venerdì 12 ottobre 2012


Blitz degli studenti a Roma e cortei in 90 citta'

Nella capitale gli studenti espongono striscione davanti alla sede del Parlamento europeo



Gli studenti italiani oggi scenderanno in piazza in 90 città italiane per 'difendere il proprio futuro''. La giornata di mobilitazione nazionale del 12 ottobre, precisa un comunicato della rete della Conoscenza " è stata lanciata dall'Unione degli studenti quest'estate, per manifestare contro la svendita della scuola pubblica e la distruzione dell'università, ha avuto una grande diffusione e preannuncia l'apertura di un autunno di mobilitazione intenso". "Siamo in piazza oggi - dichiara Roberto Campanelli coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti - per manifestare la nostra totale contrarietà al Pdl 953 (ex Aprea) che eliminerebbe le rappresentanze studentesche dai consigli d'istituto, limitando gli spazi di democrazia già ampiamente ridotti nelle scuole negli ultimi anni e permetterebbe ai privati di entrare nelle nostre scuole come sta accendendo in università a seguito dell'approvazione nel 2010 della legge Gelmini". "Oggi in piazza sono presenti anche molti studenti universitari - precisa Luca Spadon portavoce nazionale di Link Coordinamento universitario - per dimostrare a questo governo che gli studenti non sono disponibili a fare dei passi indietro sui temi della conoscenza e per ribadire con forza la nostra contrarietà all'aumento delle tasse per i fuori corso voluta dal ministro Profumo e alla diminuzione dei fondi sul diritto allo studio, provvedimenti drammatici questi che non permetteranno a tanti giovani di iscriversi all'università". Per tutta la giornata sono attese nelle principali piazze italiane 'azioni comunicative per porre davanti agli occhi del Paese, la drammaticità della condizione studentesca, colpita da questa crisi come non mai, ma anche il riscatto e la voglia di cambiare scuole e università, con un vero processo democratico, costruito dal basso' precisa il comunicato del movimento studentesco. Per maggiori informazioni diretta twitter, sugli hastag dell'Unione degli Studenti e della Rete della Conoscenza #12OTT #noninvendita #studentinpiazza.

ROMA, STRISCIONE DAVANTI ALLA SEDE DEL PARLAMENTO UE - Blitz degli studenti di fronte alla sede romana del Parlamento Europeo. Nonostante la pioggia battente, inizia così la giornata di mobilitazione nazionale degli studenti che sfileranno in corteo per il centro di Roma. ''E' arrivato il momento di accendere i riflettori sulla scuola italiana - dice Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli studenti medi - le condizioni dell'istruzione pubblica sono ormai insostenibili, siamo stufi di entrare ogni giorno in aula in queste condizioni". "Sul nostro striscione questa mattina c'è scritto 'Una scuola di qualità ce la chiede l'Europa', finora governo e politici hanno tirato fuori la bandiera del 'ce lo chiede l'Europa' solo quando si tratta di sacrifici economici, in modo strumentale e volendo negare un'altra idea di Europa: la nostra! L'Europa ci chiede anche di ridurre gli abbandoni scolastici del 10%, di aumentare il numero dei laureati, di raggiungere il traguardo dell'85% dei 22enni diplomati, l'Europa ci chiede una sistema d'Istruzione di qualità!".

ROMA - "La scuola non è in vendita. Risorse - stop Aprea - diritto allo studio". Dietro questo striscione centinaia di studenti sono partiti in corteo a Roma da piazza della Repubblica per raggiungere piazza S.S.Apostoli, davanti alla prefettura. Gli studenti protestano per rivendicare il diritto all'istruzione nel giorno dello sciopero nazionale dei lavoratori della scuola. Il corteo incrocerà i manifestanti della Cgil partiti da piazza dell'Esquilino, che confluiranno all'interno della manifestazione degli studenti.
MILANO  - In centinaia hanno risposto oggi a Milano all'appuntamento lanciato dai collettivi studenteschi Laps, per le superiori, e Link, per gli universitari, a difesa di un'iscrizione pubblica. Partiti come di consueto da largo Cairoli tra cori, musica e fumogeni, i ragazzi sfileranno per le vie del centro fino a raggiungere piazza Duca d'Aosta a fianco alla Stazione Centrale. 'Fuori la mafia dalla Regione': è questo il testo del manifesto con cui gli studenti che stanno sfilando in centro a Milano hanno tappezzato la filiale Unicredit di piazza Cordusio, oggetto anche del lancio di uova e fumogeni. La manifestazione organizzata da diversi collettivi studenteschi e universitari, conta circa tremila partecipanti, ed è aperta dallo striscione 'Aprea (assessore regionale all'Istruzione, ndr) e Formigoni dimissionì. Il corteo punta a concludere la propria marcia sotto Palazzo Lombardia.
TORINO - Gli studenti in corteo a Torino hanno lanciato carote contro la sede del Miur per protestare contro la frase del ministro Francesco Profumo che nei giorni scorsi ha detto che con gli studenti serve il bastone e la carota. "La settimana scorsa - hanno detto gli studenti ricordando gli scontri con la polizia dell'ultima manifestazione - con noi hanno usato il bastone. Oggi noi usiamo le carote". Hanno poi acceso anche alcuni fumogeni.
BOLOGNA - "Ci scusiamo per il disagio, stiamo scioperando per voi". Sono le parole scritte su un nastro giallo e nero con cui è stata circondata la fontana di piazza Nettuno a Bologna, per sigillarla simbolicamente, nel giorno di mobilitazione nazionale della scuola. Anche nel capoluogo emiliano gli studenti - circa 800 e in maggioranza delle scuole superiori - si sono riuniti per un presidio. "Più rappresentanza meno privati ladri ladroni", è lo slogan su uno striscione posto davanti ad un palchetto, organizzato dalla Flc Cgil, dove si alternano interventi a sostegno della scuola pubblica. E' presente anche un gazebo dei comunisti italiani.
ANCONA - Traffico in tilt nel centro di Ancona per lo sciopero della Flc Cgil e il corteo della Rete degli studenti medi contro i tagli del Governo alla scuola pubblica. Circa 500 docenti e studenti hanno attraversato a piedi la Galleria del Risorgimento, bloccando la circolazione delle auto. In testa al corteo, diretto verso la sede della Regione e scortato da polizia e carabinieri striscioni con la scritta 'La scuola non e' un bancomat', e 'Profumo, l'unico inadeguato sei tù.
CAGLIARI E ORISTANO - L'autunno caldo della scuola è iniziato anche in Sardegna. In centinaia sono scesi in piazza a Cagliari e a Oristano, come in una sessantina di città italiane. Studenti a fianco di insegnanti di ruolo e precari, personale amministrativo e tecnico. Ma anche gli operai dell'Alcoa di Portovesme si sono uniti con uno striscione. Per i lavoratori della scuola è stata una adesione allo sciopero nazionale indetto dalla Flc-Cgil contro la spending review che sottrae risorse al settore della istruzione pubblica sarda già in ginocchio, e per chiedere il rinnovo del contratto scaduto nel 2009 e l'ingresso di giovani e precari. Tanti ruoli diversi e un solo grido: "L'istruzione pubblica sta finendo in pezzi, difendiamola". I manifestanti hanno raggiunto piazza Repubblica, sede del concentramento e da qui un serpentone umano ha percorso le vie del centro città verso viale Trieste sede dell'Assessorato Regionale della Pubblica istruzione.

Nessun commento:

Posta un commento