mercoledì 2 gennaio 2013

befane, le calze e gli eventi

Ecco le iniziative in provincia di Grosseto per il 5 e il 6 gennaio
2 gennaio 2013 Aggiornato alle 18:01
GROSSETO – La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte… così comincia la più celebre filastrocca dedicata alla strega che, la notte dell’epifania, a cavallo della sua scopa, come da tradizione, porta dolcetti e carbone ai bambini buoni e meno buoni. E proprio per questa che è una delle feste più amate dai più piccoli quasi tutti i comuni e le Pro loco della provincia stanno organizzando manifestazioni ed eventi:
a Follonica la befana si alternerà tra tradizione e modernità, sabato 5 gennaio a Senzuno la vecchina arriverà non a cavallo della sua scopa ma a dorso di ciuchino. Alle 17.30 la befana, con la gerla piena di calze, girerà per le vie del rione e distribuirà doni a tutti i bimbi grazie all’organizzazione del Comitato Carnevale Rione Senzuno. Il giorno dopo dalle ore 15.30 alle ore 17 in piazza Sivieri, grazie al Club “Amici della 500 di Follonica”, la befana arriverà sulla mitica macchinina simbolo del boom economico e del made in Italy. Scortata da 10 “vecchie glorie” farà la sua entrata in piazza e distribuirà caramelle, dolci e carbone ai più piccini.
A Roselle, alle Terme Leopoldine, la befana arriverà “a braccetto” con Pinocchio: oltre ai dolci per tutti la vecchina porta con se anche lo spettacolo tratto da “Pinocchio”, di Carlo Collodi, a cura della Compagnia del Teatro Studio. Lo spettacolo prevede un adattamento dei testi particolare e una messa in scena ritmata e divertente, che appassionerà i bambini. La regia è di Daniela Marretti ed Enrica Pistolesi. L’appuntamento è previsto per domenica 6 gennaio 2013, a partire dalle 15, in via Batignanese a Roselle. L’ingresso è gratuito.
A Braccagni si punta sulla tradizione con il canto di questua itinerante della Befana per le vie del paese: Montepescali (ore 17: Bar da “Ori”), Bozzone, Vallerotana con il Gruppo delle Tradizioni Popolari Galli Silvestro. Dalle ore 18 in piazza Garibaldi di fronte al centro commerciale di Braccagni, la consegna dei regali ai bimbi.

Siria ,Fermate questa guerra assurda

Siria Una guerra da sessantamila morti


Un padre visita le tombe dei suoi tre figli, morti nella guerra civile ad Azaz, vicino ad Aleppo, in Siria. (Ahmed Jadallah, Reuters/Contrasto)
Secondo un rapporto del commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, le vittime del conflitto in Siria sono più di 60mila. La cifra dei morti è addirittura superiore a quelle diffuse in questi mesi dagli attivisti dell’opposizione. Gli stessi inviati dell’Onu hanno definito il bilancio “davvero scioccante.”
La Siria brucia. “Il fallimento della comunità internazionale, in particolare del consiglio di sicurezza ci fa vergognare tutti”, ha detto l’alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Navi Pillay. “In questi mesi abbiamo perso tempo mentre la Siria continuava a bruciare”.
Il rapporto non specifica quanti dei 60mila morti siano ribelli, soldati o civili, fa notare Al Jazeera.
La cosa certa, secondo le Nazioni Unite, è che le uccisioni da parte del regime di Assad sono progressivamente aumentate. Nel primo periodo dopo l’inizio degli scontri, scoppiati nel marzo del 2011, il bilancio era di mille morti al mese circa. A un anno di distanza se ne registrano almeno cinquemila al mese.
Raid e rapimenti. Ad aumentare il bilancio delle vittime è arrivato il raid aereo dell’esercito governativo di oggi, 2 gennaio, che ha colpito un distributore di benzina alla periferia di Damasco. Secondo gli attivisti il bombardamento ha causato almeno una decina di morti e altrettanti feriti.
Nel frattempo è stato denunciato il rapimento, nel nord del paese, del giornalista statunitense free lance James Foley. Lo ha annunciato la sua famiglia. Secondo testimonianze raccolte dalla France Presse, era stato arrestato il 22 novembre a Taftanaz da quattro uomini armati di kalashnikov, che successivamente hanno rilasciato il suo autista e il suo interprete. Del reporter, però, non si hanno notizie

Spread Btp-Bund cala a 296 punti Rendimento al 4,37%


Spread Btp-Bund cala a 296 punti
Rendimento al 4,37%


(ANSA) - ROMA, 2 GEN - Lo spread Btp-Bund cala a 296 punti base con il rendimento del Btp decennale che scivola sotto quota 4,40%, al 4,37%

