giovedì 28 febbraio 2013

Giulietto Chiesa: entusiasmo e onestà, mi fido di Grillo


Giulietto Chiesa: entusiasmo e onestà, mi 

fido di Grillo


«Scommetto sull’onestà di Beppe Grillo: lo faccio perché scommetto sull’entusiasmo dei suoi sostenitori». Parola di Giulietto Chiesa, da anni impegnato per un’alternativa politica radicale, che smascheri e mandi in pensione la casta dei “maggiordomi”, agli ordini dello spread. Della sinistra “falcemartellata e girotondina” non vale neppure la pena di parlare: «Addio per sempre! La riscossa è venuta da un’altra parte. Ed è giusto che sia così, perché la storia non fa sconti a nessuno». E il Pd? «Esce clamorosamente sconfitto, e adesso implora». Quanto al centrodestra, «forse festeggia soltanto lo scampato pericolo della sua sparizione, ma le cifre lo dicono: dai 17 milioni di voti che aveva nel 2008, è sceso a 8 milioni. Meno della metà. Un tracollo: sono stati dimezzati». Fine della “narrazione berlusconiana”. «Hanno perduto otto milioni e mezzo di voti. L’Italia è cambiata, e non solo perché Beppe Grillo ha vinto». Il trionfo “5 Stelle”, semmai, è una certificazione: siamo entrati in una nuova epoca.
I neo-eletti grillini? «Avranno molti problemi difficili da risolvere, è ovvio che commetteranno errori, ma non certo crimini». I media si affrettano a Giulietto Chiesapaventare che molti di loro potranno essere “comprati”? Coloro che dicono queste cose sui giornali e in televisione, sostiene Giulietto Chiesa nell’ultimo video-editoriale su “Megachip”, «misurano la realtà con il loro metro da schiavi. E per fortuna la realtà non è tutta composta di schiavi o di servi, come il voto ha dimostrato». Questo non significa che non ci siano pericoli: «Si può star sicuri che, per ognuno degli oltre centosessanta deputati e senatori dell’opposizione, si stanno già compilando i dossier: i servizi segreti sono lì per quello, non penseremo mica che se ne staranno con le mani in mano. Si scava e si scaverà nelle loro vite, si cercheranno le loro magagne, per poi “spenderle” prima o dopo nella melma degli intrighi di Palazzo. La nostra fortuna è che saranno dei dossier poveri e “giovani” e quindi conteranno poco, perché questo non è un personale ricattabile».
I problemi, aggiunge Chiesa, saranno più grandi e difficili: «Si dovranno prendere decisioni di portata nazionale, europea, internazionale. E lo si dovrà fare stando sotto la mira di cecchini impietosi e feroci, i cosiddetti “mercati”, cioè i grandi banchieri del Superclan mafioso-massonico europeo e mondiale». Si pone il problema di «una squadra» che protegga Grillo e i suoi parlamentari. «I vecchi marpioni del Palazzo già cominciano con le loro lusinghe, e tutti i giornali titolano “Bersani apre a Grillo”, “Bersani sfida Grillo”, “Bersani si inginocchia davanti a Grillo”». Fino all’altro ieri, semplicemente, per i media Grillo non esisteva: «Non se n’erano accorti, adesso capiscono che non lo possono evitare, e ci provano». Funzionerà? Assolutamente no: le lusinghe del day-after «non serviranno a catturare né Grillo né i suoi, perché Grillo ha costruito una macchina che non lo consente. E coloro che gli fanno delle proposte più o meno sconce Bersani e Grillo continuano a ragionare come se non ci fosse Grillo: ma Grillo c’è, e il “Movimento Cinque Stelle” c’è».
Purtroppo non ci sono soltanto le lusinghe, che si possono respingere: «Ci sono invece questioni che non si possono aggirare: le grandi questioni sociali, come quella dellavoro. E c’è un paese in ginocchio che implora, che esige una tregua dopo questa rapina che ha subito con il consenso di tutti quelli che sono stati battuti, non per caso, in queste elezioni». Agitando lo spauracchio dell’ingovernabilità, il Palazzo proverà a rovesciare sul “Movimento 5 Stelle” «responsabilità che non sono sue». Dunque, occorre prepararsi. «Per questo credo che Grillo e il M5S abbiano bisogno di un forte sostegno nel paese, molto più ampio di quel 25% – straordinario – che è stato raggiunto». Per Giulietto Chiesa, «serve una forte e organizzata opposizione sociale che muova dalle aziende, dalle fabbriche, dalla scuola, dall’università, dalle categorie colpite, dalla società civile». Opposizione sociale che «deve essere ancora costruita». Il record strepitoso del 25%? Tutto merito di Grillo, «una spallata forte e possente». Il resto «sarà opera di tutti noi, insieme al “Movimento Cinque Stelle”».

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