venerdì 25 gennaio 2013

Stanno Regalando MPS,Mps: in Borsa +11%,scambia 12% capitale Viola, mercato si rende conto che problema e' gestibile


Mps: in Borsa +11%,scambia 12% capitale

Viola, mercato si rende conto che problema e' gestibile



(ANSA) - MILANO, 25 GEN - Rimbalza Mps in Borsa (+11% a 0,259 euro), recuperando parzialmente la perdita di circa il 20% accumulata nelle tre precedenti sedute. Sul titolo scambi da capogiro, quasi 1,42 miliardi di pezzi, pari al 12% circa del capitale. ''Vedere un titolo che ritorna ad una volatilita' normale significa che il mercato si sta rendendo conto che il problema c'e' ma e' gestibile'' ha commentato l'ad Fabrizio Viola.

Crocetta denuncia collusioni e sprechi 3mln euro per mostra e appalto autostrade a ditta in odore mafia


Crocetta denuncia collusioni e sprechi

3mln euro per mostra e appalto autostrade a ditta in odore mafia



(ANSA)-PALERMO,25 GEN - "Hanno portato la Gioconda in Sicilia e non me ne sono accorto".Nell'ironia del governatore della Sicilia,la denuncia per una mostra che e' venuta a costare,alla Regione,3mln di euro. Ma non e' la sola.Crocetta ha anche annunciato un esposto alla procura contro il Consorzio autostrade siciliane per un anomalo appalto:ad una ditta interdetta per mafia dall'Expo,dalla Prefettura di Milano,e' stata affidata,per 9mln di euro,la sorveglianza della rete dell'isola.Si tratta della "Ventura spa".

Il piano della Cgil contro la crisi


Il piano della Cgil contro la crisi


Creare nuovi posti di lavoro, mettendo al centro il territorio, riqualificando industria e servizi, riformando la pubblica amministrazione e il welfare con l’ambizione di dare senso all’intervento pubblico come motore dell’economia. Sono gli obiettivi principali del piano del lavoro presentato oggi dalla Cgil – e pubblicato nel dettaglio da Repubblica e Unità – nel quale si indica come necessita’ una profonda riforma fiscale, un sostegno concreto all’occupazione e la riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Misure che richiedono risorse totali per circa 50 miliardi medi nel triennio 2013-2015. Le infografiche de L’Unità:
IL PIANO DELLA CGIL - In sostanza – si legge nel piano – per la realizzazione degli obiettivi occorrono risorse dedicate a progetti prioritari (4-10 miliardi di euro l’anno), programmi del piano straordinario di creazione diretta di lavoro (15-20 miliardi di euro l’anno), sostegno all’occupazione, riforma del mercato del lavoro e ammortizzatori sociali (5-10 miliardi di euro l’anno), piano per un nuovo welfare (10-15 miliardi di euro l’anno), restituzione fiscale (15-20 miliardi di euro l’anno). L’attivazione del piano – secondo la Cgil – potrebbe generare una crescita del pil del 3,1% nel triennio e del 2,9% di incremento dell’occupazione, riportando il tasso di disoccupazione nel 2015 a livello pre-crisi.
CONTRO LA CRISI PIU’ LAVORO - Per recuparare le risorse quantificate in circa 50 miliardi il sindacato guidato da Susanna Camusso indica 8 percorsi. Prima di tutto la riforma organica del sistema fiscale fondata su un recupero strutturale del reddito evaso che insieme ad un allargamento delle basi imponibili ad una maggiore progressivita’ dell’imposizione puo’ generare maggiori entrate per un ammontare di almeno 40 miliardi di euro annui. In secondo luogo la Cgil chiede la riduzione dei costi della politica e degli sprechi che insieme alla redistribuzione della spesa pubblica possono produrre almeno 20 miliardi di euro di risparmi strutturali. Dal riordino, agevolazioni e trasferimenti alle imprese per il sindacato si possono recuperare invece almeno 10 miliardi, mentre l’utilizzo di una parte delle risorse delle fondazioni bancarie potrebbero essere utilizzate per il piano per il nuovo welfare.

LA RIVOLUZIONE FISCALE - Le altre misure riguardano l’uitilizzo programmato dei fondi europei, lo scorporo degli investimenti dai criteri di applicazione del patto di stabilita’ e crescita, l’utilizzo dei fondi pensione attraverso progetti per favorire la canalizzazione dei risparmi verso il finanziamento degli investimenti di lungo periodo e il consolidamento da parte della Cassa depositi e prestiti della sua missione di utilizzare le proprie emissioni obbligazionarie di lungo e lunghissimo termine per attirare i capitali su progetti di sviluppo e infrastrutturali per investimenti strategici, sia per la pubblica amministrazione, sia per le societa’ industriali.


