domenica 19 febbraio 2012

allora siamo messi male


FINANZA/ 1. Sapelli: così Merkel e Sarkozy si preparano a far scomparire l’Europa

venerdì 17 febbraio 2012
FINANZA/ 1. Sapelli: così Merkel e Sarkozy si preparano a far scomparire l’EuropaAngela Merkel e Nicolas Sarkozy (Infophoto)

La Grecia è forse la nazione che racchiude in sé il più grande patrimonio mitologico non solo dell’antichità, ma della modernità. Uno dei capisaldi di tale patrimonio è quello della nazionalità. La Grecia che abbiamo imparato ad amare quando eravamo giovani imbevuti di disordinate ma prolifiche letture è la Grecia di Byron che si batte contro i turchi e chiama in suo aiuto i popoli e gli intellettuali. Ma la stessa Grecia non riesce, tuttavia, quarant’ anni dopo la lotta anti-turca a trovare nel suo seno un rappresentante dell’oligarchia terriera che possa fungere da monarca e - allora- i gruppi dirigenti locali son costretti a reclamare l’arrivo d’un re tedesco: Ottone, che nel 1860 s’insedia ad Atene e fonda la triste dinastia che scomparirà con i colonnelli nel 1964.
Del resto, il regime ottomano di possesso della terra vietava la proprietà privata e ne imponeva una gestione statalizzata. In tal modo non formava né aristocrazie, né borghesie terriere. Di lì le debolissime radici industriali e dirigenti della Grecia moderna che tutti, oggi, sottovalutano. L’accumulazione primitiva del capitale fu sempre scarsissima, ieri come oggi, e i ricavi dell’intermediazione dei traffici e delle costruzioni e degli armamenti navali, rapidamente emigrarono - come allocazione proprietaria - al di fuori del territorio greco, verso i più sicuri lidi con il mondo interconnessi, perché centri del capitale finanziario: Londra e New York. Non a caso la rivista più importante per comprendere la Grecia si stampa a New York: è “Hellenic Diaspora”.
È tutto detto. Solo l’elefantiasi statuale e il rentier capitalism immobiliare gonfiato ad arte dalle rimesse degli emigranti (esistono più greci nel mondo che greci che abitino la Grecia) - ben descritto da uno scienziato eccelso come Mouzelis e da un poeta immenso come Seferis - sono stati i fattori costituivi della crescita bassissima, devastata dall’emigrazione con la formazione di un sistema economico rent seeking a bassa intensità di popolazione e bassissimo reddito e altissime disuguaglianze, dove il prelievo fiscale è praticamente impossibile per i bassissimi salari (pari solo a taluni di quelli italici) e la continua esportazione di capitali.
La Grecia fu immessa nell’euro per le stesse ragioni per le quali fu uno dei primi paesi a far parte della Nato: per ragioni geostrategiche. Prima bisognava opporsi allo stalinismo sovietico, poi all’invasione turca e islamica tanto paventata dalla democrazia cristiana greca e dalla destra post-gaullista francese: volevano e vogliono gli immigrati, ma non le nazioni nel concerto europeo; sì alla forza lavoro per lo sfruttamento capitalistico, no alle relazioni interstatuali in un’Europa in cui per forza non si può che avere eguali diritti ed eguali doveri.
La frode sui conti, inoltre, è certo colpa dei governi greci di ogni forma e colore, ma anche dei commissari europei. Non dimentichiamo che il professor Prodi sostituisce Sander accusato di aver coperto la corruzione proprio a partire da Eurostat. Il fallimento della Grecia è il fallimento atteso del fianco Sud dell’Europa e, soprattutto (ed è qui il pericolo da tutti ignorato), del fianco sud della Nato. Ed è questo che deve preoccupare, per le conseguenze di ordine militare ch’esso può assumere. La Grecia, infatti, ha un Pil che non supera l’1% di quello europeo e spegnerlo non sarebbe stato difficile. Sarebbe stato un gioco di ragazzi se solo si fosse subito intervenuti con un finanziamento della Bce: immediato e diretto a sollevare con un po’ d’inflazione e un intervento monetario dello Stato un’economia che andava salvata all’istante, allargando i cordoni della borsa.
La follia germanica è stata quella di pensare di poter salvare le banche tedesche dagli asset tossici greci, che essi avevano nel loro marsupio senza che anche tutta la struttura sociale, prima che economica greca, crollasse sotto i colpi della politica deflattiva europea. La Grecia preannuncia ciò che può succedere all’Europa se la Bce non cambia politica e se la signora Merkel e il signor Sarkozy non perderanno le prossime elezioni, sostituendo la loro logica fallimentare e deflattiva con una logica di deficit spendig, di quantitative easing e di intervento pubblico in economia massiccio e immediato. Ai conti pubblici si penserà dopo se l’inflazione non basterà a curarli: ora bisognerebbe impedire il massacro sociale, la strage degli innocenti, che è in corso. E troppo tempo dovrà ancora passare prima che i due cavalieri dell’apocalisse europei si tolgano di mezzo.
Attendere è inevitabile. Nel mentre l’unica via di uscita non è istituzionale, ma sociale e naturale, ossia fondata sull’autorganizzazione economica del popolo e della povera gente, attraverso società cooperative vere e non fasulle come quelle troppo istituzionalizzate a cui siamo abituati, con banche del tempo e dei beni, forse anche attraverso monete di riferimento sociale e non finanziario, ossia autonomamente create da gruppi sempre più vasti di cittadini sostituendo l’euro come moneta di scambio quotidiana, ponendo freno e argine alla miseria sociale e all’ingiustizia che dei governi scandalosamente classisti stanno imponendo a tutta l’ Europa.
Oggi in Grecia domani in Portogallo, in Spagna, poi in Italia e poi, ancora… in Francia e Germania. L’oligarchia finanziaria non ha patria.

