venerdì 1 febbraio 2013

Mediaset: no all'impedimento per Berlusconi, avvocati via dall'aula



Berlusconi attacca, a Milano processi assurdi Alfano, intervengano Napolitano e il Csm


Gli avvocati Niccolo' Ghedini e Piero Longo

MILANO - I giudici della corte d'appello di Milano hanno respinto l'istanza di rinvio per legittimo impedimento del processo Mediaset avanzata dai difensori di Silvio Berlusconi. Il processo va quindi avanti con la requisitoria. "Questo processo ha una strada segnata che passa attraverso la conferma della decisione del tribunale e riteniamo che questa ordinanza vada al di là della leale collaborazione e impedisca al cittadino Silvio Berlusconi di poter essere al pari con i suoi contendenti". Lo ha detto Niccolò Ghedini in aula criticando la decisione dei giudici di non sospendere il processo Mediaset per legittimo impedimento. Il legale ha chiesto la revoca dell'ordinanza e ha accusato i giudici di "pesanti intromissioni nella campagna elettorale".
La corte d'appello di Milano nel rigettare l'istanza di rinvio avanzata dalla difesa di Silvio Berlusconi ha motivato spiegando che gli impegni indicati oggi dall'ex premier non possono essere considerati "impedimenti assoluti e concreti". Il leader del Pdl nel fare istanza di legittimo impedimento aveva indicato come impegni per questa mattina una riunione con gli europarlamentari e nel pomeriggio la presentazione dei candidati alle politiche della circoscrizione Lazio.
I difensori di Silvio Berlusconi, imputato nel processo Mediaset, dopo la decisione dei giudici di non riconoscere il legittimo impedimento dell'ex premier per oggi e di proseguire con la requisitoria, hanno abbandonato l'aula nominando un sostituto. Per solidarietà con i difensori di Silvio Berlusconi e per protesta contro la decisione della corte d'appello di Milano di negare il legittimo impedimento di Silvio Berlusconi, anche tutti gli altri difensori (oltre a quelli dell'ex premier) degli imputati nel processo Mediaset hanno abbandonato l'aula e nominato un unico sostituto processuale.
Niccolò Ghedini e Piero Longo hanno lasciato l'aula nominando un sostituto in quanto ritengono che i giudici abbiano violato il diritto di difesa. Anche i legali degli altri imputati hanno chiesto alla corte di revocare il suo provvedimento minacciando in caso contrario di abbandonare l' aula. L'avvocato generale, Laura Bertolé Viale, ha chiesto ai giudici di rivedere la loro decisione proprio "per evitare di turbare la serenità del processo".
Per solidarietà con i difensori di Silvio Berlusconi e per protesta contro la decisione della corte d'appello di Milano di negare il legittimo impedimento di Silvio Berlusconi, anche tutti gli altri difensori (oltre a quelli dell'ex premier) degli imputati nel processo Mediaset hanno abbandonato l'aula e nominato un unico sostituto processuale.
Tutti i difensori hanno lasciato l'aula, dopo aver chiesto alla corte d'appello la revoca dell'ordinanza, in quanto hanno ritenuto che siano stati violati i diritti della difesa. I giudici sono in camera di consiglio per decidere se andare avanti con il processo oppure fermarlo.
Silvio Berlusconi, attraverso i suoi legali, ha presentato un'istanza di legittimo impedimento per l'udienza di lunedi' prossimo per il processo sul caso Ruby, quando 'da programma' e' previsto la testimonianza del pm minorile Annamaria Fiorillo. L'impedimento per il processo Ruby riguarda due riunioni per la campagna elettorale.
La decisione dei giudici di Milano di negare il legittimo impedimento a Berlusconi "é scandalosa" perché mira a "bloccare" la campagna elettorale; per questo é necessario un intervento del Csm e del presidente Napolitano. Lo ha detto Angelino Alfano nel corso di una conferenza stampa nella sede del Pdl.
"A Milano ci sono processi assurdi contro di me, e vengono spesi tanti soldi per cose risibili". Lo ha detto Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa nella sede del Pdl

MPS/BANCA D'ITALIA.Pm Trani sequestra 358 mila euro Dopo denuncia imprenditore che aveva sottoscritto contratti swap


