mercoledì 28 marzo 2012

OCCUPYAMO Piazza Affari!


OCCUPYAMO Piazza Affari!

 Il 31 marzo tutte/i in piazza!
Concentramento ore 14.00 
P.zza Medaglie d’Oro (MM 3 P. Romana)

Contro il governo delle Banche e della Finanza
NO Debito: non vogliamo pagare il loro debito!

Costruiamo il nostro futuro!

Contro le politiche antisociali del governo Monti!

Per un diverso modello sociale ed economico fondato sul pubblico e sui beni comuni!


Proponiamo a tutte le forze organizzate, alle lavoratrici e ai lavoratori, ai giovani e alle donne, ai pensionati e ai migranti, di promuovere insieme la grande manifestazione nazionale che si terrà a Milano il prossimo 31 marzo!  

CONTRO
-         le misure “lacrime e sangue” e la macelleria sociale del governo Monti
-         l’eliminazione dei diritti dei lavoratori in nome del pareggio di bilancio, per pagare il debito agli stessi affaristi e speculatori che l’hanno creato
-      la repressione che tenta di fermare e dividere il movimento popolare che va opponendosi al dilagare della precarizzazione, della disoccupazione di massa, della devastazione ambientale

PER
-      estendere la solidarietà alle lotte in Italia e in tutto il mondo: dalla Val Susa al popolo greco, alla Wagon-Lits di Milano, alla Esselunga, alla Fiat e alle lotte dei migranti
-      unire le lotte e creare un'opposizione sociale e politica di massa, capace di incidere e contare che
-      un diverso modello sociale ed economico fondato sui beni comuni, per garantire il diritto a sanità, servizi sociali e reddito per tutti, lavoro dignitoso, libertà e democrazia.


Per informazioni: Comitato No Debito Milano: tel. 339.3418325 - www.nodebito.it

Quando i lavoratori si incazzano davvero,Alcoa: fatto l'accordo, l'azienda ritira la mobilità


Alcoa: fatto l'accordo, l'azienda ritira la mobilità

Fiom: intesa storica, ma partita non è chiusa

28 marzo, 00:39
ROMA - Raggiunto l'accordo al Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza Alcoa. L'azienda ha accettato di ritirare la procedura di mobilita' e ha acconsentito a mantenere attivo lo stabilimento fino al 31 dicembre 2012. Il ministro Passera e il sottosegretario De Vincenti hanno seguito la trattativa fino alla chiusura dell'accordo.
In tarda serata, presso il ministero dello Sviluppo economico, e' stato raggiunto un accordo tra Alcoa, sindacati, Regione Sardegna e Provincia del Sulcis-Iglesiente e Governo per la gestione della complessa situazione di crisi venutasi a creare in seguito alla dichiarata chiusura dello stabilimento di Portovesme. Lo comunica una nota del Ministero. L'azienda, in seguito all'intesa raggiunta, ha accettato di chiudere la procedura di mobilita' e ha acconsentito a mantenere attivo lo stabilimento fino al 31 dicembre 2012, in presenza di manifestazioni di interesse (l'attivita' cesserà invece il 31 ottobre in assenza di tali manifestazioni). In entrambi i casi, scattera' la cassa integrazione per tutti i dipendenti. Per almeno un anno - prosegue la nota - l'impianto sara' poi mantenuto in condizioni di efficienza, così da garantire - nel caso del subentro di nuovi azionisti - una pronta ripresa della produzione. L'accordo prevede inoltre un impegno straordinario del governo per trovare soluzione al problema del costo dell'energia elettrica, oltre a un impegno delle istituzioni regionali e locali a migliorare la dotazione infrastrutturale del territorio.
Raggiunto un ''storico accordo'': ritirati i licenziamenti e assicurata continuità industriale fino a fine 2012. Cosi' il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli commenta l'esito della trattativa al ministero dello sviluppo economico sulla vertenza Alcoa. Ma ''la partita non e' chiusa - avverte - Ora bisogna costruire le condizioni di competitivita' per la cessione e la continuita' industriale''. La Fim-Cisl, precisa una nota, ''esprime grande soddisfazione per il raggiungimento di una intesa fino a poche ore fa impensabile che consente di lavorare d'intesa con il governo per assicurare la continuita' produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro in un'area particolarmente critica della Sardegna. E' il frutto delle iniziative di lotta e della capacita' negoziale del sindacato e del ruolo positivo esercitato dal Mise sin qui''. Giovedi', conclude Bentivogli, si svolgeranno le assemblee a Portovesme con i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm.

