martedì 2 ottobre 2012

«Diaz, sfregio all'Italia»,ed ora il vecchio capo della polizia è stato chiamato ad aiutare i ministri tecnici..vergogna 2 volte


«Diaz, sfregio all'Italia»

La Cassazione: «Carta bianca alla violenza. Quei fatti gettarono discredito sul Paese».


Genova: un militante del Genoa social forum dopo la perquisizione alla scuola Diaz.

Una brutta, bruttissima storia italiana. Un massacro, anche secondo la Corte di Cassazione, che l'ha sottolineato nelle motivazioni della sentenza sul processo per i fatti della scuola Diaz.
Fatti, quelli del G8 di Genova del 2001, che hanno danneggiato l'immagine internazionale dell'Italia, gettando «discredito sulla Nazione agli occhi del mondo intero».
Un'operazione che «si è caratterizzata per il sistematico ed ingiustificato uso della forza» da parte di tutti i poliziotti che hanno fatto irruzione.
Colpa della «mancata indicazione, per via gerarchica, di ordine cui attenersi», che si è tradotta «in una sorta di 'carta bianca', assicurata preventivamente e successivamente all'operazione». Tutti erano liberi «di usare la forza 'ad libitum'».

Per chi ama come me NCIS


Stella su Walk of fame per Mark Harmon
E' al numero 6253 di Hollywood Boulevard, alla cerimonia l'intero cast di NCIS




La lunga e prestigiosa carriera di Mark Harmon ha ottenuto oggi il riconoscimento della stella sulla Walk Of Fame di Hollywood. Nonostante le numerose nomination ai Golden Globe e agli Emmy Awards, è il personaggio dell'agente speciale Leroy Jetrho Gibbs, nella serie televisiva NCIS, ad avere regalato la fama internazionale al 61enne attore americano.
La stella di Harmon è stata posizionata al numero 6253 di Hollywood Boulevard e ha coinciso con l'inizio della decima stagione della popolare serie televisiva americana. "Sono fiero di essere un attore che lavora - ha detto Harmon - durante la cerimonia, alla quale ha partecipato l'intero cast di NCIS - E' qualcosa che ho tentato di fare per lungo tempo, quando ho iniziato, qui, molti anni fa. Il fatto che sia ancora in giro, significa probabilmente che qualcosa di buono l'ho combinata"

'Per scacciare il fantasma del Monti bis,Primarie: Vendola, accetto la sfida, per vincerla


Primarie: Vendola, accetto la sfida, per vincerla

'Per scacciare il fantasma del Monti bis'



'Accetto la sfida. Per vincerla''. Cosi' Nichi Vendola, in un messaggio pubblicato sul suo sito nichivendola.it annuncia la decisione di partecipare alle primarie del centrosinistra. "Per scacciare il fantasma del Monti bis e trasformare le primarie da ennesima faida di partito a occasione di svolta per il paese ci vediamo al Mav di Ercolano sabato 8 ottobre alle 18" scrive Vendola nel suo messaggio che é firmato semplicemente "Nichi".
"Io non mi candido alle primarie del Pd, sono presidente dell'Idv, non sono primarie che mi appartengono sono curioso di vedere che farà l'amico Vendola. Mi fa piacere se Vendola si candida per portare avanti un progetto che abbiamo condiviso anche a Vasto. La sua candidatura mi farà piacere". Lo afferma il leader Idv Antonio di Pietro, partecipando ad un forum sul sito del giornale Pubblico.
RENZI: NON SARO' AD ASSEMBLEA DI SABATO 6 - Matteo Renzi non parteciperà all'assemblea nazionale del Partito Democratico in programma a Roma sabato prossimo 6 ottobre. Lo ha confermato lo stesso sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centrosinistra, a margine di un convegno della Coldiretti. Renzi quel giorno dovrebbe essere impegnato al Sud nel suo tour elettorale per le primarie. L'assemblea del 6 sarà chiamata a discutere le regole delle primarie di coalizione, compresa la modifica statutaria. "Il fatto che ci siano importanti personalità del mondo politico e imprenditoriale che cominciano a credere in questo progetto non è che la migliore conferma del fatto che ce la possiamo fare". Lo ha detto Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centrosinistra, a margine di un convegno di Coldiretti, evidenziando il fatto che "tutti i giorni ci siano centinaia di lettere, email, richieste di partecipazione, donazioni". Renzi ha risposto ai cronisti che lo interpellavano sull'endorsement di Riccardo Illy, ex governatore del Friuli-Venezia Giulia: "Sono contento della definizione fin troppo generosa di Illy, e credo che sia uno stimolo in più", ha detto, aggiungendo che "siamo in una fase in cui sta iniziando ad emergere la possibilità che questa sfida delle primarie sia una sfida non di testimonianza ma una sfida reale. Io credo fortemente che questa sfida sia una partita aperta, oggi".

