venerdì 24 febbraio 2012

Grande e interessante detta da Bill Gates


Bill Gates non andrà alla Banca Mondiale ma ricorda: "Dobbiamo investire sull'agricoltura

Bill Gates non andrà alla Banca Mondiale ma ricorda:
© TONY KARUMBA/AFP
Bill Gates si trovava a Roma per la sessione annuale dell'IFAD (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo). Ma la sua visita non era legata alla Microsoft, bensì alla Bill&Melinda; Gates Foundation, la charity che ha creato quindici anni fa con la moglie, a sua volta ex dirigente Microsoft, e attraverso la quale ha già donato circa 28 miliardi di dollari.
Durante il consegno ha risposto alle domande di Repubblica sull'agricoltura nel mondo, la distribuzione dei prodotti agricoli, le condizioni di vita nei Paesi in via di sviluppo.
"Non c'è solo bisogno di finanziamenti: la comunità internazionale degli agricoltori deve essere più innovativa, organizzata, efficiente. Per questo, sei anni fa con Melinda abbiamo deciso di impegnarci non più solo contro le malattie più terribili del pianeta (malaria, tbc, polio) ma anche nell'agricoltura: per portare la nostra esperienza manageriale, ottimizzare gli investimenti, evitare sprechi e dispersioni. È inaccettabile che l'Africa sia costretta ad importare prodotti agricoli quando potrebbe essere un esportatore formidabile"
ha spiegato Bill Gates che è seriamente preoccupato per i paesi in via di sviluppo e chiede di organizzare e aumentare gli investimenti dei paesi occidentali:
"Gli investimenti nell'agricoltura sono la miglior arma contro la fame e la povertà, e intorno ad essi passa la linea di demarcazione fra la vita e la morte per centinaia di milioni di persone. Se volete prendervi cura dei più poveri e sfortunati, dovete prendervi cura dell'agricoltura"
Poi smentisce una possibile carica alla Banca Mondiale:
"Sinceramente non penso che sarei disponibile per un incarico del genere. Ho lasciato l'azienda per impegnarmi a tempo pieno nella Fondazione, ed è quello che intendo continuare a fare. E poi guardate che la Banca Mondiale ha fatto passi da gigante negli ultimi tre-quattro anni sotto il profilo dell'efficienza. Non è più quell'istituzione burocratica, polverosa e autoreferenziale di un tempo. Certo, molto resta da fare ma ha uno staff motivato in grado di migliorare ancora. Sarà per noi un partner sempre più prezioso"
Infine lancia un monito, perchè gli aiuti siano efficaci, abbiano un approccio giusto:
"Le pratiche utilizzare sono ancora vecchie e inefficienti. Dobbiamo lavorare tutti insieme per raggiungere gli obiettivi, e dobbiamo farlo con metodi più innovativi, usando per esempio le possibilità offerte dalla tecnologia digitale. Non lo dico per il mio background, ma l'hi-tech di rete è in grado di dare un contributo straordinario alla produttività e all'efficienza in agricoltura. Considerate che se i piccoli agricoltori dell'Asia del Sud e dell'Africa sub-sahariana riusciranno a raddoppiare i loro raccolti, come è tecnicamente possibile, 400 milioni di persone si riscatteranno dalla povertà. È questa la portata della sfida che abbiamo di fronte e che dobbiamo vincere".

E dopo Twitter?



E dopo Twitter? Pinterest e Tumblr in agguato: il dibattito sul prossimo social network #dopoTwitter


E dopo Twitter? Pinterest e Tumblr in agguato: il dibattito sul prossimo social network  #dopoTwitter


