venerdì 27 aprile 2012

Immaginate cosa fanno agli animali per testare i prodotti


Jacqueline Traide, una studentessa in vetrina contro i test dei cosmetici sugli animali - Fotogallery

Jacqueline Traide, una studentessa in vetrina contro i test dei cosmetici sugli animali
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Dieci ore in vetrina a subire quello che gli animali subiscono in laboratorio tutti i giorni: un'azione d'effetto quella che si è tenuta nella vetrina del negozio Lush in Regent Street, a Londra. Con la collaborazione di un attore che giocava il ruolo dello scienziato la 24enne Jacqueline Traide si è sottoposta a una serie di esperimenti di routine. La bocca aperta da un divaricatore, la ragazza ha inghiottito ogni sorta disostanze, si è fatta spalmare prototipi di creme sul viso e ha subito le scosse di elettrodi, il tutto sotto gli occhi attoniti della folla impegnata nello shopping. 
Colliri urticanti e capelli rasati dal vivo, una scena alla Arancia Meccanica che fa parte di una campagna internazionale contro la vivisezione di Humane Society. 
"Spero di aver piantato il seme di una nuova consapevolezza nelle persone perché inizino a pensare a cosa comprano e cosa succede quanto queste cose vengono prodotte"
ha dichiarato la ragazza al Daily Mail. I test di cosmetici sugli animali nell'Unione Europea sono stati aboliti tre anni fa, ma in Gran Bretagna è ancora possibile vendere prodotti così testati che arrivano da altre parti del mondo, come USA, Canada e Cina (dove questo tipo di test è richiesto dalla legge).

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