Spread Btp-Bund sotto 250 punti Rendimento al 4,07%


Spread Btp-Bund sotto 250 punti

Rendimento al 4,07%



(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Lo spread Btp-Bund scende sotto i 250 punti base, a 247 punti, con il rendimento del Btp decennale in calo al 4,07%.

Mps:Profumo,su derivati esame in corso Presidente, al lavoro su esame portafoglio


Mps:Profumo,su derivati esame in corso

Presidente, al lavoro su esame portafoglio



(ANSA) - SIENA, 25 GEN - ''Non e' ancora possibile fornire dati puntuali e aggiornati'' in merito allo stato dell'arte della situazione derivati. Lo ha detto il presidente di Mps, Alessandro Profumo in assemblea, precisando che la banca sta ancora lavorando all'esame dell'esposizione portafoglio titoli e derivati.

Incendio a Livorno, muore bimbo 9 anni Casa a fuoco,gravi padre e fratello. In ospedale mamma e sorella


Incendio a Livorno, muore bimbo 9 anni

Casa a fuoco,gravi padre e fratello. In ospedale mamma e sorella



(ANSA) - LIVORNO, 25 GEN - Un bimbo di 9 anni e' morto in un incendio sviluppatosi stamani in una casa nel quartiere Salviano a Livorno. Il piccolo e' stato trovato completamente ustionato dai vigili del fuoco. Grave il padre, in condizioni critiche, ed un fratello di 11 anni. Ricoverati in ospedale anche la mamma e la sorellina di 4 anni. Nell'incendio, scoppiato attorno alle 5:30 in un palazzo di sette piani dove ora sono in corso le verifiche di stabilita', sono rimasti intossicati anche tre vicini di casa.

Roma Violenta,Omicidio , uomo ucciso in strada


Omicidio a Roma, uomo ucciso in strada


Il luogo dell'omicidio

ROMA - Omicidio a Roma la scorsa notte. Un uomo di 67 anni, con precedenti, e' stato ucciso a colpi d'arma da fuoco, forse un fucile, mentre era a bordo della sua auto, in via Castelluccio di San Paolo, all'Eur. L'episodio e' accaduto poco dopo le 23 di ieri sera. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile di Roma.

Mps, ombre sui controlli di Bankitalia

(chiudi le finanziarie iscritte al 106 e non controlli le banche??ma quando vuoi sai fare bene i controlli)

Nell'ispezione del 2010 all'Istituto senese trovati «investimenti con profili di rischio non verificati».