Pm Trani sequestra 358 mila euro

Dopo denuncia imprenditore che aveva sottoscritto contratti swap





TRANI - Su disposizione della magistratura di Trani, la Guardia di finanza ha sequestrato 358.157,83 euro presso la filiale di Corato (Bat) del Monte dei Paschi di Siena, nell'ambito dell'attività di contrasto agli illeciti in materia di strumenti finanziari derivati del tipo 'interest rate swap' sottoscritti da imprese private operanti nella provincia.
Il sequestro preventivo è stato disposto dopo la denuncia presentata dal titolare di un'impresa di Corato che si era visto addebitare circa 415.000 euro per perdite subite dopo la sottoscrizione di un contratto derivato 'interest rate swap' su un valore di circa 4.500.000 di euro proposto dalla banca a copertura di un finanziamento richiesto dalla società, in realtà mai concesso. Oltre agli addebiti, la società ha subito - secondo le indagini - anche la segnalazione a sofferenza per 415.000 euro alla centrale rischi della Banca d'Italia, provocando, in questo modo, la difficoltà nell'accesso al credito che accusa ancora oggi.
Il sequestro - spiega la Gdf in una nota - rappresenta l'ulteriore ingiusto profitto acquisito dall'istituto di credito per effetto della stipula dei contratti derivati, e si ricollega all'operazione del gennaio 2012 in cui si era proceduto al sequestro della somma di circa 56.000 euro, sempre a carico della stessa banca la quale, non ottemperando alle prescrizioni del gip, ha continuato ad addebitare sul conto del cliente le minusvalenze derivanti dal prodotto finanziario. Nel gennaio 2012 la Gdf, nell'ambito di indagini delegate dalla Procura di Trani nei confronti del Banco di Napoli (gruppo Intesa San Paolo) e di Monte dei Paschi di Siena, aveva proceduto al sequestro preventivo di contratti 'interest rate swaps' per oltre 220 milioni di euro e la somma complessiva di circa 10 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro equivalenti all'ingiusto profitto sinora percepito dagli istituti di credito e circa 6 milioni di euro relativi ai prevedibili futuri flussi derivanti dai contratti in corso.
La Procura di Trani ha abche in corso "accertamenti per verificare l'operato di alcuni ispettori della Banca d'Italia che nel corso dell'attività di controllo avrebbero omesso di sanzionare le condotte" di Mps e Banco di Napoli "in danno della clientela". Il riferimento è all'inchiesta condotta su Mps e Banco di Napoli.
Per Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, è tutto "sotto controllo". "Valutiamo tutto: la Fondazione si é data la linea del silenzio e proseguirà in questa strada a tutela del titolo, della banca e del patrimonio". "Il silenzio è stato apprezzato". Lo ha detto Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps riferendosi al fatto di non aver commentato negli ultimi giorni le vicende relative alla banca. Mancini ieri pomeriggio è stato ascoltato per circa due ore dai magistrati. "Continuiamo così", ha aggiunto.

giovedì 31 gennaio 2013

I Grandi dirigenti dello stato non si vergognano,le pensioni minime non sono aumentate.Niente stop ai superstipendi pubblici, soglia a 303mila euro: +3,1%