per ridere un po'

per ridere un po'


http://youtu.be/j8tocgD3uJ8

Fonsai: Adusbef, class action su fusione


Fonsai: Adusbef, class action su fusione

Consumatori, parte civile su delega risparmiatori frodati



ROMA, 1 OTT - L'associazione dei consumatori Adusbef ha annunciato che promuovera' una class action contro l'operazione che ha visto la fusione tra Premafin, Fonsai, Milano Assicurazioni e Unipol assicurazione ''dopo aver studiato profili di illegittimita' dell'operazione dello scorso luglio e precedenti che ha comportato pesantissime perdite per i risparmiatori''. Adusbef si costituira' ''parte civile su delega dei risparmiatori frodati, qualora vengano formalizzati dei capi di imputazione''.

Grande Cassano..Grande Inter


Cassano: "Juve senza rivali
All'Inter mi sento importante"

Milano, 1 ottobre 2012

Fantantonio sta vivendo un periodo d'oro e adesso arriva il derby: "Non c'è una squadra favorita. Al Milan ho vinto uno scudetto, là ho tanti amici ma qualcuno non lo sento per volontà mia". Chiaro il riferimento a Galliani

"Sto bene, sto giocando, sto facendo gol, ma per me l'importante è essere felice e adesso lo sono". I gol certo, ma quello di Antonio Cassano è un periodo d'oro a 360°: "Il matrimonio con mia moglie mi ha cambiato la vita, l'ha svoltata". Adesso è in arriva un nuovo Cassano: "Non so se Carolina accetterebbe il terzo Cassano in casa, ma io mi auguro lo stesso che sia maschio come il primo. Sul nome ancora nessuna decisione". Fantantonio si racconta a "Undici", rubrica di Italia 2.
Antonio Cassano se la ride. Vive un periodo d'oro. Bozzani
Antonio Cassano se la ride. Vive un periodo d'oro. Bozzani
L'INTER E IL SOGNO SCUDETTO — Quattro gol in sei partite, molto meglio delle precedenti versioni del Cassano milanista. Doppio smacco per l'ex club: "L'Inter era il mio sogno. Sono ancora convinto che sia meglio un assist di un gol. Come realizzazioni posso ancora fare meglio. So solo che mi sento bene, sto mettendo in atto buone prestazioni e per me l'importante è essere felice. Agli Europei venivo da quasi 6 mesi di inattività, adesso sono due mesi che sto lavorando alla Pinetina e mi sento bene. Io ho bisogno di sentirmi importante e alla Pinetina mi fanno sentire tale dal primo all'ultimo. Sento la fiducia dell'ambiente. Al Milan non mi facevano sentire importante. Volevo giocare, o almeno che fossero chiari con me". Il Milan adesso è dietro, molto dietro, ma davanti la corsa alle fuggitive Juventus e Napoli è dura: "La Serie A spero la vinca l'Inter ma la Juve in questo momento non ha rivali, può andare avanti molti anni. Noi comunque abbiamo le qualità per stare a ruota sia dei bianconeri che del Napoli".
LA NAZIONALE — Al fantasista pugliese va tanto bene che ormai tutti parlano di un'imminente convocazione in azzurro: "Ora sto bene ma deciderà Prandelli se sarò all'altezza della maglia azzurra. Sono l'uomo degli Europei, ma sogno di giocare il Mondiale in Brasile". In effetti nella massiima competizione calcistica non gli è mai andata troppo bene: "Nel 2006 Lippi è stato onesto: mi ha chiamato per dirmi che non avrei fatto parte della spedizione in Germania. Nel 2010 invece mi sa che è stato qualche giocatore a parlare male di me a Lippi".
Gazzetta TV
DERBY, MILAN E QUALCHE VELENO — Arriva il derby. Fantantonio lo vivrà da ex, sarà emozionante? "Intanto pensiamo a giovedì e all'Europa League, poi al derby che è sempre una partita particolare, non ci sono risultati da prevedere, non c'è una squadra favorita. Si tratta di gare complicate per tutti, ce la giocheremo. Vedremo a fine campionato chi avrà fatto meglio, ma io gioco nell'Inter quindi è normale che vedo quella nerazzurra come la migliore squadra. Al Milan ho vinto lo scudetto, ho festeggiato alla grande, ho un rapporto stupendo con i giocatori, Mario Yepes ad esempio è una persona speciale per me, con Tassotti ci telefoniamo ogni tre giorni ma qualcun altro non lo sento per mia volontà". Chiaro il riferimento all'a.d. Galliani anche se il nome Cassano non lo fa: "Credo che il Milan abbia risentito più della partenza di Thiago Silva che di quella di Ibrahimovic perchè il difensore dava sicurezza al gruppo, assicurando protezione e ripartenze. Era normale che Ibrahimovic facesse gol, ma era molto più importante Thiago. Ibra? a lui piaceva molto giocare con me e io ero molto contento".
La coppia gol dell'Inter: Cassano-Milito. Ansa
La coppia gol dell'Inter: Cassano-Milito. Ansa
PAZZINI VS MILITO — E Pazzini? Quest'estate lo scambio Milan-Inter. Al momento l'affarone l'ha fatto il club nerazzurro: "Lo sento spesso, lo prendo sempre in giro, ma non bisogna fare il paragone. Lui è mio amico, sono convinto che farà bene, eravamo entrambi infelici dove eravamo e abbiamo scelto le squadre migliori che c'erano". Nel periodo d'oro di Cassano c'è anche Diego Milito che segna poco ma sembra trovarsi bene col talento di Bari vecchia: "Diego vincerà la classifica capocannonieri".
SAMP GRANDE AMORE — Cassano non dimentica il passato e soprattutto i suoi errori. Il più grande ha un nome: Garrone: "Se potessi tornare indietro non lo tratterei male. Mi voleva bene come un figlio, ora stiamo cercando di recuperare il rapporto. Anzi, mi piacerebbe chiudere la carriera in maglia blucerchiata e comunque Genova sarà la città dove vivrò quando avrò smesso di giocare". Finale con un paio di battute, la prima su Capello: "Il migliore allenatore che abbia mai avuto. Ha fatto tanto per me e io poco per lui: non lo meritava, ma la stima che ci ha legato e ci lega tuttora è immensa", l'altra su Ronaldo: "Sono ancora convinto che quando finirò di giocare io a calcio, diventerò grassissimo". Proprio come l'ex "fenomeno" costretto a fare un reality per riuscire a dimagrire?

