venerdì 28 dicembre 2012

Parlamentarie Pd, le truppe di Renzi Oltre a Scalfarotto e Gentiloni, nel listino forse Petrini e Baricco. Le sfide locali. Il vademecum del voto.


Parlamentarie Pd, le truppe di Renzi

Oltre a Scalfarotto e Gentiloni, nel listino forse Petrini e Baricco. Le sfide locali. Il vademecum del voto.

Matteo Renzi e il suo braccio destro Roberto Reggi.

Almeno per un po' starà lontano da interviste e telecamere, come annunciato solennemente dopo la sconfitta alle primarie nazionali. Ma Matteo Renzi non ha affatto smesso di far politica. Anzi. In vista delleprimarie per i parlamentari e della compilazione delle liste del Pd che verranno presentate a metà gennaio, il sindaco di Firenze si sta spendendo molto per preparare l'ingresso dei suoi in parlamento.
LA QUOTA BLINDATA. Dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani Renzi ha ottenuto l'ingresso di almeno una ventina di suoi sostenitori nel listino bloccato, tra collaboratori e parlamentari uscenti, e pensa ad altri nomi forti della società civile da proporre per la quota blindata, sui quali però vige il più stretto riserbo.
DA REGGI A DA EMPOLI: I NOMI CERTI. Di certo, a entrare nel 10% non sottoposto al giudizio degli elettori saranno Simona Bonafè, responsabile dell'Organizzazione della squadra del sindaco durante le primarie; Giuliano Da Empoli, ex Italia futura divenuto poi uno dei principali consiglieri politici del rottamatore; Roberto Reggi, responsabile della sua campagna elettorale e - ma è ancora in forse - il costituzionalista Francesco Clementi.
LA RIVINCITA DI PAGANELLI. Della pattuglia di renziani inseriti nel listino faranno parte anche Lino Paganelli, deus ex machina delle feste democratiche - «una vita a organizzare le feste dei Ds ma che mai i Ds hanno portato in parlamento», ironizzano dallo staff del sindaco di Firenze - e l'ambientalista Ermete Realacci, entrambi schierati al fianco del rottamatore nella sfida con Bersani.
IL DILEMMA DI GENTILONI. Posti blindati, con molta probabilità, anche per i renziani Ivan Scalfarotto e Paolo Gentiloni, quest'ultimo però ancora indeciso tra la candidatura a sindaco di Roma e quella al parlamento.
Quanto alla società civile, Renzi, raccontano dal suo entourage, sta riflettendo su alcuni nomi noti da inserire nel listino. Ad Alessandro Baricco è stata chiesta la disponibilità, come pure a Carlìn Petrini e a Oscar Farinetti. Ma per ora nessuno dei tre ha sciolto la riserva.

A Firenze una corsa per tre: Erminni, Nardella, Di Giorgi

Intanto, in tutta Italia, i renziani si apprestano ad affrontare la sfida delle primarie. A cominciare dal profondo Nord, Bergamo, dove si è candidato Giorgio Gori, ex amministratore delegato di Magnolia e consigliere per la comunicazione del sindaco fiorentino.
RICHETTI CANDIDATO A MODENA.L'altro braccio destro di Renzi, Matteo Richetti, fresco di dimissioni dalla presidenza dell'Assemblea regionale dell'Emilia Romagna, gareggia invece a Modena, mentre per un altro renziano doc, il politologo Salvatore Vassallo, deputato uscente, la cui esclusione dal listino bloccato aveva suscitato numerose polemiche, la corsa al parlamento passerà da Bologna.
A Milano i renziani candidati sono Teresa Cadorna, Marco Campione, Gabriele Messina e Augusto Schieppati.
GIACHETTI CONTRO I GIOVANI TURCHI. A Roma città, dovrà vedersela invece con i bersaniani Matteo Orfini e Stefano Fassina, il renziano Roberto Giachetti, deputato uscente, salito all'onore delle cronache non solo per la sua abilità tattica nel maneggiare i regolamenti parlamentari ma anche per essersi battuto fino all'ultimo, sciopero dalla fame incluso, per la riforma della legge elettorale, poi non realizzata.
A Firenze, invece, dove è più probabile il pieno di voti per i sostenitori del sindaco, i candidati renziani sono tre: David Erminni, il vicesindaco Dario Nardella e l'assessore Rosa Maria Di Giorgi. L'altra donna forte dello staff renziano, Maria Elena Boschi, correrà invece ad Arezzo.

