mercoledì 17 ottobre 2012

Stalker di Amanda trovato da Anonymous


Stalker di Amanda trovato da Anonymous



Un fotogramma del video in cui Amanda T. annunciava di volersi suicidare.

Una vendetta degna della rete.

È quella inflitta dal sito di hacker Anonymous al presunto stalker che avrebbe indotto al suicido Amanda T il 10 ottobre 2012. 
Il gruppo ha infatti svelato l'identità del 'cyber-bullo', diffondendo su internet nome, cognome e indirizzo.
UOMO DI 32 ANNI. Secondo il collettivo il responsabile sarebbe un uomo di 32 anni di New Westminster, una cittadina della British Columbia, ex dipendente di Facebook e coinvolto in un altro caso di molestie sesssuali.
L'uomo indicato da Anonymous sarebbe colui che, dopo aver iniziato una relazione virtuale con Amanda su Facebook, ha cominciato a pubblicare le foto private di lei sul social network, rendendo la sua vita un inferno e portandola a togliersi la vita. 
«È un abominio e sarà punito», ha detto l'hacker con indosso la maschera di Guy Fawkes  indossata in 'V for Vendetta' riferendosi al cyber-bullo. 
IMMAGINI A SENO SCOPERTO. La ragazzina aveva diffuso su Youtube un video nel quale raccontava i ricatti e le sofferenze subite da parte di questo anonimo stalker che l'aveva convinta, quando era dodicenne, a farsi riprendere a seno scoperto. 
Poi l'uomo aveva diffuso quelle stesse immagini, tanto da umiliarla fino al suicidio.
L'uomo indicato da Anonymous, secondo le ricostruzioni, è lo stesso che lunedì 15 ottobre è comparso in un tribunale per rispondere dell'accusa di molestia sessuale in un caso non legato a quello di Amanda.

Nessun commento:

Posta un commento