venerdì 3 ottobre 2014

Giallo a Fiumicino, spariti 35 algerini

Giallo a Fiumicino, spariti 35 algerini



Trentacinque algerini approdati all'aeroporto di Fiumicino, provenienti da Algeri o Istanbul, hanno fatto perdere le loro tracce dopo l'atterraggio a settembre, in pieno allarme Isis. Ne dà notizia oggi Il Messaggero che riporta la denuncia dei poliziotti della Polaria, arrivata al termine di un'accesa assemblea. A quanto riportato dal Messaggero, i passeggeri nordafricani sarebbero scesi dall'aereo e poi sarebbero scappati eludendo il controllo dei documenti: non sarebbero saliti sulle navette che portano in aerostazione e alcuni avrebbero addirittura indossato tute come quelle utilizzate dal personale aeroportuale di terra per confondersi con gli operatori che scaricano i bagagli. Altri ancora avrebbero scavalcato le recinzioni dell'aeroporto. Una storia che gli agenti della Polaria avrebbero raccontato in assemblea chiedendo, a quanto riportato nell'articolo, l'intervento del capo della polizia Alessandro Pansa. Secondo Andrea Margelletti, presidente del CeSi (Centro studi internazionali) le sparizioni di Fiumicino sarebbero legate al traffico umano dell'immigrazione clandestina o alla malavita organizzata.

Alberoni: per il futuro non ci serve la Nato, ma la Russia

Alberoni: per il futuro non ci serve la Nato, ma la Russia


La Nato è nata nel 1948 e fra i suoi paesi membri oggi abbiamo Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Belgio,Germania, Danimarca, Norvegia, Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania; a sud e a est Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Turchia. In sostanza un semicerchio che stringe la Russia a occidente, a nord e a sud. Anche solo guardandone la forma geografica si capisce che è stata creata in funzione anti Urss all’epoca della Guerrafredda, però continua a esistere anche ora che l’Urss non esiste più e i principali pericoli militari non ci vengono dalla Russia ma dall’area islamica, mentre la più pericolosa competizione economica è quella della Cina. La Nato è tenuta in vita dagli Usa e dal Regno Unito che ci fanno litigare con la Russia per impedirci di stabilire con essa una profonda integrazione economica, e invece spingerci ad acquistare petrolio e gas dai paesi del Golfo controllati da loro.
Tutti i paesi europei sono danneggiati da questa politica e la Russia viene spinta a integrarsi con la Cina. È venuto il momento di domandarci perché Francesco Alberonidobbiamo continuare a fare parte di una organizzazione che ci reca solo danno. La Russia per noi non è un nemico, ma un amico, appartiene alla cultura europea, è un partner economico ideale, combatte l’integralismo islamico che invece gli americani hanno favorito con la loro politica in Afghanistan, in Irak e in Siria. È stata la Nato ad abbattere Gheddafi dando la Libia in mano agli islamisti e inondando l’Italia di immigrati. E non dimentichiamo che il presidente Obama voleva bombardare l’esercito di Assad aiutando le forze che hanno poi creato il Califfato.
Oggi la Nato dovrebbe essere riorganizzata con nuovi scopi e con nuovi membri. E per prima cosa dovrebbe farne parte la Russia, per costituire un fronte comune contro l’integralismo islamico e la immensa potenza militare che fra poco sprigionerà la Cina. Oggi la Nato, che guarda a nemici del passato, dovrebbe pensare al futuro. Magari facendo anche qualcosa per il presente: per esempio mettere fine alle emigrazioni nel Mediterraneo da essa stessa provocate.