giovedì 27 dicembre 2012

Il proprietario di una piantagione di tè nel Nord-est dell'India e sua moglie sono stati arsi vivi durante una violenta agitazione dei braccianti.


Bruciati vivi due padroni di piantagioni in India

Dipendenti inferociti per i mancati stipendi. Veicoli in fiamme.


Una piantagione di tè

Il proprietario di una piantagione di tè nel Nord-est dell'India e sua moglie sono stati arsi vivi durante una violenta agitazione dei braccianti.
L'incidente è avvenuto la sera del 26 dicembre nella Mkb tea estate, una delle tante piantagioni dello Stato dell'Assam, famoso nel mondo per la produzione di té.
PROTESTA PER MANCATI STIPENDI.Circa mille dipendenti inferociti perché da tempo non ricevevano lo stipendio hanno marciato sul bungalow dei possidenti e hanno appiccato il fuoco con della benzina. All'interno c'era il titolare, Mridul Bhattacharya, insieme alla consorte: per la coppia non c'è stato scampo.
VEICOLI IN FIAMME. A far scattare la rabbia degli operai è stato l'arresto di due compagni nei giorni scorsi. I dimostranti hanno anche bruciato un paio di veicoli parcheggiati. I braccianti delle piantagioni di té, che sono concentrate nella zona di Darjeeling e dell'Assam, sono stati spesso al centro di scioperi per l'aumento dei salari e per migliori condizioni di lavoro.


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