Obama ha avuto il coraggio e l'italia??Fiscal cliff: vittoria Obama, Usa evitano disastro


Fiscal cliff: vittoria Obama, Usa evitano disastro

Obama durante il suo discorso dopo l'accordo sul Fiscal Cliff

NEW YORK - ''Ho mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale: piu' tasse sui ricchi e difesa della classe media'': il presidente americano, Barack Obama, puo' cantare vittoria. La Camera dei Rappresentanti, all'ultimo istante utile, vara in via definitiva l'accordo per evitare il 'fiscal cliff', l'aumento automatico e indiscriminato delle tasse e dei tagli alla spesa pubblica che sarebbe scattato da oggi. Tradotto: ad essere evitato e' stato un vero e proprio disastro economico, che avrebbe quasi certamente portato gli Stati Uniti verso una nuova recessione.
   Certo, si tratta di un'intesa parziale, che non affronta assolutamente il nodo dei tagli alla spesa pubblica, che sara' oggetto di un nuovo negoziato da qui alla fine di febbraio. ''Quello di oggi e' solo un primo passo nella lotta al deficit che resta troppo elevato'', ha ammesso Obama, lanciando un appello perche' ora si metta a punto un piano equilibrato che permetta alle finanze pubbliche americane di consolidarsi e all'economia di proseguire piu' velocemente sulla strada della ripresa. Sullo sfondo, un debito pubblico americano che in queste ore ha superato il tetto fissato per legge dei 16.400 miliardi di dollari, costringendo il Tesoro a varare una serie di misure eccezionali che evitino il default dello Stato.
   Il si' della Camera dei Rappresentanti al testo che era stato gia' approvato dal Senato e' arrivato dopo l'ennesima maratona negoziale tra democratici e repubblicani, con questi ultimi divisi tra chi era per chiudere la partita e chi insisteva sulla necessita' di un emendamento per introdurre alcuni tagli di spesa. Un clima che ha reso fino all'ultimo incerto l'esito della votazione. 
    Alla fine, con 257 si' e 167 no la Camera, a maggioranza repubblicana, ha dato il sospirato via libera. Con il Grand Old Party che si e' ritrovato piu' spaccato che mai. L'aumento delle tasse sui ricchi e' la norma che piu' sta a cuore ad Obama, che per tutta la campagna elettorale ne aveva fatto una vera e propria bandiera. In realta' il presidente avrebbe voluto 'colpire' tutti quelli che guadagnano oltre i 250.000 dollari l'anno. Poi ha dovuto cedere, limitando la platea ai 'super ricchi': le persone con entrate superiori ai 400.000 dollari l'anno e le famiglie con piu' di 450.000 dollari. Ma e' il segnale dato quello che conta: l'aver compiuto un primo passo verso quello che nei mesi scorsi la Casa Bianca aveva indicato come l'obiettivo di un sistema fiscale piu' giusto.

 Un sistema che ha il dovere di salvaguardare le famiglie della classe media, che si vedono infatti riconfermati tutti gli sgravi fiscali. Il testo approvato prevede poi una proroga di cinque anni del credito di imposta per le famiglie con figli e per gli studenti alle prese con le rette del college, oltre un'estensione fino al 2013 delle agevolazioni per i disoccupati di lungo periodo. Sgravi anche per le imprese che innovano e che investono nelle energie rinnovabili. E ancora, un aumento della tassa di successione dal 35% al 40% sulle proprieta' che superano il valore di 10 milioni di dollari e un innalzamento dell'aliquota fiscale al 20% per i dividendi e i capital gains delle persone sopra i 400.000 dollari l'anno e le famiglie sopra i 400.000 dollari. 
  

Per i tagli alla spesa pubblica tutto e' invece rinviato di due mesi. Due mesi in cui ci si gioca tutto, visto che secondo  il Congressional Budget Office, l'ufficio parlamentare che si occupa di valutare l'impatto finanziario dei vari provvedimenti, l'accordo sul 'fiscal cliff' causera' un ulteriore aumento del deficit federale di circa 4.000 miliardi di dollari
in dieci anni, sostanzialmente per aver confermato gli sgravi fiscali per la stragrande maggioranza degli americani.

   Ma dopo il tour de force degli ultimi giorni, ora e' il tempo di respirare un po'. Cosi', firmato l'accordo, Obama e' ripartito immediatamente per le Hawaii, per riprendere con la First family quella vacanza che la bomba ad orologeria del 'fiscal cliff' - ora disinnescata - gli aveva fatto interromper