lunedì 7 gennaio 2013

Donna colpita da febbre da virus H1n1


Donna colpita da febbre da virus H1n1

Ora è in rianimazione già in coma a seguito di crisi respiratoria. Il direttore sanitario: nessun pericolo focolai


NAPOLI - Rispunta il virus H1n1 in Campania anche se, avvertono i medici, non ci sono pericoli di focolai come nel 2010 quando la regione fu tra le più colpite d'Italia per l'influenza A. Una donna di 59 anni è stata ricoverata nella Rianimazione dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli) già in coma a seguito di una grave crisi respiratoria. Le indagini, conferma la direzione sanitaria, hanno rivelato che si tratta di un'influenza causata dal virus H1N1 (da cui l'influenza A, la cosiddetta «suina»).
CARDIOPATICA - La donna, di Torre Annunziata, è cardiopatica e trapiantata renale. Come riferisce l'Ansa, è attualmente legata alla respirazione artificiale, per consentirle una ripresa clinica che al momento appare disperata.
DIRETTORE SANITARIO - Il suo ricovero risale allo scorso 4 gennaio scorso. «L'H1N1 è una forma influenzale che in questo momento non è epidemica - rassicura il direttore sanitario dell'ospedale San Leonardo, Ugo Esposito - la signora ricoverata nella nostra struttura ha problemi di salute di varia natura: ha subito un trapianto in passato ed è cardiopatica, pertanto ha una risposta immunitaria che l'ha resa debole rispetto al virus. So che le condizioni, per quanto concerne l'aspetto respiratorio, stanno migliorando, anche se i suoi organi che hanno subito un danno pregresso destano preoccupazione».
ORIGINE DEL FOCOLAIO - La direzione sanitaria del San Leonardo ha attivato le procedure di denuncia obbligatoria presso le istituzioni preposte per risalire all'eventuale origine del focolaio. «Ma sulla base della mia esperienza - ribadisce Esposito - ritengo che non vi siano focolai epidemici di H1N1».

Fisco:+13,8 mld entrate,anche grazie Imu +3,8% in 11 mesi. L'Imposta sul valore aggiunto perde 1,8%


Fisco:+13,8 mld entrate,anche grazie Imu

+3,8% in 11 mesi. L'Imposta sul valore aggiunto perde 1,8%



(ANSA) - ROMA, 7 GEN - Le entrate fiscali nei primi undici mesi 2012 si sono attestate a quota 378,189 miliardi di euro, in crescita di 13,8 miliardi (+3,8%). Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia cita espressamente l'Imu tra le imposte che, introdotte con le misure correttive nel 2011, hanno consentito di far fronte al deterioramento del ciclo economico. Le difficolta' della crisi emergono dall'Iva: in 11 mesi e' calata dell'1,8%, una perdita di incassi pari a 1.818 milioni di euro.

p.s.Ma bisogna essere professori per capire che l'iva è calata per colpa di monti??l'iva è la tassa della povera gente che ormai non riesce nemmeno a mangiare,non per questo si chiama "imposta sul valore aggiunto" se sono bloccate le vendite di cosa stiamo parlando??se la perdita dell'imposta è di € 1.818 milioni di euro non si è venduto  merce per circa 230.000,00 milioni di euro...bravi professori  l crescita la vederemo ne 2016!!

Google, stop alle notifiche della censura cinese


Google, stop alle notifiche della censura cinese


BigG ha sospeso una feature che permetteva agli utenti asiatici di conoscere le varie query di ricerca bloccate sul suo motore. Addotte necessità tecniche
Roma - Confermate dal gigante Google, le indiscrezioni sul blog GreatFire.org - una delle varie organizzazioni a monitorare la censura cinese su Internet - hanno svelato nuovi retroscena nel delicato rapporto tra il governo di Pechino e l'azienda di Mountain View. Agli inizi dello scorso dicembre, BigG ha disabilitato una specifica feature che permetteva agli utenti asiatici di conoscere tutte le parole chiave oscurate sul suo motore di ricerca.

Nessuna spiegazione ufficiale da parte del motore di ricerca californiano, che si è limitato a confermare la rimozione della feature e dunque delle notifiche sulle specifiche query bloccate dal governo cinese. I responsabili di Google avrebbero deciso di sospenderle per motivi legati alla stabilità del servizio di ricerca Web, dal momento che i meccanismi di filtraggio nella Muraglia Digitale impongono un blocco di 90 secondi alla digitazione di una parola censurata.