Rai la nuova spartizione


Nomine Rai, Agcom e Garante della Privacy, come partecipare alla campagna Vogliamo trasparenza

Nomine trasparenti per un informazione libera. È questo il manifesto di Vogliamo trasparenza, la prima campagna lanciata da Open Media Coalition, una sigla che nasce dall'impegno comune di associazioni, comitati e gruppi italiani che si battono per la libertà di informazione e il pluralismo alla quale partecipano, tra le altre, anche Valigia Blu,AltroconsumoArticolo 21 e Datagov
Tra pochi giorni il Parlamento ed il Governo saranno chiamati a nominare i nuovi membri del Garante della privacy, dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e del Consiglio di Amministrazione della Rai. Spetterà a tali soggetti garantire ai cittadini e ai media un'effettiva libertà di informazione e di assicurare l'indipendenza e la pluralità dei media. Sedici uomini dai quali dipende in buona parte il futuro dell'informazione nel nostro Paese e, conseguentemente, la misura di libertà e democrazia della quale disporremo.
Come si legge nel manifesto della campagna:
"Sin qui, la loro nomina è avvenuta nel buio delle segrete stanze del Parlamento e di Palazzo Chigi, lontano dallo sguardo indiscreto dei cittadini, al riparo dall’attenzione dei media e, soprattutto, al di fuori di ogni meccanismo di selezione scientifico e meritocratico. Le conseguenze di tale sistema di selezione sono evidenti: scarsa indipendenza dai mandanti politici, poca competenza ed assoluta assenza di trasparenza nelle dinamiche che ne hanno, sin qui, guidato l’operato.
È ora di dire basta.
È ora di chiedere ed anzi esigere dal Parlamento e dal Governo che alla selezione degli uomini dai quali dipenderà l’informazione del Paese negli anni che verranno si proceda attraverso un meccanismo trasparente e rigoroso, con cittadini e media ad osservare che tutto proceda nel rispetto delle regole e candidati presentati in modo palese e selezionati sulla base ed in ragione delle loro competenze e posizioni su temi e questioni che si troveranno ad affrontare e non già delle correnti politiche, delle quote o lottizzazioni. È muovendo da questi presupposti che Transparancy Watch coalition, neonata-coalizione di numerose associazioni di cittadini, consumatori ed imprese ha deciso di lanciare una campagna sulla trasparenza nelle nomine del CdA della RAI e dei componenti dell’Ufficio per il Garante per la privacy e quelli dell’Autorità Garante delle comunicazioni. La richiesta è tanto semplice quanto rivoluzionaria: Parlamento e Governo adottino un sistema di selezione aperto, trasparente e rigoroso e si assumano così la responsabilità – almeno politica – delle loro scelte"
Per partecipare alla campagna per la trasparenza delle nomine dei componenti del Consiglio di amministrazione della RAI, dei membri dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e del Garante Privacy puoi condividere e inoltrare questa lettera ai Segretari di partito:
"Caro Segretario, nei prossimi giorni il Suo partito, assieme alle altre forza politiche di maggioranza ed opposizione nonché al Governo, dovrà procedere alla nomina dei membri dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, a quelli del Garante per la privacy ed a quelli del Consiglio di amministrazione della RAI. Sono 16 uomini dai quali dipende, in larga misura, la libertà di informazione e, quindi, la democrazia della quale il Paese disporrà nei prossimi anni. Le nomine di questi uomini non sono un fatto privato – ancorché come tale siano state sin qui trattate – ma pubblico.
Cittadini, opinione pubblica e media devono essere informati su modalità e dinamiche attraverso le quali si procederà alle nomine e conoscere, per tempo, i nomi dei candidati a ricoprire cariche tanto importanti per il futuro del Paese. Non possiamo continuare ad esserne tenuti all’oscuro ed esser costretti a scoprire chi sono, solo il giorno dopo l’avvenuta nomina. Non è giusto, non è democratico ma, soprattutto non è trasparente.
Nella convinzione che condivida questi principi, La preghiamo di rispondere a questecinque domande:
Chi sono i candidati che il Suo partito ha proposto o sta per proporre?
Attraverso quale dinamica sono stati selezionati o verranno selezionati?
Perché il Suo partito non ha, sin qui, pubblicato l’elenco dei Vostri candidati?
Il Suo partito pubblicherà i nomi dei candidati o imporrà ai cittadini di attendere sino al giorno dopo la loro eventuale nomina per conoscerne i nomi?
Il Suo partito ritiene che la trasparenza nella nomina dei membri dell’Authority per le comunicazioni, dell’Authority per la privacy e del Consiglio d’Amministrazione della RAI sia una questione di democrazia?
Noi vogliamo trasparenza. È una richiesta legittima? Può scriverci a questo indirizzo vogliamotrasparenza@vogliamotrasparenza.it  pubblicare la risposta sul sito del Suo Partito o, invece, registrare una video risposta e pubblicarla sul nostro canale YouTube. Tutte le risposte saranno rese accessibili sulla piattaforma della campagna e diffuse attraverso i nostri canali social. Egualmente ed attraverso i medesimi canali daremo conto delle mancate risposte. Grazie ed a presto in una società più trasparente e, quindi, più democratica".

