Stalker di Amanda trovato da Anonymous
Una vendetta degna della rete.
È quella inflitta dal sito di hacker Anonymous al presunto stalker che avrebbe indotto al suicido Amanda T il 10 ottobre 2012.
Il gruppo ha infatti svelato l'identità del 'cyber-bullo', diffondendo su internet nome, cognome e indirizzo.
UOMO DI 32 ANNI. Secondo il collettivo il responsabile sarebbe un uomo di 32 anni di New Westminster, una cittadina della British Columbia, ex dipendente di Facebook e coinvolto in un altro caso di molestie sesssuali.
L'uomo indicato da Anonymous sarebbe colui che, dopo aver iniziato una relazione virtuale con Amanda su Facebook, ha cominciato a pubblicare le foto private di lei sul social network, rendendo la sua vita un inferno e portandola a togliersi la vita.
«È un abominio e sarà punito», ha detto l'hacker con indosso la maschera di Guy Fawkes indossata in 'V for Vendetta' riferendosi al cyber-bullo.
IMMAGINI A SENO SCOPERTO. La ragazzina aveva diffuso su Youtube un video nel quale raccontava i ricatti e le sofferenze subite da parte di questo anonimo stalker che l'aveva convinta, quando era dodicenne, a farsi riprendere a seno scoperto.
Poi l'uomo aveva diffuso quelle stesse immagini, tanto da umiliarla fino al suicidio.
L'uomo indicato da Anonymous, secondo le ricostruzioni, è lo stesso che lunedì 15 ottobre è comparso in un tribunale per rispondere dell'accusa di molestia sessuale in un caso non legato a quello di Amanda.
Nessun commento:
Posta un commento