venerdì 22 giugno 2012

La narcosi degli italiani

Lettera aperta di un amico


La narcosi degli italiani è purtroppo genetica ed assomiglia alla consuetudine dei "lemmings" di seguire il capomandria fino in fondo, anche quando questi va a gettarsi in mare, con conseguenti suicidi di massa.    
Non si può spiegare altrimenti il fatto che abbiano votato per anni dei mafiosi come i DC per "salvarsi dai comunisti" e per anni il farabutto di Arcore per "risalvarsi dai comunisti" e ora per salvarsi dal "farabutto" si stiano aggrappando disperatamente a ciò che rimane di quello che si suol chiamare "Partito Democratico", incuranti del fatto che ormai sia il PD, sia il PDL, sia  ovviamente l'UDC  sono ormai sulla stessa barca e remano insieme per evitare di fare la fine della Concordia.
Ma quello che lascia veramente perplessi non è il fatto che non si fidino di gente nuova o di gente raccattata per strada (una delle critiche più frequenti che sento nei confronti del Movimento 5 Stelle è infatti "ma come faccio a fidarmi di gente che non ha esperienza!" - al che viene anche troppo facile la risposta: "ma perché, di questi qui, inquisiti, ladri, truffatori, concussori, evasori e che ci hanno portato al collasso economico, morale e civile, ti fidi?"), quello che lascia perplessi, dicevo, è che si fidano di gente che ha la faccia di presentarsi di fronte ai propri elettori con dichiarazioni come quella di Bersani sugli Esodati venerdì 15/6/12:  . . . . "la  ministro Fornero sta dicendo  "chiamiamo gli esodati 'persone in via di salvaguardia'". Un passo avanti diciamo, linguistico e concettuale" . . .
Ora se io fossi un elettore del PD e grazie a Dio non lo sono, gli sputerei in un occhio al Bersani; mentre se fossi un esodato il "passo avanti linguistico" glielo ficcherei sotto la coda con tutto lo scarpone. 

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