lunedì 11 marzo 2013

AUTO «VERDI», PARTE LA CORSA AGLI INCENTIVI



    FOTO: Auto «verdi», parte la corsa agli incentivi

AUTO «VERDI», PARTE LA CORSA AGLI INCENTIVI
Da giovedì 14 si possono prenotare i bonus riservati ai mezzi elettrici, ibridi e a gas. Si andrà avanti fino all'esaurimento dei pochi fondi disponibili



Sarà una corsa contro il tempo, in un percorso delimitati da paletti rigidi. I nuovi incentivi auto partono giovedì prossimo, 14 marzo, e hanno una dote finanziaria limitata: 40 milioni di euro, che secondo le prime stime sono sufficienti per agevolare appena 25mila acquisti.
Così già la legge istitutiva (Dl 83/12, articolo 17-decies) ha limitato la platea dei beneficiari. Il Dm attuativo (emanato l'11 gennaio dal ministero dello Sviluppo economico) ha posto vincoli procedurali e di assegnazione delle risorse tra le varie tipologie di mezzi e beneficiari, favorendo i veicoli che sono beni strumentali per le imprese (che però possono fruire dei bonus solo se rottamano un veicolo della stessa categoria immatricolato da oltre 10 anni e posseduto da loro da almeno un anno). I vincoli sono stati poi irrigiditi dalla circolare, emanata dallo stesso ministero l'11 febbraio col numero di protocollo 0022989.
Non è poi escluso che ulteriori restrizioni vengano nel tempo. Il ministero non prevede altre circolari, ma raccoglierà i quesiti degli operatori (che non mancheranno certo) e darà risposte almeno a quelli più rilevanti sul sito internet dedicato a questi incentivi: www.bec. mise.gov.it. La pubblicazione dovrebbe avvenire nella sezione Faq (quella dedicata alla domande frequenti).
I veicoli e gli importi
<HS-8.4>L'unico elemento ampio degli incentivi è il tipo di veicolo cui sono indirizzati: nelle norme non ci sono distinzioni di categoria, per cui in teoria il bonus non è riservato alle sole autovetture. Tuttavia, i limiti di emissione di CO2 (120 g/km come massimo assoluto) e l'esclusione dei mezzi ad alimentazione tradizionale (diesel e benzina) fanno sì che sostanzialmente il contributo spetti prevalentemente a pochi modelli di vetture e a qualche autocarro leggero (massa complessiva fino a 3,5 tonnellate). Infatti, il campo si restringe alle alimentazioni "alternative" (elettrica, ibrida e a gas, sia Gpl sia metano) e i veicoli elettrici e ibridi sono quasi tutte vetture; resterebbe spazio per furgoni e bus a gas, che però sforano il limite di CO2.
L'entità del bonus è modulata per livello di emissioni di CO2, secondo fasce tarate su percentuali del prezzo di acquisto ma comunque soggette a un limite massimo in valore assoluto (si veda l'infografica a destra). Si arriva fino a 5.000 euro, ma questo massimo spetta praticamente solo a mezzi elettrici, il cui prezzo di listino è elevato (un'utilitaria elettrica con funzionalità equivalente a quella di un'auto benzina che costa sui 15mila euro può superare i 25mila).
Gli importi non sono tutti a carico dello Stato: metà è erogata sotto forma di sconto a carico del venditore. Nulla vieta che questi riservi al cliente un trattamento migliore di quello richiesto dalle norme sugli incentivi. Bisognerà comunque vedere quale sarà l'andamento dei prezzi di listino durante l'iniziativa, che è prevista per quest'anno, il 2014 e (sia pure con importi minori) il 2015; è possibile un'altalena, fatta di rialzi nei periodi di questi anni in cui le agevolazioni saranno in vigore e di ribassi quando invece i fondi saranno esauriti (in attesa di essere ripristinati il 1° gennaio successivo).
Le procedure
<HS-8.4>La prima cosa da fare è prenotarsi sulla piattaforma informatica per gli operatori, accessibile da giovedì sul sit0 ministeriale. Così si saprà se c'è la disponibilità del contributo e si potrà stipulare l'atto di acquisto (in cui si dovrà dichiarare che il veicolo eventualmente consegnato al venditore andrà rottamato e si dovranno riportare il prezzo, lo sconto, il contributo statale e un corrispettivo coincidente con quello riportato in fattura). La conferma dell'assegnazione del bonus si avrà solo con l'immatricolazione del veicolo, che dovrà avvenire al massimo dopo 90 giorni dalla prenotazione (quindi saranno di fatto esclusi i modelli con tempi di consegna lunghi): il venditore dovrà inserire nel sistema entro lo stesso giorno l'atto di acquisto, la fattura e i documenti del veicolo nuovo e di quello eventualmente da rottamare). Attenzione: la circolare dell'11 febbraio sottolinea che, se il 90esimo giorno cade in una data festiva, non c'è proroga al giorno successivo.
Dall'inserimento dei documenti nel sistema s'inizieranno a contare i 15 giorni entro cui l'eventuale veicolo ceduto in cambio dell'incentivo andrà consegnato a un demolitore, assieme alla richiesta di rottamazione. Entro la stessa data, l'operatore dovrà aver caricato tale richiesta. Anche in questo caso non c'è alcuna proroga per i giorni festivi.
Se i documenti caricati nel sistema non corrisponderanno ai dati immessi in precedenza nello stesso sistema, il bonus sarà revocato.

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