mercoledì 31 ottobre 2012

Nichi Vendola, assolto nel rito abbreviato, era accusato diconcorso in abuso d'ufficio


Nichi Vendola, assolto nel rito abbreviato, era 

accusato diconcorso in abuso d'ufficio


Nichi Vendola, profondamente commosso, ha accolto la sentenza del Tribunale di Bari che lo vede non colpevole perché il fatto non sussiste.
Come si ricorderà il Governatore della Puglia era imputato di aver favorito un noto chirurgo alla direzione del reparto di chirurgia toracica dell'Ospedale San Paolo di Bari.
Stessa imputazione, decaduta, per Lea Cosentino, direttrice generale dell'Asl barese, anche lei assolta perché il fatto non sussiste.
Da notare che il medico che ha vinto il concorso ha letteralmente trasformato il reparto che dirige in un reparto di eccellenza. Si tratta del prof. Sardelli.

APPROVATO IL DECRETO LEGGE, ECCO LE NUOVE 51 PROVINCE



APPROVATO IL DECRETO LEGGE, ECCO 

LE NUOVE 51 PROVINCE


31 ottobre 2012 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che prevede il passaggio da 86 a 51 Province, comprese le città metropolitane. Lo ha annunciato il ministro Filippo Patroni Griffi.
Il decreto, ha spiegato il ministro per la Funzione Pubblica “è di tipo ordinamentale e strutturale, nella logica avviata con la spending review” e prevede “province completamente nuove per dimensioni e funzioni”. “Da gennaio e coerentemente con la governance – ha aggiunto Patroni Griffi – verranno meno le giunte provinciali e nella fase di transizione sarà possibile per il Presidente delegare non più di tre consiglieri. Questo fino a quando il sistema non andrà a regime nel 2014“.
Sempre dal 1 gennaio 2014 diventeranno operative lecittà metropolitane, che sostituiscono le province nei maggiori poli urbani del Paese realizzando, finalmente, il disegno riformatore voluto fin dal 1990, successivamente fatto proprio dal testo costituzionale e, tuttavia, finora incompiuto. Per assicurare l’effettività del riordino posto in essere, senza necessità di ulteriori interventi legislativi, il Governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati. Resta fermo ildivieto di cumulo di emolumenti per le cariche presso gli organi comunali e provinciali. Resta anche ferma l’abolizione degli Assessorati. Infine gli organi politici devono avere sede esclusivamente nelle città capoluogo.

Banche: Visco, limiti a compensi vertici


Banche: Visco, limiti a compensi vertici

In 2011 meno 20% remunerazioni primi quindici gruppi quotati



 ROMA, 31 OTT - Le banche italiane devono contenere gli organici e i costi del personale ma anche "agire sui compensi dei dirigenti e degli amministratori". E' quanto afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco all'88esima giornata del risparmio che chiede di valutare con attenzione "la distribuzione dei dividendi".Nel 2011 le remunerazioni "ai vertici dell'esecutivo dei primi cinque grandi gruppo sono diminuite del 25% rispetto al 2010, del 20 per i primi quindici gruppi quotati.

Corruzione: Camera conferma fiducia al governo


Corruzione: Camera conferma fiducia al governo



L'Aula della Camera conferma la fiducia al Governo sul ddl anticorruzione con 460 sì, 76 no e 13 astenuti. L'esame del testo riprenderà in mattinata, quando è previsto il via libera definitivo dell'Assemblea di Montecitorio.
Dieci deputati dei tredici astenuti sono del Pdl: tra loro si segnalano Antonio Martino e Guido Crosetto. Astensione pure per Beppe Giulietti, Gianfranco Lehner di Pt e Rolando Nicco delle Minoranze linguistiche. Il gruppo parlamentare con le maggiori assenze al voto è stato quello del Pdl: del partito di Berlusconi (anche lui assente) hanno risposto alla chiama in 177 su 209 componenti del gruppo, pari all'84,69%. In 28 erano in missione.
MONTI, PASSO IMPORTANTE PER RIDARE COMPETITIVITA' A ECONOMIA ITALIANA - "Si sta avvicinando il momento, ne sono sicuro, in cui il Parlamento approverà la legge anti-corruzione". Così il premier Mario Monti nel suo intervento ad un incontro del World Economic Forum. Per questo il presidente del Consiglio augura "il meglio al ministro della Giustizia Paola Severino perché dopo un iter lungo e complesso sta arrivando il momento dell'approvazione". E questo, aggiunge, sarà un "passaggio importante" per ridare competitività all'economia italiana".
LEGA, NO A FIDUCIA MA SI A DDL - "Votiamo no alla fiducia al governo, ma voteremo a favore del ddl anticorruzione: perché piuttosto che niente è meglio piuttosto": lo annuncia nell'Aula della Camera Luca Paolini della Lega in dichiarazione di voto sul ddl anticorruzione.
IDV, NO FIDUCIA, DDL INDEBOLISCE LOTTA - "Avremmo votato volentieri la fiducia su questo provvedimento se fosse stato efficace": lo afferma nell'Aula della Camera Federico Palomba dell'Idv in dichiarazione di voto. "Il testo contiene norme che indeboliscono il baluardo giuridico finora in vigore, Con una fretta diabolica si fa calare mestamente il sipario su una vicenda per noi inquietante: avremmo voluto un testo molto più severo e duro nel contrasto alla corruzione", dichiara Palomba.
PD, DDL SARA' PERFEZIONATO ANCORA - "Questa legge comincia nelle condizioni parlamentarmente e politicamente possibili un cammino che il Pd si impegna a completare con altri provvedimenti nella prossima legislatura". Lo afferma nell'Aula della Camera Guido Melis del Pd in dichiarazione di voto sulla fiducia al ddl anticorruzione. "Il provvedimento non si limita a punire la corruzione ma punta a prevenirla", conclude assicurando il voto favorevole del Pd

Morì in psichiatria: condannati 6 medici,Mastrogiovanni, ecco le condanne


     Mastrogiovanni, ecco le condanne


Arriva il verdetto di primo grado per la morte di Franco Mastrogiovanni, il maestro elementare ricoverato all'ospedale di Vallo della Lucania e   deceduto nel reparto psichiatrico del San Luca dopo 4 giorni di Tso in contenzione ininterrotta. L'Espresso aveva trasmesso il video integrale dell'agonia. Condannati tutti i medici, assolti dalle accuse gli infermieri


Medici condannati, infermieri assolti. Il processo di primo grado a Vallo della Lucania si è concluso nel tardo pomeriggio con la pronuncia della sentenza letta dal giudice Elisabetta Garzo, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio. Cinque dei sei medici del reparto di psichiatria dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania, in servizio durante il trattamento sanitario subito da Franco Mastrogiovanni nell'estate del 2009, sono stati condannati per sequestro di persona, morte come conseguenza di altro delitto (il sequestro stesso) e falso in atto pubblico. L'altro, Michele Della Pepa, è stato riconosciuto colpevole solo per il sequestro e per il falso. 

GUARDA IL VIDEO INTEGRALE

I dodici infermieri sono stati invece assolti da tutte le accuse. Il giudice ha in sostanza confermato l'impianto accusatorio imbastito dal pubblico ministero Francesco Rotondo, magistrato poi trasferito, che aveva portato alla celebrazione del processo con la formula del giudizio immediato; sconfessata invece la linea portata avanti da Renato Martuscelli, il pubblico ministero che ha sostenuto l'accusa nella fase del dibattimento e che nella sua requisitoria aveva chiesto condanne, per omicidio colposo, per i soli medici e infermieri in servizio durante l'ultimo giorno di agonia del maestro cilentano, oltre che per il falso in atto pubblico (contestato a tutti gli imputati), relativo alla mancata registrazione in cartella clinica della contenzione prolungata. 

