martedì 15 gennaio 2013

Ecommerce, Della Valle ci riprova


Ecommerce, Della Valle ci riprova



Diego Della Valle ci riprova con l’ecommerce. La vetrina virtuale di Mr Tod’s si chiama Theluxer.com è on line dal 9 gennaio 2012, ma il progetto originale risale al marzo del 2000.
All’epoca Luca Cordero di Montezemolo, socio di Della Valle, parlava di «un nuovo sistema per ospitare i prodotti più rappresentativi e i luoghi di valore del sistema Italia». Il presidente della Ferrari, spiegando che il progetto avrebbe visto la luce poche settimane dopo, disse che il sito avrebbe contenuto: «Non solo attrazioni turistiche della nostra penisola, ma anche tutto quello che negli anni ’80 era conosciuto come l’Italian style», si legge sul sito Mediamente.rai.it il 24 marzo 2000.
Effettivamente il progetto ha conservato la vocazione turistica, infatti Italian Toch,  società che fa capo attraverso la Diego Della Valle & C al presidente di Tod’s Diego Della Valle e al fratello Andreasi occuperà della commercializzazione non solo dei marchi di proprietà dell’imprenditore marchigiano come Hogan, Tod’s Hogan Rebel, Fay, Roger Vivier, ma anche di oggetti d’arte, design, cosmetica, gioielli, orologi, prodotti gourmet e turismo di lusso in hotel e resort.
DODICI ANNI PER SPICCARE IL VOLO. Come detto, l’idea di realizzare un sito per vendere i prodotti on line era stata lanciata a cavallo del 2000. In quegli anni la new economy e le società definite .com avevano invaso la Borsa e sui mercati si viveva un’euforia generale. Ma gli effetti dell’ubriacatura si sono fatti sentire presto e il fuggi fuggi degli investitori ha provocato un crollo dei titoli tecnologici. Risultato: il progetto Italian Touch non è mai decollato ed è rimasto nel cassetto. Ma secondo alcune stime, elaborate all’epoca da Il Sole 24 Ore, avrebbe fatto in tempo a lasciare sul campo 10 milioni di euro.
FALLIMENTI CON STILE DA LVMH A BULGARI. A farsi male con la bolla di internet furono molte aziende esperte del prodotto, ma non del mezzo tecnologico. La lunga lista dei fallimenti vede Boo.com, il sito che avrebbe dovuto vendere abbigliamento online a prezzo pieno (della cordata facevano parte anche Lvmh, Jp Morgan e Benetton). Conti in rosso anche per il sito Luxlook che vedeva tra i finanziatori Hdp e Bulgari, nel progetto di vendita di accessori di marchi prestigiosi a prezzo pieno. Il sito fu successivamente rilevato da e-luxury del gruppo Lvmh, che secondo alcune voci di mercato avrebbe bruciato investimenti per circa 60 milioni di euro a fronte di un fatturato di circa dieci. Nell’elenco ci sono anche Habury (tra i partner Ibm e McKinsey), che hanno messo in campo investimenti per 25 milioni di euro (ma in Italia si sono ritirati), e Blufly di Soros, che dopo cinque anni e 65 milioni di euro investiti non ha ancora raggiunto il breakeven. Tra le poche a sopravvivere ci fu l’italiana Yoox di Federico Marchetti che nel 2002 ha realizzato un fatturato di circa 11 milioni di euro, per poi raddoppiare nel 2003.
DELLA VALLE PUNTA AI MERCATI EUROPEI DEL LUSSO. Tornando ai giorni nostri, il nuovo progetto di Della Valle, The Luxer, prevede la vendita dei prodotti relativi a tutti i marchi del gruppo Tod’s sia attraverso il portale e-commerce, sia tramite uno store appositamente dedicato ai marchi del gruppo, accessibile dai siti web dei singoli brand. Il canale è stato attivato inizialmente nel mercato italiano e nei principali Paesi europei e successivamente dovrebbe essere esteso agli altri mercati di riferimento per i brand del Diego nazionale.

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