All'alba del nuovo anno, i controlli di stato sono tornati imponenti contro una serie di account sul popolare social network Sina Weibo, chiusi per la diffusione di contenuti pericolosi per la sicurezza nazionale. Secondo un recente articolo del Washington Post, la nuova ondata censoria avrebbe investito attivisti e giornalisti attivi in Cina. Entro il 2015, la popolazione digitale cinese dovrebbe sfondare il tetto degli 800 milioni di utenti

Fiducia in calo per due terzi dei sindaci.Leggete a che posto sta il sindaco di Foggia??


Gianni Mongelli è il peggior sindaco d’Italia

Gianni Mongelli è il peggior sindaco d’Italia

È stato invece più lungo il calendario dei problemi di Foggia, che si dibatte fra emergenze rifiuti, fallimenti di società partecipate (con tanto di indagini della Procura), un caso Tributitalia in salsa pugliese (in questo caso è la Gema la società che ha raccolto tributi senza versarli al Comune), il tutto condito da ultimo con una polemica sui «premi» ai dirigenti nonostante il blocco degli stipendi pubblici fissato dalle manovre nazionali: un rosario di vicende che schiaccia il sindaco Giovan Battista Mongelli all'ultimo posto della graduatoria. di Gianni Trovati - Il Sole 24 

2 scosse terremoto tra Italia e Francia Di magnitudo 3.5 e 2.1, l'epicentro nelle Alpi Cozie


2 scosse terremoto tra Italia e Francia

Di magnitudo 3.5 e 2.1, l'epicentro nelle Alpi Cozie

2 scosse terremoto tra Italia e Francia

(ANSA) - TORINO, 7 GEN - Due scosse di terremoto sono state registrate nelle ultime ore tra Francia e Italia. L'epicentro, secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e' stato individuato nelle Alpi Cozie.    La prima alle 5.20, di magnitudo 3.5 e con una profondita' di 8,3 chilometri, e' stata avvertita soprattutto in Costa Azzurra e nella piana del Var. La seconda, alle 10.10, ha avuto invece magnitudo 2.1. Nel cuneese, al momento, non ci sono state segnalazioni di dann

E' fallita la Richard Ginori Lavoratori in presidio


E' fallita la Richard Ginori 

Lavoratori in presidio



Richard Ginori, lavoratori in presidio

La Richard Ginori è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze. Lo riferiscono fonti sindacali. La decisione è stata depositata questa mattina dai giudici che hanno deciso di non ammettere l'azienda al concordato preventivo e hanno emesso il decreto di fallimento. 


La storica azienda di porcellane di Sesto Fiorentino è in liquidazione dalla scorsa primavera e il collegio dei liquidatori aveva scelto per la cessione la cordata composta dalle aziende Lenox e Apulum. I lavoratori questa mattina hanno organizzato un presidio davanti al tribunale per attendere la decisione e poi hanno manifestato davanti alla sede del Consiglio regionale. I lavoratori della Ginori, tutti in cassa integrazione, sono oltre 300.


Vendola: 'Ticket Monti-Bersani spaventoso'


Vendola: 'Ticket Monti-Bersani spaventoso' Casini: 'No a governi con gli estremisti'

'Pensavo di non candidarmi, poi ho visto le preoccupazioni in economia italiana e all'estero'



