domenica 19 febbraio 2012

Pescatori uccisi in India, alcuni maro' italiani presto a terra


Pescatori uccisi in India, alcuni maro' italiani presto a terra

Un accordo sarebbe stato raggiunto affinché due italiani scendano dalla nave per essere interrogati

19 febbraio, 10:25
La petroliera 'Enrica Lexie' La petroliera 'Enrica Lexie'
Pescatori uccisi in India, alcuni maro' italiani presto a terra
NEW DELHI - Un numero imprecisato di militari italiani a bordo della 'Enrica Lexie', la petroliera italiana coinvolta nell'uccisione, mercoledi', di due pescatori indiani, "sta per essere portato a terra" dalla polizia di Kochi, in India meridionale, apprende l'ANSA da fonti che seguono da vicino la vicenda.
Un accordo sarebbe stato raggiunto fra polizia indiana e autorità diplomatiche italiane affinché due italiani scendano dalla nave per essere interrogati, sostiene la tv all news Ibn-Cnn.

Secondo l'emittente polizia e console generale italiano a Mumbai, Giampaolo Cutillo sono saliti a bordo. Un primo ultimatum per le 8 (le 3,30 italiane) è per ora scaduto. L'accordo, su cui non esistono riscontri da fonti ufficiali, è stato rivelato dalla tv all news Times Now.
A sostegno l'emittente ha riferito una dichiarazione del commissario della polizia di Kochi, Ajith Kumar, che ieri sera è stato sulla nave a colloquio con il capitano Umberto Vitelli e con il console Cutillo.
"Le autorità italiane - ha detto Kumar - hanno dato il loro accordo alla consegna di due guardie della 'Enrica Lexie' alla polizia del Keralaper un interrogatorio dopo il colloquio telefonico fra i ministri degli esteri S.M. Krishna e Giulio Terzi sull'incidente in cui sono morti i due pescatori indiani".
Secondo le fonti, in questo momento si discute su "quanti fucilieri della Marina debbano scendere a terra", verosimilmente per essere interrogati. In precedenza, a bordo della petroliera, si è svolto l'interrogatorio del capitano Umberto Vitelli. Un interrogatorio che le fonti hanno definito "sostanzialmente indolore". Ieri, in una conversazione con il suo collega indiano S.M.Krishna, il ministro degli esteri Giulio Terzi aveva annunciato l'arrivo odierno di una delegazione di alti funzionari italiani degli esteri, della difesa e della giustizia "per approfondire i diversi aspetti del caso e avviare una concreta collaborazione con l'obiettivo di stabilire la verità dei fati oltre ogni dubbio". Nella conversazione, Terzi aveva in particolare ribadito a Krishna che "alla luce dei principi di diritto internazionale generalmente accettati, il governo italiano ritiene che la giurisdizione sul caso compete alla Magistratura italiana", dato che l'incidente si è verificato in acque internazionali.

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