Lo scandalo di Monte dei Paschi di Siena continua a tenere banco sulla cronaca. E a far parlare è anche il ruolo che ha avuto in questa vicenda Banca d'Italia, entrata a gamba tesa nella bufera, incolpata per non aver esercitato al meglio i controlli del caso.
Palazzo Koch, il 23 gennaio, si è prima discolpato sull'omesso controllo dell'istituto di credito senese, sostenendo che «la vera natura di alcune operazioni riguardanti Mps riportate dalla stampa è emersa solo di recente, a seguito del rinvenimento di documenti tenuti celati all'Autorità di Vigilanza e portati alla luce dalla nuova dirigenza di Mps».
Nel pomeriggio del 24 gennaio, infine, c'è stata la frenata: il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha cercato di smorzare i toni e ha ribadito piena fiducia nell'Istituto di via Nazionale.
Insomma ombre si allungano anche su Palazzo Koch e ci si chiede se davvero Mps gli abbia potuto nascondere le carte.
LA RELAZIONE DI BANKITALIA NEL 2010. Ha provato a rispondere a questa domanda ilCorriere della sera, in una inchiesta a firma del team Gabanelli, in cui si rilegge la relazione della Vigilanza di Bankitalia che nel 2010 fa visita al Monte Paschi. L'ispezione durò tre mesi (dall'11 maggio al 6 agosto) ed è firmata da Vincenzo Cantarella, Biagio De Varti, Giordano Di Veglia, Angelo Rivieccio, Federico Pierobon, Omar Qaram.
Dalle osservazioni generali riguardanti l'accertamento emergono «risultanze parzialmente sfavorevoli».
Il quotidiano di via Solferino riporta il parere degli ispettori e chiarimenti annessi a seguito: «La regolamentazione delle operazioni finanziarie deve essere estesa ai veicoli di diritto estero, al fine di evitare che possano essere assunte posizioni non monitorabili dalle strutture di controllo» (ovvero, ci sono più centri decisionali in grado di assumere rischi, ed è quindi opportuno che la capogruppo sia in grado di conoscere i rischi che tutti questi altri centri si assumono).
«POCO INCISIVO L'OPERATO DEL COMITATO RISCHI». E si legge ancora: «L'azione dei comitati interni è incerta, poco incisivo l'operato del comitato rischi, le decisioni prese nei comitati finanza e di stress non vengono riportate con regolarità al Consiglio» (ovvvero, ognuno assume i propri rischi e il Consiglio non sa niente).
«La struttura commerciale si raccorda in modo insufficiente con quella che gestisce i rischi finanziari derivanti da prodotti che includono derivati. Poco efficace anche il coordinamento dei vari risk Taking Center, la cui sovrapposizione operativa è stata assecondata assegnando crescenti obiettivi di profitto all'area Tesoreria, Capital Management e Direzione Global Market» (ovvero: i dirigenti di queste aree si sovrappongono pur di fare profitto senza monitorare i rischi). In conclusione: «L'orientamento del gruppo verso l'assunzione dei rischi escluso dal computo dei requisiti prudenziali non si è accompagnato al rafforzamento, anche in termini di risorse addette, dei relativi presidi di riscontro».
PREOCCUPAZIONE PER LE CONTROLLATE ESTERE. Bankitalia ha scritto poi della mancanza di competenza nella capacità di gestire i rischi assunti: «Il Risk management non riscontra le valorizzazioni dei fondi hedge e di private equity, né le posizioni detenute da numerose controllate estere».
Le stesse controllate estere che fecero le contestate operazioni Alexandria e Santorini, di cui Palazzo Koch ancora oggi si discolpa di ogni presunta responsabilità.
Ma la relazione della Vigilanza di Bankitalia che nel 2010 è chiara e cita proprio questi due casi: «Alcuni investimenti a lungo termine presentano profili di rischio non adeguatamente controllati né riferiti dall'esecutivo all'organo amministrativo. In particolare si sono determinati consistenti assorbimenti di liquidità (oltre 1,8 miliardi) riferiti a due operazioni, del complessivo importo nominale di 5 miliardi di euro, stipulate con Nomura e Deutsche Bank Londra».
Non resta che comprendere, quinid, perché, se Palazzo Koch sapeva non ha parlato. E continua a trincerarsi nel silenzio ancora oggi.

Mps, oggi l'assemblea.Monti,evitare caos Grillo, Mps peggio di Parmalat, Pd dovra' risponderne


Mps, oggi l'assemblea.Monti,evitare caos

Grillo, Mps peggio di Parmalat, Pd dovra' risponderne



(ANSA) - ROMA, 25 GEN - A Siena oggi è il giorno dell'assemblea degli azionisti del Monte dei Paschi, mentre lo scandalo-derivati entra pesantemente nella campagna elettorale e scuote i vertici del Paese. Monti, da Davos, invita a "sottrarre Mps dalla confusione che è stata creata per evidenti ragioni".

Ma gli accusatori non si placano. "Peggio dalla Parmalat, il Pd dovrà risponderne", ha detto ieri sera Beppe Grillo, che sarà oggi all' assemblea.

P.s. Ma monti lo sa che con l'imu che abbiamo pagato il caos lo ha creato ai  normali cittadini ??

