venerdì 3 febbraio 2012


Battisti va a Le Iene e accusa Napolitano: "È uno stalinista"

Cesare Battisti torna a far parlare di sé con un botta e risposta a mezzo stampa con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, uomo libero in Brasile ma in Italia condannato in contumacia all'ergastolo per aver commesso quattro omicidi, è statointervistato da Le Iene nella puntata andata in onda giovedì sera su Italia 1.
Battisti si rivolge direttamente a Napolitano:
"Signor presidente Napolitano mi dia la possibilità di difendermi. Di presentarmi di fronte ad un tribunale, oggi in Italia, e di potermi difendere, di rispondere ad un interrogatorio vero, come non è mai successo, e così io mi comprometto a rispondere delle mie responsabilità d fronte alla giustizia italiana"
Poi, l'affondo:
"Napolitano mi sembra davvero un irriducibile degli anni '70, dell'ex Pci stalinista. Non mi sembra che sia la persona adeguata per dire oggi all'Italia giriamo pagina, dimentichiamo il passato, riconosciamo le responsabilità, riconosciamo la storia, riappacifichiamoci. Non mi pare che Napolitano stia dando esempio di questo. [...] Napolitano mi pare che in quegli anni era uno dei massimi avversari del movimento rivoluzionario, quindi pare che sia rimasto avversario... Secondo me, Napolitano sa benissimo chi sono, cosa ho fatto e cosa non ho fatto. Non ha bisogno che io glielo dica. Anche perché se io glielo dico lui non ci crede. E secondo me anche se ci crede non ha nessuna intenzione di crederci, di diffonderlo"
Il Colle aveva già risposto mercoledì sera con un una nota, nella quale Napolitano aveva replicato che il signor Battisti
"deve solo presentarsi nel nostro Paese per espiare, secondo le norme dell'ordinamento penitenziario italiano, le pene alle quali è stato condannato a conclusione di processi svoltisi nella piena osservanza delle regole di uno Stato di diritto".

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