Audiovisivi in streaming, negli Usa il sorpasso rispetto alla vendita di DVD e Blu-ray


Audiovisivi in streaming, negli Usa il sorpasso rispetto alla vendita di DVD e Blu-ray

Audiovisivi in streaming, negli Usa il sorpasso rispetto alla vendita di DVD e Blu-ray
© Joe Raedle/Getty Images

Negli Stati Uniti il 2012 sarà l'anno di un sorpasso storico, per la prima volta la visione di film in streamingsupererà il dato delle vendite di DVD e Blu-ray. Secondo il report di IHS Screen Digest quest'anno il volume di film che gli statunitensi guarderanno online toccherà quota 3,4 miliardi, raddoppiando rispetto al 2011 ma soprattutto superando di slancio il dato delle vendite di supporti fisici, che dai 2,6 miliardi circa di unità del 2011 scenderà a 2,4 miliardi per l'anno in corso.
L'analisi mette in evidenza il fatto che i vincitori di questa svolta epocale sono sostanzialmente due,Amazon e Netflix. I colossi della vendita online monopolizzano infatti il mercato con una quota pari al 95%. Se, come sottolineano gli autori del report, è presto per dichiarare ufficialmente la morte dei DVD, di certo lo scarto che c'è tra il prezzo di un supporto fisico e quello di un prodotto audiovisivo in streaming rischia di penalizzare fortemente i cari e vecchi dischi ottici. Se infatti per l'acquisto di un film da piattaforme online l'utente americano spende in media 51 centesimi di dollaro, per portarsi a casa un DVD la spesa media sale a 4,72 dollari.

EnemyGraph, l'app che crea i "nemici" su Facebook


EnemyGraph, l'app che crea i "nemici" su Facebook

EnemyGraph, l'app che crea i

Facebook è limitato, fittizio e semplicistico, siamo tutti amici e possiamo esprimere solo il nostro apprezzamento per i post altrui: partendo da queste idee ne è nata un'altra, quella di EnemyGraph. Dietro la nuova applicazione c'è il direttore del programma sui nuovi media all'Università del Texas di Dallas, Dean Terry, meglio conosciuto come il creatore di Undertweetable (un'applicazione che riportava alla luce i tweet cancellati da Twitter) aiutato dallo studenteBradley Griffith
Scaricando l'applicazione è possibile indicare come nemici non solo altri utenti singoli privati, ma anche personalità famose, squadre di calcio, organizzazioni e qualunque altra entità contro la quale si provi odio, fino ad arrivare alla qualifica estrema di "Lex Luthor", il nemico supremo. Inoltre EnemyGraph avvisa l'utente ogni volta che un suo contatto diventa amico con uno dei suoi nemici, e registra tramite ilsito ufficiale i trend mondiali dei nemici.
Insomma dall'odio non si scampa, anche se Terry ribadisce con forza il perché del progetto e ci tiene alla chiarezza terminologica: Enemygraph serve a dimostrare come la gamma delle relazioni umane sia incredibilmente più complicata di come viene espressa in Facebook, e non è stato possibile usare un più blando "dislike" al posto di "nemico" perché il termine è bandito dalle indicazioni date agli sviluppatori indipendenti da parte del colosso di Zuckerberg.
"D'altronde, ciò che proponiamo è una blasfemia per i social media: invitare a condividere non solo ciò che ti piace, ma anche le persone o le cose che non ti piacciono"
spiega il professore, conscio che EnemyGraph rimarrà probabilmente una provocazione come Undertweetable (rimossa in pochi giorni da Twitter) e avrà vita breve: non solo per un blocco da parte di Facebook, ma anche perché si presta a riprodurre con un click fenomeni come il bullismo o le discriminazioni.

