Il giorno dopo il sit-in dei parlamentari del Pdl davanti al tribunale di Milano, per manifestare contro la magistratura «politicizzata» e le visite fiscali a Berlusconi, interviene Beppe Grillo. «Una lunga fila di deputati e senatori é entrata nell'edificio e si é fermata davanti all'aula dove si tiene il processo Ruby come gesto di sfida. Non vi é stata purtroppo alcuna retata favorita dall'evento», commenta nel suo blog. Berlusconi, scrive ancora il leader del Movimento Cinque Stelle, teme di fare la fine di Craxi ma, osserva ancora, sarebbe la sua fortuna.
«Berlusconi ha paura di fare la fine di Bettino Craxi - scrive infatti l'ex comico -, ma sarebbe invece la sua fortuna». «In fuga sulle spiagge tunisine piene di Ruby senza la rottura di coglioni quotidiana dei suoi questuanti - prosegue il leader del Movimento 5 stelle - senza Ghedini, Alfano, Gelmini, senza Bondi, Gasparri, Cicchitto, Brunetta e soprattutto D'Alema. Un paradiso terrestre. Si faccia condannare al più presto senza attenuanti e, prima dell'arresto, si dia alla latitanza. Ci guadagnerà in salute. Guarirà dall'uveite e gli italiani guariranno finalmente dall'orchite con cui li affligge da vent'anni».
Grillo attacca anche i parlamentari del Pdl: «Sono ancora convinti che Ruby sia la nipote di Mubarak, come hanno dimostrato a suo tempo con il voto in Parlamento, per questo assediano la magistratura, sono in buona fede. Si aggrappano a un vecchio signore che perde i pezzi come a un salvagente di marmo. Non hanno del resto alternative. Sparirebbero. Lo terranno insieme fino all'ultimo come la mummia di Lenin per esibirlo nei talk show con un altoparlante nascosto: "No IMU, no IMU, no IMU"» conclude Grillo

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