L'ipotesi di un ticket Monti-Bersani é "spaventosa". Lo afferma il leader di Sel Nichi Vendola, che commenta così, lo scenario nel quale si dovesse arrivare a un'intesa fra le forze centriste e il Pd a causa dell'esito incerto del voto. "I progressisti - dice Vendola - si candidano per vincere" e comunque il dibattito sugli scenari post voto e il rischio che il Pd e gli alleati non abbiamo la maggioranza "é comico". L'obiettivo è "salvare l'Italia e Monti e Casini in realtà propongono alla sinistra una resa".
Il movimento guidato da Antonio Ingroia "non nasce nel segno di una rissa a sinistra". Lo sostiene il leader di Sel. "Io non intendo vivere questa campagna elettorale - dice - come una resa dei conti nel ceto politico".
CASINI, CON MONTI PER VINCERE, NO GOVERNI CON ESTREMISTI - "I sondaggi non sono i voti degli italiani" e "noi vogliamo vincere". Lo dice il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini a 'La Telefonata' rispondendo anche alla domanda di Maurizio Belpietro sulle possibili alleanze future e in particolare su quella con il Pd. "Nessun governo che abbia dei populismi o degli estremismi o che sia impregnato delle vecchie ideologie del passato può avere il nostro voto. Noi siamo per una ricetta diversa, quella anticipata in questo anno", risponde Casini. "Noi vogliamo vincere. Se non vinceremo valuteremo le subordinate. Dato che i sondaggi non sono i voti" dice Casini che ricorda: "Chiunque partecipi a una competizione elettorale con la dignità, la forza morale e le aspirazioni nostre non può rispondere a questa domanda, noi vogliamo vincere". Anche "Berlusconi da un mese dice che vince ma lo sanno tutti gli italiani che non ha nessuna possibilità di vincere. Giustamente, però, dal suo punto di vista dice che vuol vincere e noi diciamo la stessa cosa" aggiunge.
CASINI, SU LISTE DECIDE MONTI MA GRUPPI UNICI  - "Noi ci siamo rimessi nelle mani di Monti: è lui che deciderà le liste e, insieme a noi, le persone. E questo ha un senso, perché faremo gruppi parlamentari unici". Casini sottolinea che non c'e' alcuna rivendicazioni di quote: "i giornali sono attenti al gossip ma non alla novità. Noi abbiamo preso l'impegno di fare gruppi parlamentari unici". Casini commenta poi le dichiarazioni di Passera:  "Non mi piace chi sale su un predellino e fonda un partito e non mi sarebbe piaciuto chi, sprezzante di ciò che esiste, imponesse una lista unitaria che si mangiasse storie, persone. Questo avrebbe significato una nuova versione dell' uomo solo al comando. In politica non c'é l'uomo solo al comando che impone: la politica è invece una paziente ricerca di una posizione comune. Dobbiamo riunire uomini e donne in una grande ricostruzione del Paese. Altre impostazioni fanno parte di una cultura che mi è lontana anni luce" dice ancora Casini secondo il quale "Monti ha invece capito che serve prendersi per mano e procedere anche tra esperienze e culture diverse". Ma Passera vi accusa anche di aver fatto una cosa vecchia. "Il meglio è nemico del bene e quello che è stato fatto è rispettoso delle cose e delle persone" risponde Casini.
VENDOLA, SUPER-RICCHI VADANO AL DIAVOLO... - "I super-ricchi devono andare al diavolo, Putin ha le sembianze del diavolo e dunque Depardieu è sulla direzione giusta": ne è convinto il leader di Sel, Nichi Vendola, che così commenta, in un'intervista a Unomattina, la scelta dell'attore francese di cambiare cittadinanza in seguito alla tassazione elevata sui redditi più alti scelta dal governo francese.

Vergogna Bersani!!sei tu che comandi o ancora il baffino??

Elezioni 2013: liste Pd Camera e Senato

Liste Pd Gentile è stata la donna piu' votata in Puglia ed il Capo'(Massimo D'Alema) la fa diventare sesta al Senato??

Vergogna Bersani!!sei tu che comandi o ancora il baffino??



