lunedì 16 aprile 2012

Lega/Pivetti,la Mauro solo capro espiatorio


Pivetti,la Mauro solo capro espiatorio

Lo hanno usata sul piano politico,non giudiziario

13 aprile, 17:29
(ANSA) - ROMA, 13 APR - 'Siamo davanti a un capro espiatorio''. Lo ha detto a Tgcom24 Irene Pivetti a proposito dell'espulsione di Rosy Mauro dalla Lega Nord.

''Sul piano politico, non penale, e' stata usata come capro espiatorio e ne sono la prova le parole di Maroni 'abbiamo fatto pulizia'. Come dire che una volta cacciata lei e' tutto finito - spiega l'ex presidente della Camera - Questo mi fa pensare che la Lega non voglia fare pulizia''.

Idv,Monti? Ragionierucolo da strapazzo


Idv,Monti? Ragionierucolo da strapazzo

Di Pietro, ha preso i soldi dove era piu' facile prenderli

13 aprile, 19:54
Idv,Monti? Ragionierucolo da strapazzo(ANSA) - ROMA, 13 APR - L'Italia non aveva bisogno di un ''professore della Bocconi''. Secondo il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro intervenuto oggi a un incontro a Carrara il Governo Monti ''ha preso i soldi dove e' piu' facile, dai pensionati e dai lavoratori, da coloro che pagano le tasse, persone per bene che con sacrifici si sono costruiti la casa.

C'era bisogno di un professore della Bocconi? Bastava un ragionieruncolo da strapazzo, con tutto il rispetto che ho per i ragionieri''.

Povero Berluisca!!adesso son dolori


Lavitola arrivato a Fiumicino
Si costituisce l'ex direttore dell'Avanti

Il faccendiere era latitante da otto messi dopo un ordine di custodia cautelare emesso dalla procura di Napoli con l'accusa di concussione, Sarà sentito dai magistrati che indagano sulla P4, sulle tangenti Finmeccanica e dovrà chiarire i suoi rapporti con Tarantini


ROMA - Walter Lavitola, l'ex direttore dell'Avanti latitante in Sudamerica dal 14 ottobre 2011, è rientrato stamattina in Italia per costituirsi. L'aereo Alitalia proveniente da Buenos Aires con a bordo Lavitola è atterrato all'aeroporto di Fiumicino alle 6:41. Piumino blu smanicato,
maglioncino bianco, jeans, scarpe da ginnastica, zainetto beige in spalla e con un piccolo trolley: così è apparso Valter Lavitola appena sbarcato dal Boeing 777 dell'Alitalia atterrato a Fiumicino.
Qui l'ex direttore dell'Avanti è stato prelevato da un nutrito dispiegamento di uomini della Polizia di frontiera e condotto negli uffici della Polizia giudiziaria, dove avverrà la notifica degli atti a suo carico.

Lavitola è latitante da otto mesi, da quando la procura di Napoli ha emesso un ordine di custodia cautelare nei suoi confronti, accusandolo di estorsione, in concorso con Giampaolo Tarantini e la moglie, nei confronti di Silvio Berlusconi. Ai magistrati dovrà dare spiegazioni sul suo ruolo alle diverse procure che indagano sulla P4 e sulle tangenti di Finmeccanica e che hanno incontrato il suo nome nel corso delle indagini. Tra l'altro dovrà chiarire i suoi rapporti con Tarantini, l'imprenditore pugliese che procacciava le escort per le feste del premier a Palazzo Grazioli. "Ho paura della prigione ma non ne posso più", aveva detto alla partenza da Buenos Aires.

Beppe Grillo riletto da Vendola


Beppe Grillo riletto da Vendola

Tiziano il 15.04.2012 alle 18:51 in Politica
Beppe Grillo è un fenomeno di populismo che non ha le caratteristiche per offrire una prospettiva al nostro paese. Considero il populismo un nemico. Quando sono crollati la democrazia e i partiti negli anni '30, il populismo ha fatto nascere un'avventura drammatica. I regimi reazionari sono stati alimentati dalle culture populistiche. Il nostro problema è ricostruire la democrazia, la credibilità delle forme organizzate per fare politica.

