta



Salta la clausola di salvaguardia sulla tassazione del Tfr, aumenta dal 4 al 10% l’Iva sull’assistenza socio sanitaria offerta dalle cooperative sociali, diminuisce il tetto della deducibilità fiscale per le auto aziendali, si stabilizza l’aumento «temporaneo» delle accise sulla benzina e il gasolio, scatta l’obbligo di rivalutazione del 15% per i redditi dominicali e agrari indicati nella dichiarazione delle imposte. Il testo della legge di Stabilità 2103 approvata dal governo non è stato ancora pubblicato in Gazzetta, ma dalle ultime bozze in circolazione emergono altre importanti novità in campo fiscale. E, ancora una volta, non si tratta di buone notizie per i contribuenti, già colpiti dallo sfasamento della manovra fiscale, con il taglio di deduzioni e detrazioni che vale già sui redditi 2012 e la riduzione dell’Irpef che scatterà solo dal 2013. «È un meccanismo complesso » ha detto ieri il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, confermando di fatto la retroattività di alcune misure, ma sottolineando l’effetto netto positivo per i contribuenti. «Il taglio delle detrazione vale un miliardo, quello dell’Irpef ne vale 6,5, quindi ci sono 5,5 miliardi che resteranno nelle tasche degli italiani» ha detto il ministro. Senza includere nel conto, però, l’aumento dell’Iva, da luglio, che costerà agli italiani 3,2 miliardi di euro.
Tfr senza salvaguardia
La prima novità che emerge dalle ultime bozze del provvedimento è l’abolizione della clausola di salvaguardia sulla tassazione del trattamento di fine rapporto introdotta nel 2007. Dopo la riforma dell’Irpef del 2006, che in alcuni casi avrebbe aggravato l’imposizione fiscale sulle liquidazioni, il governo concesse ai contribuenti la facoltà di optare per la tassazione secondo le vecchie regole, cioè in base alle aliquote e agli scaglioni precedenti, se questo regime fosse stato per loro più favorevole. Dal 2013 non ci sarà più questa possibilità, il che comporterà, in alcuni casi, un aggravio fiscale.
Accise stabilizzate
Un’altra novità che non sarà particolarmente gradita dai consumatori sarà la stabilizzazione delle accise sulla benzina e sul gasolio che nel corso degli anni sono aumentate in via temporanea per finanziare le emergenze, compresa quella del terremoto in Abruzzo. L’Agenzia delle Dogane aveva deciso nell’agosto scorso un aumento dell’accisa di 4,2 euro per mille litri (servivano a recuperare nel corso del 2012 altri 65 milioni di euro), portandole a 728,40 euro ogni mille litri per la benzina e a 671,40 euro ogni mille litri per il gasolio. Gli aumenti dovevano valere solo per il 2012, ma il comma 13 dell’articolo 12 della legge di Stabilità li renderà strutturali. «A decorrere dal primo gennaio 2013—si legge nella bozza—restano confermate le aliquote di accisa stabilite».
Assistenza, sale l’Iva
Altra misura che farà certamente discutere, e che ha già determinato la rivolta delle cooperative, è l’aumento dell’Iva dal 4 al 10% per le prestazioni socio sanitarie svolte dalle cooperative sociali. Si tratta dell’assistenza rivolta ad anziani, disabili, tossicodipendenti, malati di Aids, handicappati e minori che vivono in condizioni di disagio e disadattamento. Fino a ieri queste prestazioni erano inserite tra le attività soggette all’aliquota super agevolata del 4% nell’allegato del Testo Unico. Invece, da ora in avanti, anche se solo sulle attività svolte in base a contratti stipulati o rinnovati dopo il primo gennaio dell’anno prossimo, l’Iva salirà al 10% (e poi all’11% da luglio).
Colpiti i redditi agrari
Con la legge di Stabilità, inoltre vengono inasprite le misure fiscali a carico delle imprese, ma anche dei contribuenti che possiedono redditi agrari o dominicali. Sempre l’articolo 12 prevede un ulteriore abbattimento della deducibilità delle spese per le automobili e i trasporti utilizzati dalle imprese, dai professionisti e dai lavoratori autonomi. La quota deducibile era già stata ridotta dal 40 al 27,5% con il decreto di primavera del governo Monti. Che ha deciso un altro giro di vite sulle auto aziendali, tagliando la quota deducibile al 20%. Con la nuova manovra arriva una stretta fiscale anche sui redditi agrari. «Ai soli fini della determinazione delle imposte sui redditi, per i periodi di imposta 2012, 2013 e 2014, il reddito dominicale e agrario sono rivalutati del 15%» si legge nella bozza. La rivalutazione sarà limitata al 5% per i terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali.
Tobin tax
Dal testo del provvedimento, che non può ancora considerarsi definitivo, emerge infine un nuovo particolare relativo alla tassa sulle transazioni finanziare. A pagare lo 0,05% sul valore del contratto saranno infatti «in parti uguali le controparti dell’operazione ». Compratore e venditore, dunque, divideranno il costo della Tobin tax.


