giovedì 29 marzo 2012

Francia, la Fcpe invita genitori e studenti a boicottare i compiti a casa


Francia, la Fcpe invita genitori e studenti a boicottare i compiti a casa

I compiti a casa, vero incubo di ogni scolaro... e dei suoi genitori. I ragazzini non hanno voglia di farli e mamma e papà non hanno il tempo di seguirli: eppure "vanno fatti" per evitare le ire di maestri e professori, indipendentemente dalla reale utilità di esercizi e approfondimenti.
Ed è proprio su questo concetto che si è soffermata laFCPE - Fédération des Conseils de Parents d'Elèves, una delle più importanti associazioni di genitori della Francia che, da un paio di settimane, sta invitando apertamente genitori e alunni al boicottaggio dei tanto odiati compiti a casa.
Va detto che, stando a una vecchia legge del 1956, i bambini delle elementari sarebbero esenti dai compiti. Ma, a quanto pare, gli insegnati sono sempre riusciti ad aggirare il divieto, con il risultato di caricare d'ansia e stress i piccoli studenti: "Mia figlia è completamente stressata. Spesso non ha il tempo per finire i compiti a casa. Ciò provoca in lei grande ansia perché teme di essere sgridata" - scrive una madre sul forum di FCPE.
E si torna all'antica domanda: i compiti a casa sono utili oppure no? Secondo Jean-Jacques Hazan, presidente della Fcpe, l'utilità dei compiti non è mai stata provata. Al contrario causano tensione in famiglia e acuiscono le differenze tra i bimbi che possono essere seguiti dai genitori rispetto a quelli che devono cavarsela da soli:
"Se il bambino non è riuscito a fare gli esercizi a scuola, non capisco perché dovrebbe farcela a casa. La regola che oggi vige nelle scuole francesi è questa: si ascolta in classe, si lavoro a casa. Ma è in classe che tutto dovrebbe essere portato a termine, sono i professori che devono far lavorare i nostri bambini e sono loro che li devono aiutare se non sono in grado di fare gli esercizi"
E, riguardo ai maestri, dice:
"Non si rendono conto di quello che fanno. Con i loro compiti mettono i bambini in una situazione di pressione allucinante"
Qualcuno, però, non è del tutto d'accordo sull'abolizione dei compiti, che responsabilizzerebbero i bambini allo studio organizzato e autonomo, in vista delle scuole superiori. Di questo avviso è Myriam Menez, segretaria generale di un'altra associazione di genitori chiamata Peep
"In un certo senso gli esercizi assegnati a casa preparano i nostri bambini alle scuole secondarie. Sicuramente è giusto che il carico di lavoro non sia eccessivo, ma ripetere un lezione è il miglior modo per imparare meglio le cose".

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