LE CONDANNE. Riconosciute le attenuanti generiche per tutti i medici. Michele Di Genio, il primario del reparto all'epoca dei fatti, è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione; quattro anni per Raffaele Basso e Rocco Barone; tre anni di carcere per Americo Mazza e Anna Ruberto e due anni per Michele Della Pepa. Per i medici del reparto psichiatrico del San Luca - eccezion fatta per Della Pepa - è stata inoltre decretata l'interdizione dall'esercizio della professione per i prossimi cinque anni.


martedì 30 ottobre 2012

Risparmio: e' crollo per la crisi,quando finira' ci sara' la necessita' di fare una moratoria per i debiti

Risparmio: e' crollo per la crisi

il 31% consuma fondi accantonati o si indebita

 
ROMA, 30 OTT - Sempre piu' italiani vogliono risparmiare ma diminuiscono sempre piu' le famiglie che riescono effettivamente a farlo. Queste le conclusioni dell'indagine Acri-Ipsos per l'85esima giornata del risparmio che si tiene domani. Solo il 28% delle famiglie (era il 35% lo scorso anno) e' riuscita ad accumulare qualcosa mentre oramai prevalgono (sono il 40%) coloro che spendono tutti guadagni e cresce al 31% il numero di coloro che ricorrono a quanto accumulato in passato o ai debiti            

Ci ammazzano con il costo del carburante e l'ENI aumenta l'utile del 13,6%

 

Eni:utile 9 mesi sale a 6,3 mld (+13,6%)

           Nel trimestre schizza a 2,48 miliardi (+40,3%)
 
 
 
 
ROMA, 30 OTT - Eni chiude i primi nove mesi del 2012 con un utile netto di 6,33 miliardi di euro in aumento del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2011. Nel terzo trimestre, si legge in una nota del gruppo, l'utile e' schizzato a 2,48 miliardi (+40,3%).

L'uragano è arrivato, New York al buio Almeno 10 vittime, bloccati 19 operai

L'uragano è arrivato, New York al buio Almeno 10 vittime, bloccati 19 operai

Sandy sugli Usa e sulla Grande Mela 

  NEW YORK - Sandy lascia sul suo cammino almeno 11 vittime, di cui tre bambini, e spegne parte di New York che, anche a causa di un'esplosione in un trasformatore, resta al buio dalla 39ma strada a Lower Manhattan, lasciando senza luce oltre 350.000 persone secondo le prime stime, in quello che è il peggior black out per la città dal 2003, da quando di spense completamente. S'era persino sparsa la voce che diciannove operai della Con Edison, la società che gestisce i servizi elettrici della città, erano rimasti imprigionati in una stazione elettrica nell'est della Grande Mela. Ma più tardi la stessa azienda chiarisce che la notizia non era vera. Salta anche un generatore al New York Hospital che viene evacuato, seguendo i piani di emergenza messi a punto.

La metropolitana così come parte dei tunnel sono allagati: ci potrebbero volere dalle 14 ore a una settimana per far tornare il servizio alla normalità. Le autorità non si sbilanciano e affermano che, grazie anche alle pompe già in funzione, il servizio potrebbe ripartire presto anche se limitato per alcuni giorni. Sandy, non più categoria uragano ma con forti venti, mette in ginocchio la costa orientale degli Stati Uniti, facendo almeno 11 vittime, di cui tre bambini nel solo stato di New York, dove sono senza luce 1,5 milioni di persone.


Due le vittime nella Grande Mela per alberi caduti. Cade a Downtown la facciata di un edificio mentre in un cantiere di un condominio di lusso, che sarà l'edificio più alto residenziale della città una volta ultimato, una gru si piega e resta in bilico: l'albergo e gli edifici vicini sono evacuati. I centralini per le emergenze messi a punto dalla città sono intasati, con 10.000 chiamate ogni mezz'ora. "Non guidate, lasciate le strade sgombre per far fronte alle emergenze" afferma il sindaco di New York, Michael Bloomberg. Sandy "é una tempesta pericolosa: la situazione è difficile ma la supereremo insieme, come New York ha sempre fatto.


La maggior parte della popolazione ha seguito le indicazioni: la cooperazione che abbiamo ricevuto è stata straordinaria" aggiunge Bloomberg. In New Jersey l'emergenza è ancora maggiore: Atlantic City è sommersa e il centro della tempesta sta attraversando lo stato creando forti disagi. Problemi per i trasporti si registrano su tutta la costa orientale, con oltre 13.000 voli cancellati ed emergenze ed evacuazioni.


Corruzione: rivela segreto ufficio, arrestato funzionario dogane

 Corruzione: rivela segreto ufficio, arrestato funzionario dogane

 - Napoli, 30 ott. - Un funzionario delle dogane che lavora nel porto di Napoli e' stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Caserta, su mandato del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per concussione e rivelazione di segreto d'ufficio. L'uomo e' coinvolto nell'indagine che a luglio scorso ha gia' portato agli arresti di uno spedizioniere, ora ai domiciliari, che era stato preso mentre riceveva da un imprenditore di Caserta 6 mila euro in una busta nei pressi del casello autostradale del capoluogo di Terra di lavoro; allora l'accusa era di millantato credito, ora gli e' stata contestata quella di concorso in concussione.

lunedì 29 ottobre 2012

Domenica nera, e' bufera arbitri,la il piu' grave a Catania..e sempre la Juve!!!


Domenica nera, e' bufera arbitri




-Juventus, ma non solo: ed è bufera sugli arbitri. Il caso del giorno è quello del 'Massimino', una rete regolare annullata dall'arbitro Gervasoni a Bergessio su cui il designatore Braschi ammette l'errore dell'assistente Maggiani, forse indotto allo sbaglio dalle veementi proteste della panchina bianconera.
"Capisco Pulvirenti, i primi a essere dispiaciuti siamo noi", commenta con onestà Braschi, ma le proteste arrivano anche da altri campi, ricordando comunque che il Catania si era già lementato per il trattamento ricevuto a Milano contro l'Inter. Il tecnico della Lazio Petkovic e il d.s. Tare sottolineano le decisioni di Bergonzi a Firenze (gol annullato a Mauri, mancata concessione di un rigore per un mani in area di Cuadrado), che avrebbero penalizzato la squadra biancoceleste, mentre da Torino il tecnico dei granata Ventura spiega più volte che l'espulsione di Sansone, il quale a suo dire non meritava il secondo 'giallo', ha alterato il match con il Parma.
Il tecnico della Lazio Petkovic e il d.s. Tare sottolineano le decisioni di Bergonzi a Firenze (gol annullato a Mauri, mancata concessione di un rigore per un mani in area di Cuadrado), che avrebbero penalizzato la squadra biancoceleste, mentre da Torino il tecnico dei granata Ventura spiega più volte che l'espulsione di Sansone, il quale a suo dire non meritava il secondo 'giallo', ha alterato il match con il Parma.
Polemiche a fine gara anche per Roma-Udinese. "Dopo aver rivisto l'azione in televisione, penso che non c'é stato fallo (di Castan ndr). Quella di oggi è stata una giornata sfortunata per gli arbitri: si dice che non possono decidere un campionato, ma io penso che possano farlo" ha detto il tecnico gialloroso Zdenek Zeman. Il boemo, che non ha gradito la decisione con cui l'arbitro Massa ha concesso il rigore all'Udinese per presunto fallo di Castan su Pereyra, continua la sua disamina: "Armero ha sputato in faccia a Tachtsidis con quarto uomo a mezzo metro che non ha detto niente - dice Zeman -: per me sono cose decisive". Poi gli mostrano il gol annullato a Bergessio: "anche questo di Catania - commenta Zeman -: da 1-0 a 0-1 sono risultati cambiati". Anche sulla prima rete dell'Udinese, quella del 2-1 che ha innescato la rimonta dei friulani, Zeman ha qualcosa da ridire: "sul loro primo gol c'era una spinta su Osvaldo che non è stata vista, e ci siamo innervositi".
Parole ancor più dure da parte del dirigente granata Comi, sempre a proposito dell'arbitro. Insomma, i direttori di gara finiscono sulla graticola, perché le 'sviste' non sono mancate dopo nove giornate in cui i fischietti non si erano messi in luce in maniera eccessiva per controprestazioni. A Catania però il gol annullato agli etnei brucia e il presidente Pulvirenti ha parlato di "vergogna". L'errore umano è sempre dietro l'angolo e, dice Braschi "chi parte dal presupposto che non possiamo sbagliare è in torto", e adesso si torna a parlare di moviola in campo.
Curiosamente, un argomento che proprio nella settimana appena trascorsa era tornato d'attualità in quanto la Fifa ne aveva annunciato ufficialmente l'introduzione al prossimo Mondiale per club. La federazione mondiale è sempre più decisa al grande passo, ora però bisogna vedere cosa intende fare l'Uefa, il cui presidente Michel Platini è invece un convinto fautore degli assistenti di porta linea e quindi dell'occhio umano, a scapito di quello tecnologico. In Italia la situazione è ancora tutta da chiarire, anche se Pulvirenti un'idea ben precisa se l'é fatta: "la moviola in campo non c'é perché non la vogliono i grandi club, a loro non serve. Con la moviola la Juve la partita l'avrebbe persa", ha detto oggi nel corso della trasmissione Rai 'Stadio Sprint'. Se sia proprio così è da vedere, di sicuro c'é però che intanto hanno ripreso forza le polemiche sulla sudditanza psicologica, 'male' endemico del calcio.

