mercoledì 27 marzo 2013

M5S dice no a Bersani: 'Governo a noi o niente' Il premier incaricato: 'Non siamo a Ballarò, il governo è una cosa seria'. Crimi:'No alla fiducia'


M5S dice no a Bersani: 'Governo a noi o niente'

Il premier incaricato: 'Non siamo a Ballarò, il governo è una cosa seria'. Crimi:'No alla fiducia'


I capigruppo M5S Crimi e Lombardi dopo l'incontro con BersaniGuarda le foto1 di 30I capigruppo M5S Crimi e Lombardi dopo l'incontro con Bersani
M5S dice no a Bersani: 'Governo a noi o niente'
Ultimo giorno di consultazioni per il premier incaricato Bersani, che ha visto M5S. Ieri sera i 5 stelle hanno ribadito il no al sostegno al leader pd. Farò una proposta e ognuno si assumerà le sue responsabilità, ha detto il segretario democratico. Meglio il voto, incalza il centrodestra.

BERSANI A M5S, NON AVETE L'ESCLUSIVA DEL CAMBIAMENTO - "Parto dal presupposto: governo sì, governabilità ok, ma senza cambiamento non ci può essere governo. Voi di questo cambiamento siete protagonisti, ma non siete esclusivi protagonisti.La mia forza sente questa esigenza. Io non farò governi che abbiano davanti l'impossibilità di cambiamento". Così Bersani parlando al M5S.

"C'é un aspettativa di governissimo, ma io dico 'non esiste'". Lo ha detto Bersani al M5S. Un no "non per preclusione verso la destra, che la pensa diversamente da me ma è in tutta Europa, ma perché metteremmo un coperchio politicista su una pentola che chiede cambiamento: finiremmo per bloccarci reciprocamente. Questo non si farà".

"A chi è più vicino chiedo responsabilità. Alle forze che vogliono avere più autonomia chiedo di non impedire questo percorso". Ha detto Bersani.

"Sono venti anni che sentiamo queste parole. Mentre parlava mi sembrava di sentire una puntata di Ballarò. Sono venti anni che voto e che sento parlare delle stesse cose e non vengono mai realizzate". Così Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera del M5S, replica al programma esposto da Pier Luigi Bersani alla sua delegazione.

"Purtroppo non siamo a Ballarò; il governo è una roba seria". Ha detto il premier incaricato rispondendo agli esponenti di M5S che avevano rilanciato la richiesta di un governo guidato dal loro Movimento.

"Lei diceva che solo un insano di mente può avere la fregola di voler governare il Paese; ebbene, noi noi siamo quegli insani di mente perchéabbiamo un progetto per il Paese. Noi siamo disposti a prenderci la responsbilità, a riprenderci la sovranità, a riprenderci il nostro Paese". Ha detto Lombardi rispondendo a Bersani.

"Nell'ultima campagna elettorale il tema del cambiamento che abbiamo portato poi è stato recepito, chi più chi meno, persino con lo slogan 'uscite dal buio'". Così Lombardi spiega a Bersani come alcuni dei temi proposti dal M5S siano stati assimilati dagli altri partiti in campagna elettorale.

"Con tutti gli incontri che ho fatto, ritengo la mia proposta l'unica cosa realistica. Fuori da questo vedo un meccanismo, che passa dal 'faremo' all"avremmo potuto fare, avremmo potuto provarcì". Ha detto Bersani ai delegati di Movimento 5 Stelle durante il loro incontro.

"Ci sentiamo di dover respingere questa assunzione di responsablità sulla mancata partecipazione del governo perché siamo gli ultimi a doversi sentire responsabili. Non siamo noi la causa. Se c'é questo risultato é anche perché c'é una legge elettorale che non è stata modificata da nessuno". Lo dice il capogruppo al Senato del M5S Vito Crimi a Bersani.

"Escludo che usciamo dall'aula" del Senato per consentire la nascita di un governo Bersani. Ha detto Crimi ai cronisti, dopo l'incontro con Bersani. Crimi ha ribadito che M5S voterà no alla fiducia ad un governo Bersani.

"Noi abbiamo una credibilità che possiamo spendere: gli altri partiti hanno una 'non credibilita'', essendo lì da 30 anni facendo solo promesse". Ha sottolineato Crimi parlando della richiesta al Capo dello Stato di un incarico per un governo 5 Stelle. Ma i numeri - gli viene chiesto - dove li prendete? "La responsabilità deve essere degli altri partiti. Noi mettiamo in campo una cosa in più egli altri partiti: la credibilità. E poi un programma che è condiviso su molti punti".

Il capogruppo di M5S al Senato esclude che possano esserci dissidenti che consentano la nascita del governo Bersani. Parlando con i cronisti dopo l'incontro con Bersani, Crimi ha ricordato che la decisione sul "no" al governo Bersani è stata "presa all'unanimità". Non è possibile un parallelo con l'elezione del presidente del Senato: "lì la decisione - ha ricordato - non fu a unanimità, fu a maggioranza. Ieri c'é stato un voto compatto e all'unanimità".

Abolire il contante: e se la banca ci rapina, come a Cipro?


Abolire il contante: e se la banca ci rapina, come a Cipro?