Ci sono delle involuzioni nel discorso pubblico di Grillo che colgo con preoccupazione, alcune battute che sembrano in stile leghista, una mescolanza di argomenti di estrema sinistra ed estrema destra e questo me lo rende un fenomeno tutt'ora da decifrare e guardare con attenzione ma è un fenomeno inquietante. Oggi la malattia della cattiva politica si cura con la partecipazione, con la cultura e con la democrazia.
Il Vendola pensiero sul Movimento 5 Stelle alla luce dei recenti sondaggi di SWG che giocano sui fantomatici risultati stratosferici della creatura grillina

Il ministro Corrado Passera istituisce una task force per l’innovazione e le start up in Italia


Il ministro Corrado Passera istituisce una task force per l’innovazione e le start up in Italia

Il ministro Corrado Passera istituisce una task force per l’innovazione e le start up in Italia

Dal palco della Convention di Confindustria digitale, il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera ha annunciato importanti novità per il mondo delle imprese.
In particolare, il ministro ha svelato la nascita di una "task force governativa sulle start up" con "l'obiettivo di arrivare a concepire un pacchetto di misure di varia natura – amministrative, fiscali, di semplificazione burocratica, di credito d’imposta e in generale di incentivi, di sostegno all'internazionalizzazione – per alimentare in Italia un ambiente nuovo che incoraggi e promuova la creazione e la crescita di imprese innovative".
La Task Force sarà coordinata da Alessandro Fusacchia, consigliere del ministro Passera per gli affari europei e i giovani, il merito e l’innovazione, e sarà composta di esperti di riconosciuta competenza:
Paolo Barberis (che ha appena avviato l’acceleratore Nana Bianca a Firenze), Mario Mariani(The Net Value), Massimiliano Magrini (Annapurna), Riccardo Donadon (H-Farm), Andrea Di Camillo (Principia), Selene Biffi (Youth Action for Change), Annibale D’Elia (Bollenti Spiriti), Giuseppe Ragusa (Luiss), Giorgio Carcano (ComoNExT) ed Enrico Pozzi, psicoanalista. A questo team si aggiungono Luca De Biase e Donatella Solda-Kutzmann, consulente del ministro.
Riccardo Donadon, uno dei membri del team, nell'occasione ha annunciato la costituzione diItalian Startup, una nuova piattaforma, strettamente connessa al progetto del ministero, anche se nei fatti si tratta di "una piattaforma indipendente che nasce dall’aggregazione di soggetti privati già operativi nel campo dell’innovazione, del digitale e dell’imprenditoria".
Come riporta Wired:
"L’obiettivo è creare insieme un sistema da zero, 'perché se oggi tutti vanno a Berlino domani potrebbero restare qui' , ha spiegato Donadon. Il primo appuntamento sarà a maggio a Venezia per un raduno internazionale di acceleratori d’impresa. Passera durante l’evento ha sostenuto che occorre "costruire il futuro mentre si affronta l’immediato” e in questa direzione si muoverà anche Italia Startup, sul cui sito è presente un programma di interventi che la lobby propone:
- detassazione delle operazioni di investimento in Startup e/o di operazioni di fusioni e acquisizioni aventi come target startup italiane;
- deroga alle normative di Testo Unico Finanziario (TFU) e Bancario (TUB) e ai regolamenti di Banca d’Italia per mini-SGR che intendono esclusivamente gestire e/o già gestiscono fondi che investono in startup;
- deroga al TUF per permettere la raccolta di capitale attraverso crowdfunding fino a un massimo di 300 mila euro senza dover applicare la normativa sulla raccolta del risparmio ai sensi del TUF;
- creazione di un sistema di “Safe Harbor” in modo tale che per i primi tre anni dalla costituzione di una startup la stessa sia soggetta unicamente al codice civile, il codice penale e alcune leggi tassativamente indicate (es: leggi per la tutela della salute e della sicurezza, leggi ambientali…);
- annullamento, per i primi tre anni dalla costituzione della startup, di costi e adempimenti burocratici camerali (anche rivedendo il sistema di funzionamento e governance delle SRL). Sostituzione degli adempimenti burocratici con semplici autocertificazioni (che dovranno essere soggette a controlli di verifica) da inviare alle CCIAA.
Il lavoro del gruppo sarà portato avanti in stretto raccordo con le altre priorità strategiche che interessano il mondo delle imprese o altri settori strettamente collegati, tra cui l’agenda digitale, l’accesso al credito e il riordino degli incentivi.