Roma violenta

Roma violenta

Omicidio al parco degli acquedotti
ucciso un uomo su una panchina
La vittima è un sudanese di 30 anni. A freddarlo con un proiettile in pieno petto, sarebbe stato un ex datore di lavoro. Gli investigatori sono sulle tracce di due italiani, padre e e figlio che si sarebbero allontanati in tutta fretta dopo gli spari

Anziana uccisa in casa a Roma
probabile omicidio per furto
Un appuntamento e il tentativo di chiarimento. Poi gli spari, tre. È stato ucciso da un proiettile calibro 38 l'uomo trovato morto nel parco degli acquedotti dai poliziotti della squadra mobile oggi pomeriggio alle 16 e 30. La vittima, un sudanese di 30 anni, non aveva con sé né carta d'identità né patente, solo il certificato dell'ultima sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati. A esplodere i colpi, quasi certamente, è stato il suo datore di lavoro.

IL LUOGO DELL'OMICIDIO

La stringeva in mano al momento del ritrovamento del cadavere e dunque, si presume, della lite. Gli investigatori guidati dal primo dirigente Renato Cortese hanno trovato altri due bossoli vicino allo straniero, uno l'ha raggiunto al petto. A sparare, secondo quanto riferito dai testimoni, sarebbe stato un uomo con un giaccone grigio e degli occhiali da sole tipo Rayban.

E non sarebbe stato solo. Le forze dell'ordine, infatti, sono sulle tracce di due calabresi, padre e figlio minorenne. La coppia si sarebbe allontanata dal luogo dell'omicidio in gran fretta, a bordo di un'utilitaria scura, subito dopo gli spari. E ora gli agenti stanno mettendo a ferro e fuoco la città con posti di blocco.

I sospetti degli inquirenti si concentrano sul gestore di una serie di locali in Calabria, Umbria e Marche, che sarebbe l'autore materiale del delitto e su suo figlio di 17 anni. Ad incastrarli il numero di targa della sua auto, annotato dai testimoni oculari, e il registro delle chiamate sul cellulare della vittima. L'ipotesi è che il killer sia stato in passato datore di lavoro del ragazzo ucciso.

Il parco era già stato teatro di un duplice omicidio nel 20 luglio del 2008. Quel giorno furono due i cadaveri trovati nel parco degli acquedotti. In quell'occasione la polizia riuscì a venire a capo del doppio delitto dopo un anno: a finire in manette fu un romeno di 29 anni che, con l'aiuto del fratello e del cugino, uccise un connazionale di 21 anni e un polacco di 50 che aveva cercato di difenderlo. Tutto era iniziato in un carcere romeno, dopo una serie di violenze in cella.

venerdì 26 ottobre 2012

60 anni,e non li dimostrI Roberto AUGURI!


60 anni per Roberto Benigni

Il premio Oscar sta per tornare in tv con serata su Costituzione



ROMA, 26 OTT - La ricorrenza che forse vorrebbe dimenticare, da eterno fanciullo, e forse vorrebbe festeggiare, da bambino felice, e' la stessa: un compleanno importante che cade domani, 27 ottobre: Roberto Benigni compie 60 anni. Con La vita e' bella ha vinto tre premi Oscar nel '99, ora sta per tornare in tv su Rai1 con una serata omaggio alla nostra Costituzione dopo aver commosso a Sanremo 2011 raccontando l'Inno di Mameli. Manca dal set come regista dal 2005 con La tigre e la neve

Cuba: morto comandante Gutierrez Menoyo


Cuba: morto comandante Gutierrez Menoyo

Spagnolo,partecipò col Che a Rivoluzione, poi denunciò comunismo



 L'AVANA, 26 OTT - Era uno dei 3 comandanti stranieri della Rivoluzione cubana accanto all'argentino Che Guevara e all'americano William Morgan. Ma dopo il trionfo della Revolucion, denunciò la svolta comunista di Fidel Castro e combattè il regime. Nel 1965 fu condannato a 30 anni di carcere a Cuba: lo spagnolo Eloy Gutierrez Menoyo, detto El Gallego, è morto a 74 anni nella sua casa dell'Avana. Fu liberato solo nel dicembre 1986, si trasferì negli Usa e tornò a Cuba nel 2003.

Ue, 5 mosse anti-choosy


Ue, 5 mosse anti-choosy

Le pratiche europee contro il fenomeno dei bamboccioni.


Bisogna ammetterlo, il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha ragione: i giovani italiani sono choosy. Ma non perché con una laurea in tasca sperano di trovare subito l'occupazione per cui hanno studiato. Piuttosto per la poca dimestichezza con il mondo del lavoro, per la mancanza di autonomia e indipendenza.
Non è un'accusa: basta dare un'occhiata alle statistiche.
EUROPA A TRE VELOCITÀ. Stando ai rapporti di Eurostat, sull'occupazione giovanile, l'Europa va almeno a tre velocità.
Paesi come Norvegia, Olanda, Germania, Austria e Svizzera hanno alti livelli di occupazione per tutte le fasce di età: dai 15 ai 19 anni, dai 20 ai 24 e dai 25 ai 29. Con solo il 10% di inoccupati tra i 15 e i 24 anni.
Sull'altro versante, Spagna, Grecia e Portogallo, hanno la disoccupazione a livello critico: fino al 50% sotto ai 25 anni. L'Italia ha un tasso più basso, ma è schiacciata da due piaghe che si intersecano, si mescolano e non lasciano scampo: inattività e precarietà.
LAVORO? SOLO A 25 ANNI. Prima dei 25 anni, nel nostro Paese solo il 40% dei giovani ha avuto un impiego (anche non regolare). Mentre Francia e anche Spagna superano il 60%. Tra i 25 e i 29 anni arriviamo poco oltre il 70%: gli altri superano l'80%.
Colpa della crisi? No. I dati Eurostat 2007 raccontano che la peculiarità italiana era presente in tempi non sospetti.
Il lavoro serale e nei weekend, diffuso negli altri Paesi soprattutto tra i ragazzi sotto i 20 anni, in Italia si concentrava nella fascia oltre i 25 anni. Un affare da laureati senza speranza.
PRATICHE ANTI-BAMBOCCIONI. La prima conclusione che si può trarre è che il problema è complesso e intreccia fattori culturali, tratti strutturali dell'economia italiana e mancanze della pubblica amministrazione. Con l'aiuto di Vincenzo Galasso, docente di Economia politica all'università Bocconi di Milano e Annalisa Tonarelli, ricercatrice di Scienze della politica e sociologia dell'Università di Firenze, Lettera43.it ha stilato l'elenco di alcune pratiche anti-bamboccioni diffuse nei Paesi Ue.

