lunedì 15 ottobre 2012


Auto in canale, clandestino eroe salva feriti e fugge

A bordo una coppia e il loro bambino di 5 anni, sarebbero morti




Sara' difficile, se non impossibile, rintracciare il giovane extracomunitario che ha contribuito sabato sera a salvare gli occupanti di una auto finita in un canale tra Borgo Ottomila e San Benedetto dei Marsi, nella Piana del Fucino. Nel canale in piena notte era finita l'auto di un lavoratore romeno con la famiglia: l'uomo ora e' ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Avezzano, mentre i congiunti se la sono cavata con danni minori.
Secondo una prima ricostruzione, l'extracomunitario avrebbe aiutato i primi soccorritori gettandosi in acqua per salvare l'uomo, poi avrebbe fatto perdere le sue tracce perche', come lui stesso avrebbe spiegato, marocchino clandestino.
Il "gesto eroico" potrebbe essere stato compiuto da uno delle centinaia di extracomunitari che vivono come braccianti nel Fucino, spesso in condizioni di estrema precarieta'. In quella zona molti di loro si pongono ai margini della legalita', a volte operando come spacciatori. Ecco perche' secondo gli investigatori, in considerazione di entrambi i motivi, sara' difficile che possa raccogliere l'invito ad uscire allo scoperto. Eppure il riconoscimento per il gesto e' arrivato persino dal presidente della Regione Gianni Chiodi, che ha detto: "Se veramente è successo quello che raccontano le cronache, questo ragazzo è il benvenuto in Italia".
Perche' ''denota una grande umanità'', e ''se veramente clandestino, questo suo gesto riscatta ogni forma di anche minima legalità formale da parte sua''. Tutto sta quindi a capire in che tipo di "minima legalità" si trovi il ragazzo marocchino. Ma se si trattasse di un lavoratore agricolo irregolare, ecco avrebbe trovato un aiuto da parte delle istituzioni.
"L'immigrato che ha salvato una famiglia dall'annegamento dev'essere uno di quei ragazzi che lavorano nel Fucino e sono qui per necessità: ha perciò tutte le caratteristiche per rientrare nel processo di regolarizzazione in atto in questi giorni. Se si farà avanti intercederò presso la prefettura", e' stata la presa di posizione del presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo. Mano tesa quindi da parte delle istituzioni, anche se ambienti delle forze dell'ordine nutrono un certo scetticismo sulla possibilita' di fare chiarezza sull'accaduto.

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