mercoledì 6 febbraio 2013

Usa, gli hacker attaccano la Federal Reserve


Usa, gli hacker attaccano la Federal Reserve

Violato un sito web della Banca. Diffusi i dati di 4 mila dirigenti.


Anche la Fed è finita nella rete degli hacker, proprio mentre il governo americano inasprisce le regole d'ingaggio della sua cyberguerra.
Un sito Internet interno della Banca centrale statunitense è stato attaccato da pirati informatici che hanno «ottenuto informazioni» custodite nella banca dati dell'istituto.

RIVENDICAZIONE DI ANONYMOUS. Lo ha reso noto la sera del 5 febbraio la stessa Fed. L'ammissione ha seguito un annuncio da parte di hacker legati al gruppo di attivisti Anonymous secondo cui la Fed era stata presa di mira e dati personali su oltre 4 mila dirigenti erano stati sottratti e pubblicati sulla Rete.

«La Federal reserve è a conoscenza del fatto che informazioni sono state ottenute sfruttando una vulnerabilità temporanea in un sito web» interno, ha detto un portavoce della banca centrale, sottolineando che l'episodio «non ha avuto alcun impatto sulle attività vitali» della banca.

ISTITUZIONI E MEDIA SOTTO ATTACCO. La Fed non ha fornito ulteriori dettagli ma sembra che il sito colpito serva da collegamento interno con le sedi della Fed nei vari stati Usa in caso di disastri naturali.

L'infiltrazione del 5 febbraio è arrivata dopo numerosi attacchi negli Usa che hanno preso di mira banche, istituzioni, i principali quotidiani del Paese, il sito del social network Twitter e 'motori di ricerca' come Google.
Da parte sua, la Casa Bianca è in dirittura d'arrivo nell'elaborazione del primo manuale di regole sulla catena di comando per la cyber-war, mentre il Pentagono continua a potenziare il suo cyber-arsenale.

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