1. Il sistema duale dall'Olanda alla Norvegia

L'idea potrebbe più semplice potrebbe rivelarsi efficace: prendere come esempio i Paesi vicini.
In Svezia il 70% dei ragazzi dai 15 ai 18 anni dedica l'estate ai cosidetti summer jobs, che vanno dallo smistare lettere all'ufficio postale a lavorare in serre e aziende agricole.
Ma non succede solo nel Paese scandinavo. Anche in Austria, Olanda e Svizzera i giovani sono abituati a lavorare e studiare insieme. E durante tutto l'anno, alle scuole superiori come all'università.
Lo chiamano sistema duale ed è un modello diffuso nell'Ue a 27: il sistema formativo deve necessariamente conciliarsi con l'attività lavorativa. Mentre in Italia l'università è stata trasformata in un grande liceo, e ogni traccia dei percorsi per gli studenti lavoratori è stata cancellata, in altri Paesi sono le stesse istituzioni a prevedere che gli studenti abbiano il tempo per lavorare.
Nella confederazione elvetica, il sistema è rodato e i ragazzi si possono trovare anche allo sportello di una banca e i programmi sono progettati anche in funzione dei tirocini e dello sbocco nelle imprese.
In Norvegia l'università sospende per alcuni mesi l'attività per lasciare agli studenti la possibilità di lavorare.

2. Un anno all'estero prima dell'università come in Svezia

In Italia lo stimolo trasmesso negli ultimi anni da famiglie e istituzioni è uno: laurearsi il prima possibile, poi il lavoro arriverà.
Ragionamento lineare, in teoria. Peccato che spesso si traduca nella scelta dell'ateneo vicino casa per rimanere attaccati a mamma e papà. E se poi il percorso intrapreso si dovesse rivelare sbagliato?
Dalla metà degli Anni 90, in Svezia hanno un buon antidoto. Che aiuta a prendere scelte più chiare e aumenta l'autonomia.
Dopo le scuole superiori sempre più ragazzi partono per un anno all'estero: per imparare una lingua, lavorare e mettere via qualche soldo. L'effetto si vede, assicurano i giovani svedesi, soprattutto sul curriculum: per il datore di lavoro l'anno all'estero diventa «un segno di indipendenza, apertura mentale e di maturità».

3. Un taglio al cordone ombelicale come in Germania

In Norvegia circola uno spot pubblicitario, poi censurato, in cui un giovane italiano è vigilato, accudito e totalmente dipendente dall'inseparabile mamma, determinata a coccolarselo e a tenerselo in casa fino ai 40 anni.
Uno stereotipo, ma neanche tanto. Alimentato da una cultura familista, da un mercato almeno nella grandi città proibitivo (lo spot era appunto di una società immobiliare) e dall'assenza di contributi per accompagnare i giovani all'autonomia.
A 18 anni i ragazzi tedeschi sono soliti andarsene di casa, anche se rimangono nella stessa città dei genitori. Se hanno un basso reddito possono ottenere agevolazioni fino a 150 euro al mese. E se in Svezia tutti hanno diritto a cospicue borse di studio e non c'è da stupirsi se i cittadini propongono di trasformare in studentato persino la residenza di campagna della famiglia reale, anche la Francia ha qualcosa da insegnare.
IL CAF FRANCESE. I cugini d'Oltralpe, infatti, possono contare sul parziale rimborso dell'affitto da parte dello Stato. E il contributo è destinato a studenti e anche alle giovani coppie.
Per accedere alla Caisse d'allocation familiale (Caf) basta avere un conto in banca e recarsi all'ufficio di competenza. Il rimborso, tra i 100 e i 200 euro, arriva puntuale ogni mese. In Italia invece piuttosto che dare contributi per gli affitti, è stata autorizzata la nascita di atenei in moltissime città.
«Dicevano che fosse un aiuto ai ragazzi: non avrebbero dovuto pagare esosi affitti», ricorda Galasso. Invece è stato un affare per tutti, tranne che per i giovani: «Si sono illusi che qualsiasi ateneo avrebbe offerto loro il lavoro cui miravano, invece si è abbassata la qualità universitaria e i primi a farne le spese sono i giovani».

4. Salario di ingresso e servizi di orientamento come in Francia

Per Fornero i giovani devono essere meno schizzinosi. Una considerazione genericamente di buon senso. Un azzardo però se arriva alle orecchie di chi si ritrova a lavorare in un call center, senza sfruttare gli anni passati sui libri.
Per evitare che succeda, la Francia ha introdotto già dal 1988 il salario minimo: revenu minimum d'insertion (Rmi), trasformato nel 2009 in revenu de solidarité active (Rsa).
Lo scopo è dare la possibilità di cercare un impiego senza partire da una condizione di bisogno. Il sistema è stato più volte messo sotto accusa e negli anni ci sono stati dei correttivi per incentivare l'occupazione, ma di certo i ragazzi non sono lasciati soli.
Una pratica utile anche per lo Stato, se non è altro perché si è fatto carico delle spese della loro formazione. E dovrebbe proteggere l'investimento.
«Più passa il tempo tra la prima assunzione, più cresce il rischio che le competenze si disperdano», fa notare Tonarelli, «la Francia ha messo in campo una strategia in due fattori: salario minimo e accompagnamento all'ingresso nel lavoro. Certo per applicarla in Italia dovrebbe esserci meno opportunismo, dall'una e dall'altra parte».

5. Diminuire il gap tra contratti determinati e indeterminati come in Svizzera

Gli esperti sono concordi nel dire che per arginare la precarietà e incentivare la stabilizzazione dell'occupazione giovanile bisognerebbe diminuire il divario tra i costi per i contratti flessibili e quelli a tempo indeterminato.
Gli esempi europei non mancano. In Svizzera la precarietà è disincentivata dal costo dei licenziamenti. I datori di lavoro devono pagare sussidi cospicui.
In un Paese come l'Italia con un elevato costo del lavoro il sistema andrebbe completamente ripensato. «I datori di lavoro e la comunità già pagano gli squilibri di un'assistenza pensionistica deformata a favore dei baby pensionati e di un'altra generazione», ricorda Galasso.
Ma, almeno per questo, i giovani choosy sono innocenti.

Liguria,A Genova e La Spezia allerta 1, Doria fa evacuare 159 persone. Scuole chiuse, A12 allagata.


Liguria, psicosi nubifragi

A Genova e La Spezia allerta 1, Doria fa evacuare 159 persone. Scuole chiuse, A12 allagata.


I danni dell'alluvione avvenuta ad ottobre del 2010 a Sestri Ponente (Genova).