La sonda Messenger della NASA scopre il ghiaccio ai poli di Mercurio


La sonda Messenger della NASA scopre il ghiaccio ai poli di Mercurio

La sonda Messenger della NASA scopre il ghiaccio ai poli di Mercurio

La sonda Messenger della NASA ha confermato una delle ipotesi degli scienziati sulla conformazione diMercurio ovvero la presenza di acqua ghiacciata nelle zone polari del Pianeta più vicino al Sole.
La scoperta conferma quindi quanto già noto dalla mappatura radar che aveva evidenziato delle zone di riflessione simili appunto a quelle causate dal ghiaccio. Quello che si attendava erano delle prove a favore di questa tesi ora raccolte da Messenger che ha scrutato da vicino la superficie del Pianeta che raggiunge anche i 425 gradi centigradi.
Come riporta la BBC, nonostante la temperatura superficiale superiore ai 400 gradi centigradi, alcuni crateri costituiscono una cosiddetta "trappola fredda": le immagini fornite dalla sonda - la seconda a visitare il pianeta più interno del sistema solare dopo Mariner 10, negli anni Settanta - hanno confermato che le zone d'ombra coincidono con quelle a maggiore riflessione radar.
Ma le scoperte della sonda Messenger non finiscono qui: un secondo studio, guidato da David Smith del Massachusset Institute of Technology, ha analizzato i risultati delle prime misure del campo gravitazionale di Mercurio ed è riuscito ad ottenerne un primo modello, insieme a un sorta di mappa della struttura interna del Pianeta.
La mappa del campo magnetico di Mercurio, ha permesso di "compiere un viaggio" nelle viscere del Pianeta e di dedurre informazioni sulla sua composizione interna. Dalla ricerca è emerso, ad esempio, che il nucleo di Mercurio occupa una grande frazione del pianeta, pari all'85% del raggio. Date le piccole dimensioni del pianeta, finora si pensava che il suo nucleo si fosse raffreddato al punto tale da diventare solido, ma proprio le rilevazioni della sonda Messenger hanno smentito questa teoria dimostrando che il nucleo è parzialmente liquido e molto diverso dai nuclei degli altri pianeti rocciosi del Sistema Solare. Il "nocciolo" di Mercurio sarebbe infatti composto da tre strati: il primo solido di solfuro di ferro, un altro liquido e un nucleo più interno solido.
Gabriele Cremonese, dell'INAF-Osservatorio Astronomico di Padova, che ha partecipato alla ricerca ha spiegato:
"È stato ottenuto un primo modello del campo gravitazionale e della struttura interna di Mercurio, rivelando la possibile presenza di uno strato solido di solfuro ferroso sopra il nucleo, che avrebbe un importante impatto sulla storia termica del pianeta e sull’evoluzione tettonica, quindi riferita alle grandi strutture che osserviamo sulla superficie".

Brava Ikea,insegna ai politici italiani cosa significa la meritocrazia


L'Ikea ai politici: "Basta raccomandazioni per i nuovi assunti"