Elena Gentile

Elezioni 2013: liste Pd Camera e Senato
Comincia a definirsi lo scacchiere pugliese delle candidature in seno al Pd ed alla coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio. E la calza della befana porta diverse sorprese. Non tutte dolci. Qualcuna decisamente amara per gli interessati.
In Capitanata in particolare, territorio al quale, a conti fatti, dovrebbero spettare 3 seggi, due alla Camera, uno al Senato. Ma, si sa, le elezioni sono sempre una roulette russa ed il centrosinistra è maestro nel "perdersi per strada" da superfavorito.
Accade cosi che le decisioni assunte ieri dalla direzione regionale, confluite nella proposta già inviata a Roma, se da un lato blindano la candidatura del deputato uscente Michele Bordo, piazzato in un comodissimo secondo posto nella lista per la Camera, direttamente alle spalle dell'intellettuale voluto da Blasi, Massimo Cassano (che guiderà quasi certamente la lista per Montecitorio), dall'altro fanno scivolare la senatrice uscente Colomba Mongiello giù al 13esimo posto.
Un posizionamento che rende sì il suo seggio altamente probabile, ma certamente non blindato come quello del collega sipontino. Chi invece non esulterà in queste ore è l'assessore regionale "in deroga" Elena Gentile: Lady Preferenze (alle primarie ha ottenuto il risultato più alto rispetto a qualunque altra donna pugliese) correrà per il Senato e il suo nome scivola giù al sesto posto.
Certo, attorno alla composizione delle liste e sulla distribuzione degli aspiranti parlamentari tra Camera e Senato c'è un ragionamento tutto politico, del quale neanche Blasi ha fatto mistero: gli assessori uscenti, in grado di convogliare voti sul territorio, era stato spiegato, sarebbero certamente confluiti nella lista per Palazzo Madama dove più basse e più vincolate ai risultati locali sono le chances di vincere al Senato.
Ecco perché la necessità di impegnarli laddove c'e' la necessità di racimolare più voti possibile. Ed ecco perché il 7 posto alla Gentile (inizialmente si parlava della 4) può risultare per Lady Preferenze una polpetta avvelenata affibbiatagli dal sul partito: della serie, se vuoi essere eletta, dovrai triplicare gli sforzi.
C'e' da dire che il sigillo definitivo verrà impresso soltanto martedì 8 gennaio da Roma, dove si deciderà se rimescolare le carte o dare il via libera alla griglia regionale. Il braccio di ferro in queste ore sui posizionamenti del listino bloccato è forte. Roma vorrebbe sceglierne 6 più i due capilista, 8 in tutto. Bari ne vorrebbe concedere solo 6. Il punto di incontro potrebbe essere rappresentato dalla candidatura di Anna Finocchiaro (che pure ha vinto le primarie a Taranto) a capolista per il Senato, liberando una casella.
Elezioni 2013: liste Pd Camera e Senato
Secondo la proposta regionale, i garantiti alla Camera, invece, sarebbero in prima e terza posizione. Secondo Bordo, quarta la ventiseienne Ventricelli, vincitrice assoluta in quel di Bari. Intanto il leader maximo pare si stia muovendo per portare in posizione utile alla Camera la foggiana Giovanna Zezza, molto vicina a lui dai tempi del dramma di Viale Giotto. Il che metterebbe fuori concorso Colomba Mongiello. Si vedrà. Ancora 48 ore ed il quadro sarà certamente più chiaro. E con esso alchimie e presunti, o reali, tradimenti. Ai quali già si grida.
Potrebbe interessarti:http://www.foggiatoday.it/politica/liste-pd-camera-senato-elezioni-2013.html
Leggi le altre notizie su:http://www.foggiatoday.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/FoggiaToday



Potrebbe interessarti:http://www.foggiatoday.it/politica/liste-pd-camera-senato-elezioni-2013.html
Leggi le altre notizie su:http://www.foggiatoday.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/FoggiaToday


Potrebbe interessarti:http://www.foggiatoday.it/politica/liste-pd-camera-senato-elezioni-2013.html
Leggi le altre notizie su:http://www.foggiatoday.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/FoggiaToday

Ingroia, flirt grillino Beppe dice no? Il pm corteggia i dissidenti del M5s Favia e Salsi.


Ingroia, flirt grillino

Beppe dice no? Il pm corteggia i dissidenti del M5s Favia e Salsi.

Giovanni Favia e Federica Salsi.

Senza Grillo, ma con qualche (ex) grillino.
Non avrà l'appoggio del comico-blogger, e così Antonio Ingroia si è messo a corteggiare i fuoriusciti dal Movimento 5 stelle.
A partire da Giovanni Favia, il dissidente più famoso, che il pm di Palermo vorrebbe convincere a guidare la sua lista Rivoluzione civile in Emilia Romagna. Grillini colorati di arancione.
PURE TAVOLAZZI E SALSI. Nel mirino ci sarebbero anche Valentino Tavolazzi e la consigliera comunale Federica Salsi.
Anche perché con Beppe in persona il feeling in vista delle elezioni politiche del 2013 non è mai nato: «Ingroia ha detto che la sua porta per il M5s è aperta? Lo ringrazio, ma, per favore, la richiuda pure», aveva detto Grillo senza tanti giri di parole.
L'idea di Ingroia è Favia capolista alla Camera.
GLI INTERESSATI SMENTISCONO. Per ora il diretto interessato ha glissato sulle offerte ricevute: «Non sto facendo passi personali, sono in stretto contatto con tutte le persone scontente del Movimento 5 stelle, sto lavorando solo con loro», ha detto Favia.
Lo staff di Ingroia «non smentisce e non conferma» la trattativa.
Anche Federica Salsi ha però preso le distanze: «Non mi candido da nessuna parte. A differenza di Grillo, per me la parola data ha un valore», ha scritto su Facebook.
DI PIETRO: «NON NE SO NULLA». E Antonio Di Pietro? «Non ne so nulla», ha risposto. «Ho massimo rispetto per il M5s, sia per quelli che lo appoggiano sia per chi ha scelto di dissentire. Ma non mi interessa entrare nei problemi degli altri. Io mi rivolgo a tutti i cittadini, senza chiedere se hanno votato questo o quel partito, ai cittadini stanchi di essere presi in giro, per costruire un'alternativa di governo a quella delle destre».
Una retromarcia dovuta, anche per non far imbestialire una sua fedelissima come la deputata Silvana Mura, da sempre braccio destro in Emilia dell'ex pm fondatore dell'Italia dei valori.
Proprio lei, secondo rumor, rivendica per sé il primo posto in lista per la corsa a Montecitorio.