Nel Mezzogiorno la sfida di Mazzei e Faraone

A Sud, la partita della rottamazione si gioca soprattutto tra Napoli e Palermo.
L'APPOGGIO DI RANIERI. Nel capoluogo campano, dove il sindaco di Firenze nello scontro con Bersani ha avuto l'appoggio di alcuni esponenti della fondazione Mezzogiorno Europa, come Umberto Ranieri, uomo molto vicino al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a rappresentare i renziani ci sarà il vicepresidente della fondazione, Alfredo Mazzei. Che non ha mai fatto mistero delle sue simpatie per il giovane rottamatore e che oggi è tra i principali animatori del comitato cittadino a sostegno del primo cittadino fiorentino.
D'ANTONI A RISCHIO. In Sicilia, invece, un renziano rischia di far fuori, politicamente s'intende, un big come l'ex segretario della Cisl Sergio D'Antoni. Si tratta di Davide Faraone, che, dopo la sconfitta alle primarie per la scelta del candidato sindaco, ha deciso di puntare sul consenso conquistato sul territorio per giocare la sua nuova partita politica a Palermo. ma questa volta con ambizioni nazionali.


Genova: esplode sigaretta elettronica, 25enne ricoverato in ospedal


Genova: esplode sigaretta elettronica,
25enne ricoverato in ospedale


Dopo il maxi-sequestro di prodotti cinesi fuori 

norma, arrivano i primi incidenti

Stava «caricando» il liquido da vaporizzare nel serbatoio e la sigaretta elettronica gli è scoppiata fra le mani: un venticinquenne genovese L. R. non si è fatto molto male, è stato colpito agli occhi dalla nicotina ed è corso all'ospedale per il forte bruciore. Al pronto soccorso del Galliera è stato medicato e dimesso con una prognosi di dieci giorni per l'infiammazione oculare: la nicotina è un veleno.
MAXI-SEQUESTRO - «Primo caso del genere» dicono i sanitari. E i medici, come i Nas, mettono in guardia sulle sigarette elettroniche «taroccate», quelle prive di autorizzazioni, spesso di fabbricazione cinese come quella che è esplosa mentre L.R. la preparava. A Genova sono stati sequestrati dai Nas in questi giorni più di 3000 kit per sigarette elettroniche fuori norma. Almeno una evidentemente è sfuggita ai controlli ed è arrivata nelle mani dello sfortunato aspirante non-fumatore. Giusto in tempo per esplodere

Vergogna Italia(colpa della lega e dello psiconano)L'Hotel Africa finisce sull'Herald Tribune


L'Hotel Africa finisce sull'Herald Tribune



L'Herald Tribune del 27 dicembre

Chissa' che il 2013 sia l'anno giusto per gli ospiti del famigerato 'Salaam Palace', il palazzone di otto piani alle porte di Roma occupato da oltre 800 profughi fuggiti da guerre e persecuzioni in Sudan, Etiopia, Eritrea e Somalia. Da qualche anno e' questa la loro casa ma al limite dell'umano. Il Viminale ha promesso di avviare un tavolo per trovare una soluzione dopo il reportage dell'International Herald Tribune apparso in prima pagina.
E chissa' che la stampa estera sia piu' fortunata di quella italiana. A luglio anche l'ANSA aveva raccontato e filmato la vita di questi 'detenuti senza sbarre' che affollano l'hotel Africa, come e' stato ribattezzato l'edificio che un tempo era sede della facolta' di Lettere dell'Universita' di Tor Vergata. Alle finestre niente vetri, e niente porte alle stanze dove c'erano brandine sistemate alla meglio. Di bagni uno solo, al secondo piano, mentre i vani per la doccia erano coperti da stracci.
Condizioni denunciate anche al Commissariato per i diritti umani del Consiglio d'Europa che aveva chiesto all'Italia di intervenire. E invece nulla. Da qui l'articolo della versione internazionale dell'Herald Tribune, che denuncia il paradosso per cui l'Italia riconosce senza troppe lungaggini burocratiche il diritto di asilo ai rifugiati che lo chiedono, ma poi li trascura dimenticandoli in strutture come il 'Salaam Palace'. Ieri, in una nota, la replica del ministero dell'interno: "A breve sarà avviato un tavolo per la definizione di un progetto di inclusione sociale, attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni responsabili e del comitato di gestione della comunità dello stabile''. Sperando che sia la volta buona.

Perchè Non votare Monti, Soldi, Imu e affari: ecco perché il Vaticano ha bisogno di Monti


Soldi, Imu e affari: ecco perché il Vaticano ha bisogno di Monti


Soldi, Imu e affari: ecco perché 
il Vaticano ha bisogno di Monti

La benedizione delVaticano a Mario Monti arriva proprio nei giorni in cui i principali quotidiani italiani, dal Corriere della Sera al Sole 24 Ore (di certo non anti-professore), muovono accuse dure all'agenda dell'attuale premier e candidato tale per il 2013. "Troppo stato", attaccano gli influenti economisti Alesina e Giavazzi, aria fritta secondo Zingales che non vede segnali veri di un piano per la crescita. Epperò, l'Osservatore romano è "salito in campo" a fianco di Monti, il cui "impegno è nobile" perché "recupera il senso più alto della politica, che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune". 