Fornero colpisce ancora!!!ma sua figlia cosa ha fatto rispetto agli altri giovani??


«Meglio una formazione tecnica
che una laurea presa tanto per...»


Fornero, dito occhio

«Laurearsi per laurearsi serve a poco. Se ci si laurea male si hanno competenze modeste, che portano poco lontano, meglio non inseguire il titolo per essere dottori per forza. Meglio avere una formazione tecnica spendibile. Bisogna ridare dignità al lavoro tecnico e operaio». Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, pronuncia queste parole davanti alla platea degli studenti eccellenti degli atenei torinesi, ai quali l'Unione industriale consegna il Premio Optime. 

«C'è un percorso da fare - spiega Fornero - perché abbiamo svilito la formazione tecnica e professionale e indotto tutti a pensare che se uno non frequenta l'Università e fa una scuola professionale vale meno di un dottore. Non è così. Un Paese non può pensare che il lavoro operaio sia socialmente meno valido. Un percorso di studio che valorizza il merito capisce le attitudini personali e le valorizza senza appiattire tutti in una realtà di scarsa soddisfazione e scarso reddito». 

Le parole di Fornero non piacciono all'Italia dei Valori. «Il ministro - osserva il presidente vicario dell'Idv, Fabio Evangelisti - ricorda tanto la Contessa della canzone di Paolo Pietrangeli nella parte in cui si diceva 'anche l'operaio vuole in figlio dottore'. È sconfortante ascoltare un ministro che svilisce in questo modo il valore della cultura e delle università». 

Fornero difende anche la riforma del mercato del lavoro. «Non funziona bene per magia, ma per buone regole. E credo che la nostra riforma ne abbia. Funziona se l'economia cresce, se ci sono strumenti adeguati a fare incontrare domanda e offerta di lavoro. In alcune regioni è cosi, in altre sono da costruire. Bisogna trovare requisiti minimi perché i giovani abbiano maggiore facilità a trovare occupazione». 

Ai giovani Fornero promette una nuova tipologia di contratto per favorire le start up e dare loro maggiore flessibilità. Le nuove regole, che potrebbero essere varate dal consiglio dei ministri giovedì, saranno introdotte «senza nessuna lacerazione della riforma del mercato del lavoro».