sabato 10 marzo 2012

ma come fa una civilta' democratica ad accettare tutto questo??Allora non sono democratici !!Cina: reality shock con condannati morte


Cina: reality shock con condannati morte

In tv poco prima dell'esecuzione. 40 milioni i telespettatori

10 marzo, 17:45
Cina: reality shock con condannati morte Cina: reality shock con condannati morte
Cina: reality shock con condannati morte
di Beniamino Natale
- Molti piangono, una giovane donna si butta in ginocchio e chiama la mamma. Solo un uomo sulla trentina guarda dritto nella telecamera e dice: "ora vado", mentre due poliziotti lo prendono per le braccia e lo portano verso il luogo dell' esecuzione. Sono i condannati a morte cinesi che parlano con la giornalista Ding Yu, della televisione dell' Henan (Cina centrale) per il programma "Interviste prima dell' esecuzione", che va in onda il sabato, in prima serata, dal 2006, e che ha avuto fino a 40 milioni di spettatori. Guardando e ascoltando alcune delle interviste risulta difficile spiegarsi come Ding abbia ottenuto la collaborazione delle autorità provinciali per realizzare questo "reality" agghiacciante, nel quale i condannati vengono intervistati a distanza di poche ore, in alcuni casi di pochi minuti, dall' esecuzione. Secondo la rete televisiva americana Abc il programma, che va in onda dal 2006, sarebbe stato sospeso a partire da questa settimana.
La notizia non è stata confermata né smentita dalla televisione dell' Henan. La britannica Bbc ha annunciato che lunedì prossimo manderà in onda un documentario sul programma, allarmando probabilmente le autorità. Sembra che il programma sia stato autorizzato perché le autorità hanno ritenuto che "Interviste prima dell' esecuzione" possa servire ad "educare" il pubblico, facendo diminuire la criminalità. Del resto è convinzione dei dirigenti politici e di buona parte dei cittadini cinesi che la pena di morte sia un atto di "giustizia" e che la paura dell' esecuzione sia utile per contenere la criminalità, un concetto ben espresso dal proverbio tradizionale che raccomanda di "ammazzare la gallina per spaventare le scimmie".
In Cina le esecuzioni capitali sono migliaia ogni anno. Il loro numero è un segreto di Stato ma secondo le valutazioni dei gruppi umanitari sarebbero tra le duemila e le ottomila all' anno. I reati per i quali la pena di morte può essere comminata sono 55, tra cui molti reati non di sangue, come la corruzione. Alcuni dei "dead men talking" - cadaveri che parlano, il titolo di un documentario sul programma del regista australiano Robin Newell - intervistati da Ding sono giovanissimi, come un ventenne che ha ucciso la madre che gli aveva negato i soldi per giocare ai computer-game. A volte le testimonianze sono strazianti, come quella di un uomo che si rivolge dai teleschermi alla figlia per dirle che "papà è tanto dispiaciuto". Come lo sono alcune scene, ad esempio quella di una giovane donna che piange disperatamente mentre - dall' altra parte di una vetrata chiusa - il padre la saluta agitando una mano mentre viene portato all' esecuzione. Ding Yu, giornalista giovane e bella che ha un figlio piccolo, non mostra particolari emozioni nell' intervistare uomini e donne che dopo pochi minuti saranno uccisi. Rispecchiando la morale prevalente in Cina, spesso non esita ad accusarli con severità, dicendo ad uno di loro che "é una fortuna" che si trovi in galera. "Conosco nei dettagli tante storie, ho conosciuto la realtà di tanti crimini...non è una cosa buona, ora ho troppa immondizia nel mio cuore...", ha dichiarato.

Twitter, e la politica in italia


Twitter, in Italia sono i parlamentari centristi a cinguettare di più. 