Alitalia, Air France ci riprova


Alitalia, Air France ci riprova

Parigi punta alla fusione. Lazard offre ai privati il 20% in più del 2008.La compagnia al contrattacco.




Air France

 ci riprova. E si avvicina sempre di più alla fusione con Alitalia, che potrebbe avversarsi addirittura entro l’estate.
Sembra che al progetto stia già lavorando la banca d’affari Lazard, storico consulente del gruppo transalpino.
LE MIRE DEI FRANCESI. I francesi, cui fa capo il 25% di Alitalia, avevano già tentato l'operazione nel 2008, sfumata poi per la dura opposizione dei sindacati e le resistenze del governo Berlusconi.
A partire dal 12 gennaio, la cordata guidata da Intesa Sanpaolo potrà infatti cominciare a vendere sul mercato le proprie quote, che però sono soggette a un diritto di prelazione proprio dei soci. E secondo indiscrezioni raccolte dal Messaggero, Air France non avrebbe nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire l'obiettivo per la seconda volta.
PRESSING DEI SOCI. Per la cessione serve l’ok del consiglio d'amministrazione ma il pressing tra i soci tricolore, che all’epoca sborsarono poco più di 1 miliardo per salvare la compagnia di bandiera, si fa sempre più serrato.
Soprattutto perché i vari componenti della cordata (dai Riva ad Equinox, dal gruppo Solido ad Atlantia, da Unipol fino alla stessa Intesa, da Immse al gruppo tessile di Cesare Carbonelli D’Angelo) ora hanno la possibilità di monetizzare così facilmente.
Alcuni di loro avrebbero già affidato a Rothschild il mandato ad esplorare ogni possibile alternativa.
A sua volta, la compagnia guidata da Jean-Cyril Spinetta può approfittare di un momento di forza, grazie alla ristrutturazione ormai alle spalle e una capitalizzazione di Borsa tornata oltre 2 miliardi di euro. 
IL NODO DELLA VALUTAZIONE. Il nodo da sciogliere è ovviamente la valutazione. Air France sarebbe disposta ad offrire un concambio pari a 1,6 che valorizzerebbe il pacchetto di Cai il 20% circa in più rispetto al costo d’acquisto. Una valutazione che non incontra il favore di tutti i soci.
IPOTESI ETHIAD. Ma alla finestra c’è anche Etihad, la compagnia di Abu Dhabi con la quale Alitalia ha già un accordo commerciale e che sarebbe un partner ideale per far diventare Fiumicino un hub per tutta l’Europa. Air France avrebbe già allontanato l’ipotesi impedendo al presidente Roberto Colaninno di trattare con altre compagnie. Ma questo non esclude comunque che gli altri soci tentino di aggirare il blocco, se non altro per provare ad alzare il prezzo, minacciando o semplicemente auspicando le nozze arabe.
Una strada comunque in salita visto che anche Air France ha stretto un’alleanza commerciale con Etihad, per controllare da vicino le mosse della compagnia del Golfo. Il futuro di Alitalia (che in 4 anni ha bruciato 753 milioni), a meno che la politica torni a farsi sentire, sembra quindi già scritto