Twitter ha dato forma in Italia a un nuovo modo di pensare e divulgare notizie e dibattiti, che se non ha soppiantato del tutto stampa e Facebook, sicuramente ha incrinato e messo in discussione parecchie certezze. Il boom di utenti che si sono registrati nell'ultimo anno ha creato anche una sensazione di sovraffolamento da parte di chi twitta da tempo e conosce le regole del gioco, e tra purismo ed elitarismo hashtag come#tornatesufacebook hanno veicolato questo malcontento.
Europa Quotidiano ha provato a chiedere ad alcune tweet star (per la maggior parte italiane, ma tra gli interpellati ci sono anche Sam Graham Felsen, chief blogger Obama 2008 e Tom Standage, digital editor per The Economist) dove immaginano migrerà la tendenza social dopo Twitter, rilanciando ovviamente la domanda tra gli utenti sotto l'hashtag #dopotwitter.
Se c'è chi come Riccardo Luna pensa che i tweet di 140 caratteri non andranno presto in soffitta
"Twitter crescerà ancora. E impareremo a usarlo meglio con le liste che ci faranno seguire opinion leader sempre più numerosi. Non vedo un altro Facebook, ma tanti social network verticali per ciascuna community. Questo vuol dire un web a misura di ciascuno di noi: più utile"
l'ago della bilancia per chi guarda oltre sembra pendere tra Tumblr e Pinterest
"So che tutti improvvisamente sono ossessionati da Pinterest, ma penso che il prossimo social network da tenere d'occhio sia Tumblr. È più flessibile di Facebook, consente una maggiore capacità di espressione personale, ma è più semplice che tenere un blog"
dice Standage, mentre l'esperta di media digitali Mafe Debaggis non ha dubbi:
"Se dovessi puntare su una piattaforma già esistente scommetterei su Pinterest senza esitazione: fa con i nostri sogni quello che Twitter ha fatto con le informazioni, ci obbliga a selezionare, sintetizzare e ci aiuta a esprimerci scegliendo immagini di altri. Ai social media l'aspetto visuale/estetico è sempre mancato, sacrificato dalla cronologia: con Pinterest puoi dire molto di te scegliendo quello che ti piace e componendolo come preferisci".

Fonsai-Unicredit In ragione del vil danaro a breve non capiscono che bomba stanno appoggiando

Fonsai-Unicredit In ragione del vil danaro a breve non capiscono che bomba stanno appoggiando


Fonsai, Unicredit ancora per Unipol

A.d. si aspetta che anche Ligresti appoggino il piano

23 febbraio, 19:39
Fonsai, Unicredit ancora per Unipol(ANSA) - MILANO, 23 FEB - UniCredit ''continua ad appoggiare'' il piano di Unipol su Fondiaria-Sai. Lo ha detto, come riporta Bloomberg, l'amministratore delegato Federico Ghizzoni a margine di un incontro a Milano. L'ad di Unicredit si aspetta inoltre, si legge nell'agenzia, che anche i Ligresti sostengano il piano.
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Merkel con questo atto hai dimostrato di essere una grande statista congratulazioni


Nazismo: Merkel chiede perdono

Omicidi cellule neonazista sono 'una vergogna per il Paese'

23 febbraio, 21:09
Nazismo: Merkel chiede perdono(ANSA) -BERLINO, 23 FEB- Ha elencato i nomi delle vittime dei neonazisti della cellula della Turingia, otto turchi, un greco e una poliziotta tedesca, e ha chiesto un minuto di silenzio che unisse i tedeschi in loro memoria. Poi Angela Merkel ha alzato gli occhi verso una sala gremita per una commemorazione attesa da mesi a Berlino, e ha detto: "Chiedo perdono alle famiglie".

Gli omicidi della cellula della Turingia, ha aggiunto la cancelliera "sono una vergogna per il Paese. Siamo troppo veloci a dimenticare".

