martedì 20 novembre 2012

Viva la Chiesa,Arrestato cappellano carcere San Vittore


Arrestato cappellano carcere San Vittore

Accusato di violenza sessuale su sei detenuti e concussione



MILANO, 20 NOV - Don Alberto Barin, cappellano del carcere milanese di San Vittore, e' stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su sei detenuti e per concussione. In un comunicato il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati ha spiegato che l'arresto e' avvenuto oggi pomeriggio in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano, per opera della pg della IV sezione della Squadra Mobile e della Polizia Penitenziaria di Milano.


Befera: 'Un milione con redditi zero, ma spende'

On line Redditest, 20% non coerente con spese



ROMA  - Da questa mattina il Redditest è online, tutti i contribuenti potranno così verificare la compatibilità fra reddito familiare e spese sostenute scaricando l'apposito software dal sito dell'Agenzia delle Entrate.

Da una simulazione dell'Agenzia delle Entrate sull'intera platea delle famiglie emerge come oltre 4,3 milioni, circa il 20%, risulta non coerente nel confronto tra le spese sostenute nell'anno e i redditi dichiarati. L'Agenzia delle Entrate precisa che "la non coerenza non è automaticamente rappresentativa di un'evasione".

"Il nuovo redditometro è già pronto, e siamo in fase di approvazione del relativo decreto ministeriale e quindi sicuramente a gennaio sarà utilizzabile". E' quanto ha affermato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel giorno di presentazione del redditest. "Noi lo adopereremo - ha sottolineato - con la massima cautela e soltanto per differenze eclatanti" tra le spese e i redditi dichiarati.

Da una simulazione sull'intera platea delle famiglie risulta che 4,3 milioni di nuclei, circa uno su cinque, sostengono spese non coerenti con i redditi e, "intorno a un milione" a fronte di esborsi rilevanti e ricorrenti denunciano redditi "vicini allo zero", afferma Befera.

Secondo la simulazione tra le diverse categorie di reddito il tasso di irregolarità è maggiore nel reddito di impresa e nel reddito da lavoro autonomo. Dalla statistica, effettuata in vista dell'arrivo del nuovo redditometro, sono anche emersi fenomeni riconducibili a locazioni omesse o parzialmente dichiarate, nonché a redditi in nero di lavoratori dipendenti.

Sisma sul Pollino, quattro scosse nella notte


Sisma sul Pollino, quattro scosse nella notte

La più forte è di magnitudo 2,4 a 6,4 km di profondità.


Scossa sul massiccio del Pollino.

Trema ancora il Pollino. Sono in tutto quattro le scosse registrate nella nottata del 20 novembre sul Pollino dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La prima a mezzanotte e 17 di magnitudo 2,4 a 6,4 km di profondità; la seconda alle 2,55, magnitudo 2,1 a 7,4 km; la terza alle 3,29, magnitudo 2,3 a 8,9 km; la quarta alle 4,41, magnitudo 2,2 a 6,9 km di profondità.
Le ultime scosse si sono sentite il 19 novembre. Lo sciame sismico è in corso da oltre due anni. Appena pochi giorni fa (il 9 novembre) il Cdm ha dichiarato lo stato di emergenza per i Comuni nel territorio.

Napolitano: «La difesa dei minori è prioritaria»,


Napolitano: «La difesa dei minori è prioritaria»

Il Colle: «Fermare abusi, in tempi di crisi bambini sono più esposti».


Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione dell'incontro di martedì 20 novembre su 'I diritti dei bambini al tempo della crisi', promosso per la Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ha inviato al presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, Alessandra Mussolini, il seguente messaggio: «La difesa dei minori costituisce un impegno prioritario per le forze politiche e sociali del nostro Paese, soprattutto nell'attuale periodo di recessione economica che li vede maggiormente esposti all'abbandono, alla povertà e al rischio di esclusione sociale».
«LA SCUOLA, UN RUOLO CENTRALE». Il capo dello Stato ha poi proseguito: «Si deve compiere ogni sforzo perché non venga meno la tutela delle famiglie più vulnerabili e venga sostenuto il ruolo centrale della scuola e dei servizi per l'infanzia, affinché siano in grado di fronteggiare con sempre maggiore efficacia tutte le situazioni di difficoltà ed emarginazione».
Napolitano ha così concluso: «Difendere i diritti dei bambini, contrastare abusi, prevaricazioni e condizioni di sfruttamento che ne violano l'integrità e ne compromettono la formazione e la piena realizzazione, significa non solo riconoscere anche ai più piccoli cittadini la loro dignità di persone ma anche salvaguardare il futuro civile del nostro Paese».

Fisco, Svizzera-Italia: «Intesa entro fine 2012»


Fisco, Svizzera-Italia: «Intesa entro fine 2012»

L'ambasciatore Knapp: «Accordo entro dicembre». Resta l'anonimato, ma aliquote al 35% per la sanatoria.

