venerdì 11 gennaio 2013

De Magistris attacca Saviano: "Populista lontano da Napoli"


De Magistris attacca Saviano: "Populista lontano da Napoli"


Entrambi avevano creduto l'uno nell'altro. Luigi De Magistris sperava che facesse parte della sua amministrazione e si augurava potesse tornare a camminare libero per le strade di Napoli.
Roberto Saviano auspicava un nuovo corso e un rinnovamento della città. Da quando però due anni fa iniziò la nuova avventura dell'ex pm a palazzo San Giacomo ne è passata di acqua sotto i ponti. E i rapporti tra i due sono cambiati. Perché da tempo tra lo scrittore e il sindaco volano stracci. A distanza. Spesso attraverso dichiarazioni e articoli. Il pomo della discordia è sempre Napoli.
L'ultimo articolo di Saviano, pubblicato su L'espresso, ha mandato su tutte le furie De Magistris. Si parlava di riforme non avviate, del caos trasporti, del problema dei rifiuti, di Scampia, della Coppa America e delle piste ciclabili. Il giudizio di Saviano è stato catastrofico: solo promesse. Una bocciatura in piena regola insomma. Una bocciatura che De Magistris non ha digerito.
E in un post di fuoco, scritto sul suo profilo Facebook, ha accusato l'autore di Gomorra di populismo e di essere complice di una campagna politica fatta con gli artigli. Tra le principali colpe elencate da Saviano c'è anche quella di essersi schierato a favore del rifiuto del presidente della Municipalità di Scampia, Angelo Pisani, di concedere l’autorizzazione alle riprese della serie televisa di Sky tratta da "Gomorra", della quale Saviano è direttore artistico.
Succede allora che De Magistris lancia le sue frecciate. "Se ami questa città, non puoi consentire che sia trattata come un palcoscenico pulp da piegare alla speculazione mediatica e commerciale. Se ami questa città, non puoi consentire che sia strumentalizzata a fine elettorale. Credo che Saviano non faccia un danno all'amministrazione o al sindaco, rispetto ai quali ogni critica è lecita, ma faccia un danno a Napoli. Come ho detto in merito alla fiction Gomorra 2, pur rispettando il diritto alla comunicazione e alla libera espressione artistica, comunque eviterò politicamente la riduzione di Scampia a merce da circo mediatico", scrive De Magistris.
Che poi contesta le critiche di Saviano sulla gestione dei rifiuti, sulle piste ciclabili, sul traffico e sui trasporti lamentando un "crociata unilaterale" ingaggiata a poche settimane dal voto. Insomma, per De Magistris, trattasi "populismo critico compiuto da lontano, dunque senza avere il polso diretto e quotidiano della città, cioè senza viverla la città". Un populismo che "non può consentire uno sguardo realistico su Napoli. Perché Saviano non ha mai offerto il suo aiuto, non ha mai avanzato un consiglio, non ha mai dato una idea o una proposta per contribuire allo sforzo di rendere Napoli più bella, più vivibile, più libera?".
Nonostante le dure critiche, alla fine il sindaco di Napoli ha lasciato aperto uno spiraglio e ha lanciato un appello a Saviano: "Vieni con noi, c’è tanta gente che ha voglia di lavorare ed è disposta ad accettare le critiche anche quelle più dure, più pesanti purché siano nell’interesse della città, perché le critiche ingenerose e lontane dalla città lasciano spazio alla valutazione delle convergenze parallele che si creano e ci si mette poco a capire che è iniziata la campagna elettorale". Insomma, sempre avere un bastian contrario in squadra che lasciarlo libero di scrivere e di criticare.

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