Tendenti al centro, in ritardo e al traino della moda. Lavoce.info fa un'analisi della diffusione e dell'utilizzo di Twitter da parte dei politici italiani, e lo fa partendo da un assunto preciso: il social network dell'uccellino ha una grande potenzialità nel mondo della comunicazione politica:
"Abbiamo raccolto in maniera sistematica dati sull'utilizzo di Twitter da parte dei deputati italiani. Rispetto al Congresso Usa, nel nostro parlamento la penetrazione è minore perché, al 9 di febbraio 2012, solo 304 dei 629 deputati hanno un account Twitter, ma il processo di diffusione risulta relativamente simile.
Si veda il grafico sottostante: il picco di iscrizioni è avvenuto nel novembre 2011, con 35 iscritti. A ruota segue dicembre 2011, con 32 iscritti. In ottobre si erano iscritti in 18. Facendo i conti, nell'ultimo trimestre 2011 si sono iscritti quasi un terzo (per l'esattezza il 28 per cento) dei parlamentari che sono membri di Twitter. Molti deputati hanno dunque seguito l'onda della diffusione e della visibilità del social media, come indicato dal grafico precedente.
Nei partiti di centro la penetrazione è maggiore, anche superiore al 60%, con l'UDC che ha un'anzianità media nettamente inferiore agli altri perché il grosso delle adozioni sono più recenti. Nei due partiti maggiori la penetrazione è più bassa, ma i deputati del PD fanno un uso intenso del mezzo con quasi un tweet al giorno per ogni deputato attivo (livello simile a IDV e in parte a UDC). Per quanto riguarda il numero di follower il primato dell'UDC è influenzato dal numero ridotto dei deputati e dal forte peso relativo del leader. Nel caso del PD invece i 2028 follower medi sembrano influenzati dall'intensa attività di cinguettio"
Incrociando questi dati con le caratteristiche personali dei parlamentari, il sito ha calcolato che l'adozione di Twitter è più diffusa tra i giovani e tra gli uomini (la probabilità di adozione da parte delle donne è inferiore del 16%). Per quanto riguarda i partiti, la Lega Nord appare particolarmente refrattaria all'utilizzo del mezzo (è di qualche giorno fa il monito del Trota contro i social network in Regione Lombardia), mentre ad essere lanciatissimo è l'UDC di Casini.


Nigeria, ucciso l'ostaggio italiano Franco Lamolinara: Monti contro Cameron 


"Avevamo ragione di credere che i due ostaggi uccisi oggi in Nigeria erano in imminente pericolo di vita"
Con queste parole il premier britannico David Cameron ha giustificato il blitz delle teste di cuoio a Sokoto, nel nord-ovest della Nigeria, durante il quale hanno perso la vita l'ingegnere italiano Franco Lamolinara e il suo collega inglese Christopher McManus.
Lamolinara viveva in Nigeria da undici anni e dal 12 maggio scorso si trovava nelle mani di un gruppo di rapitori. Quando le forze speciali inglesi e nigeriane hanno fatto irruzione nell'abitazione, hanno trovato gli ostaggi già privi di vita: sarebbero stati uccisi nel bagno dell'abitazione. Secondo alcune testimonianze i rapitori avrebbero già avuto in mente di liberarsi degli ostaggi, che ormai erano "diventati un peso".
Il governo italiano non era stato informato dell'operazione e Cameron ha avvisato il premier italiano ormai a cose fatte. Monti ha chiesto un chiarimento con il governo britannico che ha sostenuto che gli ostaggi sarebbero stati in pericolo di vita, e che per questo motivo ha autorizzato il blitz. Monti ha avuto anche una conversazione telefonica con il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, per avere una ricostruzione dettagliata degli eventi. Il Premier ha convocato per lunedì anche una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, durante il quale si ascolterà la versione di sentirà Adriano Santini, il direttore dell’Aise, l’ex Sismi, per ricostruire il ruolo dell'intelligence italiana nella vicenda. 
La stampa britannica offre però una versione molto diversa: secondo il quotidiano inglese The Independent, il governo italiano sarebbe stato "in qualche modo al corrente" della possibilità di un'azione imminente per liberare Lamolinara e McManus, e sostiene che gli ostaggi sarebbero morti ancora prima dell'irruzione dei militari nel compound.
Un'ipotesi confermata anche da Downing Street, che afferma come, la mattina dell'operazione, i servizi segreti italiani sarebbero stati messi al corrente del blitz. 

Il presidente Napolitano ha espresso solidarietà e cordoglio alla famiglia di Lamolinara, che era originario di Gattinara, nel vercellese: "L'Italia si stringe in un moto di commossa solidarietà di cui mi faccio interprete a nome delle istituzioni e dell'intero Paese" - ha dichiarato, in un messaggio indirizzato alla moglie del nostro connazionale ucciso. Il capo di Stato, ha poi definito "inspiegabile"il comportamento di Londra e ha aggiunto che si rende "necessario" un chiarimento "politico-diplomatico" con la Gran Bretagna.
La salma di Lamolinara è ora diretta verso l'aeroporto di Ciampino, a bordo di un aereo dell'Areonautica militare. 

