mercoledì 4 settembre 2013

PDL grandi strateghi,PD D'Alema dipendenti,infinocchiati sempre dal Berlusca

Schifani, se voto Giunta su Cav politico stop governo


Renato Schifani

"Il Presidente del Senato ha il potere di rinnovare i componenti della Giunta per le elezioni solo in determinati casi, disciplinati dall'Art. 19 del regolamento del Senato, tra i quali certamente non rientra l'espressione di opinioni sulle questioni sottoposte alla valutazione della Giunta e che, nel caso specifico, sono emerse da esponenti di tutte le forze politiche". Lo dichiara il Presidente del Senato in merito alla richiesta del capogruppo Schifani di valutare la sostituzione dei componenti della Giunta. 
"E' di tutta evidenza che la violazione degli elementari principi di riservatezza da parte di alcuni membri della Giunta - che hanno dichiarato come voteranno - richiede la valutazione del Presidente Grasso sulla esigenza di procedere alla loro sostituzione". Lo chiede il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani.
"Nel caso in cui la Giunta per le elezioni del Senato dovesse deliberare di dover procedere alla 'contestazione' della decadenza dalla carica parlamentare di Silvio Berlusconi - ricorda Schifani - dovrà riunirsi in Camera di Consiglio per pronunciarsi. E' di tutta evidenza - aggiunge - che la violazione degli elementari principi di riservatezza da parte di alcuni membri della Giunta - i quali hanno a mezzo stampa dichiarato come voteranno, prima degli adempimenti previsti - richiede la valutazione del Presidente Grasso sulla esigenza di procedere alla loro sostituzione, considerata la funzione giurisdizionale che la Giunta medesima assolve. Funzione che impone il rigoroso dovere di non poter anticipare in alcuna sede o contesto quali saranno le decisioni finali dei singoli componenti", conclude Schifani.
"Se il voto dovesse essere politico e quindi rispecchiare le distinzioni delle forze in campo la convivenza sarebbe impossibile". Così, ai microfoni del Tg3, il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani sulle conseguenze di un eventuale sì della Giunta delle elezioni del Senato alla decadenza di Silvio Berlusconi.
''Ho sentito Berlusconi e mi pare molto preoccupato'', ha  detto Roberto Maroni aggiungendo ''mi auguro che tolga il sostegno al Governo, sostenuto da una maggioranza dove c'e' un partito, il Pd, che lo sta trattando come all'epoca fu trattato Craxi''.
Arrivando a un convegno sulla religione nella valle del Nilo, organizzato dalla Fondazione Paolo VI alla villa Cagnola di Gazzada, il segretario della Lega ha detto di augurarsi che la prossima primavera ci siano anche ''le elezioni politiche anticipate'', oltre alle europee e alle amministrative. In questo contesto Maroni ha collocato il suggerimento a Berlusconi sulle prossime scelte del Pdl.
''L'ho sentito Berlusconi - ha spiegato ai giornalisti - mi pare molto preoccupato e penso che debba prendere una decisione: mi auguro che la decisione sia di togliere il sostegno al governo Letta, perché è un governo che non sta facendo bene''. ''Anzi - ha concluso Maroni - è sostenuto da una maggioranza, dove c'è un partito, il Pd, che lo sta trattando come all'epoca fu trattato Craxi: però è una decisione che spetta a Berlusconi, naturalmente''.

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