Se Mps fosse stata un artigiano


Se Mps fosse stata un artigiano





Ecco se la Bankitalia avesse controllato il Monte dei paschi di Siena come Guardia di Finanza, Asl e forestali controllano le piccole imprese italiane, la banca sarebbe fallita da un secolo. Bilanci, revisori, sindaci e controcavoli e poi si scopre che hanno fatto un buco da 750 milioni per un derivato nascosto in una cassaforte, che per sei mesi non è stata aperta da nessuno. Maddai.
La questione Mussari è ormai conosciuta. L’avvocato, militante del Pci, ex presidente della Fondazione proprietaria del monte dei Paschi di Siena poi finito direttamente nella banca, si è dimesso dalla Confindustria del Credito, l’Abi. A causa di alcune pesanti ombre che hanno riguardato la sua gestione della banca e in particolare per alcuni derivati che avrebbe stipulato a copertura di perdite e che non sarebbero stati adeguatamente comunicati al consiglio di amministrazione.
Con le sue dimissioni si rischia però di ridurre una lunga catena di pessime pratiche consociative tra banche e politica alla sola questione Mussari. Vorremmo dimostrare al contrario come Mussari venga eletto nel 2010 e riconfermato l’estate scorsa alla guida dei banchieri italiani proprio perché ne è il rappresentante più fedele.
Vediamo perché.
1. Mussari non si è autonominato presidente dei banchieri italiani, ma liberamente eletto e confermato dai suoi simili. Simili che ben conoscevano le condizioni del’Mps. E cioè un istituto di credito glorioso, ma che si era appena comprato per l’astronomica cifra di 9 miliardi la banca Antonveneta che produceva utili sui 300 milioni. E che solo pochi mesi prima dell’acquisto da parte dei senesi era passata di mano per 6,7 miliardi. Un acquisto che quando Mussari fu nominato presidente dell’Abi era chiaro a tutti quanto fosse stato fallimentare. Nel piano industriale presentato all’indomani dell’acquisto di Antonveneta si prevedevano utili per 1 miliardo di euro. L’anno scorso la banca ne ha persi quattro. La gran parte dei banchieri, che godono dello straordinario privilegio di spendere cifre favolose e attribuirsi remunerazioni generose con soldi non loro, sono nelle condizioni di Mussari. Ma possibile che non girasse qualche manager bancario più avveduto? E poi si parla di impresentabili in politica.
2. I banchieri erano ben consapevoli di eleggere a loro rappresentante il capo di una banca controllata a maggioranza assoluta, caso unico in Italia, da una fondazione bancaria. Ma sarebbe meglio dire da un ente locale e dunque dai partiti, o meglio ancora dagli ex comunisti. Ma qua il tema non è politico, è fattuale. Quella fondazione, come tutti sapevano, si indebitò per non cedere la maggioranza della banca, all’indomani dell’acquisizione dell’Antonveneta. Una cosa da pazzi. Che intorno a Siena, Fondazione e banca ci fosse il peggior grumo di clientele banco-politiche era ed è chiaro a tutti i banchieri che sappiano leggere e scrivere. Dunque nominare a loro rappresentante il terminale di quel pasticcio localistico è derivato da una sola presunzione: l’intoccabilità.
3. Nella scelta della classe dirigente dei Paesi occidentali esiste una conclamata accondiscendenza verso chi si è formato in banca. Una specie di sindrome di Stoccolma. Si scusano a Profumo (che ha sostituito proprio Mussari al Mps) e Passera ( che è diventato ministro dello Sviluppo) ipotesi giudiziarie di frode fiscale milionaria (circa 250 milioni per banca) sulle quali l’ultimo dei politici verrebbe inchiodato. Sulla base delle semplici ipotesi accusatorie (tutte da dimostrare) sono ben più gravi quelle di Profumo&Passera rispetto a quelle di un Papa o Brembilla, appena fatti fuori dalle liste di Pdl e Pd. Ha ragione De Soto: il rapporto tra banche e governi è marcio e colluso (dal punto di vista del mercato) almeno da quando i principi rinascimentali hanno avuto bisogno dei quattrini dei depositi per finanziare le guerre.
4. Non pensate che la cosa riguardi solo l’Italia. Hsbc ha trasportato 7 miliardi di narcodollari in contanti dal Messico agli Stati uniti e si è beccata una multa da 4 miliardi. Le autorità europee hanno messo sotto indagine una dozzina di banche che hanno manipolato i tassi di interesse interbancari con cui si calcolano le rate dei nostri mutui. E nessuno è finito in galera. Quando fecero gli sconquassi dei subprime si disse «too big to fail». Oggi i banchieri sono «too big to jail»: troppo grossi per finire in galera.
5. Se un banchiere stipula un derivato per occultare le perdite del suo conto economico, si dimette dall’Abi e subisce un processo. Ma il suo azionista (fondazione e democratici di Siena) può dirsi indignato e gettare la croce sul manager supposto infedele. Se a farlo è un imprenditore sono guai solo suoi.
Ps: il derivato stipulato da Mps per celare le perdite e che vale centinaia di milioni di euro, secondo la Tobin Tax pro banche appena introdotta da Monti avrebbe subìto oggi una ritenuta fiscale di 100 euro.

Presidente ora basta, tutela il popolo ed inizia a bacchettare i boiardi

SCANDALO MPS: IL COLLE CON BANKITALIA, GRILLI RIFERIRA' ALLE CAMERE

Vittorio Grilli e Ignazio Visco
Napolitano: questione grave . Tensione sui controlli. Via Nazionale: nessun contrasto con Tesoro. Anche Via XXSettembre esclude divergenze. Bersani a Maroni: ricordi Credit Nord. D'Alema: sindaco di Siena non è il Pd. Fini: governo riferisca. Domani Grillo all'Assemblea degli azionisti. Alfano: in Pd non facciano marziani, governo riferisca. Berlusconi: banca cui voglio bene, mi concesse mutui. Codacons e Adusbef: pronti esposti