mercoledì 28 marzo 2012

Brava Ikea,insegna ai politici italiani cosa significa la meritocrazia


L'Ikea ai politici: "Basta raccomandazioni per i nuovi assunti"

L'Ikea ai politici:
© DIMITAR DILKOFF/AFP
I vertici di Ikea avrebbero inviato una lettera a esponenti politici abruzzesi, invitando a non fare segnalazioni e pressioni per eventuali assunzioni, in vista dell’apertura, nei prossimi mesi, del punto vendita di San Giovanni Teatino, vicino a Chieti.
Ikea vuole chiarire che le raccomandazioni e le pressioni sulle candidature non fanno parte della storia dell'azienza. A diffondere la notizia sarebbe stato il coordinatore regionale giovani dell’Italia dei Valori,Giampiero Riccardo. Sottolineando di essere venuto a conoscenza dell’episodio, Riccardo afferma che:
"I vertici della multinazionale hanno invitato il politico in questione a non intromettersi nell’ambito delle assunzioni, perché la politica aziendale è lontana da logiche di questo tipo"
Giampiero Riccardo si è affidato a Twitter dove ha scritto:  
"Ikea manda lettere a politici abruzzesi per intimarli di smettere con le raccomandazioni. La spintarella soffoca il merito. Ben fatto Ikea!"
Ma il giovane segretario regionale dei Giovani dell'Italia dei Valori, ha raccontato anche sul suo blog la vicenda:
"Tu pensa a me, che poi io contraccambio: troppo spesso, il rapporto tra politica, aziende e elettorato, è stato regolato da questa legge non scritta; che laddove si insinua nel tessuto economico-sociale, porta sempre alla sfiducia nei confronti della politica fatta da persone perbene, alla mortificazione della meritocrazia e, di conseguenza, al dissesto finanziario.
L'Ikea di prossima apertura a San Giovanni Teatino ha ancora le fondamenta fresche e già una certa politica abruzzese s'è mobilitata per caldeggiare l'assunzione dei propri fedelissimi. Non sono così ingenuo da ritenere che ciò sia stato fatto, senza l'auspicio di trarne qualche tornaconto a livello personale. Spero che alla mia denuncia dell'ennesimo caso di questo diffuso malcostume, farà seguito una presa di coscienza generale sulla necessità di scardinare la mentalità dell'aiutino, che umilia sia il politico che se ne fa promotore, sia il beneficiario che ne trae immediato vantaggio"
Il responsabile di Ikea Italia, Valerio Di Bussolo ha però smentito:
"Non mi risulta che il nostro gruppo abbia mandato alcuna lettera. È vero invece che un politico abruzzese ha chiesto come stavano andando i colloqui di alcuni candidati. Ovviamente non diamo informazioni a terzi di questo tipo, visto che abbiamo un rapporto diretto e unico con ciascun candidato, a cui diamo notizie a selezione avvenuta".

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