Giusto il tempo di celebrare il primo anniversario dell'alluvione, il 25 ottobre, che la Liguria si è ritrovata di nuovo sotto allerta. La protezione civile ha emanato un dispositivo di allarme meteo 1, poi prorogata fino alle ore 12 del 26.
COLPITE GENOVA E LA SPEZIA. Le zone particolarmente interessate sono quelle del Genovese e dello Spezzino, con i relativi entroterra.
La decisione si è resa necessaria per il persistere delle precipitazioni e il loro prolungamento, ha spiegato in una nota la Regione.
Con il peggioramento del meteo è tornata la psicosi: l’assessore alla protezione civile della Regione, Renata Briano, ha messo le mani avanti. «C’è la possibilità», ha ammonito, «che l’allerta passi al livello 2, quello massimo».
DORIA FA EVACUARE 159 PERSONE. Il sindaco di Genova Marco Doria ha ritenuto opportuno far evacuare 159 persone, in particolare nella Val Bisagno. I più hanno trovato una sistemazione da vicini o parenti.
In 51 hanno chiesto il supporto del Comune per trascorrere la notte al riparo.
SCUOLE CHIUSE VICINO AL RIO FEREGGIANO. Sempre a Genova per precauzione chiuse le scuole più vicine al Rio Fereggiano, tristemente legato all’esondazione del 4 novembre di un anno fa, che aveva ucciso anche due bambine.
Nello spezzino il sindaco di Vernazza Vincenzo Resasco ha firmato un’ordinanza di chiusura dei negozi.

Due automobilisti liberati dai vigili del fuoco, A12 allagata, allarme nelle scuole

Nonostante le precauzioni, non sono mancate le prime emergenze: due automobilisti, padre e figlio, sono stati liberati dai vigili del fuoco dopo essere rimasti intrappolati nella loro auto a causa della esondazione del torrente San Lazzaro a Casarza Ligure, nel levante genovese.
SOMMOZZATORI ED ELICOTTERO. È intervenuta una squadra di sommozzatori.
Si era levato in volo anche un elicottero, che non è potuto intervenire a causa delle condizioni del tempo.
L'esondazione del San Lazzaro e di altri torrenti della zona, come il Petronio a Riva Trigoso, è stata provocata dai forti temporali che dall'alba si sono abbattuti nel Golfo del Tigullio.
Allagamenti, finora di moderata entità, sono segnalati nella zona di Chiavari, Sestri Levante, Deiva Marina.
RALLENTAMENTI IN AUTOSTRADA. Rallentamenti sull'autostrada A12 dove ci sono stati allagamenti.
A Riva Trigoso (frazione di Sestri levante) i bambini di una elementare vicina al torrente Petronio erano stati portati al secondo piano della scuola, su disposizione del sindaco di Sestri Levante, Andrea Lavarello.
Poi hanno potuto fare rientro a casa, con la paura ancora addosso.

Maro': New Delhi critica bandiera marina su Ferrari


Maro': New Delhi critica bandiera marina su Ferrari



''Utilizzare eventi sportivi per promuovere cause che non sono di natura sportiva significa non essere coerenti con lo spirito sportivo''. Cosi' il ministero degli Esteri indiano sulla scelta della Ferrari di correre il Gran Premio in India con la bandiera della Marina militare italiana in segno di solidarieta' con i maro'.

Confindustria attacca: via ladri da politica


Confindustria attacca: via ladri da politica

'Disgustati, cittadini stanchi di sostenere strati parassitari'



CAPRI (Napoli)  - "Via i ladri, gli ignoranti, gli incapaci", chiedono i giovani di Confindustria. "Siamo disgustati dall'idea della carica pubblica come scorciatoia per arricchirsi, ci ribelliamo a questo degrado", dice il leader degli under40 Jacopo Morelli dal palco del XXVII convegno di Capri. "Chi lavora non è più disposto a sostenere larghi strati parassitari".
"Basta con l'umiliazione delle coscienze civili", sottolinea Morelli nelle "tesi dei giovani" presentate al tradizionale convegno di Capri. Basta sostenere "con le proprie tasse e la propria fatica" strati parassitari "che anche adesso, mentre perdiamo duemila occupati al giorno, continuano a erodere denaro pubblico". Servono "persone responsabili, preparate, all'altezza del compito". "Abbiamo diritto a cambiare". "C'é spazio per interventi drastici, senza ipocrisie", dice Morelli, che rilancia l'appello per un varo in tempi brevi della Legge elettorale ricordando che "i tre rappresentanti dell'attuale maggioranza, già lo scorso giugno a Santa Margherita Ligure - ricorda -, ci avevano promesso di fare in un mese". Oggi "è il 26 ottobre e di quella traccia non c'é accordo". Per il leader dei giovani imprenditori "una classe politica che non mantiene le promesse, mentre chiede ai cittadini sacrifici continui, è indegna. Non è questo che si merita la nazione".

"Perdiamo duemila occupati al giorno", avverte il leader dei giovani di Confindustria nelle "tesi" al tradizionale convegno di Capri. A chi si candida per governare l'Italia, aggiunge, "chiediamo cosa intenderà fare per i giovani che non hanno lavoro e non riescono a rendersi indipendenti".

Il "peso" della pressione fiscale è "cresciuto così tanto da diventare una confisca": quella "ufficiale toccherà nel 2012 il 45% del Pil", l'onere sulle imprese "sarà superiore al 68%". Il leader dei giovani imprenditori, Jacopo Morelli, chiede di "abbassarla in maniera sostanziale" avvertendo: "Il tempo della pazienza è finito".

Il cuneo fiscale e contributivo, evidenzia ancora il presidente degli imprenditori under-40 parlando alla platea del XXVII convegno di Capri dal titolo 'Europe under pressure', è "tra i più elevati dell'Ocse: il 53% contro una media dell'Unione europea del 41%". Un livello che "strangola". Il governo, prosegue Morelli, "ha riconosciuto che gli italiani stanno dando una grande prova di responsabilità, accettando misure drastiche e impopolari. Se questo è vero, c'é un dovere morale di ridare, subito, fiducia al Paese abbassando, in maniera sostanziale, la pressione fiscale su chi lavora e sulle imprese che reinvestono". I cittadini "non sono cavie", aggiunge, chiedendo un'azione immediata sul fisco per ridare ossigeno all'economia reale. "La prima vera azione di politica industriale - ribadiscono i giovani imprenditori - sarebbe un abbassamento vigoroso delle tasse sui redditi da lavoro e d'impresa. Ci pare di assistere, invece, all'applicazione ostinata di teorie e ricette da laboratorio, politiche dimostratesi inefficaci, dimenticando che l'economia é una scienza interpretativa e che quindi può essere imprecisa e imprevedibile". Nelle loro tesi, i giovani imprenditori sottolineano che il taglio dell'Irpef "anche se è un inizio" rischia di essere "vanificato" dall'aumento dell'Iva. Tornano a "condannare l'evasione fiscale" che "va contrastata con ogni mezzo". E chiedono anche di "lasciare ai redditi bassi più soldi in busta paga, per rilanciare la domanda interna".

"I colpi della recessione sono arrivati nella carne viva del tessuto produttivo: la base industriale si è contratta del 20%. Anche noi contiamo, forse per la prima volta, i 'caduti sul campo'". Morelli punta il dito sulla "poca crescita" ed "il molto rigore". E "se chiudono le imprese dei giovani, il Paese brucia il futuro, le speranze, il dinamismo": bisogna "creare nuove occasioni di lavoro, dare ossigeno alle imprese".

Sequestrate scarpe cancerogene a Roma

Sequestrate scarpe cancerogene a Roma

Cromo esavalente, cadmio e piombo eccedenti cento volte i limiti

 
ROMA, 25 OTT - Migliaia di scarpe confezionate con sostanze altamente tossiche e cancerogene e con valori di cromo esavalente, cadmio e piombo eccedenti di oltre cento volte i limiti di legge. E' quanto emerso dai sequestri effettuati dalla Polizia locale di Roma Capitale, nel quartiere multietnico dell'Esquilino. Sono stati ispezionati finora una quarantina di esercizi commerciali, in maggioranza gestiti da cinesi e bengalesi, e sono cinquanta le persone denunciate.