Twitter



Jack Dorsey presenta tutte le novità e le sfide di Twitter 

Jack Dorsey presenta tutte le novità e le sfide di Twitter

Il papà del sito di microblogging racconta le sfide del social network dell'uccellino dopo la recenteacquisizione di Summify, un'applicazione che produce un sommario degli argomenti più twittati dai nostri contatti.
L’obiettivo della nuova versione di Twitter sarà infatti quello di sfruttare a pieno le potenzialità di Summify per cercare di valorizzare le informazioni rilevanti per gli utenti e arrivare anche in un mercato spesso non facile e discusso come quello cinese:
"Per ora in Cina siamo bloccati - spiega Dorsey -. Ci sono persone in quel Paese che hanno trovato un modo per utilizzare Twitter, e molti utenti di lingua cinese in tutto il mondo lo fanno, ma purtroppo al momento ci è vietato competere sul mercato"
Dorsey respinge le critiche sulla possibile censura dei tweet sottolineando che
''uno dei valori più importanti di Twitter è tutelare i diritti degli utenti, il che include il loro diritto a esprimersi liberamente''
e inviata a non demonizzare la pubblicità:
"Le aziende sono state una parte organica della piattaforma sin dal primo giorno. Sanno come funziona Twitter e il valore degli utenti che le seguono. Noi non vediamo i prodotti che promuoviamo come pubblicità, ma come un modo per le persone di venire a contatto con contenuti di qualità che altrimenti non avrebbero visto. Se facciamo bene il nostro lavoro, la gente troverà annunci di valore e questo vuol dire migliorare la loro esperienza complessiva su Twitter, non sminuirla".

Da domani neve in Toscana e E.Romagna


Da domani neve in Toscana e E.Romagna

Protezione civile, piogge intense sulle Marche

19 febbraio, 16:53
Da domani neve in Toscana e E.Romagna(ANSA) - ROMA, 19 FEB - La Protezione civile annuncia da domani un peggioramento del tempo sull'Italia. Alle piogge che, nella giornata di oggi, stanno interessando diverse regioni seguiranno nevicate sui settori appenninici tosco-emiliani e fino a quote di pianura sull'Emilia centro occidentale. Il Dipartimento ha emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede anche precipitazioni diffuse sulle Marche, con quantitativi cumulati moderati.