Modello Sociale secondo Draghi


Draghi: 'Modello sociale e' morto'

'In Ue essenziale la riforma del lavoro'

23 febbraio, 19:48
Il presidente della Bce, Mario Draghi
Il presidente della Bce, Mario Draghi
Draghi: 'Modello sociale e' morto'
NEW YORK - La crisi dell'area euro mostra come il modello sociale europeo è morto. Lo afferma il presidente della Banca Centrale Europea (Bce), Mario Draghi, in un'intervista al Wall Street Journal
'IN UE ESSENZIALE RIFORMA LAVORO' - Le riforme strutturali importanti per l'Europa sono quelle del mercato e dei servizi. Lo afferma il presidente Bce Mario Draghi in un'intervista al Wall Street Journal, sottolineando che alcuni mercati del lavoro scaricano tutta la flessibilità sui giovani e tutelano gli occupati con salari che seguono l'anzianità più che la produttività

Monti sei professore solo per bastonare la polvera gente??


LETTERA NAPOLITANO/ Milleproroghe e pastrocchi: il prof. Monti "inciampa" sui suoi tecnicismi

venerdì 24 febbraio 2012
LETTERA NAPOLITANO/ Milleproroghe e pastrocchi: il prof. Monti inciampa sui suoi tecnicismiGiorgio Napolitano (Foto: Infophoto)

MILLEPROROGHE E LA LETTERA DI NAPOLITANO. Un caro amico, che evidentemente ha meritato la laurea in giurisprudenza, mi ha fatto notare un comunicato stampa del Ministro dell’Economia che, come tutti sappiamo, altri non è che il nostro Presidente del Consiglio, Mario Monti. E’ datato 15 febbraio 2012 (attenzione alle date!) Lo riporto perché è breve:
“Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che, in considerazione di obiettive difficoltà operative rappresentate dagli intermediari finanziari tenuti al versamento dell’imposta relativa alle attività oggetto di “scudo” fiscale (…) il termine già fissato al 16 febbraio sarà differito con il primo provvedimento legislativo utile.
Con lo stesso provvedimento sarà disposto che i versamenti non effettuati fino alla data di entrata in vigore della disposizione di proroga non configureranno violazione in materia di versamenti.”
Traduco per quelli non abituati al lessico “giuridichese”.
Il famosissimo decreto-legge “Salva Italia” ha previsto una imposta straordinaria sulle attività finanziarie che – come si suole dire - erano state oggetto del c.d. “scudo fiscale” , tale imposta andava pagata entro il 16 febbraio. Per far funzionare il tutto occorreva, però, che l’Agenzia delle Entrate comunicasse le modalità concrete di tale pagamento; l’Agenzia – forse troppo indaffarata a chiedere le ricevute fiscali fuori dei bar – ha  comunicato queste modalità il 14 febbraio (cioè due giorni prima della scadenza!)
Il Ministero a questo punto si è accorto che ci sono “obiettive difficoltà operative” per le banche (o chi per loro) di pagare questi soldi. E’ allora che si fa? Il termine per il pagamento è previsto da un decreto convertito in legge, occorre, quindi, una legge o un altro decreto-legge o legislativo; insomma, occorre un atto che abbia la forza della “legge” se vogliamo rispettare il principio di legalità ordinaria e costituzionale, ma questo atto non c’è.
E allora, il giorno prima della scadenza, ecco l’invenzione costituzionale “tecnica”: il comunicato stampa “con forza di  legge”.
Il ministro Monti assicura che il termine scaduto “verrà differito con il primo provvedimento utile…” e garantisce che se uno non ha pagato nel frattempo non succederà nulla fino alla nuova proroga. Come dire, scusate abbiamo perso il treno; prenderemo il prossimo che passa. Certo, capiamo, il momento confuso e, soprattutto, lo scopo di incassare comunque i soldi, ma alcune domande sorgono “spontanee” – direbbe Lubrano-.
1. Senza dubbio il prof. Monti è uomo che gode di ampia fiducia (dell’Europa, dei mercati, di tutti o quasi i partiti) ma basta un suo comunicato stampa per fare “fede”? Chi non ha pagato entro quel termine non dovrebbe essere oggettivamente “fuori” della previsione di legge? Come fa ad assicurare che certi comportamenti “non configureranno violazione in materia di versamenti”?
2. Soprattutto, occorreva aspettare il giorno  prima per accorgersi che mancavano le disposizioni attuative? C’era il decreto-legge milleproroghe, approvato a dicembre, e, in ogni caso il Governo Monti viaggia alla media di più di un decreto-legge al mese; non si poteva, dunque, trovare per tempo un atto adeguato per inserire un differimento?
3. Ma, attenzione, è proprio di ieri una lettera di fuoco del Presidente Napolitano inviata alle Camere in cui il Capo dello Stato, riprendendo una recente sentenza della Corte costituzionale, ribadisce che il Parlamento non può più aggiungere in sede di conversione di un decreto-legge qualsivoglia emendamento, considerandolo come un treno in corsa al quale può attaccare tutti i “vagoni” che vuole. Quindi, prendere il “primo provvedimento utile”, per attaccarci una sanatoria dell’imposta straordinaria potrebbe diventare non così semplice per il Governo.
Si dirà: il caos normativo italiano è tale che un “differimento retroattivo più sanatoria” (questo, tecnicamente, è quello che accadrà) non meraviglierà nessuno. Certo. Però, non conforta sapere che un governo di “tecnici” riproduca i guai peggiori del “malgoverno” politico.