Niente stop ai superstipendi pubblici, soglia a 303mila euro: +3,1%

Circolare della Funzione pubblica adegua le retribuzioni all'inflazione


ROMA - Il tetto ai superstipendi nella pubblica amministrazione sara' innalzato a 302.937 euro con un aumento del 3,1% rispetto al 2012. E' quanto emerge da una circolare della Funzione pubblica sui limiti retributivi nella quale si ricorda che questo il trattamento annuale del primo presidente della Corte di Cassazione per il 2012. Nel 2011 il trattamento era a quota 293.658 euro (usato come riferimento per il 2012).
Nel 2012 l'inflazione secondo l'Istat e' aumentata del 3%. Per il 2013 prosegue il blocco delle pensioni oltre le tre volte il minimo (chi ha un reddito da pensione superiore a 1.486,29 euro mensili non avra' nessun aumento) e quello dei contratti dei dipendenti pubblici. Le retribuzioni dei dipendenti nel complesso sono salite in media annua dell'1,5%, Il ministero della Funzione pubblica sottolinea che a proposito della circolare n. 8 del 2012 sui Limiti retributivi'' nella pubblica amministrazione il Ministero della giustizia ''ha comunicato che il trattamento annuale complessivo spettante per la carica di Primo Presidente della Corte di cassazione per l'anno 2012 ammonta a 302.937,12''. Anche per l'anno 2013 - sottolinea il ministero - le amministrazioni dovranno tenere conto delle regole sul tetto agli stipendi ''operando, ove necessario, le riduzioni dei trattamenti corrisposti ai propri dipendenti e collaboratori sino a concorrenza dell'importo precedentemente indicato''. E' chiaro che si tratta solo dell'aumento del tetto e cio' non significa che le retribuzioni dei supermanager saranno aumentate del 3,1%. Il decreto sul quale la circolare del 2012 da' le modalita' operative prevede che il trattamento retributivo percepito annualmente, comprese le indennita' e le voci accessorie nonche' le eventuali remunerazioni per incarichi ulteriori o consulenze conferiti da amministrazioni pubbliche diverse da quella di appartenenza non puo' superare il trattamento economico annuale complessivo spettante per la carica al Primo Presidente della Corte di cassazione'', pari per il 2011 a 293.658,95 euro . ''Qualora superiore, spiega il dpcm, si riduce al predetto limite. Il Ministro della giustizia comunica annualmente al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione e al Ministro dell'economia e delle finanze eventuali aggiornamenti relativi all'ammontare del predetto trattamento''. La circolare del 2012 sottolinea che sono ricompresi nel ''tetto'' anche i compensi dei membri e presidenti delle autorita' indipendenti (antitrust, Consob, energia, ecc).
L'aumento del 3,1% del tetto ai superstipendi nella pubblica amministrazione, innalzato a 302.937 euro, ''e' una vergogna totale, visto che nello stesso momento i dipendenti pubblici non hanno il rinnovo del contratto e i pensionati si vedono bloccare gli assegni''. Cosi' Federconsumatori commenta la circolare della Funzione pubblica giudicata di una ''gravita' estrema''. ''Come e' possibile - si chiede il presidente Rosario Trefiletti - che si blocchino le pensioni sopra i 1.400 euro al mese e non si blocchino gli stipendi da 300.000 euro l'anno? Non sta ne' in cielo ne' in terra. Metteremo in campo ogni iniziativa per contrastare una simile operazione''.
Il Dipartimento della Funzione Pubblica sottolinea che l'aumento del limite retributivo per la pubblica amministrazione ''non è previsto da una circolare bensì dalla legge che si riferisce al trattamento annuale complessivo spettante per la carica di Primo Presidente della Corte di Cassazione. A seguito della comunicazione del Ministero della Giustizia, riferita all'anno 2012 - spiega una nota - il Dipartimento della Funzione Pubblica ha l'obbligo di comunicare a tutte le amministrazioni il nuovo limite. E' bene ricordare che il limite non comporta in nessun modo un adeguamento automatico delle retribuzioni dei dirigenti pubblici che peraltro sono bloccate da altre disposizioni legislative in vigore''.


Evoluzione e Commento sociale (per sorridere un po')


sorridere…amaramente…


Se avessimo due mucche, e volessimo semplicemente vivere tramite il loro latte non potremmo. Non potevamo in passato e non possiamo nemmeno oggi.
Ecco qua l’importante riscontro storico-economico, dove a partire dal socialismo fino al "montismo" vediamo cosa succede alle nostre povere mucche.
 

                                                                 SOCIALISMO: 

Hai 2 mucche. Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.

                                                                COMUNISMO:

Hai 2 mucche. Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo i tuoi bisogni.
                                                                    FASCISMO:

Hai 2 mucche . Il governo te le prende e ti vende il latte.

                                                                  NAZISMO: 

Hai 2 mucche. Il governo prende la vacca bianca ed uccide quella nera.


                                                             DITTATURA: 

Hai 2 mucche. La polizia te le confisca e ti fucila.

                                                          FEUDALESIMO:  

Hai 2 mucche. Il feudatario prende metà del latte e si tromba tua moglie.
                                                            DEMOCRAZIA: 

Hai 2 mucche. Si vota per decidere a chi spetta il latte.
                                           
                               DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA: 

Hai 2 mucche. Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte.

                                                              ANARCHIA: 

Hai 2 mucche. Lasci che si organizzino in autogest

                                                         CAPITALISMO: 

Hai 2 mucche . Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.
                                                 

                                    CAPITALISMO SELVAGGIO: 

Hai 2 mucche. Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 mucche. Alla fine licenzi l'operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento.



                                                       BERLUSCONISMO: 

Hai 2 mucche. Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere di credito, con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblica e nell'operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche. I diritti sulla produzione del latte di 6 mucche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una Società con sede alle Isole Cayman, posseduta clandestinamente da un azionista che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche. Nei libri contabili di questa Società figurano 8 ruminanti con l'opzione d'acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perché sporcano e puzzano. Quando stanno per beccarti, diventi Presidente del Consiglio.

