venerdì 12 ottobre 2012

D'alema vs Renzi,ma D'alema ha capito che Renzi è dello stesso partito??

D'alema vs Renzi,ma D'alema ha capito che Renzi è dello stesso partito??

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Le primarie del centrosinistra s'infiammano. E oggi è il giorno della polemica, anche ruvida, tra Matteo Renzi - sfidante del segretario Pd Pier Luigi Bersani - e Massimo D'Alema. Polemica poi smorzata, invano, dal presidente del Copasir, ma la bomba ormai è lanciata. 

Tutto parte da un retroscena di Federico Geremicca sulla Stampa di oggi, secondo cui D'Alema avrebbe dichiarato: «Renzi ha sbagliato e continua a sbagliare. Si farà del male». «Sono stato a Matera per una iniziativa su Berlinguer: c'era il doppio della gente rispetto a quanta era accorsa ad ascoltare Renzi. Però i giornali non lo scrivono, perchè rottamare il Pd conviene a molti».

E poi - riferisce la Stampa - l'affondo: «La settimana scorsa Renzi è andato a Sulmona, in jet privato da Ciampino, poi una Mercedes. In camper c'è salito alle porte di Sulmona, ma quando è arrivato in piazza, tutti ad applaudire il giovane ribelle che 'altro che auto blu, lui viaggia in camper'». «A me la parola 'rottamare' non piace proprio per niente», dichiara D'Alema, che smentisce di essere stato a sua volta un rottamatore. «Non ho mai spinto verso il ricambio per sostituire qualcuno, per un fatto personale. Dopo Occhetto, il segretario poteva farlo tranquillamente Veltroni, e in ogni caso, nessuno riempì di insulti il leader uscente. Quanto a Natta - aggiunge - gli dissi semplicemente quel che ero stato incaricato di dirgli per conto del partito. Lui, un dirigente serissimo, capì. E alla fine ci stringemmo in un abbraccio».

A nulla è valsa la smentita del presidente del Copasir: «Le parole che Geremicca attribuisce a Massimo D'Alema in colloqui con amici, colleghi o collaboratori, non sono state mai pronunciate. Risponde, invece, al vero, la notizia che D'Alema è amareggiato per gli attacchi personali che gli sono rivolti e determinato ad impegnarsi nella campagna delle primarie», si legge in una nota della portavoce di Massimo D'Alema, Daniela Reggiani.

Ma Renzi coglie l'occasione per replicare e dar fuoco alle polveri: «Io spero che D'Alema smentisca le parole che gli hanno attribuito, perchè hanno un tono allusivo e un che di intimidatorio che francamente non capisco...», dice il sindaco, e aggiunge: «Non è bello che il capo della commissione sui Servizi segreti dica che un avversario politico, peraltro del suo stesso partito, 'si fa male'. Lo vada a dire a qualcun altro...». «Oltretutto, rischia di far passare l'idea che chi non la pensa come loro debba andare in un altro partito». 

«Dov'era D'Alema - continua Renzi - quando si mandava a casa il governo Prodi? A fare l'inciucio con Cossiga e Mastella che è stato l'origine di tutti i guai dell'Ulivo. Gli attuali dirigenti del Pd ci hanno regalato vent'anni di berlusconismo». 


Quanto al jet privato, «ho pagato di tasca mia un volo per andare al funerale di Piero Luigi Vigna, che è un pezzo di storia di Firenze, e non avevo altra possibilità che fare 40 minuti di volo», ha spiegato Renzi, commentando la questione del volo citata da Massimo D'Alema su La Stampa di oggi.

«Quello che più mi stupisce di D'Alema è che dice che non vuol mollare, così facendo non credo faccia un bel servizio a Bersani. D'Alema la sua occasione per cambiare il Paese l'ha avuta... Se vinco le primarie a questi signori dico grazie e arrivederci». 

«Se io non mi fossi candidato non avrebbero mai fatto le regole per le primarie», aggiunge il sindaco nel videoforum di Repubblica. «Se non avessimo accelerato non avremmo fatto un favore al Pd», ha aggiunto, sottolineando che se oggi il partito è in crescita nei sondaggi «è perchè stiamo facendo una discussione» con le primarie «che riempie le piazze e i teatri».

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