martedì 9 ottobre 2012

Vergogna Governo..tanto a loro e i loro figli non viene toccato nulla


Esodati, tensione governo-Pd
L'ira di Damiano: trovate i soldi


Lavoro, Fornero si corregge








Il governo pronto a bocciare la proposta Damiano, condivisa da Pdl e Udc, che modifica la riforma delle pensioni, introducendo una serie di scalini.
Il governo boccerà la proposta Damiano che amplia la platea degli esodati e modifica la riforma delle pensioni, introducendo una serie di scalini per consentire ai lavoratori di 58 anni di andare in pensione con 35 anni di contributi fino al 2017. 

Il problema è la copertura, 5 miliardi di maggiori tasse sui giochi. La proposta di legge dell'ex ministro del Lavoro del governo Prodi, Cesare Damiano, condivisa anche da Pdl, Udc e opposizioni, è destinata dunque al binario morto. 

Tutto ciò nonostante il testo sia all'ordine del giorno nell'aula della Camera questo pomeriggio per la discussione generale. Damiano è incredulo e «stupito»: Non c'è la copertura? «E allora il governo ne trovi un'altra». 

Nel Salva Italia è previsto un risparmio di 12 miliardi con la riforma delle pensioni, attacca, «ne sono stati spesi 9 per gli esodati, quindi ce ne sono almeno 3». 

Accanto a lui Marialuisa Gnecchi, deputata Pd della commissione Lavoro, che sbotta: «Non prendiamoci in giro, questi (riferito al governo, ndr) siano responsabili per una volta...». Il governo sta cercando di agire con diplomazia, per evitare di arrivare allo scontro con il Parlamento. 

La relazione della Ragioneria generale che stoppa il provvedimento non è ancora stata inviata e oggi l'esecutivo, probabilmente, inviterà i deputati a far tornare il provvedimento in commissione per cercare insieme una intesa sugli esodati senza compromettere «la stabilità finanziaria». 

Per quanto riguarda l'ipotesi di scalini per i lavoratori di 58-59 anni, il ministro Fornero, a quanto si apprende, ha alzato un muro invalicabile. Accettare una modifica del genere, è il suo ragionamento, smonterebbe la riforma. D'altronde, il titolare di via Veneto, negli ultimi tempi si è lasciata andare anche pubblicamente, appellandosi alle forze politiche affinchè non facciano «campagna elettorale» su eventuali passi indietro della riforma delle pensioni. 

CAMUSSO, COPERTURE FINO 2019
È NON AFFRONTARE PROBLEMA
 
«Bisogna definire la norma e modulare a seconda delle coperture, se vogliono invece provare adesso le risorse che servono da qui al 2019, è un modo di affrontare le cose ma non di risolverle». Così la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, risponde ai giornalisti i quali le chiedono del problema di coperture apertosi con il decreto sugli esodati all'esame dell'Aula di Montecitorio. 

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