sabato 14 aprile 2012

chi ha sulla coscenza questo??suicidi per debiti!!Monti ne sai qualcosa??


Sos suicidi per debiti, almeno 18 da inizio anno

Nasce associazione dei familiari, fiaccolata a Roma

13 aprile, 21:26)
La carcassa carbonizzata della Fiat Punto all'interno della quale ha tentato il suicidio un uomo di 58 anni per motivazioni legate a problemi economici in via Paolo Nanni Costa, davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate di Bologna La carcassa carbonizzata della Fiat Punto all'interno della quale ha tentato il suicidio un uomo di 58 anni per motivazioni legate a problemi economici in via Paolo Nanni Costa, davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate di Bologna
Sos suicidi per debiti, almeno 18 da inizio anno
di Luca Laviola
ROMA - L'ultimo ieri in provincia di Treviso. Ma forse non e' stato l'ultimo. Non tutti i piccoli imprenditori e i lavoratori che si suicidano per debiti finiscono sui giornali, secondo Federcontribuenti. Almeno 18 si sono tolti la vita solo dall'inizio dell'anno - ma potrebbero essere di piu' -, quattro dei quali in Veneto, due a Roma e due a Genova, e poi a Milano, Torino e Bolzano e in Sicilia: e' il calcolo dell'associazione, che stamani ha presentato un esposto alla procura di Roma su quella che definisce ''mattanza sociale''.
Si chiede alla magistratura di accertare se vi siano responsabilita' istituzionali dietro la piaga dei suicidi per la crisi economica. Sotto accusa in particolare la politica del governo e i metodi di riscossione delle imposte di Equitalia. ''Lo Stato non puo' fare stalking - ha detto il presidente di Federcontribuenti Carmelo Finocchiaro -. E' una persecuzione assoluta verso chi non puo' pagare, non verso chi non vuole pagare''.
''Equitalia non distingue l'evasore dal moroso - ha affermato il senatore dell'Italia dei valori Stefano Pedica, schierato con l'associazione -. Tante persone, tanti imprenditori si uccidono perche' si sentono abbandonati dallo Stato''. Pedica e' pronto a raccogliere firme per abolire Equitalia, ''inutile e dannosa'', e per restituire la riscossione delle tasse direttamente all'Agenzia delle Entrate. Intanto aumentano le iniziative in risposta al fenomeno dei suicidi per debiti. Un'Associazione dei familiari degli imprenditori che si sono tolti la vita e' stata creata da Adiconsum e dalla Filca (Federazione italiana costruzioni e affini) della Cisl e presentata nel Padovano, nel Nordest che ha pagato il tributo piu' alto. Per portare l'attenzione verso ''le vittime dell'indifferenza, del silenzio e della solitudine in cui sono immersi tanti lavoratori, consumatori, piccoli imprenditori e le loro famiglie a causa della pressione fiscale e della crisi economica''.
Mercoledi' prossimo a Roma si terra' una fiaccolata davanti al Pantheon per dire ''mai piu' suicidi''. La manifestazione e' promossa dalle associazioni degli imprenditori e degli artigiani e dai sindacati della capitale e del Lazio. ''Silenziosamente'' e' il titolo dell'iniziativa. Secondo i dati forniti alla presentazione dell'evento, in due anni oltre 1.000 sono stati i suicidi in Italia per motivi legati alla crisi economica. In molti casi e' il ritardo nel pagamento di un appalto da parte della pubblica amministrazione a spingere alla disperazione un piccolo imprenditore. Secondo la Confederazione nazionale dell'artigianato (Cna), che ha elaborato i dati con l'istituto Swg, ''lo Stato quando si tratta di pagare fa attendere anche fino a 7 mesi. Ma quando poi deve incassare e' puntuale come un orologio: e' nel Centro Italia che si concentra la gran parte delle imprese che hanno ricevuto, da un anno a questa parte, cartelle esattoriali: ben il 29%. E una su tre e' di medie e piccole dimensioni''.