FINANZA/ Pelanda: 2013, addio ripresa per l'Italia

 2013, addio ripresa per l'Italia

FINANZA/ Pelanda: 2013, addio ripresa per l'Italia


Nel 2013 la crescita del Pil resterà negativa in un intervallo tra -0,7% e -1,2%. La recessione sarà
acuta fino a marzo, per poi attutirsi nella seconda metà dell’anno. Il ritorno alla crescita è
previsto attorno a metà 2014, pur alcune previsioni proiettandolo non prima del 2015. Tale
tendenza è rilevata da una varietà di centri studi, tra cui il Fondo monetario internazionale.
Il mio gruppo di ricerca adotta un metodo che tenta di rispondere alla domanda: a quali
condizioni le previsioni dette sopra potranno migliorare o peggiorare? I risultati delle elezioni
politiche avranno un effetto, ma non tanto determinante, perché l’Italia è totalmente governata
dall’esterno. La politica di bilancio è vincolata all’obbligo di pareggio e alla valutazione del
mercato che rifinanzia l’enorme debito italiano. Il primo vincolo impedisce la spesa pubblica in
deficit e comporta una pressione per tagliarla. Il secondo pone un limite a ulteriori aumenti di
tasse che deprimono la crescita, riducendo il gettito fiscale e quindi impedendo il pareggio di
bilancio.
Pertanto un qualsiasi governo dovrà stare entro un binario. Se non vorrà, l’Italia andrà verso
l’insolvenza. In tal caso un governo d’emergenza dovrà chiedere aiuto al Fondo salva-stati (Esm)
e il trio Ue/Bce/Fmi prenderà il controllo dettagliato della politica economica, tagliando spesa
pubblica, per esempio gli stipendi, per riequilibrare il sistema. Oppure salterà l’euro.
La bassa probabilità di questi due casi estremi, pur non escludibili, rendono più rilevanti le
condizioni che permetteranno all’Italia di aumentare l’export per bilanciare la decrescita del
mercato interno. La svalutazione dell’euro potrebbe ridurre a un minimo la recessione italiana
nel 2013. Ma difficilmente verrà fatta prima delle elezioni tedesche del settembre 2013 perché
l’elettorato teme l’euro debole come fonte di inflazione.
Un rischio di crisi globale è dato dal tipo di soluzione al problema del debito americano. Una
troppo dura manderebbe in recessione l’America e farebbe cadere la domanda mondiale, nonché
l’export italiano. Una troppo morbida farebbe scendere il cambio del dollaro togliendo competitività alle esportazioni in euro.

Probabilmente vi sarà una soluzione bilanciata e ciò aiuterà l’Italia, ma non tantissimo. Resta la
speranza di un miglioramento del credito e delle Borse a seguito della stabilizzazione degli
eurodebiti. Se così, finiremo l’anno con una recessione attorno al -0,5%, ma con una probabilità
di ritorno della crescita già ai primi del 2014. Questo è il caso migliore derivabile dai dati correnti.

Banche, l’Ue vuole prezzi trasparenti


Banche, l’Ue vuole prezzi trasparenti

Dall’Europa è in arrivo una stretta sulla trasparenza allo sportello

Nell’agenda del commissario
al mercato Michel Barnier
anche i tempi di pagamento
MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
Arriva a giorni la direttiva europea sull’universalità dei conti correnti bancari, necessaria visto che 30 milioni di consumatori europei - il 7% del totale - risultano ancora esclusi dai servizi di base. E’ una mossa ambiziosa, accoppiata al progetto di una stretta sui criteri di trasparenza dei prezzi allo sportello e a norme più precise per la portabilità dei rapporti con gli istituiti di credito. La raccomandazione varata nel 2011, basata sull’autoregolamentazione, ha avuto per Bruxelles «effetti contrastanti».  

Nonostante gli appelli, le tariffe sono spesso difficili da comprendere, e cambiare banca continua a essere impresa non elementare. L’universo del credito è uno dei vigilati speciali che la Commissione Ue ha messo nell’agenda per l’anno nuovo.  