Morti due scialpinisti sul monte Cristallo


Morti due scialpinisti sul monte Cristallo

I cadaveri individuati sotto una valanga a quota 2.200 metri

19 febbraio, 11:35

Soccorso alpino Soccorso alpino
Morti due scialpinisti sul monte Cristallo
CORTINA (BELLUNO) - Sono stati ritrovati morti i due scialpinisti dispersi da ieri sul Cristallo. I cadaveri sono stati individuati sotto una valanga caduta lungo il Canale Bernardi a quota 2.200 metri.
Si tratta di Mario Sardi, 48 anni, di Treviso, e Giovanni Gellera, 50 anni, di Conegliano. Sardi era istruttore di scialpinismo, Gellera un imprenditore che nel 2009 venne accusato di aver provocato una slavina sciando fuoripista. Per quell'episodio venne denunciato, subì un processo e venne successivamente assolto.
Uno dei due è stato trovato dal Soccorso alpino grazie alla ricezione del segnale dell'Arva ancora acceso, mentre il secondo con l'ausilio di un cane da valanga.
Il ritardo nel rientro alle loro abitazioni aveva fatto scattare l'allarme alla centrale del Suem 118 di Pieve di Cadore già nella tarda serata di ieri notte.

Ora ci vorrebbe Carmine Crocco detto “Donatello”

Carmine Crocco: chi era il Generale dei Briganti

Carmine Crocco detto “Donatello”, il Generale dei Briganti

Uno dei più noti briganti all'epoca del Risorgimento. Abile e temuto fuorilegge, per alcuni era un ladro e un assassino, per altri semplicemente un eroe