Vittorio Grilli, ministro dell'Economia.

A testimoniarlo sono le parole dell'ambasciatore Oscar Knapp, responsabile divisione Mercati della segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali: «Siamo fiduciosi di trovare un accordo entro il 21 dicembre», ha detto.
L'eventuale intesa dovrebbe poi essere sottoposta ai governi e ai parlamenti per la ratifica. Gli incontri a livello tecnico si sono intensificati a partire dall'estate e hanno cadenza quindicinale e in alcuni casi addirittura settimanale.
RESTA L'ANONIMATO. L'accordo che si sta studiando tra Svizzera e Italia segue il modello di quelli già raggiunti tra il governo di Berna e la Germania, l'Austria e l'Inghilterra. Secondo queste intese, i capitali in Svizzera vengono tassati con un'aliquota vicino a quella dei Paesi di provenienza ma i clienti mantengono l'anonimato.
CONDONO TOMBALE.  L'accordo Svizzera-Italia dovrebbe costituire una sorta di sanatoria per chi non ha usufruito dei precedenti scudi fiscali concessi dal governo italiano. Secondo Fabrizio Vedana, vicedirettore dell'Unione fiduciaria, la differenza con i precedenti scudi sta tutta nell'aliquota. Con il nuovo accordo le attività finanziarie potrebbero essere sanate pagando un'aliquota che dovrebbe attestarsi tra il 30 e il 35%. «Una stangata», ha sottolineato Vedana, «rispetto al 4% pagato mediamente da chi dal 2001 al 2010 ha fatto ricorso agli scudi».

Vola la pressione fiscale: +2,2% in un anno

Nel frattempo, Confesercenti ha stimato per il 2012 un aumento della pressione fiscale, che dovrebbe toccare il 44,7% (+2,2% rispetto al 2011). Così, da un anno all'altro, gli italiani avranno pagato 35 miliardi in più, per effetto delle tre manovre che si sono succedute da metà 2011, con 1.450 euro di aggravio a famiglia. L'Italia è al terzo posto (dopo Danimarca e Svezia) fra i 27 paesi dell'Ue, con un distacco di 5 punti rispetto alla pressione fiscale media.
Guardando al lungo periodo, Confesercenti ha calcolato aumenti netti d'imposta fra il 2001 e il 2012 di oltre 103 miliardi.

AUMENTI PER 9 MILIARDI L'ANNO. In media, quasi 9 miliardi in più per ciascuno dei 12 anni trascorsi dall'inizio del terzo millennio.

Un risultato «che spiega altri due fenomeni: un aumento di 204 miliardi del gettito complessivo registrato nello stesso periodo, dai 495 del 2000 ai 699 attesi per il 2012 (le maggiori entrate dovute alle manovre, dunque, rappresentano oltre la metà dell'aumento complessivo); un aumento della pressione fiscale di 3,4 punti (dal 41,3% del 2000 al 44,7% del 2012), che porta a quasi 5 punti il divario rispetto al resto d'Europa».


Moody's colpisce Parigi! Adesso Berlino??




Parigi, 20 novembre 2012 - L’agenzia di rating Moddy’s ha annunciato di aver tagliato il rating della Francia portandolo a 'AA1' dalla precedente tripla 'A'. Lo ha reso noto l’agenzia in una nota in un cui spiega di aver anche mantenuto sul Paese l’Outlook negativo.
Nella nota Moody’s spiega che la decisione è stata presa per l’incertezza dello scenario finanziario del Paese come risultato del "deterioramento delle prospettive economiche". D’altra parte, ha aggiunto l’agenzia Usa, il mantenimento dell’outlook negativo riflette le sfide strutturali del Paese a fronte di "una sostenuta perdita di competività".
Immediato il commento del ministro delle Finanze, Pierre Moscovici, secondo cui la decisione di Moody’s rappresenta "una sanzione alla gestione del passato" che incita l’attuale governo "a mettere in opera rapidamente le riforme". Anche perché Moody's riconosce al governo di Parigi "un forte impegno sulle riforme strutturali e sul consolidamento delle finanze pubbliche", sebbene "le misure a favore delle imprese annunciate a novembre, da sole, non hanno l'ampiezza sufficiente per ristabilire la competitività del Paese".
Moscovici cita quindi ''tre punti fondamentali'': ''ottenere la stabilità della zona euro'', attuare il ''patto di competitività'', presentato a inizio novembre dal governo socialista del presidente François Hollande, e condurre in porto ''la trattativa sul mercato del lavoro''. Per lui, per sfuggire al downgrade, ci sarebbe voluta ''un'inversione'' dei dati sul debito pubblico. Ma questo, ha osservato, ''era impossibile''.