Soldi, Imu e affari - Comune o meno, di sicuro il prof il bene della Chiesa lo ha fatto. Sul Giornale Vittorio Feltri apre con gli "spiccioli" del maxi emendamento al ddl stabilità approvato prima di Natale: 17 milioni di euro di aiuti a due istituti assai cari ai porporati, l'ospedale Gaslini di Genova (vicino ad Angelo Bagnasco, 5 milioni) e il Bambin Gesù di Roma (12 milioni, per la gioia di Tarcisio Bertone). In tempi di tagli con la mannaia alla sanità, certi aiuti solidali valgono bene unendorsement così impegnativo. Restano questioni aperte, perché se sull'esenzione dalla temutissima Imu il governo tecnico ha fatto un gran favore al Vaticano, sugli aiuti alle scuole paritarie c'è molto da fare. Negli ultimi 10 mesi, Papa Benedetto XVI ha ricevuto Monti ben 7 volte, un piccolo record segno che il dialogo tra governo italiano e San Pietro non è stato mai così solido. Più per questioni di crisi e congiuntura, forse, che per reale disposizione d'animo, ma in questi casi poco conta. L'importante è che in caso di un bis di Monti, il prof si impegni di più sulle delicate questioni etiche, chiudendo la porta a Nichi Vendola e alle istanze della sinistra.







Caldoro, Sud assente nell'agenda Monti Governatore Campania, vice premier Lega? no, del Mezzogiorno


Caldoro, Sud assente nell'agenda Monti

Governatore Campania, vice premier Lega? no, del Mezzogiorno



(ANSA) - NAPOLI, 28 DIC - ''Nell'interesse del Paese c'e' bisogno di molto piu' Sud, come priorita', volonta' strategica Per esempio nell'Agenda Monti manca totalmente il Sud''. Lo ha detto Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, intervenuto a Omnibus, in onda su La7. Caldoro parla di un ''Sud nuovo, che cambia''. ''E a una domanda sull'ipotesi di vicepresidenza del Consiglio alla Lega, ha risposto con una battuta: ''Piu' che un vicepremier della Lega ci vorrebbe un vicepremier del Sud''. (ANSA).

La Grande compagnia trucca i conti,Unipol: rivede bilanci dopo Consob Perdite 2011 aumentano di 28 milioni, no impatto concambi Fonsai


Unipol: rivede bilanci dopo Consob

Perdite 2011 aumentano di 28 milioni, no impatto concambi Fonsai



(ANSA) - MILANO, 28 DIC - La Consob contesta il bilancio 2011 e la semestrale 2012 di Unipol in quanto ''non conformi'' a tre principi contabili internazionali nella classificazione di parte degli investimenti in titoli strutturati: per effetto delle riclassificazioni, le perdite del bilancio pro-forma 2011 aumentano di 28,2 milioni. Unipol precisa che l'adozione della diversa modalita' di contabilizzazione richiesta dalla Consob non ha ''determinato alcun effetto'' sui concambi per la fusione con Fonsai.

Spread Btp-Bund apre a 321 punti rendimento al 4,53%


Spread Btp-Bund apre a 321 punti

rendimento al 4,53%



(ANSA) - ROMA, 28 DIC - Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco a 10 anni apre invariato rispetto alla chiusura di ieri a 321,7 punti con un rendimento al 4,53%.

Fukushima:8 marinai Usa denunciano Tepco 'Menti' su reale minaccia per salute', chiesto indennizzo


Fukushima:8 marinai Usa denunciano Tepco

'Menti' su reale minaccia per salute', chiesto indennizzo



(ANSA) - ROMA, 28 DIC - Otto marinai americani, che parteciparono ai soccorsi dopo lo tsunami del 2011 in Giappone, hanno citato in giudizio la Tepco, la societa' elettrica che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, per la loro esposizione alle radiazioni. Lo scrive la Bbc online. I marinai accusano la Tepco di aver mentito sulla reale minaccia proveniente dall'impianto danneggiato e chiedono 10 milioni di dollari a testa di indennizzo e un fondo di 100 milioni di dollari per pagare le loro spese mediche.

Fornero oltrre che in india accade anche qui' per il lavoro,Morto imprenditore dato alle fiamme Era ricoverato da due giorni all'ospedale di Brindisi


Morto imprenditore dato alle fiamme

Era ricoverato da due giorni all'ospedale di Brindisi



(ANSA) - BRINDISI, 28 DIC - E' morto nell'ospedale 'Perrino' di Brindisi dove era stato ricoverato in condizioni disperate l'imprenditore 51enne a cui persone non ancora identificate avevano dato fuoco nelle campagne del Brindisino due notti fa.


Damiano De Fazio, proprietario di una piccola azienda agricola a Brindisi, era stato ricoverato con ustioni sul 95% del corpo dopo essere stato soccorso, nella notte di Natale, ancora avvolto dalle fiamme, da una guardia giurata che lo aveva trovato nelle campagne di Mesagne.