Torna in Italia il console fascio-rock



Mario Vattani non è più console di Osaka‎


Mario Vattani non è più console di Osaka‎
Mario Vattani non è più console generale dell'Italia a Osaka, in Giappone, è stato richiamato ufficialmente e definitivamente in Italia.
Era console dal luglio del 2011 ma il 29 dicembre del 2011 l'Unità aveva chiesto l'apertura di un'inchiesta per dimostrare che Vattani avesse partecipato a eventi organizzati dal centro sociale neofascista CasaPound. Il console cantava in un gruppo musicale, i Sotto fascia semplice, con lo pseudonimo di Katanga. Il gruppo è stato fondato nel 1996 e ha pubblicato diversi album ispirata ai valori dell'estrema destra.
L'Unità però ricorda come Vattani sia stato dichiarato innocente nel procedimento avviato dalla Farnesina nei suoi confronti dopo la pubblicazione del filmato che lo vede fra i protagonisti sul palco di una manifestazione rock neonazista.

Twitter ha 500 milioni di utenti? Una bufala


Twitter ha 500 milioni di utenti? Una bufala

Twitter ha 500 milioni di utenti? Una bufala
Sulla maggior parte dei quotidiani italiani è comparsa la notizia del raggiungimento del 500milionesimo utente da parte di Twitter. Le testate, in un periodo nel quale il social network campeggia ormai quotidianamente su tutti i giornali, non perdono occasione di riportare notizie in merito, spesso senza verificarne la veridicità. Il presunto exploit di Twitter si è diffuso in Rete correndo di blog in blog, ma sono in molti a dubitare dell'esattezza dei dati.
Come spiega Luca Conti - che in un post cita altri siti che parlano di numeri molto diversi - due sono i punti sui quali si basa la contestazione della notizia, uno relativo all'affidabilità della fonte che ha diffuso il dato, un altro che invece ha a che fare con la metodologia. A lanciare la notizia è stato Twopcharts, un sito che elabora statistiche sul social network dell'uccellino pubblicandole spesso con il solo obiettivo di pubblicizzare i propri servizi. Per quanto riguarda la metodologia, ad essere messo in discussione è il fatto che nel conteggio sarebbero stati inseriti utenti inattivi e profili già chiusi o mai effettivamente aperti. Inoltre è Twopcharts stesso ad avvertire che le stime sono "basate su informazioni ed interpretazioni limitate e che possono non essere accurate". Da più parti viene poi sottolineato il fatto che nessuna comunicazione ufficiale è arrivata da Twitter, che invece per il raggiungimento dei 200 milioni di account attivi nell'aprile 2011 aveva provveduto a diffondere adeguatamente la notizia.
Ad oggi i vertici di Twitter si rifiutano ancora di commentare la notizia, e la confusione intorno ai numeri del fringuello regna ancora sovrana.