"Keep calm and carry on", in un video le origini dello slogan


"Keep calm and carry on", in un video le origini dello slogan 

"Keep calm and carry on" è uno slogan che si presta ad essere usato in molte situazioni, sia con serietà che con ironia, ma quanti davvero sanno da dove arriva la celebre frase accompagnata solitamente da un'immagine stilizzata della corona inglese? A colmare la lacuna ci ha pensato la libreria inglese Barter Books, nata nei locali della vecchia Victoria Station di Alnwick nel Northumberland, i cui proprietari Stuart e Mary Manley hanno dato il "la" alla diffusione su larga scala dello slogan. 
I poster Keep Calm vennero commissionati dal governo inglese durante la seconda guerra mondiale all'interno di una campagna che mirava a risollevare il morale della popolazione civile: ne vennero stampate più di 2 milioni e mezzo di copie, ma non furono mai diffuse: vennero tenute da parte per utilizzarle solo nel caso di un'invasione, situazione che non si presentò fortunatamente mai per il Paese. Una cinquantina d'anni più tardi Stuart trovò un poster in una scatola di libri che aveva comprato a un'asta, e Mary la mise in vetrina. Tra i clienti riscosse un tale successo che la coppia iniziò a riprodurne delle copie, e così la storia ebbe inizio. 

Non capisco ma mi adeguo Das Bild non avrà più donne nude in copertina


Das Bild non avrà più donne nude in copertina

"Bild Schafft Seite-1-Girl ab", ovvero "la Bild elimina la ragazza della prima pagina": con questo strillo il quotidiano tedesco pone fine a una consuetudine che portava avanti dal 1984. Molto più di un semplice tabloid,Das Bild ha sempre tenuto il polso della nazione tedesca e non solo, dato che con circa tre milioni di coppie al giorno è da tempo il quotidiano più diffuso nel vecchio continente.
La polacca Eva è l'ultima ad avere l'onore di occupare quel posto in copertina dove altre 5.000 donne sono passate senza veli, incastonate tra articoli di gossip e di politica. La decisione, annuncia la redazione, è stata presa nel giorno della festa della donna, dagli uomini rimasti soli in redazione perché le oltre 300 colleghe avevano la giornata libera. Ma, c'è da scommetterci, le donne nude non scompariranno del tutto dalla testata: 
"Bild sarà sexy anche nel futuro. Ma in modo più moderno e meglio nascosto nelle pagine interne, così come anche molte donne hanno sempre auspicato".

ma Rutelli,Bindi,Letta dove stavano??


Luigi Lusi è "pronto a far saltare il centrosinistra". La Margherita si difende 

"Io ho gestito 214 milioni di euro, ne ho lasciati 20 in cassa. Facciamo finta che ne abbia presi 7 poi ho pagato 6 milioni di tasse e arriviamo a questi famosi 13 milioni. Ne rimangono altri 181. Li abbiamo usati tutti per pagare il personale e i telefonini?"
Intervistato da Luca Bertazzoni per Servizio Pubblico, l'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, pronuncia frasi minacciose all'indirizzo del suo ex partito. Dallo scorso febbraio Lusi è al centro di un'indagine per appropriazione indebita di oltre 13 milioni di euro di proprietà della Margherita. Ora però Lusi afferma di essere stato soltanto un esecutore di operazioni che "rientrano nel border line del finanziamento alla politica" e spiega anche di aver finanziato l'attuale sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che immediatamente smentito. 
Lusi ha concluso: 
"Questa partita è molto più grande, questa partita fa saltare il centrosinistra. E quando su di me uscirà fuori ulteriore merda che servirà a screditarmi definitivamente non ci sarà più una domanda da porsi"
Immediata la reazione dei vertici dell'ex Margherita, che hanno invitato i loro legali per tutelare"l'onorabilità del partito rispetto alle dichiarazioni deliranti dell'ex-tesoriere Lusi".



World Wide Rome, il 9 marzo l'incontro con Chris Anderson, Dale Dougherty, Massimo Banzi e i nuovi creativi digitali 

dalla REDAZIONE DI LI
World Wide Rome, il 9 marzo l'incontro con Chris Anderson, Dale Dougherty, Massimo Banzi e i nuovi creativi digitali
© SEAN GALLUP/GETTY IMAGES NEWS