Il Generale dei Briganti
Il Generale dei Briganti
Carmine Crocco, detto Donatello o Donatelli, è stato uno dei più noti briganti italiani all'epoca del Risorgimento. Nato in Basilicata a Rionero in Vulture nel 1830, morì in Toscana a Portoferraio agli inizi del Novecento a 75 anni.
Fu il capo delle bande del Vulture-Melfese, ma il suo potere si estese anche in Capitanata e in Irpinia. Da bracciante agricolo divenne dapprima militare borbonico, poi si diede alla macchia e combatté per Giuseppe Garibaldi. Fino a diventare comandante di un esercito di duemila uomini e protagonista della guerriglia antisabauda.
Crocco era ritenuto un abile e temuto fuorilegge, tant'è che su di lui pendeva una taglia di ben 20mila lire. Si guadagnò gli appellativi di "Generale dei Briganti", "Napoleone dei Briganti" oppure "Generalissimo".
Sul suo conto ci sono pareri contrastanti. Per alcuni resta soltanto un ladro e un assassino, per altri un eroe popolare. Quando veniva trasferito da una struttura carceraria all'altra, la gente accorreva numerosa per poterlo osservare da vicino.
INFANZIA - Probabilmente il destino feroce di Carmine Crocco fu segnato nel 1836, quando, ancora bambino, assistette ad una vicenda poco carina.
Il fratello Donato uccise con un randello un cane levriero che pochi istanti prima era entrato in casa uccidendo un coniglio. Il padrone, tale don Vincenzo, vedendo la bestia esamine a ridosso dell'abitazione dei Crocco, aggredì con un frustino Donato. Nel tentativo di difenderlo, la madre, incinta di cinque mese, subì un calcio al ventre e abortì.
Pochi giorni dopo Don Vincenzo fu minacciato di morte con un fucile, si presentò dal giudice e accusò il padre di Carmine e Donatello. Ma in realtà due anni dopo si scopri che fu un anziano del posto a compiere il tentato omicidio.
Avvilita e depressa per la perdita del bimbo in grembo, la mamma impazzì e fu rinchiusa in un manicomio.
L'OMICIDIO CARLI - Da ragazzo fece il pastore in Puglia. Ritornò a Rionero tra mille problemi. Strinse amicizia con Don Ferdinando, figlio di Don Vincenzo, il quale si mise a disposizione pur di rimediare agli errori del padre, ma nel 1948 morì trucidato dai soldati svizzeri.
Crocco si arruolò nell'esercito di Ferdinando II e si diede alla fuga dopo aver ucciso a coltellate Don Peppino Carli, un uomo che si era invaghito della sorella. Si rifugiò nel bosco di Forenza, dove conobbe numerosi fuorilegge. Tornato a Rionero, fu arrestato e rinchiuso nel bagno penale di Brindisi il 13 ottobre 1855, ricevendo una condanna di 19 anni di carcere. Il 13 dicembre 1859 riuscì ad evadere, nascondendosi nei boschi di Monticchio.
L'ARRESTO E LA NUOVA EVASIONE - Nella speranza di un'amnistia aderì ai moti liberali del 1860 unendosi agli insorti lucani, seguendo Garibaldi fino al suo ingresso a Napoli e partecipando ai diversi conflitti garibaldini, tra cui la celebre battaglia del Volturno. Crocco però non ricevette la grazie e fu arrestato.
Tentò nuovamente la fuga dal carcere, ma fu bloccato a Cerignola. Al secondo tentativo riuscì a scappare e a rifugiarsi nei boschi del Vulture. Deluso dalla promessa non mantenuta, fu approcciato da membri di comitati filoborbonici che gli diedero l'opportunità di riscattarsi, di diventare il capo dell'insurrezione legittimista contro lo stato Italiano appena unificato, offrendogli un solido supporto di uomini, soldi e armi.
Crocco decise così di passare alla causa di Francesco II, ultimo re delle Due Sicilie che subentrò al padre Ferdinando II dopo la sua morte.
LA RIVOLTA ANTISABAUDA - A questo punto, approfittando della miseria in cui viveva il popolo lucano, divenne il comandante di 43 bande e al servizio di Francesco II comandò la rivolta antisabauda.
L'espansione di Crocco riuscì anche a valicare i confini pugliesi, grazie anche all'appoggio del suo subalterno Giuseppe "Sparviero" Schiavone di Sant'Agata di Puglia, occupando la stessa Sant'Agata, Bovino e Terra di Bari. Nell'agosto 1861, Crocco decise improvvisamente di sciogliere le proprie bande, intenzionato a trattare con il nuovo governo.
Il barone piemontese Giulio De Rolland, nominato nuovo governatore della Basilicata al posto del dimissionario Giacomo Racioppi, era disposto a trattare con lui ed informò il generale Enrico Cialdini, luogotenente del re a Napoli, riguardo alle trattative di resa del brigante. Questi però incaricò di dire che sarebbero stati ricompensati quelli che avrebbero reso dei servigi, ma non avrebbe accordato la grazia piena a nessuno.
IL TRADIMENTO DI CARUSO, L'ARRESTO E LA MORTE - Dopo tante battaglie, l'esercito di Crocco, che ormai era riuscito ad occupare anche la Capitanata e l'Irpinia, si indebolì con il tradimento di uno dei suoi fedelissimi: il brigante Caruso che rivelò piani e Nascondigli di "Donatello" al generale Fontana. Fu catturato dai militari del Papa a Veroli. Fu condannato a morte l'11 settembre del 1872, ma la pena fu commutata nei lavori forzati. Morì il 18 giugno del 1905.
GLI AMORI - Oltre alla già citata relazione con la brigantessa Filomena Pennacchio, Crocco fu legato inizialmente ad una donna chiamata Olimpia. In seguito, quando divenne comandante di un proprio esercito di rivoluzionari, ebbe una relazione con Maria Giovanna Tito, conosciuta quando la brigantessa si aggregò alla sua banda.
Da allora lo seguì fedelmente, rompendo la relazione di Crocco con Olimpia, la quale instaurò in seguito un rapporto di convivenza con Luigi Alonzi detto "Chiavone", brigante della provincia di Frosinone.
La Tito poi fu abbandonata dal capobrigante, che si era invaghito della vivandiera della banda di Agostino Sacchitiello, luogotenente di Crocco di Sant'Agata di Puglia. Nonostante la fine della loro relazione, Maria Giovanna continuò ad operare sotto le dipendenze di Crocco, fino al 1864, quando fu arrestata.