Un anno di attesa  
L’Europa sa di avere bisogno di svolte tecniche perché il 2013 sia il tempo del ritorno della crescita. Nessuno lo dice ufficialmente, ma nei corridoi comunitari si confessa che il passo delle decisioni politiche sarà limitato dall’avvicinarsi delle elezioni tedesche d’autunno. Come capitato in dicembre per il rafforzamento (annacquato) dell’Unione economica, Frau Merkel non vuole dibattiti che disturbino la sua campagna elettorale. Così a Bruxelles si pensa a ciò che si può fare davvero, come manutenere il mercato unico in cui 500 milioni di europei devono essere in grado di circolare e fare affari come a casa propria. 
Banche e piazze finanziarie, anzitutto. Mentre i ministri tenteranno di chiudere entro l’anno il capitolo della vigilanza creditizia unica da attribuire alla Bce (dovrebbe partire entro dicembre), il francese che segue il ricco dossier - Michel Barnier - ha compilato l’elenco delle medicine capaci di rendere l’Europa più efficiente, un testo in cui la trasparenza allo sportello è la carta da calare più in fretta, anche perché restano solo 17 mesi di legislatura europea per confezionare le decisioni. Sarà nel primo trimestre, mentre nel secondo arriverà la nuova direttiva sui servizi di pagamento e sulle commissioni multilaterali.  
La Commissione ritiene che i costi per imprese e consumatori siano, in molti casi, «più alti di quanto sarebbe opportuno». In parallelo, Barnier vuole intavolare un provvedimento che faciliti la transizione verso l’amministrazione elettronica, processo che «renda un miglior servizio e a un minor costo» a cittadini: la stima è di poter risparmiare un miliardo di euro l’anno a livello continentale smaterializzando le transazioni e il dialogo fra pubblico e privato.  

I project bond  
Bruxelles cerca di liberare risorse. Lo farà anche con un Libro verde sugli investimenti a lungo termine, in cui misurerà l’impatto dei rafforzati requisiti di capitale sulle banche e cercherà di incoraggiare gli impieghi destinati a finanziare i progetti di infrastruttura. Siamo sulla via dei Project bond, che adesso entrano nella fase pratica coi primi piani sperimentali: L’Ue sborserà nei prossimi mesi 230 milioni che ritiene possano moltiplicarsi sino a portare 4-5 miliardi sul mercato delle infrastrutture per energia, trasporti e Tlc. Detto che in dicembre non si è chiusa la famigerata Crd4 sulla patrimonializzazione delle banche (questione di giorni, pare), si approssima il testo sulla sicurezza dei prodotti contraffatti (alimentari, giocattoli, abiti) che, se non in linea con gli standard, possono rappresentare gravi rischi (responsabilità di Tajani).  

Gli altri interventi  
Seguono il pacchetto per la banda larga (Kroes), quello per il sistema marittimo di trasporti integrati e il piano di azione per i cieli (Kallas). L’Europa cerca il dinamismo col fare rete e ha l’obiettivo di chiudere tutto per giugno 2014. Così da ripartire dall’autunno col nuovo Europarlamento e la nuova Commissione. A recessione archiviata, si spera.  

Auguri,Usa, Hillary Clinton torna al lavoro


Usa, Hillary Clinton torna al lavoro

Hillary Clinton (Xinhua)

Washington - (Adnkronos) - Il segretario di Stato americano è stata dimessa mercoledì scorso dall'ospedale dove era ricoverata a causa di un embolo dovuto a una commozione cerebrale a seguito di una caduta. Domani e mercoledì ha in programma degli incontri alla Casa Bianca. Giovedì incontrerà Karzai

Spread Btp-Bund apre in calo a 272,5 Rendimento al 4,23%


Spread Btp-Bund apre in calo a 272,5

Rendimento al 4,23%



(ANSA) - ROMA, 7 GEN - Apertura in calo per lo spread tra Btp italiani e bund tedeschi: il differenziale e' a quota 272,5% (273 punti la chiusura di venerdi' scorso). Il rendimento del titolo decennale e' al 4,23%.


Taglia gola a nuora, arrestata A Roma, la giovane di 27 anni e' in prognosi riservata


Taglia gola a nuora, arrestata

A Roma, la giovane di 27 anni e' in prognosi riservata



(ANSA) - ROMA, 7 GEN - Ha tagliato la gola alla nuora perche' avrebbe tradito suo figlio, che si trova in carcere. Una donna e' stata arrestata a Roma dalla polizia con l'accusa di tentato omicidio dopo aver colpito con la lama di un taglierino una giovane di 27 anni, ora ricoverata in ospedale in gravi condizioni. L'episodio e' accaduto ieri sera intorno alle 20.40 nella Capitale, in via Naide, zona La Rustica. La giovane e' stata operata d'urgenza al Policlinico Casilino ed e' ora in prognosi riservata.