Forte sisma sul Pollino, crolli ed evacuazioni

Forte sisma sul Pollino, crolli ed evacuazioni

Scossa magnitudo 5 all'1:05, oltre 100 repliche Anziano muore d'infarto. Notte passata in strada


 
 
Un sisma di magnitudo 5 è stato registrato all'1:05 tra Calabria e Basilicata, e avvertito fino in Campania. Un anziano è morto d'infarto. A Mormanno pazienti trasferiti in altri ospedali.

Il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, arriverà in mattinata a Mormanno per fare il punto della situazione dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5 della scorsa notte. Gabrielli incontrerà l'unità di crisi che è stata costituita per seguire gli sviluppi della situazione e si recherà nell'ospedale di Mormanno che è stato evacuato per i danni subiti a causa del sisma.

Sono state registrate finora oltre 100 repliche della scossa di terremoto che nella notte ha colpito l’area del Pollino. Lo rende noto il funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Rita Di Giovambattista. Al momento, la replica piu’ forte, di magnitudo 3.3, è avvenuta all' 1:16. Altre repliche rilevanti sono avvenute alle 4:25 e alle 4:40, entrambe di magnitudo 2.9.
MORMANNO (COSENZA) - ''Noi a casa non ci torniamo. E' stato terribile e abbiamo troppa paura''. Carmelo Parlato e' un brigadiere dei Carabinieri in pensione. Come la gran parte degli abitanti di Mormanno ha trascorso la notte in auto dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5 che all'1:05 ha colpito l'area del Pollino, tra la Calabria e la Basilicata. Una scossa che ha rappresentato l'apice di uno sciame sismico che si protrae da oltre due anni e che ha registrato oltre 2.000 episodi.
La scossa della scorsa notte ha fatto registrare la morte di un pensionato di 84 anni, deceduto a Scalea a causa di un infarto provocato dalla paura. Gli effetti piu' evidenti del terremoto si sono registrati a Mormanno, dove e' stato deciso di evacuare l'ospedale e di chiudere le scuole per due giorni, ed in altri centri come Laino Borgo, Altomonte e Rotonda. Ad Anche ad Altomonte, dove si sono verificati alcuni crolli, il sindaco, Gianpietro Coppola, ha deciso la chiusura della scuole. A Laino Borgo e' stata sgomberata una casa di riposo per anziani.
A Mormanno l'impatto che si avverte arrivando in paese e' quello con il terrore che ha vissuto e che continua a vivere la gente. Carmelo Parlato ha trascorso la notte in auto insieme alla moglie ed ai figli. ''E' stato terribile'', dice la moglie di Parlato con le lacrime agli occhi. ''Abbiamo vissuto - dice - momenti di vero e proprio terrore. La casa ha tremato ed abbiamo temuto che da un momento all'altro ci crollasse addosso. Abbiamo preso le poche cose che siamo riusciti a trovare e ci siamo precipitati in strada. Eravamo preparati dopo le tante scosse degli ultimi mesi ma non pensavamo che potessimo vivere momenti cosi' terribili''.
I segni del terremoto si notano gia' lungo la strada che collega Mormanno con l'autostrada Salerno - Reggio Calabria. Sull'asfalto sono tanti i pezzi di roccia staccatisi dai costoni laterali in seguito alla scossa di terremoto.
La macchina dei soccorsi e' in piena attivita'. A Mormanno si e' svolta una riunione presieduta dal Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, con i vertici delle forze dell'ordine e con i sindaci dei comuni danneggiati. Durante la riunione e' stato fatto il punto della situazione e sono state decise una serie di iniziative per fronteggiare la situazione. Il comando provinciale dei vigili del fuoco ha richiamato il personale libero da servizio in modo da poter attuare tutti gli interventi necessari. Con la luce del giorno inizieranno i sopralluoghi per avere una quadro completo dei danni.

martedì 23 ottobre 2012

Giannini Isvap,finalmente qualcuno lo indaga,ha sempre protetto le compagnie e gli altri iscritti al "RUI"?? Carne da macello.


Fonsai: perquisizioni in Isvap, 'avviso' a presidente

Le verifiche riguardano presunti inadempimenti o ritardi dell'autorithy nella vigilanza su Fondiaria-Sai



ROMA - La Guardia di Finanza, su incarico della Procura di Torino che indaga su Fonsai, sta eseguendo perquisizioni a Roma nella sede dell'Isvap (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), ed in particolare nell'ufficio del presidente Giancarlo Giannini, al quale e' stato notificato un avviso di garanzia.
Le Fiamme Gialle - da quanto si e' appreso - stanno anche perquisendo l'abitazione di Giannini. Le verifiche disposte dalla magistratura torinese riguardano presunti inadempimenti o ritardi dell'Isvap - autorithy di controllo sulle assicurazioni - negli anni 2009-2011 nell'esercizio dell'attivita' di vigilanza sul gruppo Fondiaria-Sai. 
L'ipotesi di reato formulata dal pm torinese Marco Gianoglio nei confronti del presidente Isvap Giannini è di concorso in falso in bilancio. Secondo fonti vicine alla Procura, il magistrato, oggi a Roma a effettuare le perquisizioni insieme alla Gdf, ha ordinato l'acquisizione di documenti allo scopo di capire se l'Isvap fosse a conoscenza della situazione di bilancio di Fonsai. Nel caso la circostanza fosse accertata, si intende capire se vi siano state negligenze o omissioni nel controllo della società assicurativa.

Governo ..non è cambiato nulla rispetto a Berlusconi vergogna,Scuola, bufera in Rete sullo spot ministeriale,


Scuola, bufera in Rete sullo spot ministeriale

E' girato in un istituto privato tedesco di Milano. Polemica e rabbia - VIDEO


   Esplode nella Rete la rabbia per lo spot del ministero dell'Istruzione, "Porta a scuola i tuoi sogni", che i naviganti hanno scoperto essere stato girato in una scuola privata tedesca, la Deutsche Schule di Milano.
   Un minuto di filmato, che solo sul canale Youtube del Miur ha superato le 15 mila visualizzazioni, in cui la voce fuori campo del cantautore-professore Roberto Vecchioni spiega il valore dell'istruzione pubblica, pur nelle differenze: una volta c'erano il "gessetto e la lavagna", oggi "ebook e supporti digitali".  
   Si scatenano in Rete e sui social network le reazioni degli utenti. "Lavagne elettroniche? Ebook? Ma chi li ha visti mai dentro una scuola", dice MaiaGlor su Youtube. "Ai miei tempi a scuola c'era il gesso, ora lo portano gli insegnanti da casa", cinguetta Martin Rance su Twitter. Anche su questo social network la "gaffe" impazza; anche se, seguendo l'hastag della campagna ministeriale #portaascuolaituoisogni, compaiono anche commenti positivi sullo spot.
   Il popolo di Internet se la prende anche con Vecchioni. "Ma come può prestare la voce a questo spot per la scuola pubblica, quando lo Stato sta smantellando la scuola e tutto il sociale?". Tra i commenti c'é anche quello di un giovane che frequenta la scuola tedesca di Milano che ha ospitato le riprese. "Pur essendo una scuola privata - tiene a precisare - di sicuro non abbiamo 20 iPad nelle aule di fisica e nemmeno dei Mac nelle aule di biologia, è già tanto se abbiamo un proiettore per aula. E in classe scriviamo alla lavagna con i gessetti".
   "Il Miur osa fare questa ridicola propaganda?", domanda un navigante, ricordando che in Italia gran parte degli edifici scolastici non è a norma e insistendo sulla cronica mancanza di fondi. "Fare uno spot sull'istruzione pubblica italiana con una scuola privata tedesca è come cercare di convincere i bambini africani che il cibo fa schifo, mostrandogli i corpi grassi degli americani", è invece il commento sarcastico di un altro utente.
"Polemiche prive di fondamento", replica il ministero dell'Istruzione. Il Miur, spiegano da Viale Trastevere, ha affidato la realizzazione pratica dello spot ad un curatore che ha scelto autonomamente i luoghi, la colonna sonora e le persone, compresa la partecipazione di Roberto Vecchioni. Curatore che ha presentato il prodotto finito al ministero che ha dato un giudizio positivo sul prodotto finale, del quale a Viale Trastevere non conoscevano alcun dettaglio fino ad oggi.
Rispetto al fatto che la scuola dove è stato girato lo spot sia un istituto privato, viene fatto notare che il video racconta la scuola italiana nel suo complesso che è composta da scuola pubblica e dalla privata parificata, tanto che è cambiato il nome stesso del ministero che non si chiama più "pubblica istruzione" ma "dell'istruzione". "Polemiche prive di ogni fondamento", quindi, anche perché, viene fatto infine rilevare, il "video nei contenuti è equilibrato".

