martedì 29 maggio 2012

San Carlo, il paese destinato a sprofondare dopo il sisma


San Carlo, il paese destinato a sprofondare dopo il sisma 

La piccola frazione di San Carlo, nel comune ferrarese di Sant'Agostino è tra le più colpite dal sisma del 20 maggio. Ma il paese è anche vittima di un fenomeno geologico inarrestabile: sta sprofondando nel sottosuolo


San Carlo è una piccola frazione nel Comune di Sant'Agostino, in provincia di Ferrara, uno dei più colpiti dal sisma del 20 maggio. Oltre agli inevitabili crolli tuttavia, a San Carlo sta avvenendo un fenomeno geologico tanto inquietante quanto inarrestabile: trovandosi proprio in corrispondenza di una faglia, l'energia scaturita dal terremoto ha spezzato in due una strada del centro della cittadina, dove sono emersi cumuli di sabbia e limo come per effetto di un geyser.
Questo fenomeno è detto liquefazione della sabbie e può occorrere in presenza di suoli molto sabbiosi: quando un sisma rompe la falda acquifera, il terreno si riempie d'acqua e si disperde dove trova spazio, lasciando un vuoto che fa cedere il suolo.
È quello che sta succedendo a San Carlo e, come scrive Elvira Serra per il Corriere della Sera, per i 1.800 abitanti si tratta di un vero dramma:
"San Carlo è una frazione fantasma. Le persone evacuate 250. «Ma in tanti se ne sono andati da parenti o amici e quelli non riusciamo a censirli», spiega il vicesindaco di Sant'Agostino Roberto Lodi, che ci accompagna con due pompieri dentro l'area transennata. Niente gas, restano solo luce e acqua. Il gruppo Hera, che gestisce il servizio, non ha mai dichiarato la non potabilità. Ma neppure gli amministratori si azzardano a berla senza prima averla fatta bollire. E anzi questo ha causato una segnalazione ai carabinieri per procurato allarme da parte di Lorenzo Baruffaldi, che ora si sfoga: «Se l'assessore non la beve perché dovremmo farlo noi? E se ci viene il tifo?»".

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