NEUROCHIRURGO IN COMA AVREBBE INCONTRATO DIO: “SONO STATO IN PARADISO E VI RACCONTO COM’È”


NEUROCHIRURGO IN COMA AVREBBE INCONTRATO DIO: “SONO STATO IN PARADISO E VI RACCONTO COM’È”


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Il dottor Eben Alexander è uno stimato neurochirurgo di Harvard.
Dopo aver contratto una rara forma di meningite è finito in coma prima di risvegliarsi, miracolosamente, dopo sette giorni. Grazie a Dio, direbbe qualcuno.
E chissà se lo ha ringraziato di persona lo stesso Alexander che, una volta aperti gli occhi, ha raccontato al mondo la sua esperienza ultraterrena. «Il paradiso esiste e io ci sono stato», ha affermato orgogliosamente il neurochirurgo, che ha pensato bene di scrivere un libro sull’esperienza che lo ha reso famoso, finendo pure sulla copertina di Newsweek.
«NEOCORTECCIA SPENTA». «Quel particolare tipo di coma», ha raccontato l’uomo, «ha spento la parte umana del mio cervello, la neocorteccia.
I batteri erano entrati nel mio fluido cerebrospinale e stavano mangiando il mio cervello. L’esperienza che ho vissuto è stata così profonda che mi ha dato una ragione scientifica per credere che esista una coscienza dopo la morte».

«AMATO DA UN VENTO DIVINO». Alexander dice di «aver visitato un regno fatto di nuvole ed entità superiori, mentre un vento divino mi diceva che ero amato e adorato, per sempre. Un lunghissimo viaggio, incalcolabilmente positivo».
Il neurochirurgo, a supporto, del suo viaggio ha portato argomentazioni scientifiche
«Per quanto ne sappia, nessuno ha mai visitato questa dimensione parallela mentre la sua corteccia era completamente disattivata e mentre il suo corpo era sottoposto ad attenta osservazione clinica, come il mio lo è stato durante i sette giorni di coma».

DERISO DA COMUNITÀ SCIENTIFICA. Inutile dire che la comunità scientifica non abbia accolto di buon grado questa sua descrizione, trattandolo alla stregua di un uomo qualunque  nonostante la sua indubitabile professionalità scientifica.
Critiche che non hanno risparmiato neppure il giornale che ha scelto di dare tanto così spazio ad Alexander e alla sua storia. Per molti, Tina Brown, direttrice di Newsweek starebbe usando tutti i metodi possibili per vendere copie e non essere ricordata soltanto come colei che ha affondato la storica testata.

Rivolta studenti Lancio di carote e traffico in tilt


Rivolta studenti Lancio di carote e traffico in tilt







A differenza di venerdì scorso, gli studenti in corteo non hanno messo a dura prova le forze dell'ordine ma la pazienza dei romani, che hanno scontato tutti i disagi causati dalla modifica del percorso autorizzata all'ultimo minuto per evitare tensioni.


Ieri la giornata di protesta organizzata dall'Unione degli Studenti si è aperta con un blitz davanti alla sede romana del Parlamento europeo dietro lo striscione «una scuola di qualità ce la chiede l'Europa». Poi ritrovo, intorno alle 10, a piazza della Repubblica, dove gli studenti medi e universitari si sono incolonnati in un serpentone di circa 5 mila persone sotto un'unica insegna: «Più risorse, stop ad Aprea, diritto alla studio». Bandiere rosse, Bella Ciao, anche cori contro il sindaco Alemanno «perché l'unica cosa che ha fatto è stata aumentare gli abbonamenti dei mezzi di trasporto». In piazza dell'Esquilino al corteo si sono accodati anche i precari della Flc Cgil diretti a piazza Venezia. Secondo il percorso autorizzato dalla Questura, la manifestazione si sarebbe dovuta concludere a piazza Santi Apostoli, dove però sono approdati solo gli insegnanti: agli studenti, rimasti appena in 500, è stata infatti concessa una deviazione che li ha portati, transitando per Bocca della Verità e lungotevere, davanti al ministero dell'Istruzione, dove sono volate carote («Profumo ha detto che serve più il bastone, noi non vogliamo né bastone né carote») e slogan anti-governo. Decine le corse annullate dei mezzi pubblici, a partire dal tram 8 bloccato dagli studenti seduti sulle rotaie di viale Trastevere, e auto incolonnate per chilometri soprattutto tra piazza Santa Maria Maggiore, Colosseo, via Labicana e lungotevere. La situazione è tornata alla normalità solo intorno alle 14,30, quando il corteo si è sciolto, con una promessa: «Roma arrivederci al 27 ottobre, per il No Monti day».

Ma il nobel per la pace a Gino Strada ??!quando lo avra';?

Ma il nobel per la pace a Gino Strada ??!quando lo avra'??



E’ l’Unione europea ad aver ricevuto il premio Nobel per la Pace “per aver contribuito alla riconciliazione e alla difesa dei diritti umani e della democrazia negli ultimi 60 anni”. Questa la motivazione del Comitato di Oslo.Qualche interrogativo a caldo:

- E’ un atteggiamento da Nobel aver permesso il proliferare dei Centri di Identificazione ed Espulsione degli immigrati spesso più simili a dei lager che a strutture di accoglienza e permanenza temporanea?
- Sgomberare, disperdere ed espellere i rom, sottraendo i bambini alle famiglie legittime rientra nelle motivazioni del Premio?
- Promuovere politiche di sola austerità che stanno acuendo conflitti sociali in vari paesi dell’Europa è un titolo di merito?

L’elenco potrebbe essere molto più lungo. In realtà il Nobel per la pace all’Unione Europea (come quello ad Obama) sembrano più un incoraggiamento per il futuro che un premio per risultati effettivamente conseguiti. Come ha scritto oggi in un commento il portavoce della Tavola per la pace Flavio Lotti “L’Europa da Nobel è quella che ancora non c’è”.

Ma forse andrebbe posta un’altra domanda? E’ giusto che un Nobel per la pace vada a istituzioni o capi di Stato (che la pace e il rispetto dei diritti umani dovrebbero perseguirli per “default”) o sarebbe più giusto assegnarlo ad una donna o ad un uomo che ha speso la propria propria vita per la pace e i diritti umani, con passione civile, spirito disinteressato e lontano dai riflettori?

Magari uno come Gino Strada…?