martedì 7 febbraio 2012


Antartide, i misteri del lago Vostok raggiunto dopo trent'anni di scavi

Sepolto sotto i ghiacci del Polo Sud, è stato scoperto il lago Vostok, un bacino di acqua temperata. Nel comunicato si legge:
“Ieri, nella stazione di Vostok in Antartide, i nostri scienziati, ad una profondità di 3768 metri, hanno completato la perforazione e hanno raggiunto il fondale del lago subglaciale”
Si tratta di un bacino lungo quasi 250 chilometri e largo 50, profondo 1.000 metri, il più grande dei 70 bacini sotto il Polo sud, è grande circa sei volte la Valle d’Aosta. A raggiungerlo è stato un team di scienziati che potrebbero avere fra le mani una delle più grandi scoperte fatte sulla Terra negli ultimi 50 anni. 
M il luogo è tenuto sotto controllo da oltre 40 anni. Come si legge su Focus gli scienziati russisono in competizione con team che provengono dal regno Uniti e dagli USA.
La scoperta ha portato alla luce alcune cose incredibili. Tra queste la prima è che l'acqua che contiene il bacino sotterraneo è purissima, incontaminata dall'ambiente terrestre, e così è rimasta per venti milioni di anni. L'ecosistema è quindi quello di quell'epoca, con tutto ciò che può comportare per forme di vita vegetali, animali, microbiali. Ma c'è molto di più. Il lago è sovrastato da una cava di ghiaccio, che contiene ossigeno e esercita pressione.
“Credo che là sotto troveremo organismi unici”
ha dichiarato John Priscu, un microbiologo dell’Università del Montana.
A questo si aggiunge la temperatura dell'acqua, che verso la superficie è più fredda, ma che in alcune zone arriva intorno ai 30 gradi. Un posto piacevole per nuotare, se non fosse tremila metri sotto l'Antartide. Il fenomeno viene spiegato con un'ipotesi suggestiva: il bacino che ospita il lago sarebbe in una zona in cui la crosta terrestre è più sottile, da qui l'acqua temperata. Gli scienziati stanno studiando il luogo e analizzando l'ecosistema, ma incredibili domande cominciano a trapelare. Quali forme di vita contiene il lago, che tipo di ambiente è? 
Il terzo punto su cui si interrogano gli scienziati sembra ancora più sorprendente. Nella zona sud-occidentale del lago, i team di ricerca hanno individuato la presenza di una fortissima anomalia magnetica che si estende 105km per 75. Alcuni ricercatori pensano che anche questo fenomeno sia da attribuirsi all'assottigliamento della crosta terrestre in quel punto. Ma alcuni rilievi effettuati hanno individuato la presenza di un elemento metallico di forma circolare alla base del lago.
Il bacino del lago Vostok potrebbe insomma regalare alcune scoperte importantissime alla scienza moderna, ma gli scienziati frenano e avranno bisogno di ancora molto tempo per avere i primi risultati sugli elementi ritrovati e sulle attività registrate nella zona .I ricercatori sono impegnati in una lotta contro l’arrivo dell’inverno antartico, cercando di terminare la lunga perforazione che li separa dal più grande lago dei 400 finora scoperti che giacciono sotto migliaia di metri di ghiaccio.

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