giovedì 1 novembre 2012

Maltempo sferza l'Italia


Maltempo sferza l'Italia

A Napoli un uomo ha perso il controllo dell'auto ed è morto. Acqua alta a Trieste e Venezia


Allagamenti lungo il lungomare a Trieste

Una forte ondata di maltempo si è abbattuta sull'Italia nella notte, con nubifragi su Triveneto, Emilia, basso Lazio, Campania, Calabria Ionica e Salento. Allarme acqua alta a Venezia. Evacuazioni nello Spezzino e nel Frusinate.
E c'é anche una vittima per il nubifragio: è una donna di 82 anni morta ieri sera a Gaeta (Latina) dove tra la zona di Vindicio e Canzatora c'é stato l'allagamento di numerose abitazioni. L'acqua, da quanto si è appreso, ha raggiunto un'altezza di un metro e mezzo. L'anziana, che era per strada con il marito, è stata travolta dalla violenza delle acque. Il corpo della donna é stato ritrovato dalla guardia costiera a distanza di qualche decina di metri. Il marito è rimasto invece incastrato tra una vettura e un albero e è stato ricoverato per ipotermia.
La Ciociaria è finita di nuovo sott'acqua. Il nubifragio della notte scorsa ha causato molti allagamenti in diverse zone della provincia. Case e cantine inondate dall'acqua, strade allagate, frane, torrenti in piena e fiumi ingrossati. Un quadro di piena emergenza che ha provocato disagi e danni. A Pontecorvo i pompieri hanno liberato alcune persone nella zona delle Tre Fontane dopo l'allagamento che ha interessato anche qualche abitazione. Le zone più colpite tra Frosinone, Ceccano, Torrice, Pontecorvo, ma i vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche a Cassino, Castro dei Volsci, Ripi e Castrocielo. A Trevi nel Lazio una frana minaccia alcune abitazioni e sul posto ci sono i vigili del fuoco del distaccamento di Fiuggi. Numerose le vetture in panne. Per tutta la notte i vigili del fuoco sono stati impegnati con diverse squadre per fronteggiare la situazione di emergenza da nord a sud della provincia.
L'acqua alta ha toccato poco fa a Venezia il metro e 40 centimetri sul medio mare; un livello - spiegano gli esperti del Comune - che potrebbe essere ritoccato all'insU' nel corso della notte di qualche centimetro, ma anche restare stabile, prima che inizi il deflusso di marea. Da più di un'ora i mareografi in città sono su questo livello, ma al largo il mare non ha ancora iniziato a 'sgonfiarsi', spinto dal forte vento di bora. Con 140 centimetri é sommerso circa il 58% del suolo cittadino; in Piazza San Marco, punto più basso di Venezia, ci sono circa 60 centimetri d'acqua. Molti gli scantinati, i negozi ed i primi piani allagati; un forte stress per il delicato sistema di Venezia, pur abituato alle alte maree. Un'acqua alta come questa, definita eccezionale e classificata con 'codide rosso', non si verificava dalla vigilia di Natale del 2010, quando il fenomeno raggiunse il metro e 44. Due anni prima, il primo dicembre 2008, si verificò invece una delle maggiori alte maree di sempre, 156 centimetri. Il maltempo sta colpendo duramente anche la terraferma. A Padova molti gli interventi dei vigili del fuoco per allagamenti, soprattutto in provincia, e gli alberi abbattuti dal forte vento. A Rubano, comune alle porte della città, un cedro alto oltre 20 metri si è schiantato al suolo andando a colpire in pieno un furgone parcheggiato, per fortuna senza alcuno all'interno. Anche in città un altro albero si è abbattuto su un'auto in sosta, provocando solo danni materiali.
Acqua alta anche a Trieste, per la concomitanza di forti piogge con l'alta marea. Intere zone del centro, compresa piazza Unità d'Italia, strade limitrofe e parte delle Rive (il lungomare) sono state chiuse al traffico dai vigili urbani perché sommerse d'acqua, fino a un massimo di una decina di centimetri. Come è stato spiegato dagli stessi vigili urbani e dai vigili del fuoco, l'alta marea rallenta o addirittura impedisce il deflusso dell'acqua piovana attraverso tombini e fogne, che dunque resta in superficie, creando allagamenti, come è accaduto anche ad alcuni magazzini e scantinati. Bloccato anche il Canal Grande dove l'acqua è salita tanto da chiudere gli ingressi, sommergendo completamente gli archi dei ponti.
Probabilmente a causa del maltempo e dell'alta velocità, un uomo di 34 anni ha perso il controllo dell'auto ed è andato a sbattere contro un albero morendo sul colpo, a Napoli, nel quartiere Soccavo. Agostino Amato, la vittima,  era a bordo di una Smart. L'incidente si è verificato in via Cassiodoro nelle prime ore del mattino. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani che stanno effettuando ancora i rilievi e ricostruendo l'esatta dinamica.
Una violenta mareggiata ha investito le coste dell'isola di Capri. Le onde in alcuni punti hanno raggiunto i tre metri e mezzo. Venti forti dapprima di scirocco e poi di libeccio hanno flagellato l'isola azzurra fin dal pomeriggio di ieri e per tutta la notte.
Oltre 100 interventi, la scorsa notte, per i vigili del fuoco tra Napoli e provincia. E' soprattutto il forte vento a determinare disagi e a causare, in particolare, la caduta di alberi in strada e di cornicioni. Tredici, al momento, le squadre in strada e, secondo quanto conferma la centrale operativa, solo danni ma nessun ferito per le numerose cadute di alberi che si sono verificate nella zona ospedaliera di Napoli, ma anche a Pianura, a Monteruscello. E' in particolare la provincia la zona dove si è registrato il più alto numero di interventi, come a Castellammare di Stabia, Pozzuoli e Torre del Greco. Circa trenta gli interventi da espletare.
I forti temporali della notte scorsa hanno causato diversi allagamenti nella zona dell'Agro Sarnese-Nocerino a nord del capoluogo.
Momenti di tensione la scorsa notte a Fiumicino, sul litorale laziale, dove un caposquadra dei vigili del fuoco è stato picchiato e preso a mattonate da alcuni cittadini durante i soccorsi provocati dal maltempo. L'uomo ha avuto un diverbio mentre stava evacuando delle persone dalle abitazioni di Passo Sentinella, invase dall'acqua del mare per oltre un metro d'altezza. La lite è avvenuta poiché il vigile del fuoco non riusciva a passare con il pick-up, con il quale era arrivato per i soccorsi, a causa di un solco scavato per far defluire l'acqua del mare. La situazione è degenerata e il caposquadra - a quanto si è appreso dai vigili del fuoco - è stato preso a calci, pugni e mattonate ed è stato poi trasportato all'ospedale Grassi di Ostia e giudicato guaribile in tre giorni per contusioni al volto. Dai vigili del fuoco si apprende che sono in corso indagini sulla vicenda.

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