sabato 25 febbraio 2012

Monti i primi 100

IL GOVERNO CELEBRA I 100 GIORNI
Il Governo ha risparmiato oltre 43 milioni di euro da quando si è insediato. Il Governo ha pubblicato il rapporto Governo Monti: attività dei primi cento giorni, il dossier vuole fare luce sulle attività dei primi 100 giorni del governo Monti.
Il rapporto comprende 34 pagine divise in due parti. La prima descrive e analizza le tre direttrici, rigore, equità e crescita che hanno ispirato l'azione dell'Esecutivo, il rapporto con l'Europa e con i cittadini. La seconda parte, incentrata sulle politiche di settore, dà conto dei provvedimenti per il Mezzogiorno, di quelli di politica estera e difesa, sicurezza e giustizia, agenda digitale, scuola, impresa e servizi pubblici locali.
Ha fatto subito notizia il capitolo dedicato ai tagli della presidenza del Consiglio. In tre mesi, palazzo Chigi ha risparmiato oltre 43 milioni di euro.
"Sono state conseguite diverse riduzioni dei costi, -4 milioni di euro per i dipendenti nelle strutture generali stabili (blocco del turnover, congelamento dei contratti, pensionamenti); -12,2 milioni di euro per gli uffici di diretta collaborazione relativi al presidente, ai ministri senza portafoglio e ai sottosegretari presso la presidenza del Consiglio. In questi uffici si registra una riduzione di 241 unità in termini di personale addetto; -2,3 milioni di euro per le strutture di missione, con una riduzione di 51 unità di personale; -750mila euro per esperti e consulenti, il cui numero complessivo è diminuito di 99 unità"
Ma il dossier spiega anche i due pacchetti di misure di novembre sul rigore e quelle di gennaio sulle crescita. La nota di palazzo Chigi spiega che con il primo provvedimento si è voluto dare il via a "misure urgenti per assicurare la stabilità finanziaria, la crescita e l'equità. Il compito di questo governo è quello di far uscire il Paese dalla zona d'ombra in cui era stato confinato, di porre fine all'emergenza e, soprattutto, di gettare le basi per una rinascita economica e sociale".
Mentre sul pacchetto di misure varato il 20 gennaio, il dossier ricorda che "mirano a rimuovere due grandi vincoli che hanno compresso per decenni il potenziale di crescita dell'Italia: l'insufficiente concorrenza dei mercati e l'inadeguatezza delle infrastrutture. Il provvedimento contribuirà nel breve periodo a traghettare l'economia nazionale fuori dalla spirale recessiva e, nel medio/lungo periodo, ad allinearla ai ritmi di crescita dei partner europei e internazionali. In particolare l'attenzione del governo si è focalizzata sui giovani, puntando alla valorizzazione del merito come fattore premiante. L'insieme delle misure si basa su due pilastri: crescita ed equità".
"L'obiettivo del governo è di contribuire sempre di più a determinare gli orientamenti politici ed economici dell'Unione Europea, non limitandosi a recepirli in modo passivo", si spiega nella seconda parte del dossier che pone attenzione ai rapporti dell'Italia con l'UE.

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