mercoledì 8 febbraio 2012


Da Jackie Kennedy a Grace Kelly

'Donne di Life' alla galleria Forma, a Milano, 35 scatti di grandi fotografe

08 febbraio, 17:56
Una gioiosa Jacqueline Lee Bouvier al suo primo matrimonio con John Kennedy. Lisa LarsenUna gioiosa Jacqueline Lee Bouvier al suo primo matrimonio con John Kennedy. Lisa Larsen
Da Jackie Kennedy a Grace Kelly
ROMA - La galleria Forma, a Milano, ospita fino all'11 marzo 35 fotografie provenienti dalla Life Gallery of Photography di New York. Sono passati piu' di 75 anni dalla pubblicazione del primo numero di Life, la celebre rivista statunitense che ha accompagnato l'America dagli anni trenta e le cui immagini sono diventate dei simboli del ventesimo secolo.
La prima storica copertina e' stata firmata proprio da una donna: Margaret BourKe White, il primo fotografo straniero ad avere il permesso di scattare foto in Unione Sovietica, la prima corrispondente di guerra donna e la prima donna fotografa di Life. Lei mitica pioniera della fotografia di industria, di reportage, d’indagine sociale, ha realizzato l’immagine della diga di Fort Peck che inaugurò la fortunata serie di numeri della rivista: era il 23 novembre del 1936. E se a lei era riservato il posto d’onore, il numero più alto di assistenti disponibili, il budget più cospicuo per ognuno dei suoi straordinari reportage, anche altre fotografe hanno segnato la storia di Life.
E' il caso di Nina Leen, ma anche di Lisa Larsen oppure di Martha Holmes che hanno saputo raccontare, attraverso i loro scatti, la donna americana, i suoi cambiamenti, i suoi miti, il suo stato sociale da angelo del focolare a manager, la sua emancipazione.
Dunque, una mostra che ha come protagoniste donne che hanno occupato negli anni le copertine, comeGrace Kelli o Jacqueline Kennedy, ma anche donne dietro l'obiettivo della macchina fotografica.
Della sua professione di donna fotografa, BourKe White diceva: ''La fotografia non dovrebbe essere un campo di contesa tra uomini e donne. In quanto donna - sosteneva - e' forse piu' difficile ottenere la confidenza della gente e forse gioca un ruolo negativo una certa forma di gelosia; ma quando raggiungi un certo livello di professionalita' non e' piu' una questione di essere uomo o donna''.

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