martedì 14 febbraio 2012

unipol fonsai

Fon-Sai e il concerto in una villa palladiana

A chi ha avuto il piacere di girare per Vicenza e dintorni non sarà sfuggito quel senso di ordine creativo che ispirano le architetture di Andrea Palladio: ogni cosa al suo posto, e tutto in armonia con il contesto. Una volta, in un’osteria da quelle parti, m’è capitato di sentire uno che farneticava di organizzare un raduno di metallari in una villa palladiana. I nordestini sono genta tosta, è vero, ma è probabile che il nostro abbia dimenticato l’insano proposito dopo l’ultimo bicchiere. Tutto quel rumore in una villa del Palladio stonerebbe parecchio, in effetti. Vuoi mettere un bel concerto vivaldiano? 
Pensate ora a una holding che si chiama «Palladio Finanziaria»: ispira equilibrio sin dal nome. Dicono che Palladio (la società) sarebbe entrata a gamba tesa nei progetti di Mediobanca su Fondiaria Sai, la disastrata compagnia dei Ligresti. E dicono anche che questo avrebbe contrariato molto Piazzetta Cuccia e Unicredit, entrambi grandi creditrici dei Ligresti. Anche questo stonerebbe parecchio: Palladio Finanziaria è gestita da gente equilibrata, oltre che capace, con i piedi per terra, low profile, e se non ci credete, leggete questo articolo del Corriere della Sera. Converrete che innescare tensioni e irritazioni in una situazione in cui le due banche rischiano un miliardo e mezzo di crediti, è cosa molto poco palladiana. In via teorica, per lo meno.
Ma stiamo ai fatti: e qui l’unico fatto certo è che nei giorni scorsi Palladio Finanziaria ha dichiarato di avere comprato il 2,2% di Fondiaria Sai. Poi c’è il contesto in cui collocare il fatto:
✦ Giorgio Drago, amministratore delegato di Palladio Finanziaria, è ex manager Mediobanca, notoriamente in ottimi rapporti personali con i vertici di Mediobanca
✦ Roberto Menuguzzo, l’altro amministratore delegato di Palladio, viene descritto come grande amico di Giovanni Perissinotto, a.d. delle Generali, la prima compagnia assicurativa italiana
✦ Mediobanca è il primo azionista delle Generali
✦ Drago e Meneguzzo si conobbero durante una «nottata francescana» in Mediobanca, come racconta il predetto articolo del Corriere
✦ I rapporti Mediobanca-Palladio Finanziaria datano almeno dal 1989, quando la seconda vende alla prima Palladio Leasing. Di quest’ultima alcuni investitori di Palladio detengono tuttora una quota
✦ Palladio è uno dei grandi azionisti delle Generali, anche per il tramite di un veicolo, Effeti, compartecipato dalla Fondazione Crt. Quest’ultima esprime Palenzona nel cda di Unicredit
✦ I rapporti con Generali e Palladio sono stati rinsaldati, a settembre 2010, con la joint venture Venice European Investment (Vei), a cui Generali ha messo in mano 150 milioni
✦ Il predetto accordo fu criticato dall’allora presidente Cesare Geronzi che vi intravvedeva un favore fatto dal management ad azionisti amici
✦ Come azionista di Generali, Palladio ha assecondato il dimissionamento di Geronzi organizzato dai vertici di Mediobanca
✦ Nel capitale di Palladio Finanziaria, ci sono diverse banche (Veneto Banca, Mps, Banco Popolare), nessuna delle quali è in grado di sostenere una battaglia di mercato contro Mediobanca e Unicredit.
Si può aggiungere una considerazione. A meno che voglia scatenare un’Opa ostile (o all’opposto, a meno che si tratti solo trading di corto respiro), con il suo rastrellamento Palladio dà oggettivamente un aiuto al piano di Mediobanca. L’incremento delle quotazioni di Fon-Sai, che è l’effetto del rastrellamento, si riflette in misura più che proporzionale sui conti della controllante Premafin, causa effetto leva, riducendo il gap patrimoniale della holding dei Ligresti. Questo renderà più giustificabile una valutazione positiva del capitale di Premafin quando saranno definiti i rapporti di concambio nell’ambito della fusione. L’aumento delle quotazioni Premafin, inoltre, gioca a favore della liquidazione della famiglia Ligresti, in caso di esercizio del diritto di recesso. Inserito in questo contesto, più che un elemento di disturbo, l’ingresso in campo di Palladio suona come la seconda linea melodica che si intreccia con quella principale in un armonioso contrappunto. Come un bel concerto di Vivaldi in una villa palladiana.



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