A Roma è il giorno dei makers, nuovi creativi digitali capaci di rivoluzionare oggetti e mercato. "Una rivoluzione che - come spiega Riccardo Luna su Repubblica - secondo gli esperti manderà in pensione le aziende dell'era industriale".  La capitale ospita World Wide Rome, evento che porta a Roma la tribù dei pionieri della tecnologia legata alla fabbricazione digitale, all'open source ed alla collaborazone tra persone. Ci saranno Chris Anderson (quello di Wired Usa e della "coda lunga") e Dale Dougherty, fondatore ed editore diMakezin, e Massimo Banzi, inventore del microcomputer open-source Arduino.
L'evento è trasmesso in live streaming su Liquida Magazine (e su centinaia di webtv, blog e grandi network editoriali) a partire dalle 10 grazie all'iniziativa di Altratv.tv. Il programma prevede una serie di performance live ed esposizioni per raccontare dal vivo le esperienze di chi sta cambiando il mondo lontano dai riflettori.
L'importanza dei makers nel panorama dell'innovazione la spiega Riccardo Luna, che cura e conduce l'incontro:
"Dicono che questa dei "maker" sarà la nuova rivoluzione industriale (...) come nella prima rivoluzione industriale fu una macchina, la macchina a vapore, a innescare un cambiamento epocale, anche in questo caso c'è di mezzo una macchina: è la stampante 3D, in pratica è una macchina che "stampa" oggetti come stamperebbe un foglio. Non si tratta di una cosa nuova in assoluto, sono trent'anni che strumenti simili si usano in fabbrica. Ma tutto è cambiato quando nel 2009, in un ex birreria di Brooklyn, Bre Prettis, 38 anni, hacker con la passione dei robot, ne ha realizzata una da circa mille dollari. Invece di 100 e passa mila. La nascita della mitica Maker-Bot è stato come il passaggio, negli anni Settanta, dai computer che occupavano una intera stanza e costavano come un carrarmato, al pc da tavolo e per tutti: l'inizio di una rivoluzione, appunto. Quello della fabbrica personale"
L'importanza della stampa tridimensionale è dimostrata anche dall'attenzione che i siti di condivisione peer-to-peer stanno dando all'argomento. E per mostrare come le stampanti 3D hanno cambiato il mondo, a Roma ci sarà anche la copia del violino Stradivari realizzata attraverso questa tecnologia da una società tedesca nel 2011.

sono tornati i sovietici???



Le Pussy Riot in manette, le ragazze del gruppo punk anti-Putin rischiano 7 anni di carcere per il blitz in chiesa 

Sembravano poter sfuggire alla repressione, anche le Pussy Riot hanno sbattuto contro la repressione del dissenso putiniana. Le giovani con la passione del punk e l'insofferenza per il governo di Putin sono state arrestate dopo le proteste formali del Patriarca Kiril, il capo della Chiesa ortodossa, che non ha gradito l'esibizione del gruppo sul sagrato della chiesa del Santissimo Salvatore della settimana scorsa, dove le cinque riot girls hanno intonato "Nostra Signora liberaci da Putin". Il Patriarca ha parlato di pericolo che si scateni una "delegittimazione della cristianità" chiedendo (non pubblicamente) un intervento delle autorità per dare una punizione esemplare alle Pussy Riot. Così è arrivato l'arresto per "teppismo e vilipendio dei luoghi sacri", reato che in Russia può costare fino a 7 anni di carcere. Il provvedimento ha subito suscitato le proteste da parte del movimento di opposizione al regime, per le ragazze scalmanate la faccenda adesso si fa terribilmente seria.

Pwn2Own, già riparata la falla di Chrome scovata dai francesi del collettivo Vupen 

Dopo soli 5 minuti dal'inizio della gara, i membri del collettivo hacker francese Vupen sono riusciti a craccare "l'inviolabile" Google Chrome. La sfida ha avuto luogo durante l'ultimo Pwn2Own, il contest ospitato dalla CanSecWest security conference di Vancouver
I membri di Vupen sono riusciti a neutralizzare la sandbox del browser, sfruttando un bug del programma già nota da tempo. L'attacco era già stato studiato da sei settimane e l'impresa ha sfatato il mito della totale sicurezza del prodotto di Google, come dichiarato dal leader di Vupen, Chaouki Bekrar:
L’anno scorso, abbiamo visto un sacco di titoli che sostenevano che nessuno poteva hackerare Chrome. Volevamo essere sicuri che fosse il primo a cadere quest’anno.
Anche se non è stato facile visto che, nonostante la violazione, Chrome resta uno dei browser più sicuri in circolazione:
"Non è un compito facile creare un exploit complete per bypassare tutte le protezioni della sandbox".
Anche a Mountain View, però, sono stati veloci: il regolamento del contest prevede che le procedure di hackeraggio siano resi pubbliche, così i tecnici di Google hanno potuto studiarle e trovare una "cura" al loro prodotto. Risultato: in 24 ore, la falla nella sicurezza è stata tappata. Chrome è tornato a essere inviolabile?