venerdì 3 febbraio 2012


#occupyscampia, la protesta è pronta a scendere in piazza
#occupyscampia, la protesta è pronta a scendere in piazza
© MARIO LAPORTA/AFP
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Per ora è ancora una protesta virtuale, ma a breve#occupyscampia potrebbe trasformarsi in qualcosa di ben più strutturato e significativo. L'iniziativa nata su Twitter (ma molto seguita anche su Facebook) contro il presunto coprifuoco imposto dai clan camorristici a negozianti e cittadini del quartiere napoletano aumenta di portata, e al grido di "riprendiamoci Scampia" in molti sembrano pronti a scendere per le strade con le tende e con l'armamentario al quale i vari movimenti occupy del mondo ci hanno abituati.
Di #occupyscampia oggi ha parlato anche Roberto Saviano su Repubblica, parlando del coprifuoco e del movimento nato dal basso. Proprio sulla sussistenza del coprifuoco sorgono le polemiche, per alcuni si tratterebbe infatti di una notizia falsa. Di questo avviso è ad esempio l'associazioneResistenza Anticamorra, che in una nota ha parlato di "nessun coprifuoco imposto dai clan ai negozianti". Anche sul Manifesto di oggi sono riportati i dubbi raccolti sul territorio a proposito del blocco imposto dalla camorra.
Tutto è cominciato quando il quotidiano Il Mattino ha pubblicato la denuncia del presidente dell'Ascom (l'associazione dei commercianti), secondo il quale i clan camorristici del quartiere napoletano starebbero imponendo la serrata serale agli esercenti della zona:
"I clan sono in guerra, la camorra impone il coprifuoco. A Scampia e Melito. L'ordine, perché di questo di tratta, è stato recapitato con un porta a porta, degno dei migliori addetti di come si faceva una volta il censimento. Le donne «devono» stare in casa. E limitare al massimo le uscite di giorno. Di notte mai. I negozi devono chiudere tra le sette e mezza e le 8. I bar, per le ventidue. E guai a chi trasgredisce. Non era mai accaduto. Nemmeno durante la fase più tragica di quel bagno di sangue criminale che fu lo scontro tra la cosca di Paolo Di Lauro e quella degli scissionisti o spagnoli che dir si voglia. La libertà contingentata per oltre duecentomila anime, è scattata subito dopo la mattanza dei primi giorni di quest'anno, con cinque morti ammazzati in pochi giorni"
Su Twitter l'ennesima prepotenza dei clan non è passata inosservata, e sono bastati pochi minuti perché la giovane (e campana) deputata del Partito Democratico Pina Piciernolanciasse un appello alla disobbedienza dietro l'hashtag #occupyscampia. Il riferimento è aOccupy Wall Street, il movimento che negli Usa ha fatto tremare banchieri e finanzieri, e in tanti stanno proponendo iniziative per dare un segnale forte ai gruppi criminali che infestano il napoletano. Chissà che nei prossimi giorni non si vedano spuntare le tende anche all'ombra delle Vele.

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