Napolitano contro evasori: 'Non meritano l'Italia'


Napolitano contro evasori: 'Non meritano l'Italia'

Capo Stato attacca anche gli speculatori. Pagamento Imu in tre rate. Comuni insorgono

13 aprile, 21:33
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Il Presidente della Repubblica Giorgio

Napolitano contro  evasori: 'Non meritano l'Italia'
Di Fabrizio Finzi
ROMA - Evasori posseduti da "logiche di rifiuto irresponsabile del dovere fiscale", speculatori accecati dal "calcolo individuale", cittadini in preda a comportamenti "particolarmente asociali di aperto disprezzo verso l'interesse generale" ed anche imprenditori che speculano "calpestando l'ambiente e la tutela del territorio".
L'ira di Napolitano esonda agli stati generali del volontariato e della Protezione Civile e si abbatte sull'Italia "peggiore", quella dei furbi dai "comportamenti devianti", degli evasori, degli abusi edilizi, dell'illegalità diffusa. Una piccola parte del Paese che per fortuna non riesce a battere "l'Italia migliore, la parte speciale del Paese, quella del volontariato e della solidarietà ma che con "un intreccio complesso" pur esiste e va combattuta con ogni mezzo. Il premier Mario Monti in prima fila ascolta e lievemente annuisce, quasi improvvisamente consapevole del gigantesco compito che ha di fronte.
Da pochi minuti la 'convention' della Protezione Civile (un'altra delle riforme messe in cantiere dal professore) all'università Roma tre è scossa dall'ennesima notizia giudiziaria e lo spettro della 'cricca' torna ad aleggiare sull'organizzazione che fu di Guido Bertolaso. Sequestro di beni e proprietà per oltre 32 milioni di euro a Diego Anemone,l'imprenditore coinvolto nell' inchiesta Grandi Eventi, anche nel famoso comprensorio del Salaria Sport Village, dove Bertolaso era solito farsi dei massaggi. Nessuno ne parla ma intanto Napolitano prende appunti durante gli interventi e si capisce che vuole proprio prendere la parola. Il richiamo del presidente della Repubblica è durissimo e senza possibilità di equivoci: "speculatori ed evasori fiscali portano avanti logiche asociali e di disprezzo del bene comune e non meritano di essere associati alla parola Italia", scandisce Napolitano alla platea attenta.
E prosegue come un fiume in piena: l'Italia purtroppo "presenta di sé diverse immagini ed esprime diverse logiche di comportamento. In un intreccio complesso di positivo e negativo si manifestano logiche particolaristiche asociali di scarsa considerazione se non di aperto dispregio dell'interesse generale del Paese e del bene comune. Logiche di speculazione o di cieco calcolo individuale che - sottolinea - calpestano l'ambiente, il patrimonio storico e il territorio".
Altrettanto, o forse ancor di più per il presidente, è da condannare la clamorosa tendenza di troppi all'evasione che non significa altro che rimanere "in logiche di rifiuto irresponsabile del dovere fiscale". Per fortuna c'é davvero "un Paese migliore, un'Italia speciale della solidarietà e dell'impegno civile" che rendono il Paese unito "come nazione, come società e come Stato", ricorda Napolitano raccogliendo un mare di applausi dai tanti giovani presenti a questi Stati Generali che dovrebbero finalmente definire la Protezione Civile post-Bertolaso. "L'Italia migliore prevalga su tutto quello che ci frena e ci fa trovare oggi in gravi difficoltà ad affrontare la crisi che stiamo vivendo", è l'appello finale del presidente.