                                                                MONTISMO: 

Hai 2 mucche. Tu le mantieni, il governo si prende il latte e ti mette una tassa su: la stalla, la mangiatoia, la produzione. A te rimane lo sterco. Intanto è in approvazione un disegno di Legge sulla tassazione dei rifiuti organici animali.

mercoledì 30 gennaio 2013

Brahimi:Siria va a pezzi davanti a mondo Inviato speciale Onu, legittimita' regime e' danneggiata


Brahimi:Siria va a pezzi davanti a mondo

Inviato speciale Onu, legittimita' regime e' danneggiata



(ANSA) - NEW YORK, 29 GEN - La Siria "sta andando a pezzi sotto gli occhi del mondo". Lo ha detto al Consiglio di Sicurezza l'inviato speciale dell'Onu Lakhdar Brahimi. Brahimi, che ha incontrato il Consiglio a porte chiuse, ha riferito che il presidente siriano al Assad "potrà anche riuscire a restare al potere per ora, ma il Paese sta andando a pezzi davanti a tutti". Secondo l'inviato dell'Onu e della Lega Araba la legittimità del regime siriano è stata "gravemente, forse irrimediabilmente danneggiata".

Perchè votare Grillo,Pd e Idv, rimborsi sospetti In Regione 20 consiglieri indagati


Pd e Idv, rimborsi sospetti
In Regione 20 consiglieri indagati


Sono una ventina i consiglieri dell'opposizione della Regione Lombardia indagati per peculato nell'ambito dell'inchiesta sui presunti rimborsi illeciti dalla procura di Milano che, nei prossimi giorni, forse già mercoledì 30 gennaio, dovrebbe inviare alcuni inviti a comparire. 

L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Alfredo Robledo e i pm Antonio D'Alessio e Paolo Filippini aveva già portato nei mesi scorsi all'invio di 22 inviti a comparire, tra consiglieri di Pdl e Lega, per spese «sospette». Da quanto si è saputo il numero degli inviti a comparire non coinciderebbe con il numero dei consiglieri di minoranza iscritti nel registro degli indagati. Inoltre parrebbe che le spese finite «sotto la lente» degli inquirenti riguarderebbero cifre di gran lunga inferiori rispetto a quelle contestate nella prima tranche dell'inchiesta agli esponenti della maggioranza. 

«È giusto che la magistratura approfondisca e verifichi i conti dei gruppi consiliari e quindi anche quelli dell'opposizione - afferma il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Luca Gaffuri -. Ribadiamo dunque la fiducia nel lavoro degli inquirenti e garantiamo la piena disponibilità a chiarire ogni aspetto della nostra attività e dei nostri bilanci. Teniamo a ribadire che nella nostra contabilità i rimborsi diretti ai consiglieri sono meno del due per cento del bilancio del gruppo. Il resto sono attività di funzionamento, di comunicazione e per il personale. Siamo certi di poter dimostrare di aver utilizzato le risorse a nostra disposizione per l'attività politico istituzionale: nella nostra documentazione non si troveranno spese per cartucce da caccia o per banchetti di nozze».

Su Facebook subito l'intervento di Maroni: «Venti consiglieri lombardi Pd e IdV indagati per peculato. Ma guarda, tutta gente che ci faceva la morale» ha scritto, parole che hanno trovato immediata risposta nelle parole del deputato bergamasco Antonio Misiani «La Lega è stata sommersa dagli scandali, dai soldi in Tanzania alle lauree in Albania fino al crollo inglorioso della giunta lombarda: non è decisamente il caso di salire in cattedra per dare lezioni di moralità. Il Partito Democratico ha piena fiducia nell'operato della magistratura. Non ci faremo intimidire da chi cerca di confondere le acque per far passare il messaggio che tutti sono uguali e nessuno colpevole. Stiano tranquilli, perchè i cittadini sono perfettamente in grado di giudicare anche da questi comportamenti a chi accordare la propria fiducia».

Salto in alto femminile


SALTO IN ALTO
Alessia Trost nella storia È la terza italiana sopra i 2 metri
Alessia Trost entra nella storia del salto in alto al femminile vincendo a Trinec (Repubblica Ceca) il meeting internazionale di salto in alto con la misura di 2 metri.

La 19enne di Pordenone, campionessa mondiale junior in carica, è la terza italiana di sempre a superare la quota, dopo le azzurre Sara Simeoni e Antonietta Di Martino. Il 2,00 della Trost è la miglior prestazione al mondo nella stagione in sala 2013, e ritocca di due cm la miglior prestazione italiana Under 23 (1,98) siglata il 20 gennaio scorso a Udine. Bissato il successo di domenica scorsa a Hustopece nella prima prova del Moravia Tour, anche in questa occasione battendo atlete di primo piano come la bulgara Veneva, la svedese Green, l'ucraina Holosha e la kazaka Aitova. «Ancora non mi rendo perfettamente conto di quello ho fatto - spiega emozionata la talentuosa altista delle Fiamme Gialle - Sì, 2 metri, chi lo avrebbe mai detto, o forse sì...».