martedì 28 febbraio 2012

Ddl Butti: nuovo attacco alla libertà della Rete


Ddl Butti: nuovo attacco alla libertà della Rete

Ddl Butti: nuovo attacco alla libertà della Rete

Un nuovo ddl è arrivato in Commissione Giustizia al Senato della Repubblica ed è destinato ad essere esaminato nelle prossime ore. Si tratta del disegno di legge attraverso il quale il Senatore Alessio Butti (Pdl) intende subordinare la libertà di chiunque di “utilizzare” online l’informazione proveniente da riviste e giornali ad un preventivo accordo con le associazioni maggiormente rappresentative degli editori.
Guido Scorza spiega che si tratta di
"Un’autentica folle ed anacronistica iniziativa che minaccia di mettere in ginocchio l’informazione online e di trasformare la Rete nella più scontata, piatta e tradizionale piattaforma editoriale di tutti i tempi"
In poche parole questa proposta vorrebbe inserire un minuscolo comma - appena 637 caratteri spazi inclusi - al numero 2bis all’art. 65 della legge sul diritto d’autore che, ironia della sorte, è inserito nel Capo V, relativo alle libere utilizziazioni. Questo comma servirebbe per stabilire che 
“L’utilizzo o la riproduzione, in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo, di articoli di attualità pubblicati nelle riviste o nei giornali, allo scopo di trarne profitto, sono autorizzati esclusivamente sulla base di accordi stipulati tra i soggetti che intendano utilizzare i suddetti articoli, ovvero tra le proprie associazioni di rappresentanza, e le associazioni maggiormente rappresentative degli editori delle opere da cui gli articoli medesimi sono tratti”
Guido Scorza ricorda che in Rete
"Utilizzare le informazioni significa semplicemente esercitare, in modo contemporaneo, il diritto di comunicazione e manifestazione del pensiero sancito già nella dichiarazione universale dei diritto dell’uomo e del cittadino"
e conclude
"Solo un folle, un censore o un nemico del futuro pensa di subordinare ad un accordo tra soggetti privati l’esercizio di una libertà fondamentale come quella di manifestazione del pensiero. La libertà di manifestazione del pensiero non ha prezzo e non può dipendere dal raggiungimento o meno di un accordo con chicchessia".

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