lunedì 7 gennaio 2013

Vendola: 'Ticket Monti-Bersani spaventoso'


Vendola: 'Ticket Monti-Bersani spaventoso' Casini: 'No a governi con gli estremisti'

'Pensavo di non candidarmi, poi ho visto le preoccupazioni in economia italiana e all'estero'



L'ipotesi di un ticket Monti-Bersani é "spaventosa". Lo afferma il leader di Sel Nichi Vendola, che commenta così, lo scenario nel quale si dovesse arrivare a un'intesa fra le forze centriste e il Pd a causa dell'esito incerto del voto. "I progressisti - dice Vendola - si candidano per vincere" e comunque il dibattito sugli scenari post voto e il rischio che il Pd e gli alleati non abbiamo la maggioranza "é comico". L'obiettivo è "salvare l'Italia e Monti e Casini in realtà propongono alla sinistra una resa".
Il movimento guidato da Antonio Ingroia "non nasce nel segno di una rissa a sinistra". Lo sostiene il leader di Sel. "Io non intendo vivere questa campagna elettorale - dice - come una resa dei conti nel ceto politico".
CASINI, CON MONTI PER VINCERE, NO GOVERNI CON ESTREMISTI - "I sondaggi non sono i voti degli italiani" e "noi vogliamo vincere". Lo dice il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini a 'La Telefonata' rispondendo anche alla domanda di Maurizio Belpietro sulle possibili alleanze future e in particolare su quella con il Pd. "Nessun governo che abbia dei populismi o degli estremismi o che sia impregnato delle vecchie ideologie del passato può avere il nostro voto. Noi siamo per una ricetta diversa, quella anticipata in questo anno", risponde Casini. "Noi vogliamo vincere. Se non vinceremo valuteremo le subordinate. Dato che i sondaggi non sono i voti" dice Casini che ricorda: "Chiunque partecipi a una competizione elettorale con la dignità, la forza morale e le aspirazioni nostre non può rispondere a questa domanda, noi vogliamo vincere". Anche "Berlusconi da un mese dice che vince ma lo sanno tutti gli italiani che non ha nessuna possibilità di vincere. Giustamente, però, dal suo punto di vista dice che vuol vincere e noi diciamo la stessa cosa" aggiunge.
CASINI, SU LISTE DECIDE MONTI MA GRUPPI UNICI  - "Noi ci siamo rimessi nelle mani di Monti: è lui che deciderà le liste e, insieme a noi, le persone. E questo ha un senso, perché faremo gruppi parlamentari unici". Casini sottolinea che non c'e' alcuna rivendicazioni di quote: "i giornali sono attenti al gossip ma non alla novità. Noi abbiamo preso l'impegno di fare gruppi parlamentari unici". Casini commenta poi le dichiarazioni di Passera:  "Non mi piace chi sale su un predellino e fonda un partito e non mi sarebbe piaciuto chi, sprezzante di ciò che esiste, imponesse una lista unitaria che si mangiasse storie, persone. Questo avrebbe significato una nuova versione dell' uomo solo al comando. In politica non c'é l'uomo solo al comando che impone: la politica è invece una paziente ricerca di una posizione comune. Dobbiamo riunire uomini e donne in una grande ricostruzione del Paese. Altre impostazioni fanno parte di una cultura che mi è lontana anni luce" dice ancora Casini secondo il quale "Monti ha invece capito che serve prendersi per mano e procedere anche tra esperienze e culture diverse". Ma Passera vi accusa anche di aver fatto una cosa vecchia. "Il meglio è nemico del bene e quello che è stato fatto è rispettoso delle cose e delle persone" risponde Casini.
VENDOLA, SUPER-RICCHI VADANO AL DIAVOLO... - "I super-ricchi devono andare al diavolo, Putin ha le sembianze del diavolo e dunque Depardieu è sulla direzione giusta": ne è convinto il leader di Sel, Nichi Vendola, che così commenta, in un'intervista a Unomattina, la scelta dell'attore francese di cambiare cittadinanza in seguito alla tassazione elevata sui redditi più alti scelta dal governo francese.

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