L'Ikea ai politici:
© DIMITAR DILKOFF/AFP
I vertici di Ikea avrebbero inviato una lettera a esponenti politici abruzzesi, invitando a non fare segnalazioni e pressioni per eventuali assunzioni, in vista dell’apertura, nei prossimi mesi, del punto vendita di San Giovanni Teatino, vicino a Chieti.
Ikea vuole chiarire che le raccomandazioni e le pressioni sulle candidature non fanno parte della storia dell'azienza. A diffondere la notizia sarebbe stato il coordinatore regionale giovani dell’Italia dei Valori,Giampiero Riccardo. Sottolineando di essere venuto a conoscenza dell’episodio, Riccardo afferma che:
"I vertici della multinazionale hanno invitato il politico in questione a non intromettersi nell’ambito delle assunzioni, perché la politica aziendale è lontana da logiche di questo tipo"
Giampiero Riccardo si è affidato a Twitter dove ha scritto:  
"Ikea manda lettere a politici abruzzesi per intimarli di smettere con le raccomandazioni. La spintarella soffoca il merito. Ben fatto Ikea!"
Ma il giovane segretario regionale dei Giovani dell'Italia dei Valori, ha raccontato anche sul suo blog la vicenda:
"Tu pensa a me, che poi io contraccambio: troppo spesso, il rapporto tra politica, aziende e elettorato, è stato regolato da questa legge non scritta; che laddove si insinua nel tessuto economico-sociale, porta sempre alla sfiducia nei confronti della politica fatta da persone perbene, alla mortificazione della meritocrazia e, di conseguenza, al dissesto finanziario.
L'Ikea di prossima apertura a San Giovanni Teatino ha ancora le fondamenta fresche e già una certa politica abruzzese s'è mobilitata per caldeggiare l'assunzione dei propri fedelissimi. Non sono così ingenuo da ritenere che ciò sia stato fatto, senza l'auspicio di trarne qualche tornaconto a livello personale. Spero che alla mia denuncia dell'ennesimo caso di questo diffuso malcostume, farà seguito una presa di coscienza generale sulla necessità di scardinare la mentalità dell'aiutino, che umilia sia il politico che se ne fa promotore, sia il beneficiario che ne trae immediato vantaggio"
Il responsabile di Ikea Italia, Valerio Di Bussolo ha però smentito:
"Non mi risulta che il nostro gruppo abbia mandato alcuna lettera. È vero invece che un politico abruzzese ha chiesto come stavano andando i colloqui di alcuni candidati. Ovviamente non diamo informazioni a terzi di questo tipo, visto che abbiamo un rapporto diretto e unico con ciascun candidato, a cui diamo notizie a selezione avvenuta".

The Hunger Games: esordio record al botteghino per il film che consacra Jennifer Lawrence


The Hunger Games: esordio record al botteghino per il film che consacra Jennifer Lawrence

The Hunger Games: esordio record al botteghino per il film che consacra Jennifer Lawrence
155 milioni  di dollari in 72 ore di programmazione: ecco i numeri da capogiro ottenuti ai botteghini americani da The Hunger Games, film diretto da Gary Ross (Pleasantville, Seabiscuit) e tratto dal primo romanzo dell'omonima trilogia di fantascienza scritta da Suzanne Collins. 
Ma cos'ha The Hunger Games per attirare spettatori a frotte, specialmente tra i più giovani? Ecco in breve la trama: in un futuro distopico gli Stati Uniti non esistono più, al loro posto c'è Panem, una super-nazione governata da un regime totalitario. A causa di un precedente tentativo di ribellione, ogni anno si tengono gli Hunger Games, una sorta di reality show dove 24 ragazzi tra i 12 e i 18 anni sono costretti a combattere l'uno contro l'altro per vincere e rimanere in vita. 
Per salvare la sorellina da un orrendo destino, la sedicenne Katniss Everdeen si offre "come tributo" al governo e va volontaria agli Hunger Games. Accanto a lei c'è Peeta Mellark, suo amico d'infanzia e segretamente innamorato di lei. Ma durante le terribili prove che i due dovranno affrontare in diretta tv e sotto l'egida di un governo che spettacolarizza e mistifica ogni cosa, anche l'amore dei due giovani può diventare finzione... persino ai loro stessi occhi. (GUARDA IL TRAILER)
Insomma, gli elementi per fare di The Hunger Games un "caso" cinematografico del 2012 ci sono tutti: azione, post-apocalisse, amore. Basti pensare che l'esordio ai botteghini americani ha distrutto il record di Twilight, di Spiderman 3 e persino dell'ultimo Harry Potter e che, in seguito al successo di questo film, la Imagine Entertainment di Ron Howard starebbe pensando di riportare al cinema anche 1984 di George Orwell.
Da noi uscirà il 13 aprile: farà presa anche sul pubblico italiano?