Ridurre o eliminare l’uso del denaro contante, in nome della lotta all’evasione fiscale? Proposta contenuta anche nell’ipotesi di programma sostenuta da Bersani. «Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato, oltre che di questa forma di libertà, anche dell’unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti del sistema bancario», scrive Paolo Cardenà sul blog “Vincitori e vinti”. «Per contro, le banche verrebbero graziate in quello che per loro costituisce il vero e proprio incubo: la corsa agli sportelli». A quel punto, essendo  il denaro smaterializzato e sostituito con un algoritmo astratto e intangibile, ne deriva che, se non esiste moneta contante da scambiare e da prelevare, viene meno anche il pericolo che la popolazione possa chiedere la restituzione di ciò che non esiste. «E’ evidente, e le banche festeggiano: il sistema bancario deterrebbe in deposito la maggior parte della ricchezza del paese». Che – Cipro insegna – porrebbe anche “scomparire”, per decreto, da un giorno all’altro.
Ciò che sta accadendo a Nicosia, sostiene Cardenà, dimostra che il tabù dell’inviolabilità e del rispetto dei risparmi e dei sacrifici di una vita, almeno contantenell’Europa meridionale, è stato violato: chi ha depositi bancari potrebbe rischiare di perderli. E sarebbe perfino ingenuo pensare che l’esproprio possa riguardare solo i conti correnti, poiché ogni genere di attività potrebbe essere colpita. «La linea di demarcazione tra debito e credito, di colpo, sembra  essere divenuta più sottile, pallida, quasi inesistente». Per rendere solvibile il debitore, «non c’è nulla di più agevole che compensare posizioni a debito con quelle a credito, e il gioco è fatto: il debitore è stato reso solvibile e il creditore è stato espropriato». Ben poco rassicurante, quindi, la proposta di Bersani inclusa tra le “misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale”. Tradotto: assegnare alle banche il monopolio di qualsiasi transazione.
«Il sistema bancario – aggiunge “Vincitori e vinti” – deterrebbe in custodia i vostri investimenti in titoli, azioni, obbligazioni, i preziosi custoditi in cassette di sicurezza, e ora anche il denaro che, obbligatoriamente, deve essere depositato sul conto corrente». Il divieto di utilizzare contante potrebbe «rendere la macchina coercitiva del fisco ancora più efficiente, funzionale, perfetta e micidiale». Tra poche settimane, aggiunge Cardenà, le banche italiane dovranno trasmettere all’anagrafe tributaria tutte le movimentazioni dei nostri conti correnti: lo Stato, con un semplice clic, potrà conoscere in tempo reale ogni vostra ricchezza: sia la sua collocazioneBersaniche la sua dimensione complessiva. Ricchezza, a quel punto, più facile da tassare, ma anche eventualmente da «confiscare ed espropriare», per salvare le banche e i monopolisti del potere economico-finanziario.
E’ accaduto già nel 1992, con la patrimoniale di Amato: «Aziende e famiglie si sono viste confiscare ricchezza su delle somme derivanti da un finanziamento concesso dalla banca e temporaneamente depositato sul conto corrente bancario». Secondo “Vincitori e vinti”, lo stesso Bersani non nasconde di essere favorevole a un’imposta speciale sui grandi patrimoni, oltre il milione e mezzo di euro. A conti fatti, «il sospetto è che, quando si accorgeranno che il gettito derivante da un’imposizione patrimoniale a quei livelli sarà molto ridotto, probabilmente abbasseranno di molto il livello di patrimonio dal quale far scattare l’imposizione al fine di aumentare la base imponibile». Solo per citare un esempio, potrebbe essere ulteriormente tassato il patrimonio immobiliare. E così, la banca diverrebbe «una gigantesca camera di compensazione», un vero e proprio «soggetto giuridico al servizio dello Stato per espropriare ricchezza».

Tre passeggeri per Vega

Tre passeggeri per Vega

Una missione complessa con più tappe e orbite diverse





Vega si prepara ad affrontare il primo volo commerciale nella base europea di Kourou, nella Guyana Francese (fonte: ESA)Vega si prepara ad affrontare il primo volo commerciale nella base europea di Kourou, nella Guyana Francese (fonte: ESA)
Sono diventati tre i 'passeggeri' del prossimo lancio di Vega, il lanciatore dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) che parla italiano: al satellite Proba-V dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ee a quello vietnamita si aggiunge una piccola missione di ricerca dell'Estonia.
Vega intanto è già pronto sulla rampa della base di lancio europea di Kourou, in Guyana Francese, in attesa della data definitiva per il suo primo volo commerciale dove testerà la capacità di rilasciare satelliti in orbite diverse.

"Sarà un lancio molto importante - ha spiegato Francesco Caio, amministratore delegato della Avio, l'azienda responsabile del lanciatore - in quanto segna la fase di transizione dalla sperimentazione alla commercializzazione".
A distanza di poco più di un anno dal primo volo di qualifica, Vega si prepara ora a un nuovo e più complesso test del precedente. La missione durerà infatti circa 3 ore e il lanciatore dovrà portare i suoi due carichi principali, con l'aggiunta del mini-satellite estone, su due orbite con 'orientamenti' diversi e a quote differenti, a 600 e 800 chilometri di altezza. "L'ultimo stadio - ha spiegato Caio - dovrà accendersi e spegnerai ben 5 volte".

"Si tratta del primo volo commerciale - ha spiegato Francesco Depasquale, amministratore delegato di Elv - e dove ne testeremo la flessibilità, ossia la capacità di rilasciare più satelliti e in scegliere varie orbita diverse. Vega sarà l'unico lanciatore europeo ad avere queste capacità". Il lanciatore, hanno aggiunto i responsabili di Vega, si trova già sulla rampa di lancio e la data di lancio, intorno al 19 aprile, verrà ufficializzata solo nella prossima riunione con i responsabili di Esa in programma il 4 aprile.