mercoledì 5 dicembre 2012

Stato-mafia, la rabbia di Ingroia


Stato-mafia, la rabbia di Ingroia
"La politica ha prevalso sul diritto"

Il pm critica la decisione della Corte costituzionale che ha dato ragione al presidente Napolitano sulle telefonate intercettate dai magistrati di Palermo: "Se fossi stato in Italia me ne sarei andato"


Stato-mafia, la rabbia di Ingroia "La politica ha prevalso sul diritto"

PALERMO - "Sono profondamente amareggiato - dice Antonio Ingroia, al telefono dal Guatemala - le ragioni della politica hanno prevalso su quelle del diritto. La sentenza della Corte Costituzionale rappresenta un brusco arretramento rispetto al principio di uguaglianza e all'equilibrio fra i poteri dello Stato. Definirei bizzarra questa decisione. E oggi sono convinto della bontà della mia scelta di lasciare l'Italia".
Rifarebbe dunque tutto?
"Senza alcun dubbio. I magistrati della Procura di Palermo hanno sempre rispettato la legge, ma abbiamo avuto un trattamento che non meritavamo".
A chi si riferisce?
"Fino ad oggi ho taciuto sul conflitto di attribuzioni sollevato dal Quirinale, per rispetto alla Corte Costituzionale. Ma adesso, voglio parlare chiaramente: la scelta del presidente della Repubblica di sollevare il conflitto di attribuzioni è stata dannosa per l'immagine delle istituzioni italiane nel suo complesso....








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