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Tartarughe “Caretta-Caretta” sbarcano sulle spiagge del Gargano

Spiaggiamento tartarughe Caretta-Caretta a Vieste, Rodi Garganico e Lesina

Tartarughe “Caretta-Caretta” sbarcano sulle spiagge del Gargano

Tre rettili sono stati trovati sulla spiaggia di Vieste, tre a Rodi Garganico ed una a Lesina. Sono stati alcuni cittadini a consentire il recupero delle tartarughe da parte della Capitaneria di porto di Vieste



Caretta Caretta
Caretta Caretta
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Sette tartarughe marine della specie 'Caretta-Caretta' - tre delle quali di grandi dimensioni - sono state trovate vive sulle spiagge del Gargano da uomini della Capitaneria di porto di Vieste.
Tre rettili sono stati trovati sulla spiaggia di Vieste, tre a Rodi Garganico ed una a Lesina. Sono stati alcuni cittadini a consentire il recupero delle tartarughe.
Secondo la Capitaneria di porto, l'insolito spiaggiamento potrebbe essere causato dagli sbalzi termici degli ultimi giorni che induce le tartarughe a cercare acque più calde: ciò provoca negli animali un disorientamento con conseguente spiaggiamento verso fondali bassi.
Gli animali, dopo le prime cure, verranno consegnati al centro di recupero dell'oasi di lago Salso di Manfredonia, affiliato Wwf, fino al completo ristabilimento ed al successivo ritorno al mare.


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Incendio in casa,anziani morti a Trapani


Incendio in casa,anziani morti a Trapani

Il rogo forse causato da una coperta elettrica rimasta accesa

19 febbraio, 11:46
Incendio in casa,anziani morti a Trapani(ANSA) - TRAPANI, 19 FEB - Due coniugi sono morti asfissiati a Trapani per il fumo che si e' sprigionato dall'incendio della loro casa, un appartamento al 5/o piano di un condominio, in via Colonnello Romej, in centro citta'. Le vittime sono Sebastiano Polizzi, 85 anni, e Maria Consiglio, 69. A dare l'allarme ai vigili del fuoco, i vicini di casa. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri. Il rogo potrebbe essere stato sprigionato da una coperta elettrica dimenticata accesa

Medici ospedalieri


Balduzzi ai medici ospedalieri: stop visite in studio

A giugno stop alle deroghe per l'intramoenia allargata

19 febbraio, 
Un medico con uno stetoscopio al collo Un medico con uno stetoscopio al collo
Balduzzi ai medici ospedalieri: stop visite in studio
ROMA, 19 FEB - ''La fase transitoria e' finita. Con la libera professione dei medici si fa sul serio''. Basta deroghe per l' ''intramoenia allargata'', la possibilita' per i medici ospedalieri di fare visite private fuori, se l'ospedale non ha spazi per l'attivita' privata. Lo stop arriva dal ministro della Salute Renato Balduzzi che in un'intervista al Corriere della Sera sottolinea che non ci sara' un'altra deroga dopo l'emendamento Pd approvato in Senato che ha anticipato la scadenza del doppio regime al 30 giugno 2012 rispetto a quella del 31 dicembre 2012 prevista dal Milleproroghe. A 13 anni dall'introduzione dell'intramoenia, Balduzzi vede ''il bicchiere mezzo pieno'' con la meta' delle strutture che ''ha rispettato i diritti del cittadino'' e che si e' organizzata per la vera libera professione intramuraria. Ora ''bisogna completare il cammino''. Se l'intramoenia e' ''applicata correttamente - precisa Balduzzi - con regole di trasparenza, controllo dei volumi di prestazioni private e liste di attesa, funziona perche' fidelizza il medico''. Il ministro annuncia anche che proporra' un emendamento alla legge sul governo clinico per modificare la scelta dei primari: ''occorre una graduatoria dei candidati, anziche' una terna'', e serve una commissione giudicante ''presieduta dal direttore sanitario dell'azienda e da due primari sorteggiati''. Il caso San Camillo? ''Il pronto soccorso e' il terminale dell' inefficienza di una rete e risente di un atteggiamento errato''. Nel prossimo Patto della Salute, afferma il ministro, ''dobbiamo prevedere che la rete dei medici di famiglia funzioni 7 giorni la settimana''. 

Pescatori uccisi in India, alcuni maro' italiani presto a terra


Pescatori uccisi in India, alcuni maro' italiani presto a terra

Un accordo sarebbe stato raggiunto affinché due italiani scendano dalla nave per essere interrogati

19 febbraio, 10:25
La petroliera 'Enrica Lexie' La petroliera 'Enrica Lexie'
Pescatori uccisi in India, alcuni maro' italiani presto a terra
NEW DELHI - Un numero imprecisato di militari italiani a bordo della 'Enrica Lexie', la petroliera italiana coinvolta nell'uccisione, mercoledi', di due pescatori indiani, "sta per essere portato a terra" dalla polizia di Kochi, in India meridionale, apprende l'ANSA da fonti che seguono da vicino la vicenda.
Un accordo sarebbe stato raggiunto fra polizia indiana e autorità diplomatiche italiane affinché due italiani scendano dalla nave per essere interrogati, sostiene la tv all news Ibn-Cnn.

