giovedì 24 gennaio 2013

MPS fallimento di un sistema,Monti Grazie per l'aiuto alle banche


MPS fallimento di un sistema





Quando le crisi sono profonde e sistemiche, vengono al pettine tutte le mele marce. Monte dei Paschi è una di quelle. Il problema della banche italiane  Ã¨ quello di ricevere i soldi dalla BCE o dallo Stato, quindi trattenerli per se ed ingrossare i dividendi dei pochi azionisti. Questa è una delle tesi corporativiste e populiste che circolano nelle menti dei più (mi sto trattenendo, sic!). Esempi da non seguire sono ititoli di giornale come questo, ma adesso siamo in campagna elettorale, la peggiore aggiungo.
Il problema serio delle banche italiane è che i loro azionisti di riferimento, sono le Fondazioni. Queste  a sua volta sono in quota ad enti Statali. Per MPS la provincia ed il comune sono tra i principali azionisti. È chiaro che questo meccanismo perverso va a snaturale il ruolo originario del risparmio bancario, creando evidenti asimmetrie. Qui entrano in gioco le logiche politiche, dalle nomine dirigenziali fino ai dipendenti,  passando anche per lo sport (si veda Siena Calcio e la squadra di Basket). Non solo. Oltre lo sport e dietro la politica ci sono le strade, i ponti, i finanziamenti a onlus, cooperative e chi più ne ha più ne metta. E da ciò voglio escludere i finanziamenti alle imprese private, perché se dovessero essere stati fatti con queste logiche, beh allora di che stiamo parlando. Il risultato si chiama consenso politico autoalimentante, fino allo scoppio . Cioè quando le Fondazioni sono state più volte chiamate a mettere mano al portafogli e scopertesi senza cassa, hanno dovuto stringere la cinghia (dal 2009 in poi i tagli alla spesa pubblica hanno tolto linfa a questo sistema, finalmente direi).
MPS è una banca da resettare in tronco. Ma sappiamo che questa è in buona compagnia, vedasi per esempio BPM.  Banca che con la crisi di sistema attuale, sommata alla crisi della banca stessa, dovranno ben destreggiarsi per riportare i margini a conto economico, sempre che ci riescano. Chiaro, stiamo parlando di unabanca tecnicamente fallita.
Attenzione, non si tratta di colore politico, MPS sarà vicina a PD, come BPM è vicina alla lega. Anche quando le banche adottarono la forma delle Spa, nel 1995, l’abbraccio fra politica e banca non si è mai sciolto, affidandosi alla “superstiziosa senesità”: cambiare per non cambiare niente. Sradicare queste logiche perverse non è facile e non sarà facile per nessuno, Illusionisti compresi.
Altra  prova  Ã¨ l’ammontare di sofferenze che ha il sistema bancario italiano (circa 120 miliardi di euro).  Gestioni bancarie non ottimali e l’incompetenza dell’ultimo trentennio, sono frutto anche di politiche di credito “spinte” troppo in là. Non è solo colpa dei derivati. Il FMI ha posto già l’accento su questo problema, definendo il 2013 un anno fondamentale per le sorti del sistema economico italiano.
Non bastano solo le dimissioni di Mussari, altrimenti la gente non capisce. Lo Stato da ad MPS 3,9 mld, che sono tasse dei cittadini, ma chi ha gestito questi disastri non può cavarsela con le dimissioni. Il cda di MPS e rappresentanti della provincia e comune dovrebbero essere banditi dalle cariche pubbliche e non solo.  Ãˆ un sistema che va riformato e questo dovrebbe essere uno dei compiti del futuro governo. Ma la storia la conosciamo già.

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