Questo è il motivo perche' "Obama for president"


Usa, Ku Klux Klan dà fuoco a ragazza nera. Indossava t-shirt con Obama

A Winnsboro, in Louisiana, tre militanti del gruppo razzista hanno aggredito Sharmeka Moffit, 20 anni, che indossava una maglietta del presidente Usa. La vittima è in gravi condizioni, con ustioni di terzo grad

Usa, Ku Klux Klan dà fuoco a ragazza nera. Indossava t-shirt con Obama

Domenica sera tre uomini con il volto coperto da un cappuccio bianco hanno dato fuoco a una donna di colore con indosso una t-shirt in sostegno di Barack Obama mentre passeggiava in un parco nella cittadina di Winnsboro, in Louisiana. Gli aggressori hanno lasciato l’iscrizione KKK, acronimo di Ku Klux Klan, sul tetto della sua automobile.
La vittima, Sharmeka Moffitt, è stata ricoverata con ustioni in oltre la metà del suo corpo, alcune delle quali di terzo grado, dopo essere riuscita a telefonare al numero delle emergenze. L’Fbi ha aperto un’inchiesta per possibile reato motivato da odio razziale. Gli assalitori hanno cosparso Moffitt di un liquido infiammabile a cui hanno poi dato fuoco. La donna è riuscita a spegnere da sola l’incendio prima dell’arrivo della polizia usando dell’acqua di una fontanella pubblica.
Il parco in cui è stata aggredita non ha alcuna camera di sorveglianza, e sinora non è stato fatto alcun arresto. Dopo aver chiamato la polizia, Sharmeka ha cercato di spegnere le fiamme buttandosi addosso dell’acqua di una bottiglietta, prima che arrivassero i soccorsi. Lo sceriffo locale, Kavin Cobb ha definito l’aggressione “un evento ripugnante” e ha assicurato che le autorità faranno di tutto “per assicurare i responsabili alla giustizia”. Della vicenda ha parlato anche Otis Chisley, il presidente della sezione locale della Naacp, la National Association for the Advancement of Colored People, la più conosciuta associazione antirazzista afro-americana. “Aspettiamo di capire bene come sono andati i fatti. Raccomandiamo tutti di muoversi con prudenza”, ha detto. Al di là dell’esito delle indagini, secondo Chisley,“il razzismo e l’attività del KKK sono una triste realtà in Louisiana”. Infatti, ha concluso, “qui da noi è ovunque, un fenomeno nascosto, ma che esiste”.

Altro blitz con fumogeni in scuola Roma


Altro blitz con fumogeni in scuola Roma

Striscione davanti al Galilei, 'piu' potere agli studenti'



ROMA, 23 OTT - Nuovo blitz con fumogeni degli attivisti del Blocco Studentesco a Roma, dopo quelli di ieri al Giulio Cesare e Mameli. Oggi esposto uno striscione davanti all'istituto superiore Galilei, in viale Manzoni. Circa quindici ragazzi hanno distribuito volantini ed esposto uno striscione: 'Piu' potere agli studenti' e avrebbero acceso un fumogeno. La protesta e' durata pochi minuti e le lezioni si sono svolte regolarmente all'interno dell'istituto. Un paio di ragazzi sono anche stati identificati.

Inchiesta Finmeccanica, indagato anche Scajola


Inchiesta Finmeccanica, indagato anche Scajola

Arrestato Pozzessere accusato di corruzione internazionale nella fornitura di elicotteri e armi



NAPOLI - L'ex ministro Claudio Scajola risulta indagato nel filone dell'inchiesta della procura di Napoli sulle forniture Finmeccanica in Brasile. A quanto si è appreso, i pm ipotizzano il reato di corruzione internazionale in riferimento ad un suo presunto tentativo di mediazione nell'affare. E' indagato anche il suo portavoce Nicolucci.

ARRESTATO PAOLO POZZESSERE - Il dirigente di Finmeccanica Paolo Pozzessere è stato arrestato con l'accusa di corruzione internazionale nell'ambito dell'inchiesta su forniture all'estero da parte del gruppo condotta dalla Procura di Napoli. L'arresto è stato eseguito dai carabinieri del Noe e dalla Digos di Napoli. Perquisizioni a Napoli. L' inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, è condotta dai pm Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock, riguarda, in particolare, forniture di elicotteri e armamenti allo Stato di Panama.

INCHIESTA SU FORNITURE SOCIETA' GRUPPO A PANAMA  - Paolo Pozzessere, ex direttore commerciale di Finmeccanica, è attualmente senior advisor della società per i rapporti con la Russia. L' inchiesta riguarda, in particolare, le forniture effettuate da tre società del gruppo Finmeccanica AgustaWestland, Selex, e Telespazio, al governo di Panama, nell' ambito di accordi stipulati con lo Stato italiano. 
Dall' indagine è emerso che la società panamense Agafia sa, destinataria contrattualmente di corrispettivi di intermediazione per il ruolo di agente svolto nell'interesse delle società fornitrici, era "di fatto e occultamente" riconducibile a uomo politico panamense e interposta nelle forniture attraverso l'attività di Valter Lavitola in precedenza nominato consulente del gruppo Finmeccanica.

Le indagini riguardano anche una fornitura per un ingentissimo importo di navi fregate al Brasile. Nell'ambito di questo filone sono in corso perquisizioni presso l'abitazione di Paolo Graziano, presidente degli industriali napoletani, e presso la sede locale di Confindustria. Graziano, a quanto si è appreso, sarebbe indagato nella sua qualità di amministratore delegato della società Magnagh

Vendevano case di altri, 'toto' truffa'


Vendevano case di altri, 'toto' truffa'

Incassavano soldi caparra o intero importo e poi sparivano



ROMA, 23 OTT - Proponevano appartamenti che non erano di loro proprietà, incassavano i soldi della caparra o in alcuni casi l'intero importo e poi sparivano. Truffe immobiliari che ricordano quelle di 'Totò-truffa', i raggiri scoperti dai carabinieri di Roma, che hanno individuato una banda di truffatori composta sei italiani. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, al falso documentale.

Gli arresti e decine perquisizioni sono in corso tra il Lazio, la Campania e l'Emilia Romagna.