Secondo l'emittente polizia e console generale italiano a Mumbai, Giampaolo Cutillo sono saliti a bordo. Un primo ultimatum per le 8 (le 3,30 italiane) è per ora scaduto. L'accordo, su cui non esistono riscontri da fonti ufficiali, è stato rivelato dalla tv all news Times Now.
A sostegno l'emittente ha riferito una dichiarazione del commissario della polizia di Kochi, Ajith Kumar, che ieri sera è stato sulla nave a colloquio con il capitano Umberto Vitelli e con il console Cutillo.
"Le autorità italiane - ha detto Kumar - hanno dato il loro accordo alla consegna di due guardie della 'Enrica Lexie' alla polizia del Keralaper un interrogatorio dopo il colloquio telefonico fra i ministri degli esteri S.M. Krishna e Giulio Terzi sull'incidente in cui sono morti i due pescatori indiani".
Secondo le fonti, in questo momento si discute su "quanti fucilieri della Marina debbano scendere a terra", verosimilmente per essere interrogati. In precedenza, a bordo della petroliera, si è svolto l'interrogatorio del capitano Umberto Vitelli. Un interrogatorio che le fonti hanno definito "sostanzialmente indolore". Ieri, in una conversazione con il suo collega indiano S.M.Krishna, il ministro degli esteri Giulio Terzi aveva annunciato l'arrivo odierno di una delegazione di alti funzionari italiani degli esteri, della difesa e della giustizia "per approfondire i diversi aspetti del caso e avviare una concreta collaborazione con l'obiettivo di stabilire la verità dei fati oltre ogni dubbio". Nella conversazione, Terzi aveva in particolare ribadito a Krishna che "alla luce dei principi di diritto internazionale generalmente accettati, il governo italiano ritiene che la giurisdizione sul caso compete alla Magistratura italiana", dato che l'incidente si è verificato in acque internazionali.

Il più cornuto del mo


Il più cornuto del mondo


Venerdì 17 Febbraio 2012 14:36
JR toro di razza Texas Longhorn
Si chiama JR, ha due corna che in totale misurano 277 cm. e per fortuna è un toro di razza Texas Longhorn.

Grazie ai Taviani



Festival del cinema di Berlino: orso d'oro ai fratelli Taviani con Cesare deve morire 

L'Orso d'oro di questa 62esima edizione del Festival di Berlino è andata ai fratelli Taviani perCesare deve morire. Erano 21 anni che l'Italia non vinceva.
"Questo premio ci dà gioia soprattutto per chi ha lavorato con noi. Sono i detenuti di Rebibbia che hanno dato se stessi per realizzare questo film", ha affermato Paolo Taviani, commentando a caldo il riconoscimento ricevuto alla Berlinale.
"E poi ci fa piacere vincere un premio in un festival come questo che non ha un indirizzo generico - ha continuato Paolo Taviani - ma che al contrario ha un carattere molto specifico: cerca forze nuove e cerca forze che si appassionano a tematiche sociali. In questo momento io penso ai nostri amici, i nostri attori e nostri complici nelle celle di Rebibbia". Paolo ha reso omaggio agli attori: "Voglio fare alcuni dei loro nomi: a loro infatti va il nostro pensiero, mentre noi siamo qui tra le luci sono nella solitudine delle loro celle. E quindi dico grazie a Cosimo, Salvatore, Giovanni, Antonio, Francesco e Fabione"
Il premio del pubblico della Sezione Panorama in questa 62esima edizione del Festival di Berlino è andato a tre film: il primo premio, per numero di voti, è andato a film yugoslavo Parada di Srdjan Dragojevic; il secondo premio a 'Diaz, Non pulire questo sangue di Daniele Vicari e, il terzo, al brasiliano Xingu di Cao Hamburger.