martedì 6 novembre 2012

Vergogna Moretti,Odissea su treno Genova-Roma, arrivato dopo 13 ore


Odissea su treno Genova-Roma, arrivato dopo 13 ore

Deviato verso Parma per guasto a linea fra Sarzana e Carrara, lungo giro fra Bologna, Firenze e Pisa


Un treno Frecciabianca di Trenitalia

ROMA - E' arrivato intorno alle 4 di stamani alla stazione di Roma Termini il treno Genova-Roma partito ieri alle 15 dal capoluogo ligure e deviato sulla linea per Parma a causa di un guasto alla linea elettrica fra Sarzana e Carrara. 

"Siamo arrivati, dopo 13 ore di viaggio - ha riferito all'ANSA una passeggera, Francesca Taddei, di Roma -. Per fortuna non ci sono stati altri problemi, solo una gran stanchezza". 

L'ODISSEA - Odissea da ieri pomeriggio per centinaia di passeggeri di un treno Frecciabianca di Trenitalia da Genova a Roma, deviato per un guasto sulla linea e arrivato a destinazione dopo 13 ore. Il convoglio doveva partire dal capoluogo ligure alle 14:52 e arrivare nella capitale intorno alle 20:30. A causa di una interruzione alla linea elettrica fra Sarzana e Carrara, per la caduta di un palo, il treno è partito in ritardo ed ha fatto il giro da Parma, Bologna, Firenze e Pisa, con frequenti soste
 

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Battiato assessore alla Cultura l'artista ha detto sì a Crocetta


Battiato assessore alla Cultura
l'artista ha detto sì a Crocetta

Il cantautore e regista: "La parola assessore mi offende, preferisco essere chiamato Franco". E ha sottolineato che rinuncerà allo stipendio. Il neogovernatore: "Dobbiamo costruire una nuova Sicilia ed essere orgogliosi della nostra identità"


Battiato assessore alla Cultura l'artista ha detto sì a Crocetta

Franco Battiato ha accettato la proposta del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e assumerà l’incarico di assessore alla Cultura nella nuova giunta siciliana. A comunicarlo lo stesso cantautore catanese, nel corso di una conferenza stampa. Per Crocetta è questo il primo vero «colpo di mercato», come lui stesso lo ha definito. Battiato sarà assessore ai Beni culturali: «Accetto volentieri, è il momento d’impegnarsi per la mia terra — dice — ma la parola assessore mi offende, preferisco essere chiamato Franco. Io però non posso e non voglio cambiare mestiere. Non faccio politica e non voglio avere a che fare con politici e ho chiesto a Crocetta la libertà di organizzare eventi che mettano in contatto la Sicilia con il resto del mondo»
"Questo è il progetto ambizioso e si può fare anche con pochi soldi - ha aggiunto Battiato - come abbiamo dimostrato in passato. Un'altra cosa che ho chiesto a Rosario - ha concluso - è che non voglio stipendio perché mi rende libero di poter decidere da un momento all'altro di lasciare l'incarico".
Crocetta  è euforico: "Questa Regione si riprenderà, ma per fare questo i siciliani devono trovare il coraggio la forza e l'impegno come sta facendo in questo momento Battiato, che sta mettendo tutto l’amore che ha per la sua terra". Il neopresidente ha citato una poesia di Elsa Morante. "Ho detto a Franco che dobbiamo spenderci di più e amarla di più questa terra. Dobbiamo costruire una nuova Sicilia ed essere orgogliosi della notra identità", ha affermato. l neo governatore, incassato il sì di Battiato, adessolavora a riempire le altre caselle della sua nuova giunta. Ha chiesto un impegno alla moglie del procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, Mariella Fedele, che però ha rifiuto per motivi personali. Tra le personalità siciliane contattate, anche il professore Alfredo Galasso, che si è detto «molto favorevole» a dare una mano d’aiuto al presidente della Regione, ma solo con una consulenza «e a titolo gratuito».

 


Spero che vinca Obama


Voto Elezioni USA 2012- Obama o Romney, chi vincerà?



“Ma guarda un po’! Un’urna per il voto! Mi solleva sempre il cuore vedere quello splendido simbolo del nostro glorioso sistema politico!”
Finalmente chi non ha votato ancora si prepara a farlo. I sondaggisti non sanno più cosa fare per dare l’impressione di essere indispensabili e più informati del grande pubblico. Armeggiano con i numeri (ma i margini rimangono esigui, si può far poco), consultano il tempo (farà bello o pioverà?), emettono previsioni campate prevalentemente in aria, dato che neppure le macchine più sofisticate funzionano sempre come si vuole o si prevede e gli esseri umani si adeguano ancora meno delle macchine alle aspettative di osservatori nervosi.
Sappiamo che l’ansia e la rabbia di vincere sta causando qua e là nei seggi elettorali una lotta sorda e pertinace controllata a malapena dagli ufficiali elettorali e dagli osservatori dei due partiti. In una contea dell’Arizona imperversa uno sceriffo alla western, Joe Arpaio, che è diventato famoso per le uscite e le azioni ostili ai latinos numerosissimi in quello Stato. Proprio nel suo distretto degli ufficiali preposti alle votazioni hanno diffuso la bella notizia che si vota in inglese il 6 novembre e in spagnolo l’8. In Ohio e in Colorado si mettono barriere alle votazioni o rifiutando di contare certi tipi di voto o lesinando sul numero di apparecchiature elettorali per i quartieri di etnia mista. I Democratici nel frattempo riprendono una frase di Obama che i Repubblicano hanno subito furiosamente criticato. Dicono infatti ai propri elettori che “votare è la migliore vendetta”.
Detto questo, bisogna anche costatare che nonostante la situazione economica e sociale difficile, nonostante i disastri naturali, nonostante le differenze abissali fra i due candidati alla presidenza e nonostante le profonde divisioni che lacerano il paese, questa è ancora una nazione che mostra qualche fiducia in un sistema democratico zoppicante quanto si vuole. Un ottimista metterebbe l’atteggiamento popolare sul conto della forte tradizione democratica del paese, un pessimista lo attribuirebbe alla remissività di cittadini indifferenti o inconsapevoli. Certo rimangono incomprensibili sia questa ragione che quella.