Istat: 'Primi segnali di ripresa'


Istat: 'Primi segnali di ripresa'

Il presidente dell'Istituto Giovannini sulla Legge di Stabilità: 'Meno benefici per le famiglie con figli'



ROMA  - L'economia italiana mostra i primi segnali di ripresa. Il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, ricorda che in occasione della valutazione della Nota di Aggiornamento del Def "si segnalava come l'analisi della congiuntura rivelasse alcuni primi, seppur timidi, segnali positivi. Ulteriori segnali incoraggianti, ancorché non univoci, sono emersi anche nelle ultime settimane", ha detto oggi nel corso di un'audizione in Parlamento sulla Legge di Stabilità.

"Segnali di sofferenza permangono dal lato delle famiglie: nel secondo trimestre il loro potere d'acquisto si è ridotto dell'1,6% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al secondo trimestre del 2011, portando al 3,5% la perdita di potere d'acquisto rispetto ai primi sei mesi del 2011". Il presidente dell'Istat ha aggiunto che la propensione al risparmio delle famiglie ha toccato "il minimo storico assoluto".

L'aumento dell'Iva, incluso nella Legge di Stabilità, "interesserà prezzi di beni e servizi relativi a quasi l'80% della spesa per consumi".

"Le famiglie con figli, in particolare se minori, risultano avere benefici inferiori rispetto alla mediadel quintile di appartenenza". Ha detto Giovannini parlando della riduzione dell'Irpef e del taglio delle detrazioni, previsti nel ddl Stabilità, in un'audizione alla Camera.

"Il risultato - ha spiegato il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini - dipende dal più alto rapporto fra il numero di persone che generano spese deducibili e detraibili e il numero di percettori che caratterizza queste famiglie. Le modifiche dell'Irpef penalizzano i primi e attribuiscono vantaggi solo ai secondi, attraverso la riduzione delle aliquote". Giovannini rileva anche che "lo svantaggio relativo delle famiglie con figli risulta più evidente se questi sono di minore età, o comunque ancora impegnati negli studi o non economicamente autosufficienti, poiché si lega al fatto che la cura dei figli riduce le probabilità di occupazione delle madri (e, per quelle occupate, costituisce un ostacolo al conseguimento di maggiori guadagni)". 

"La riduzione d'imposta media per famiglia, inclusiva di quella relativa alle addizionali regionali e comunali, è pari a circa 240 euro". Lo ha detto il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, in un'audizione alla Camera sulla Legge di Stabilità. "In particolare, le misure - ha spiegato - comportano un beneficio medio di 340 euro l'anno per il 77,7% delle famiglie e un aggravio di circa 290 euro per il 7,4%, mentre per il rimanente 14,9% delle famiglie l'effetto sarà sostanzialmente nullo".

La norma della Legge di Stabilità, chiamata 'cieli bui', che prevede per risparmiare piani di affievolimento dell'illuminazione pubblica, "ha sollevato dubbi nell'opinione pubblica rispetto al potenziale effetto che una riduzione dell'illuminazione pubblica nei centri abitati nelle ore notturne possa comportare per la sicurezza dei cittadini". Lo ha rilevato il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, in un'audizione in Parlamento aggiungendo che "secondo l'indagine Multiscopo condotta dall'Istat nel 2009 su tale argomento, il 27,4% dei cittadini afferma che la zona in cui abita è scarsamente illuminata. Livelli insoddisfacenti di illuminazione sono segnalati in modo particolare nel Lazio (38,5%), in Campania (30,9%) e in Liguria (30,2%). Dall'indagine emerge poi una certa limitazione alle attività quotidiane dei cittadini derivante dall'insufficienza di illuminazione e dalla conseguente percezione dei cittadini di scarsa sicurezza nel circolare per le strade. In particolare, il 28,9% degli intervistati dichiara di provare poca o nessuna sicurezza quando esce da solo ed è buio, e l'11,6% evita del tutto di uscire dopo il tramonto sia solo, che accompagnato. In particolare, la sensazione di insicurezza rispetto all'uscire dopo il tramonto é più diffusa tra le donne (37,0% contro il 20,1% degli uomini) ed è maggiore nel Sud del Paese, soprattutto in Campania (41,6% rispetto alla media italiana del 20,9%)". 

I boss sul set del film con Scamarcio
"Imponevano mezzi e comparse", 41 arresti

La polizia decapita un potente clan che nel centro città gestiva il racket delle estorsioni e investiva denaro nei centri scommesse via Internet. Minacce anche ai produttori di Magnolia, per le riprese della serie televisiva "Il segreto dell'acqua


I boss sul set del film con Scamarcio "Imponevano mezzi e comparse", 41 arresti

PALERMO - I nuovi boss di Cosa nostra amano particolarmente il cinema. Ma non per passione. Solo per affari. Ai produttori di "Magnolia fiction", che due anni fa a Palermo stavano girando il "Segreto dell'Acqua" con Riccardo Scamarcio, sono riusciti a imporre alcune assunzioni sul set. Poi, i responsabili della produzione hanno denunciato l'estorsione alla squadra mobile diretta da Maurizio Calvino, che in realtà già da mesi seguiva le mosse dei boss della Noce nel centro città. Questa notte, 41 persone sono finite in carcere a Palermo: le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti Francesco Del Bene, Lia Sava e Gianluca De Leo dicono che i boss con la passione del cinema erano diventati i nuovi padroni di Cosa nostra. Imponevano estorsioni a negozi e a cantieri edili, soprattutto investivano un fiume di soldi nei centri scommesse, ne sono stati sequestrati sette. I mafiosi gestivano anche un negozio di abbigliamento per uomo, proprio di fronte al palazzo di giustizia.
Gli arrestati. Svelato il mistero di "Mister X"

Contrasti nel clan: al boss bruciano la Smart


Estorsione sul set. All'inizio del 2010, le minacce ai produttori di Magnolia Fiction sono arrivate tramite i figli di Enzo Castagna, da trent'anni procacciatore di comparse a Palermo, che nel suo curriculum vanta collaborazioni con registi del calibro di Visconti, Pasolini, De Sica e Coppola, ma da qualche anno è anche un ex condannato per associazione mafiosa e rapina a mano armata. Adesso anche i suoi figli, Tommaso e Gaetano, sono finiti in carcere, con l'accusa di estorsione aggravata, e di troppi contatti con i boss del quartiere Noce.  

"Il film lo ha creato Castagna a Palermo", diceva minaccioso Tommaso Castagna ai produttori di Magnolia. "I film a Palermo li fa Castagna, altrimenti ti vanno tutte cose male". E quando i produttori gli dicevano: "Questa suona come una minaccia", Castagna junior sbottava: "Lo sai quello che mi dispiace, che quando siete qua in Sicilia ed una persona parla, già subito voi ad attaccare la persona. Già subito... minaccia, mafia".

E' una scena degna di un film di mafia quella intercettata dai poliziotti della sezione Criminalità Organizzata diretta dal vice questore aggiunto Nino De Santis. Diceva Castagna junior: "Io non sono mafioso. Io lunedì vengo in produzione e voglio vedere una persona che mi deve dire che io non debbo lavorare". E poi ancora: "Io ti faccio perdere tempo, e tu perderai soldi. Domani tu non lavori con il set, non ci credi? Mettiamo una scommessa?". 

La fantasia di uno sceneggiatore non avrebbe mai potuto immaginare queste parole. "Domani puoi chiamare il reggimento dei carabinieri, domani ti faccio vedere io", continuava Tommaso Castagna. "Noi siamo come la Cina, siamo tremila i Castagna. Arrestano a me e ci sono i miei parenti, i miei amici. Hai capito? Del carcere non ci spaventiamo".

Alla fine, Tommaso e il fratello Gaetano furono assunti come "capogruppo di set". Un loro fidato, come addetto alla sicurezza. E fu assunta anche la moglie di Gaetano Castagna.